Salve a tutti. Cerco di essere più breve possibile, sono fidanzato da 7 mesi dove tra noi tutto va b

23 risposte
Salve a tutti. Cerco di essere più breve possibile, sono fidanzato da 7 mesi dove tra noi tutto va bene apparte il sesso..durante la penetrazione capita a volte che non sente niente, il vuoto e questa cosa mi sta distruggendo..io ho un pene penso normale di 14 cm. Lei assume degli psicofarmaci e la sua situazione a casa e lavoro e abbastanza pessima non so se può influire questo. Da cosa può essere dovuto?
Vi chiedo un vostro parere perché non so dove sbattere più la testa grazie..
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace per il disagio espresso.
Sarebbe utile avere dettagli maggiori per poterle dare una risposta congrua, che intende che non sente nulla? Intende a livello fisico o a livello emotivo?
E come mai si sente distrutto da questa cosa?
A mio avviso sarebbe importante intraprendere un percorso psicologico per capire le cause ed i fattori di mantenimento dei sintomi.
Cordialmente, dott. FDL

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Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Caro Ragazzo,
in questi casi è sempre bene rivolgersi preliminarmente ad un Andrologo per escludere qualunque fattore organico che possa giustificare la ridotta sensibilità che riferisce. Dopo di ciò sarà possibile indagare eventuali fattori di natura psicologica, che ad ora corrisponderebbero solo ad un "tirare ad indovinare". Posso immaginare quanto ciò frustri e disorienti, e per questo la incoraggio a non indugiare ed iniziare ad intervenire su questa situazione; posto che la radice di ciò vada cercata nella coppia, sarà possibile approfondire il peso di altri fattori quali i farmaci assunti dal/dalla partner piuttosto che la complicata situazione familiare di provenienza. Un caro augurio di buona fortuna
Dott.ssa Wanda Donisi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gentile utente, da quanto scrive mi sembra di capire che è la sua partner a non sentire niente, non lei.. giusto? Se così fosse e avessi inteso bene ciò che ha scritto, questa cosa la sta distruggendo perché non le era mai capitato che una precedente partner le desse un feedback di questo tipo vero? Alla sua partner era già capitata questa esperienza invece? Se la sua partner riferisce questa cosa andrebbe indagata insieme da un/una sessuologo/a per capire se l'origine è nell'uso degli psicofarmaci o in altro.
Saluti
Wanda Donisi

Dott.ssa Chiara Pavia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,
immagino non sia semplice, il sesso tra una coppia è parte fondamentale della stessa, ed è bello e soddisfacente se condiviso nel piacere. Ne ha parlato con la sua partner?. Se sta prendendo degli psicofarmaci, potrebbe chiedere al medico di competenza, quanto questi possano influire sulla sensibilità e sul piacere. In genere influiscono sul desiderio. Un consiglio che posso darvi, dopo aver appurato quanto il farmaco possa influire, è un percorso di coppia sulla sessualità di coppia, per scoprire insieme il piacere e comunicare tra di voi. Se interessati potete contattarmi. Rimango a disposizione!.
Dott.ssa Chiara Pavia
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, capisco che per lei sentirselo dire che la sua ragazza non prova sensazioni piacevoli è abbastanza frustrante e potrebbe abbassargli l'autostima. Qualche volta potrebbe succedere che i psicofarmaci possono annullare la libido ed il piacere dell'atto sessuale ed per questo che la sua ragazza non prova niente. Sarebbe bene che la ragazza interpelli il medico che gliel'ha prescritti, per poi farsi cambiare la marca del medicinale. Inoltre potreste entrambi interpellare una psicoterapeuta sessuologa che si occupa di coppie, per elaborare serenamente cosa vi sta succedendo e poter superare ciò che vi sta angosciano, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, alcuni psicofarmaci, ad esempio gli antidepressivi di classe SSRI, sono in grado di ridurre la sensibilità durante il rapporto. Può trattarsi di un effetto collaterale temporaneo o anche cronico, come nella disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD). Si tratta di una problematica di pertinenza psichiatrica e ginecologica, per cui vi consiglio di rivolgervi al medico prescrivente per valutare la possibilità che la situazione sia riconducibile a un effetto collaterale del farmaco.
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, prima di tutto si rivolga all'andrologo e al proprio medico di fiducia per comprendere bene la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Marianna Genitore
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente,
nella sua lettera c'è una interessante ambiguità riguardo la persona che "non sente niente".
Mi sembra che in questo punto, sicuramente involontario, si legga gran parte della questione che confonde ciò che prova o non prova l'altro e viceversa: confonde nel senso di unire insieme e allo stesso tempo di disorientare, non distinguere. Lei e L'Altro.
Dott.ssa Chiara Barlini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Rimini
Salve, l'assunzione di psicofarmaci ed anche lo stress incide nella sessualità sia dell'uomo che della donna. Le consiglio di parlare con la sua partner con tranquillità e cercare di comprendere come vive la sua ragazza la sessualità e come può aiutarla a vivere questo momento nel modo più sereno possibile. Successivamente potete anche valutare insieme di parlarne con il medico o lo psichiatra che ha prescritto i farmaci. Infatti ritengo importante sia tenere presente la vostra dinamica di coppia, ma anche eventuali cause organiche nella problematica che descrive. un caro saluto
dott.ssa Chiara Barlini
Dott.ssa Tecla Savio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Catania
Bongiorno gentile utente. La frustrazione che lei avverte nella solitudine del rapporto sessuale con la sua ragazza, è assolutamente normale. La sfera sessuale, attiva e completa la vita di coppia. L'unica cosa certa che posso confermarle è relativa all'assopimento del desiderio sessuale in chi ssume psicofarmaci. Parli apertamente con la sua ragazza delle sue perplessità ed insieme rivolgetevi proprio al medico che le ha prescritto tali farmaci per poter trovare un percorso farmacologico alternativo. Buona giornata dott.ssa Savio Tecla
Dott. Roberto Morlacchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera,
potrebbe essere un effetto collaterale dell'assunzione di alcuni psicofarmaci, la sua compagna dovrebbe parlarne con chi le ha prescritto la terapia farmacologica.
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
RM
Dott.ssa Valentina Antoci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, la problematica che riferisce potrebbe essere la conseguenza dei farmaci che assume la sua fidanzata, ma ovviamente senza un’accurata anamnesi si tratta solamente di ipotesi. Potrebbe essere utile che la sua fidanzata chieda allo specialista che la segue se effettivamente i farmaci che prende possano avere questo effetto collaterale e se così fosse anche una consulenza psicologica di coppia potrebbe aiutarvi a trovare delle strategie per fronteggiare queste difficoltà.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Giulia Spurio
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, il rapporto sessuale tra due persone è qualcosa di molto profondo che coinvolge in modo completamente inconscio e intimo. Può capitare molto spesso che sia proprio in quell'ambito che si riscontrino difficoltà che nella quotidianità si riescono a tenere "sotto controllo"; come lei stesso dice la sua compagna segue una terapia farmacologica per un problema che magari potrebbe essere legato anche all'ambito relazionale. Inoltre la situazione attuale di incertezza e precarietà può non aiutare. Vi consiglio di confrontarvi e magari cercare un aiuto nell'affrontare le dinamiche più profonde del vostro rapporto. In bocca al lupo!
Dott.ssa Marianna Soddu
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Questo "non sente nulla" si riferisce solo alla penetrazione? La sua compagna tramite una stimolazione clitoridea sente qualcosa o no? Questa cosa capita anche durante la masturbazione, o solo durante il rapporto sessuale con Lei? Alcuni farmaci possono certamente influire sulla sfera sessuale, ma prima di allarmarmi, chiederei alla sua compagna cosa le piace davvero. E comincerei a sperimentare reciprocamente. Qualora la difficoltà permanga certamente andrà fatto un approfondimento clinico.
Cercare la soluzione potrebbe essere divertente per entrambi, quindi non abbattetevi!
In bocca al lupo
ms
Dr. Leonardo Gottardo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Padova
Buongiorno,
senz'altro gli psicofarmaci possono influenzare il desiderio sessuale e l'attività sessuale. Bisogna capire quali farmaci e in caso parlare con il proprio medico.
Ansia, stress, momenti emotivamente intensi influiscono sul benessere sessuale in quanto se non si è rilassati e distesi psicofisiologicamente risulta molto più difficile "sentire"..
Inoltre risulta importante comprendere da quando si è sviluppato e com'è la vostra relazione.
Tutto questo può andare ad incidere.
Se persiste consiglio di approfondire con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, capisco la frustrazione e la catena di brutti pensieri che si innesca quando ci si sente preoccupati e ansiosi in particolare durante un rapporto sessuale.
Dovrebbe vivere il tutto in maniera più serena e imparare a gestire questa cosa.
Sarebbe utile indagare tutti gli aspetti legati alla vostra relazione per capire la reale problematica sottostante.
Per qualsiasi cosa sono a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Buongiorno, sarebbe importante approfondire in un percorso psicologico le dinamiche relazionali con la sua partner per capire quali possono essere le eventuali soluzioni. Naturalmente sono disponibile ad ulteriori approfondimenti. Intanto le auguro una buona giornata
Dott.ssa Alessandra Genovese
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Varese
Buongiorno, il problema che riferisce potrebbe essere un effetto collaterale della terapia farmacologica assunta.
Detto ciò, appare però evidente che questa cosa ha naturalmente degli effetti su di lei, attivando anche meccanismi di ansia anticipatoria già prima di avere rapporti.
Le consiglio un supporto psicologico, che possa aiutala a gestire questa problematica, senza che il vostro rapporto venga compromesso.
Un caro saluto.
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, dovrebbe indagare sulla questione, cercando di capire se da entrambe le parti è la prima esperienza di questo tipo. I fattori possono essere vari e dare una risposta, senza indagare a fondo, risulterebbe complesso.
MMM
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio Dottore,
in base a quanto riferisce sembra che la disfunzione che caratterizza in questo momento il rapporto con la sua ragazza sia legata all’area dell’eccitazione sessuale.
Le suggerisco innanzitutto di confrontarsi con la sua ragazza in merito a ciò che la fa stare bene, a cosa le piace, a cosa le da più piacere.
E ciò può essere indipendente dalla penetrazione.
Può rivolgersi ad uno specialista in merito alle difficoltà che riferisce.
Sono certo che in questo spazio di confronto riuscirete a trovare un contenimento alle vostre difficoltà.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la ringrazio per aver espresso con così tanta apertura e sincerità la sua preoccupazione. Parlarne non è facile, specialmente quando si toccano temi delicati come la sessualità, ma il modo in cui ha scelto di chiedere aiuto mostra quanto tenga alla relazione e quanto stia cercando di comprendere e migliorare la situazione. Da una prospettiva cognitivo-comportamentale, quello che descrive è un tema che spesso viene affrontato in terapia di coppia o in percorsi individuali legati alla sfera della sessualità. Il fatto che tra voi “tutto vada bene” tranne che per il sesso è in realtà un ottimo punto di partenza: c’è connessione, affetto, probabilmente anche comunicazione, ed è su questo che si può costruire qualcosa di più consapevole anche nella sfera intima. Il senso di “non sentire nulla” durante la penetrazione che riporta la sua partner può essere legato a diversi fattori, e mi sembra che lei abbia già intuito alcune possibili cause: lo stress, l’ambiente familiare, le difficoltà lavorative e, soprattutto, l’assunzione di psicofarmaci. Alcuni farmaci, in particolare antidepressivi come gli SSRI (che vengono comunemente prescritti per disturbi d’ansia o depressione), possono effettivamente influenzare la sensibilità genitale, ridurre l’eccitazione o rendere più difficile raggiungere l’orgasmo. Non è una cosa rara, e molte persone che assumono psicofarmaci riferiscono cambiamenti nella percezione del piacere fisico. In questi casi, è fondamentale non ridurre il problema solo a una questione “meccanica”. Il rapporto sessuale, infatti, è influenzato da moltissimi aspetti: lo stato emotivo, la sicurezza percepita, la disponibilità mentale, l’immagine corporea, il livello di stanchezza, i pensieri che affollano la mente in quel momento, e sì, anche i farmaci. Non è raro, ad esempio, che una donna, se preoccupata, stressata o se sente di “dover riuscire” a provare piacere, finisca inconsapevolmente per scollegarsi dalle sensazioni fisiche, vivendo un senso di vuoto o assenza proprio nel momento del rapporto. Questo si chiama “disconnessione sensoriale” o “distacco attentivo”, ed è una condizione su cui si può lavorare in terapia. Vorrei rassicurarla anche su un punto che traspare tra le righe: il suo senso di inadeguatezza, il timore che la causa sia da attribuire al proprio corpo o alle sue caratteristiche fisiche. È assolutamente comprensibile sentirsi messi in discussione, ma non c’è nulla di “sbagliato” in lei. La sessualità non dipende esclusivamente da caratteristiche anatomiche: è un incontro profondo tra due persone, fatto di emozioni, desideri, comunicazione e libertà mentale. È più utile chiedersi non “cosa c’è che non va in me”, ma “cosa sta vivendo lei che le impedisce di essere presente, ricettiva e connessa a livello corporeo”. Il consiglio che mi sento di darle è di affrontare questo tema con la sua partner in un contesto di assoluta empatia e apertura. Non per risolvere subito qualcosa, ma per capirsi, conoscersi meglio, accettarsi anche nelle vulnerabilità. Se possibile, valutate anche la possibilità di un breve percorso con uno psicologo che si occupi di sessualità o di terapia di coppia ad orientamento cognitivo-comportamentale: può essere un luogo sicuro dove esplorare queste difficoltà senza giudizio e senza pressioni. Non è da soli che si costruisce un’intimità serena, e neppure soffocando dubbi e paure. È proprio parlando, condividendo, cercando supporto che si trovano nuove strade. Il fatto che lei stia cercando di capire, invece che accusare o chiudersi, è già un primo e prezioso passo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
capita che in una relazione, anche quando c’è affetto e sintonia, possano emergere difficoltà sul piano sessuale. La sensazione di “non sentire nulla” durante il rapporto può avere diverse cause: non sempre fisiche, ma spesso legate a fattori emotivi, relazionali o a momenti di stress. Nel caso della tua partner, i farmaci psicotropi possono effettivamente influire sul desiderio, sull’eccitazione o sulla percezione corporea. Anche situazioni di forte pressione, ansia o malessere personale possono ridurre la connessione con il proprio corpo e con il piacere.

In questi casi è importante evitare di attribuire la responsabilità a se stessi o alle dimensioni fisiche, ma cercare di comprendere insieme cosa può ostacolare la serenità e il contatto nella sfera intima.

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