Salve a tutti nuovamente, voglio solamente un parere sulla mia situazione, vedrò prossimamente uno p

17 risposte
Salve a tutti nuovamente, voglio solamente un parere sulla mia situazione, vedrò prossimamente uno psicologo probabilmente, quindi semplicemente se è possibile in qualche modo o meno.
Ho pensato molto alla mia relazione, siamo insieme da 9 mesi ma ci siam visti poche volte per via di problemi e lockdown, pubblicai già una domanda pochi giorni fa, e sono arrivato ad una nuova conclusione.
Premetto che è la mia prima relazione, e sono estremamente preso da essa, l'ultima volta che ci siam visti, ho notato un difetto fisico in lei che mi ha colpito particolarmente, purtroppo ho una mania di perfezionismo, le prime volte che uscimmo ero innamorato, ma l'ultima volta questo difetto mi ha colpito completamente, e non so se la amo ancora o no.
Quando parliamo al telefono o via chat, sto benissimo e sono innamorato, ma se penso a me che la guardo, mi passa tutto, eppure prima lo accettavo.
Quindi la mia domanda principale: è possibile far passare in qualche modo questo perfezionismo che a tratti credo sia patologico? Perché sono totalmente consapevole che non esista la perfezione al mondo, sono sicuro che nelle eventuali prossime relazioni, troverei sempre qualcosa di imperfetto e tornerei al punto di partenza, oppure mi ci devo rassegnare e non c'è nulla da fare, anche con una terapia? Cioè nel senso che lei non mi piace e che non fa per me?
Perché se ripenso ai nostri bellissimi ricordi insieme, mi torna la voglia di combattere, quando penso al mio futuro, ci vedo lei dato che veramente mi dà tutto l'amore di questo mondo, e siamo compatibili caratterialmente, voglio cambiare questa parte di me. Ho paura poi un giorno di pentirmene, perché questo immagino, se dovessi lasciarla ora, tempo 1 mesetto e probabilmente mi mancherebbe tantissimo, dato che è una cosa solamente mentale, non abbiamo mai avuto problemi tra noi, non mi sembra il caso di lasciar perdere.
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe utile Inoltre, a mio avviso, indagare sui motivi sottostanti alla necessità di perfezione: tentativo di controllo? Valutare Inoltre vantaggi e svantaggi, costi e benefici, al fine di poter raggiungere un pieno benessere che possa aiutarla nelle varie situazioni della vita.
Cordialmente, dott FDL
Salve, si è possibile modificare la sua situazione ma questo si può stabilire solla alla fine di un percorso di lavoro. Le ribadisco che l'attenzione viene possa sulla possibilità di riuscire e non sul fatto che sia certo ottenere questo risultato. Le variabile che entrano in gioco sono molte e non sempre una coppia terapeuta-paziente riesce a raggiungere completamente i risultato desiderato dal paziente. Di solito è possibile modificare gli equilibri e quindi ridurre la portata dei sintomi e del disagio ma le ricordo che questo è quello che solitamente accade. In ogni caso sposterei la sua attenzione dal bisogno di controllo e perfezione a ciò che la spaventa, ma questo è quello che sicuramente farà lavorando su se stesso con uno psicoterapeuta. Un cordiale saluto
Salve, scrive che tra poco inizierà un percorso psicologico, vedrà che riuscirà a trovare le risposte che cerca. Credo che sia meglio per lei confrontarsi direttamente con il professionista che la seguirà.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, da quello che scrive si percepisce la sua voglia di volerci capire di più e di lavorare su di lei. Già solo per questo io mi sentirei di dirle che potrà trarre grande giovamento dal percorso che intende iniziare. Vedrà che con l'aiuto del collega che la seguirà riuscirà a venire a capo dei motivi di questo suo delicato conflitto interiore che lei riassume con la parola "perfezionismo" ma che racchude sicuramente molti altri preziosi significati che, una volta compresi e accettati, le permetteranno di essere sereno qualsiasi scelta prenderà nella sua relazione. Rimango a disposizioni per eventuali approfondimenti. Un caro saluto
Salve, penso che siano le motivazioni al cambiamento che lo rendono più o meno possibile. Per cui se questo perfezionismo le crea difficoltà o porta in luce una parte di sè da cui non si sente più rappresentato, con la terapia troverà sicuramente nuovi modi relazionali.
Buon percorso di terapia
Dott.ssa Antonella Abate
Gentile, ogni cambiamento richiede sforzi, consapevolezza e motivazione, ma leggendo le sue parole mi sembra che questi ingredienti siano presenti, e se sommati a un percorso d'analisi potranno portarla a rivedere parti di sè che ad oggi le rendono difficili alcuni aspetti della sua vita. Un caro saluto, Dott.ssa Dainelli Irina
Salve, porsi la domanda se il suo perfezionismo possa essere, a tratti, patologico, è già un buon inizio perché percepito come limitante e, dunque, affrontabile in un percorso terapeutico dove potrà comprendere la natura di questa tendenza e il fastidio suscitato dal difetto fisico di cui parla. .Vedrà che parlarne con il/la collega l'aiuterà a comprendere l'origine di tale problematiche e anche il modo più efficace per affrontarle. In bocca al lupo. Saluti Dr.ssa Olimpia Miraglia
Salve. Indipendentemente dal disagio espresso per la situazione che sta vivendo, le consiglierei di affrontare il mito del perfezionismo che è alla base di molti problemi che impediscono di vivere serenamente. Valuti la possibilità di concedersi un percorso psicoterapeutico che possa indagare sulle cause del perfezionismo e stimolare la fiducia in se stesso. Distinti saluti
Salve. All'interno del percorso che attuerà potrà raccontarsi e raccontare di quello che sta riportando e di come il perfezionismo le sta impedendo di vivere serenamente questa relazione. In bocca al lupo, saluti
Buonasera, cercare la perfezione non è patologico ma avere lo sguardo fisso (o un pensiero fisso) su qualcosa, finirà per farti vedere sempre lo stesso difetto, vivere male la relazione e non esprimere al massimo l'amore che provi. Hai provato a guardare se ci sono altri difetti? Osserva bene, da vicino, e ne troverai tanti altri. Passaci del tempo, se è possibile, vivendo momenti assieme e coltivando il vostro rapporto interpersonale. Forse avresti bisogno di questo. Poi chiediti: "Cosa amo di questa persona?". Se riuscirai a guardare il rapporto da altre prospettive, qualcosa cambierà e quel difetto scomparirà. Altrimenti qualche colloquio con esperto potrà aiutarti: questo "forum" potrebbe non esserti molto di aiuto. Ciao
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Sono convinta che ha provato la giusta soluzione nel rivolgersi ad uno psicologo per iniziare un percorso. Fin dal primo incontro potrà esporre tutto quanto ha scritto e anche di più e sono sicura che potrà aiutarla. altre risposte e indicazioni in attesa del suo primo incontro potrebbero solo confonderla. In bocca al lupo.
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buonasera, questa ricerca di perfezione, che non le permette di viversi serenamente la relazione di coppia, potrebbe essere un meccanismo le cui radici e il significato andrebbero esplorati in un percorso psicoterapeutico. Il professionista la può accompagnare verso una maggiore conoscenza di sé e delle dinamiche che si attivano quando sta in relazione con una partner.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Lai
Bentrovato!
Se davvero sta pensando di contattare uno psicoterapeuta, ecco…penso sia proprio quello che va fatto in questa situazione.
Con una buona alleanza terapeutica sarà condotto ad acquisire sempre più consapevolezza circa gli standard severi che si pone (il perfezionismo di cui parla) e le strategie di controllo di cui si serve per cercare di garantirsi (evidentemente) qualcosa.
Le auguro di trovare il professionista giusto con cui sentirsi in sintonia e che la aiuti a fare chiarezza.
Auguri !
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Bene, il primo passo è stato fatto: ha posto la domanda e l'ha resa pubblica rivolgendosi a degli specialisti. Ha iniziato a indagare sulla problematica e ha espresso la volontà di individuare le problematiche sottostanti a fronte di una proiezione futura delle conseguenze della scelta che si sente di dover effettuare. Se intende proseguire e intraprendere i passi successivi non tema, il sottoscritto e gli stimati colleghi sono disponibili ad accompagnarla.
Un sincero saluto Dottor Alberto Ferroni
Salve. I cambiamenti sono sempre possibili se si vogliono.
Lei ha ben notato un suo tratto caratteriale che le procura "pensieri" : il volere la perfezione. Credo che un ciclo di incontri con uno psicologo potranno solo far bene. L'aiuteranno sicuramente a conoscersi e capirsi. Io mi focalizzerei non sulla ricerca di perfezione vista come tratto controllante ma come caratteristica evitante. Mi spiego: la relazione con questa donna, se telefonica sembra perfetta ma quando la vede (quindi nella vita reale) non le piace; vorrebbe evitarla. é come se la mancanza di perfezione fosse una "scusa" per non vivere la relazione. Ovviamente ci sarebbe da parlarne per verificare quanto detto e capire.
Buona vita.
dottoressa Stefania Pelosi

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