Salve, dati i recenti sviluppi e le dichiarazioni da parte dei capi di stati di ora in ora sto viven

18 risposte
Salve, dati i recenti sviluppi e le dichiarazioni da parte dei capi di stati di ora in ora sto vivendo una fortissima ansia per una possibile guerra atomica. Nessuno si sta risparmiando riguardo a norminare questo genere di apocalisse, e io come normale che sia mi sento impotente e non so perche mi sento gia spacciato. Come posso gestire questo costante e a bassa intensita stato ansioso? Non sono in preda al panico, ma mi sento da giorni triste, un po disperato e soprattutto senza speranza. Penso cose del tipo, adesso spendo un po soldi in cose che mi piacciono e almeno me le godo un po chissa cosa sucedere. Poi penso che sia stupido godersi qualcosa del genere se domani potrebbe essere la fine del mondo. Cosa posso fare per cooperare con questi sentimenti scaturiti da qualcosa che e' piu grande di me e con non posso gestire? Avete anche idee di letture o pagine informative? Grazie mille.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Le sue preoccupazioni sono comprensibili. Tuttavia, bisognerebbe lavorare sui pensieri irrazionali che sottendono l’ansia e sul senso di impotenza. Un supporto psicologico con un esperto le potrebbe essere utile. Inoltre, si potrebbe attuare un percorso sul rilassamento per poter gestire i sintomi fisici attivanti. Resto a disposizione. Un caro saluto
Buonasera, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per gestire la situazione che sta vivendo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Certamente ci troviamo in un periodo difficile e la sua ansia è assolutamente comprensibile alla luce dei possibili scenari. Detto ciò, so che può sembrare una domanda banale, ma provi a riflettere sul come mai questa situazione le stia creando tutta quest'ansia; evidentemente questa situazione tocca alcune sue corde sensibili. Potrebbe essere utile esplorare questo suo malessere in un percorso psicologico. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Utente, la prospettiva di una guerra atomica genera preoccupazione in ciascuno, nessuno escluso, seppur con intensità differenti. Il punto è che spesso, quando qualcosa ci preoccupa, la mente si focalizza sul pensiero doloroso, lo vive e rivive in continuazione, causando un aumento esponenziale delle emozioni connesse. In altri termini, pensare al pericolo di morte genera ansia, pensarci in continuazione, genera disperazione e impotenza. È sano avere a mente cosa ci preoccupa, ma quando la preoccupazione colonizza la mente finiamo al tappeto. Se invece ci concediamo di occuparci anche di altro, i problemi restano, perché una soluzione alla guerra non c’è, ma campiamo meglio. Cerchi di cogliere il legame tra la continuità di questo pensiero e l’intensità dell’ansia, eventualmente con l’aiuto di uno psicologo. Un caro saluto
Buonasera, le minacce sono angoscianti per ognuno di noi e nessuno potrà garantirle la pace e la tranquillità. Credo che un eccessiva tendenza all'informazione sia però un alimento alla sua angoscia nel tentativo di controllare l incontrollabile. Se continua questo stato di tensione può chiedere un consulto psicologico.
Saluti
Dott.ssa Villa
Buonasera, mi spiace si senta preda di queste angosce e di questi vissuti ansiosi. Credo per il suo stato di allerta potrebbe essere utile consultare uno specialista in modo da acquisire strategie che possano aiutarla a gestire al meglio l'incertezza dei nostri tempi storici e politici. Le sconsiglio invece di affidarsi ai tabloid di internet perché spesso fomentano questo tipo di pensieri e catastrofismi. Un caro saluto
Buonasera, stiamo in un momento storico molto teso. Leggendola, avverto quanta superficialità regna nei mezzi di informazioni. Se vuole possiamo fare qualche incontro per sostenerla e condividere con lei questo teso periodo storico. L'aspetto. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Gentile,
le consiglio di leggere il carteggio Einstein-Freud "perché la guerra?" quanto mai attuale.
Il potenziale distruttivo dell'essere umano può suscitare angosce profonde e penso sarebbe per lei importante e utile chiedersi come mai questo suscita in lei queste specifiche risonanze interne (impotenza, tristezza, mancanza di speranza).
Buongiorno, è normale che di fronte alla percezione di un pericolo il nostro corpo reagisca attivandosi oltre il normale oppure spegnondosi. Rimuginare sopra la situazione intolre orienta l'attenzione sui segnali di pericolo, incrementando quindi lo stato di allerta del corpo in un circolo vizioso che diventa difficile poi da interrompere e produce effetti negativi sull'umore, le relazioni etc.
Le suggerisco di cominciare limitando la ricerca di informazioni le quali alimentano il rimuginio. Inoltre può rivolgersi a uno specialista per cercare di capire come gestire meglio l'effetto che queste informazioni hanno sul suo corpo.
Le sue preoccupazioni sono segno di intelligenza e consapevolezza della gravità della situazione . E' importante però siccome non abbiamo la possibilità di agire oltre certi perimetri, tenere queste paure sotto soglia e non farle debordare trasformandole in ansia disturbante.
Può esserle di grande aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. Troverà approfondimenti e informazioni e negli episodi 5, 9, 10, 14, 23, 25 strumenti di auto aiuto che le consentiranno di alleviare la tensione e diminuire gli stati d'ansia. Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona giornata! Bruno Ramondetti
Buongiorno, l'ansia e l'incertezza che i sistemi di informazione generano possono provocare questi stati. Sarebbe bene che evitasse di ascoltare troppe notizie di tal genere e da solo può sostenere, ma non so fino a che punto risolvere, questi pensieri irrazionali che la invadono. Le suggerirei un consulto psicologico. Banalmente se l'ansia dovesse raggiungere livelli insostenibili può provare con esercizi di respirazione reperibili sui vari siti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Sicuramente è necessario in questo momento limitare al massimo la ricerca di notizie ed informazioni dai vari canali, perchè il suo livello di allarme è molto elevato. Abbinerei un lavoro di rilassamento corporeo e cercherei un aiuto professionale per contenere e decodificare la grande angoscia che sente.
Un caro saluto, Cinzia Fiore
Buonasera, le sue preoccupazioni sono comprensibili alla luce del periodo storico che stiamo vivendo e delle allarmanti notizie che ci giungono dai media ogni giorno; è difficile non sentirsi in qualche modo impotenti difronte a ciò che non si può controllare; quando però questo sentimento, seppur di lieve intensità, diventa costante e pervasivo ed  interferisce con il benessere della nostra quotidianità  può essere utile approfondire il significato che questi eventi e le temute conseguenze  hanno per noi alla  luce della nostra storia di vita e dei nostri progetti e in che modo contribuiscono a mantenere quei sentimenti negativi. Grazie a questa comprensione  sarà possibile  gestire al meglio questi pensieri e sentimenti,  magari con l'aiuto di un di un professionista.
Gentile utente di mio dottore,

in questa fase della sua vita in cui si sente cosi in ansia potrebbe farsi supportare psicologicamente da uno specialista. La aiuterebbe a ridimensionare le sue angosce probabilmente nate in virtù della guerra in Ucraina ma che allo stesso tempo forse erano già sullo sfondo da diverso tempo in concomitanza ad altre situazioni.
Resto disponibile anche a video colloqui on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao, capisco che l'attuale clima di incertezza possa causare ansia e preoccupazione. È importante ricordare che le questioni internazionali e politiche sono al di là del nostro controllo diretto. Per affrontare questi sentimenti, potresti concentrarti sulle cose che puoi controllare nella tua vita quotidiana. Cerca di mantenere una routine regolare, prenditi cura di te stesso praticando attività rilassanti come la meditazione o l'esercizio fisico, e cerca di limitare l'esposizione alle notizie negative. Puoi anche cercare supporto emotivo parlando con amici o familiari di fiducia. Riguardo alle letture o pagine informative, potresti cercare risorse che promuovono il benessere mentale, la resilienza e la gestione dello stress. Ricorda che è normale sentirsi preoccupati, ma è importante concentrarsi su ciò che è sotto il tuo controllo per mantenere un equilibrio emotivo.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando e la ringrazio per la sua condivisione. Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente,
è normale sentirsi preoccupati avendo in mente questi pensieri catastrofici. Le suggerirei di iniziare un percorso di terapia volto a gestire meglio la sua ansia e senso di rassegnazione. Un caro saluto, dott.ssa Giulia Pelini

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