Dott.
Ivan Manzone
Psicoterapeuta,
Psicologo,
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Esperienze
Su di me
Sono uno Psicologo specializzato in Psicoterapia a indirizzo Psicoanalitico. Il metodo Psicoanalitico rappresenta l'eccellenza nella presa in carico d...
Formazione
- Università degli studi di Torino
- I.P.P. - Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica - Torino
Specializzazioni
- Psicoterapia
- Psicoanalisi
- Psicologia Clinica
Tirocini
- ASL CN1 - Servizio di Psicologia
- CPF - Centro Disturbi Alimentari - Torino
- Istituto Adler Psicologia Individuale - Torino
Competenze linguistiche
- Italiano,
- Inglese,
- Francese
3 recensioni
Punteggio generale
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FG
Il dottor Manzoni è estremamente preciso e professionale. Dal lato della terapia sono anche rimasto estremamente soddisfatto, mi ha ricevuto in un momento estremamente critico e grazie al nostro percorso insieme la mia situazione è ribaltata, gli sarò sempre grato
S.F.
Il Dottor Manzone è stato molto gentile, mi ha aiutato fin da subito a mettermi a mio agio. È stato paziente poiché all'inizio ero un po' restio ad aprirmi. È stato molto disponibile e mi ha aiutato durante tutto il mio percorso.
C.R.
Mi sono rivolta al Dott. Manzone per superare un momento particolarmente difficile. Ho trovato uno psicoterapeuta che ha saputo comprendere le mie necessità accompagnandomi in un percorso che mi ha permesso di superare le difficoltà e di acquisire una maggior consapevolezza di me stessa.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 13 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera. Racconto brevemente la mia storia così da poter chiedere un aiuto perché ormai non so più cosa fare.
Sono fidanzata da 4 anni e da uno conviviamo. Le incomprensioni e /o litigate scaturiscono quasi sempre dalla mia gelosia che il mio compagno ricollega alla mia insicurezza e alla mia infanzia. Tuttavia, sebbene riconosco di essere insicura, mi sembra di non avergli vietato mai nulla, anzi ha molte amicizie femminili e i primi anni di relazione usciva anche da solo con delle amiche donne. A me non ha mai portato né mi ha mai presentato asserendo che ci usciva ogni tanto dato che erano colleghe del lavoro e io non abitavo vicino ( all'inizio io e lui abitavamo in due città diverse) . Da un anno conviviamo ma lui lamenta sempre che io sono gelosa / insicura così, onde evitare discussioni, silenzia il telefono quando siamo insieme o non risponde ai messaggi delle sue colleghe / amiche femminili. Nell'ultimo litigio Mi ha accusato di non avere una vita a parte lui e che io pretendo delle attenzioni edclusive e infantili.
Dopo il litigio alza un muro e finché non gli passa non parla ( anche uno/2 giorni interi). Adesso che conviviamo è difficile vivere sotto lo stesso tetto con questo clima. In più mi sento mortificata. L'altro giorno mi ha detto che usciva con un amico e non tornava a dormire a casa e che pure io dovevo andare a divertirmi ( invece di chiarire con me). Non so più come comportarmi.. Mi sento umiliata ad aspettare che lui si decida di far pace così come mi sento umiliata a cercarlo. Potreste darmi un parere o un consiglio? Grazie a chi risponderà.
Solamente Lei può trovare in sé le risposte che cerca, una volta intrapreso un percorso di psicoterapia. Lo/la psicoterapeuta l'accompagnerà nel percorso di consapevolezza di se' e di che cosa sta alla base del momento di difficoltà che sta attraversando, ma non può e non deve essere il professionista a "consigliarla" giacché nessuno può conoscerla meglio di quanto mai sarà in grado Lei dstessa di conoscersi e comprendersi. Intraprenda con fiducia un percorso terapeutico con un professionista che riterrà valido e posso ragionevolmente prevedere una prognosi positiva del suo problema.
Un caro saluto
Salve, ho 21 anni e sono fidanzato da 5 mesi. Sono sempre stato una ragazzo a cui è piaciuto flirtare e purtroppo cosi facendo un mesetto fa mi sono invaghito di un'altra ragazza. Mi sono sentito molto in colpa per quello che provavo e addirittura avevo messo in dubbio la mia relazione che era bellissima. Fortunatamente ho chiuso e ho deciso di coltivare la relazione con la mia ragazza e adesso sento di amarla ancora di più. Anche la questione dei flirt, mi sono deciso a non farli più per non incombere di nuovo in situazioni del genere. Quello che mi chiedo è... può da un semplice flirt iniziato innocuamente nascere un trasporto emotivo, una cotta? Sicuramente se ho iniziato a flirtare con quest'altra ragazza era perchè la trovavo attraente ma dopo è come se fosse nato un certo feeling, mi piaceva. Mi piaceva vederla e stare con lei. Pero mi sentivo molto in colpa per la mia ragazza la quale comunque sentivo di amare. Quindi mi chiedo cosa provavo veramente per entrambe. Una cotta non nasce subito appena si vede l'altra persona o puo nascere con il tempo? Ora comunque voglio solo la mia ragazza e sento veramente di amarla più di prima.
Lei pone quasi una domanda esistenziale ovvero: "come funzionano emozioni e i sentimenti"?
Specialmente i secondi sono vissuti in maniera unica che varia da persona a persona, pertanto non è possibile darle una risposta precisa alla questione che pone. La strada che le consiglio è di intraprendere una psicoterapia allo scopo di aumentare il livello di autoconsapevolezza, dopodiché sarà lei stesso a darsi le risposte che cerca... o a smettere di porsi la domanda
Un caro saluto
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