Salve. Ad ottobre mi hanno diagnosticato un'importante ernia del disco extra-foraminale L3-L4 a

8 risposte
Salve.

Ad ottobre mi hanno diagnosticato un'importante ernia del disco extra-foraminale L3-L4 a sinistra ed una piccola protrusione sinistra L4-L5.
I problemi sono sopratuta a livello di cruralgia, con dolori che si presentano lungo la gamba sx fino all'altezza del ginocchio, camminando anche per brevi tratti.
Ho fatto due infiltrazioni di cortisone, aumentando l'autonomia nel cammino (prima mi dovevo fermare ogni 4-500 metri, adesso dopo 1-1,5km).
L'osteopata che mi segue mi dice che non devo fare alcunché a livello curativo e mi propone una terza infiltrazione.
Io vorrei capire invece se fisioterapia, tecarterapia, agopuntura possano invece rivelarsi utili.
Non é facile reperire informazioni univoche e pertanto mi piacerebbe avere qualche parere diverso.
Grazie in anticipo per la disponibilità.
Buongiorno-
Prima di procedere a un trattamento, è importante considerale la globalità del sistema che stà manifestando un sintomo come risultato finale di un adattamento. Il suo corpo (e non solo) ha esaurito la capacita di autocorrezione, pertanto deve essere aiutato a ritrovare il normale equilibrio affinchè possa guarire. Questo è possibile attravero un intervento che valuti in modo glabale tutto il corpo, intercettando le aeree disfunzionali.
Nel suo caso, ritengo inutile la TECAR terapia in quanto agisce sul sintomo e non sulle cause.
Fisioterapia e Osteopatia (meglio se praticate dallo stesso operatore) possono aiutarla sicuramente per risolvere il suo problema.
Rimango da disposizione per ulterirori chiarimenti.
Cordiali saluti
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salve sicuramente la terapia fisica quali laser e tecar aiutano a sfiammare localmente la zona dolorosa, esistono però molte tecniche fisioterapiche, posturali, osteopatiche che possono essere applicate per risolvere la sua condizione e il professionista deve trovare la strada migliore che si adatti alle sue esigenze. questo è il nostro compito ossia individuare il problema, cercare di risolverlo applicando la giusta competenza, consigliare al paziente esercizi e strategie posturali da applicare quotidianamente a casa per dare un senso al trattamento svolto, nonchè suggerire l'applicazione di terapie fisiche e mediche che aiutino ad accelerare il processo di guarigione. la strada è impegnativa ma risolutiva. cordiali saluti.
Buongiorno, la condizione che descrive va inquadrata in maniera precisa e dettagliata, per comprendere quale e quanto coinvolgimento delle strutture nervose ci sia ed impostare un programma personalizzato sulla base delle sue esigenze e dei suoi obiettivi.
Per fornirle comunque una risposta tendenzialmente un approccio attivo adeguatamente dosato da un professionista fisioterapista è assolutamente da consigliare, mentre eviterei la tecarterapia e altre terapie strumentali.
Spero di esserle stato utile, buona giornata.
Buongiorno,
è molto difficile esprimersi sul suo caso e consigliarle una terapia senza avere possibilità di fare una visita. L' esame obiettivo, infatti, si compone di vari test: sono questi (a seconda dei riscontri) a condurre all'approccio migliore. Lei non troverà mai un parere univoco tra i professionisti, perché diversa è la formazione, diversa è l'esperienza, diversa è la preferenza degli approcci. Sono cose che dipendono dalla natura/inclinazione del professionista e dal paziente. Io, ad esempio, uso sia terapia manuale che strumentale a seconda della persona che ho davanti e le assicuro che la stessa patologia su 2 persone diverse avrà implicazioni diverse per cui non ci si può approcciare in maniera standardizzata.
Ad ogni modo
La terapia medica di solito indicata per un'ernia sintomatica è l'ozonoterapia o le infiltrazioni. Ma bisogna valutare, comunque, se è possibile alleviare il suo malessere agendo su tutti quei compensi che una cruralgia inevitabilmente mette in atto. Quindi lei potrebbe benissimo continuare con le infiltrazioni (se le danno sollievo come dice e miglioramento in termini di compressione sulla radice) e condurre parallelamente un ciclo di terapie con un osteopata o fisioterapista per migliorare la sua qualità di vita. Spero di esserle stata utile.
Salve, il decorso del dolore da lei indicato in effetti corrisponde al dermatomero L3-L4 per tanto considerata la sofferenza neurogena resta indicato il trattamento medico. Io le consiglierei di valutare l’ozono terapia che da ottimi risultati eseguita a livello foraminale, allo stesso tempo la terapia medica può e credo debba essere coadiuvata ad un trattamento manuale in modo da risolvere eventuali tensioni e/o disfunzioni associate che possono certamente influire sulla facilitazione al dolore. Spero di essere stato chiaro, buona giornata
buongiorno, collaboro con un ortopedico che si occupa solo di colonna vertebrale e alla luce dei suoi sintomi le posso dire con certezza che a questo punto la competenza è medica.
se in seguito a visualizzazione di rx, rmn e terapia farmacologica i sintomi migliorano allora si può passare a trattamento conservativo mediante rieducazione posturale, altrimenti bisogna valutare altre strade (intervento).
cordialmente
Buongiorno, quello che scrive purtroppo è molto comune, io nel mio studio in questi casi intervengo sempre in maniera dolce, con mobilizzazioni morbide e movimenti che possano ridurre la pressione a livello del tratto lombare.
se fosse in grado di trovare un buon professionista nella sua zona che sia in grado anche di sapersicoordinare con il suo osteopata secondo me sarebbe una buona strada perseguire. Per quanto riguarda invece l'infiltrazione visti i miglioramenti potrebbe aver senso fare anche la terza, in modo da potenziare gli effetti delle terpie, ma questa una decisione che deve prendere lei!

La sua salute è importante!

Alessio
Buongiorno, potrebbe essere utile completare il ciclo di infiltrazioni ed associare della fisioterapia mirata al riequilibrio muscolare, all’eliminazione dei compensi posturali che si possono essere creati a causa di questo problema e alla educazione sulla corretta ergonomia da applicare a tutte le attività della vita quotidiana, al fine di non far riemergere il problema in futuro.
Cordiali saluti

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