Momentaneamente del mio corpo non mi piace che è magro e voglio mettere su massa muscolare, anche pe

24 risposte
Momentaneamente del mio corpo non mi piace che è magro e voglio mettere su massa muscolare, anche perché faccio palestra e ci tengo, mi fa stare bene andare in palestra .. Dal dimagrimento alle abbuffate son passata quando mi sono resa conto di non voler quel corpo magro, ma un corpo più muscoloso, forte, di conseguenza avrei dovuto mangiare di più, ma ogni volta che ci provo si scatenano le abbuffate. Spesso cerco di compensare, mangiando meno..
Dott.ssa Elisa Maria Sini Bottelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Buonasera, molto spesso il rapporto col corpo e col cibo e le emozioni che scaturiscono da questo rapporto. ci mettono in difficoltà e ci portano a comportamenti che a loro volta ci mettono a disagio e ci fanno stare male. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, per capire come è possibile instaurare un altro rapporto col proprio corpo e con la propria immagine corporea, in modo che tali emozioni e comportamenti possano cessare. Invito anche ad contattare un professionista della nutrizione da affiancare alla psicoterapia. Resto a disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Elisa Maria Sini Bottelli

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Dott.ssa Giulia Scarangella
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve,
in seguito alla sua condivisione le consiglio di prenotare un colloquio con uno psicoterapeuta per poter comprendere meglio e analizzare assieme i vissuti da lei descritti. Partendo proprio dalle tematiche da lei riportate, legate all'alimentazione e al suo corpo, un'eventuale percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad indagare le emozioni e i temi connessi a tali aspetti per lei ad oggi significativi.
Resto a disposizione e le porgo cordiali saluti,

Dott.ssa Giulia Scarangella
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, mi sembra di capire che lei ha un rapporto difficile con il suo corpo e il cibo. Forse sarebbe importante approfondire questa conflittualità e fatica per farla riconciliare. Comprendere le ragioni di tutta la sua fatica e sofferenza è ciò di cui ha bisogno. Si affidi ad un professionista rimango a sua disposizione Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima buongiorno, le informazioni che ci ha dato non sono sufficienti per capire a fondo il suo problema. Per farlo sarebbe necessario sapere qualcosa in più della sua storia alimentare; per esempio se è sempre stata magra o se è dimagrita volontariamente scoprendo, a un certo punto, di voler desiderare più massa muscolare e tentando, di conseguenza, di modificare il suo regime alimentare; che cosa mangia nelle sue giornate "buone" e che cosa mangia quando si abbuffa. Questo per dirne un paio. Sarebbe necessaria un'intervista completa per capire se all'origine della sua difficoltà c'è un disturbo alimentare e, in questo caso, trattarlo adeguatamente. L'intervista dura circa un'ora, un'ora e mezza. Resto a disposizione nel caso fosse interessata. Un saluto cordiale, dott.ssa Manuela Leonessa
Guardarsi allo specchio e piacersi non è scontato, perché non è scontato avere un bel rapporto con se stessi e col proprio corpo. Spesso il diagio che una persona può provare verso se stesso ha radici molto più profonde, altre volte meno profonde ma in tutti i casi scovarle e portarle allo scoperto sarebbe veramente utile per non perdersi. Le abbuffatte o la diminuzione dell'introito del cibo non sono in realtá il "problema", ma sono solo la punta dell'iceberg, per cui quando avrá voglia di scovare cosa c'è sotto quest'acqua torbida sarà un momento di svolta per lei.
Resto a disposizione per qualsiasi cosa, un saluto. Dott.ssa Marzia
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno, ho letto il suo messaggio.
Mi piacerebbe fare una bella chiacchierata con lei per capire effettivamente cosa le piace del suo corpo e cosa vorrebbe fare per cambiarlo.
La mia domanda è....ma alla fine di tutto sarà contenta....è veramente il suo corpo il problema?
Sono disponibile con colloqui online.
Mi contatti pure se le fa piacere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Gaia Villa
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, la ringrazio per la condivisione. Dalla sua richiesta mi sembra di intuire che, nonostante l'immagine corporea a cui aspira e che ambisce a raggiugere sia cambiata, il suo rapporto col suo corpo e con il cibo da un certo periodo sia connotato da insoddisfazione e non la renda contenta. A partire da queste riflessioni le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista per un percorso psicologico o di psicoterapia, per cercare di capire come è possibile instaurare un altro rapporto col suo corpo e con la sua immagine corporea, al fine di comprendere da dove viene questa difficoltà ad ascoltare il suo corpo e le sue necessità (come diceva lei, si "scatenano le abbuffate" mi fa pensare al fatto che ci sia poco ascolto delle necessità del corpo stesso). Resto a disposizione per eventuali altre richieste o necessità o per un eventuale consulto, anche online.
Dott.ssa Gaia Villa
Dott.ssa Rosa De Peri
Psicologo, Psicoterapeuta
Bovezzo
Viene da ipotizzare che la parola chiave sia "abbuffate" e, quindi, un problema del comportamento alimentare; in questo caso, si può adottare un trattamento specialistico ad hoc. La situazione, però, va indagata meglio. Comunque, se mangiare meno, comprende anche il digiuno, questo non è un buon metodo, anzi, peggiora la situazione
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Psicologo, Psicologo clinico
Potenza
Buon pomeriggio, ho letto le sue parole e la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Talvolta un disordine alimentare evidente può essere sintomo di qualcos'altro. Per tal ragione le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista, quale psicologo o psicoterapeuta, per indagare a fondo la radice del problema stesso e fronteggiare in modo funzionale la situazione nel presente e nel futuro, comprendendone la causa.
Resto a disposizione, cordiali saluti.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Dott. Fabio Bellasio
Psicologo
Buccinasco
Buonasera. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile per comprendere dettagliatamente le ragioni per cui ha problemi nel mettere massa magra in palestra.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Dott.ssa Chiara Carraro
Psicologo clinico, Psicologo
Trento
Carissima, sarebbe un piacere approfondire con lei questa guerriglia che lei ha con il cibo, il suo corpo e il suo peso.
Il circolo vizioso di restrizione e abbuffate è una gabbia da cui talvolta è necessario un aiuto per trovare la chiave giusta e uscirne.
Mi contatti per un colloquio conoscitivo, se lo desidera.
Dottoressa Chiara Carraro
Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Carissima, grazie mille per la condivisione. Da quanto ha scritto sembra che il rapporto con il suo corpo sia molto difficoltoso e questo, probabilmente insieme ad altri fattori che andrebbero esplorati, la porta ad innescare il ciclo di restrizioni e abbuffate. Alla luce del problema che ci ha riportato potrebbe esserle utile intraprendere un percorso di psicoterapia, per esplorare cosa si muove al di sotto del sintomo, nella profondità, e trovare una prospettiva diversa con cui dare un nuovo significato alla sua esperienza. Resto a disposizione e le auguro di fare un buon percorso. Cordiali saluti. Dott.ssa Zenucchi
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e ricercare le motivazioni alla base dei comportamenti che ritiene problematici.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Maria Francesca Russo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
i disturbi alimentari sono un tema assai complesso che necessita di una analisi scrupolosa e rivercata.
dalle sue parole sembra che ci sia una difficoltà a regolare l'alimentazione, credo che un esperto possa aiutarla a risolvere, cerche un buon terapeuta. resto a sua disposizione
Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buonasera, la tematica che porta, legata ai disturbi alimentari, è davvero complessa e necessita di approfondimenti e una presa in carico da parte di diverse figure. Per ottenere un corpo forte, muscoloso e allenato oltre che di movimento fisico, necessita di un apporto nutritivo adeguato e di una quantità sufficiente di riposo.
La sensazione di perdere il controllo, tipica delle abbuffate, dev'essere davvero dolorosa per lei ma penso che debba essere trattata, con la dovuta cura e cautela, durante un percorso psicologico strutturato. Resto a disposizione, cordialmente, Dott.ssa Bonomi
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Comprendo che desideri aumentare la massa muscolare e hai affrontato sfide legate al controllo del tuo apporto alimentare durante questo processo. È importante affrontare questa situazione con un approccio equilibrato per ottenere i risultati desiderati in modo sano e sostenibile. Ecco alcuni suggerimenti:

Consultare un professionista: Prima di apportare cambiamenti significativi alla tua dieta e al tuo regime di allenamento, è consigliabile consultare un dietista o un nutrizionista e un allenatore personale. Possono aiutarti a creare un piano alimentare e un programma di allenamento adatti alle tue esigenze e obiettivi specifici.
Equilibrio calorico: Per aumentare la massa muscolare, è importante consumare un surplus calorico, ossia assumere più calorie di quelle che bruci. Tuttavia, questo dovrebbe essere fatto in modo controllato ed equilibrato. Evita di ricorrere alle abbuffate e cerca invece di pianificare pasti nutrienti e bilanciati che includano proteine magre, carboidrati complessi e grassi sani.
Frequenza dei pasti: Suddividi l'apporto calorico in più pasti durante il giorno. Questo può aiutare a mantenere stabili i livelli di energia e a prevenire abbuffate.
Scelte alimentari sane: Fai scelte alimentari sane e priorizza alimenti ricchi di nutrienti come carni magre, pesce, uova, latticini a basso contenuto di grassi, frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Questi alimenti forniscono le proteine e i nutrienti necessari per la crescita muscolare.
Controllo delle porzioni: Mangiare di più non significa necessariamente mangiare in modo eccessivo. Controlla le dimensioni delle porzioni per evitare di consumare più calorie di quelle necessarie per il tuo obiettivo.
Allenamento adeguato: Assicurati di avere un piano di allenamento ben strutturato e vario che includa esercizi di resistenza e sollevamento pesi. Consulta un allenatore per garantire che il tuo programma di allenamento sia adatto alla tua situazione.
Consapevolezza alimentare: Impara a riconoscere le tue abitudini alimentari e a gestire lo stress o le emozioni che possono portarti a compiere abbuffate. La consapevolezza alimentare può aiutarti a evitare il ricorso a comportamenti alimentari disfunzionali.
Supporto psicologico: Se hai difficoltà a gestire le tue abitudini alimentari o hai una relazione problematica con il cibo, potresti beneficiare del supporto di uno psicologo o di un terapeuta specializzato in disturbi alimentari.
Ricorda che il processo di aumento della massa muscolare richiede tempo, dedizione e pazienza. È importante farlo in modo sano e sostenibile per il benessere generale del tuo corpo. Cerca il supporto di professionisti qualificati per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi in modo sicuro e duraturo.
Gentile utente, il rapporto con il peso e la forma del proprio corpo è complesso e condizionato da molti aspetti emotivi, relazionali e sociali. Le abbuffate sono spesso un modo per gestire emozioni spiacevoli che possono essere complesse da riconoscere e gestire senza un adeguato supporto psicologico, e generano non poche ripercussioni sia da un punto di vista fisico che da un emotivo. Sarebbe auspicabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale per esplorare queste sue difficoltà all'interno di un percorso psicologico. Le auguro di star meglio presto, resto a disposizione
Dott.ssa Sara Moi
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno, leggendo le sue parole riflettevo su quanto spesso il nostro corpo rappresenti l'unico luogo su cui ci sembra di avere controllo.
Se ci pensa è un luogo intimo pur essendo lo strumento principale attraverso cui entrare in contatto con la vita, con gli altri, con la società.
E' un palcoscenico attraverso cui ci rappresentiamo davanti a noi stessi attraverso lo sguardo degli altri.
Un consiglio può essere quello di valutare un percorso con un/una professionista che possa guidarla nella conoscenza di sé attraverso la sua necessità di dare o togliere forma a questo corpo che rappresenta il suo canale creativo!
un caro saluto
Dott.ssa Arianna Savastio
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, dal messaggio che ha scritto non è emersa una vera e propria domanda però emerge certamente il bisogno di affrontare questa tematica. L'abbuffata consiste nel mangiare in modo eccessivo e rapido, spesso senza una reale necessità di nutrimento grosse quantità di cibo in un arco di tempo breve. L'abbuffata può essere un sintomo di disturbi alimentari come il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) se NON presenta condotte compensatorie oppure il disturbo di bulimia nervosa che invece presenta le condotte compensatorie (vomito autoindotto, sport eccessivo, digiuno, assunzioni di lassativi o diuretici o altri farmaci). Per poter fare diagnosi è importante effettuare dei colloqui psicologici così che il terapeuta possa valutare la presenza o meno di un disturbo valutando la frequenza dei sintomi e dei comportamenti disfunzionali, la gravità e le modalità messe in atto dal paziente. Le suggerisco di valutare l'idea di fare un percorso psicologico per affrontare queste tematiche e far fronte ad eventuali vissuti di disagio o malessere legati alla percezione del proprio corpo al fine di poter instaurare un rapporto più funzionale con il cibo lavorando sulla sua autostima e sulla percezione della propria immagine corporea. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Ciao, grazie per esserti aperto su una questione così personale. Quello che descrivi è sicuramente una sfida complessa, che coinvolge sia la tua relazione con il corpo che il cibo, oltre alla tua motivazione per la palestra e la costruzione muscolare. Queste dinamiche possono essere difficili da gestire, e il fatto che tu stia cercando di affrontarle è già un passo importante.

### 1. **Il legame tra alimentazione e immagini corporee**
Da quello che scrivi, sembri voler cambiare il tuo corpo per sentirti più forte e muscoloso, ma ti ritrovi in un ciclo di abbuffate e compensazioni. Questo comportamento potrebbe essere un segnale di un conflitto tra il desiderio di migliorare la tua forma fisica e le difficoltà emotive legate al cibo. Le abbuffate spesso sono un tentativo inconscio di gestire emozioni difficili come frustrazione, ansia o insoddisfazione. La pressione di dover raggiungere un determinato obiettivo (come avere un corpo più muscoloso) può alimentare il ciclo di restrizioni seguite da abbuffate, creando un circolo vizioso.

### 2. **L'importanza di un approccio equilibrato**
Per mettere su massa muscolare in modo sano, è fondamentale un approccio bilanciato tra alimentazione, allenamento e attenzione alla tua salute mentale. Iniziamo con il capire che l’obiettivo di costruire muscoli non richiede un eccesso estremo nel cibo. Invece di concentrarti solo sull'aumento delle calorie, potresti provare a seguire una dieta che includa i giusti nutrienti per il tuo corpo e la crescita muscolare, con una buona distribuzione di proteine, carboidrati e grassi.

### 3. **Perché le abbuffate si verificano**
Le abbuffate, come hai notato, possono verificarsi quando c’è un conflitto emotivo o fisico legato al cibo. Quando ci si sente troppo limitati (ad esempio, mangiando troppo poco per raggiungere l’obiettivo di massa muscolare), il corpo e la mente possono reagire con impulsi incontrollabili di abbuffate, cercando di colmare una sensazione di "mancanza". Il ciclo di "restrizione e abbuffata" è spesso legato a un'ansia sottostante, che può derivare dal non sentirsi mai "abbastanza" – in questo caso, non abbastanza muscoloso o forte.

### 4. **Strategie per interrompere il ciclo**
- **Crea una routine alimentare sostenibile**: Concentrati su un piano alimentare che ti permetta di nutrirti bene senza ricorrere a estremi. Mangia regolarmente, scegliendo cibi che supportano la crescita muscolare, senza farti ossessionare dal dover "mangiare molto" o "compensare" in seguito. Potresti considerare di lavorare con un nutrizionista per pianificare un'alimentazione che si adatti ai tuoi obiettivi in modo sano.

- **Ascolta i segnali del corpo**: Spesso, le abbuffate si scatenano quando non prestiamo attenzione a ciò che il corpo ci sta comunicando. Impara a riconoscere quando hai fame e quando sei soddisfatto. La sensazione di "abbuffarsi" è un segnale che qualcosa sta andando storto, quindi è utile cercare di essere più consapevole dei tuoi stati emotivi e fisici.

- **Cerca supporto psicologico**: La relazione con il cibo e il corpo può essere molto complessa, e non c'è nulla di male nel cercare un supporto psicologico. Un percorso con uno psicoterapeuta può aiutarti a esplorare i conflitti emotivi legati al cibo e al corpo, migliorando la tua relazione con te stesso e con il cibo. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, può essere utile per imparare a gestire i pensieri disfunzionali che portano a comportamenti di abbuffata.

- **Focalizzati sui progressi fisici, non solo sul peso**: Oltre a misurare i progressi muscolari attraverso il peso o le dimensioni, prova a concentrarti su come ti senti fisicamente. Riconosci il miglioramento nelle tue prestazioni in palestra, nella forza e nell'energia, piuttosto che fissarti solo sull'aspetto esteriore. Questo può aiutarti a distogliere l’attenzione dalla preoccupazione esclusiva per il corpo e a valorizzare altri aspetti del benessere.

### 5. **Sii paziente con te stesso**
Lavorare sul corpo richiede tempo e impegno, e altrettanto importante è dare tempo alla mente di adattarsi a nuove abitudini. I cambiamenti che stai cercando di fare richiedono un approccio graduale, sia a livello fisico che mentale. Cerca di non essere troppo severo con te stesso, e di ricordare che ogni passo in avanti è un progresso.

### Conclusioni:
Stai cercando di creare un corpo che ti faccia sentire bene, ma è fondamentale farlo in modo che non danneggi la tua salute mentale ed emotiva. La chiave è trovare un equilibrio tra l'alimentazione, l’allenamento e la gestione emotiva. Prendere consapevolezza del tuo comportamento e chiedere aiuto quando necessario può rendere questo percorso più sano e sostenibile nel lungo periodo.

Non sei solo in questa esperienza, e chiedere supporto è un passo importante per migliorare sia la tua salute fisica che mentale.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco quanto possa essere difficile vivere questa situazione in cui il desiderio di costruire un corpo più forte e muscoloso si scontra con episodi di abbuffate e tentativi di compensazione. La relazione con il cibo e con il proprio corpo è complessa e spesso risente di schemi di pensiero che possono alimentare un ciclo di frustrazione e insoddisfazione. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante esplorare quali pensieri emergono prima, durante e dopo le abbuffate. Spesso queste sono scatenate da una percezione rigida dell’alimentazione, in cui l’idea di dover "mangiare di più" per costruire massa muscolare si trasforma in un’ansia da prestazione o in un senso di perdita di controllo. Il corpo ha bisogno di nutrimento per diventare più forte, ma se l’alimentazione viene vissuta come un dovere o una forzatura, il rischio è che si inneschi un meccanismo di restrizione e successiva perdita di controllo. Le abbuffate, infatti, non sono semplicemente una questione di fame fisica, ma spesso nascono come risposta a un’emozione negativa o a una tensione interna. Il senso di colpa che segue spinge poi a compensare con restrizioni alimentari, alimentando un circolo vizioso che rende ancora più difficile raggiungere l’obiettivo desiderato. Una strategia utile potrebbe essere quella di lavorare su un’alimentazione più equilibrata e meno soggetta a regole rigide, permettendosi di introdurre gradualmente più cibo senza viverlo come un evento fuori controllo. Aiuterebbe anche identificare eventuali pensieri disfunzionali legati all’alimentazione e sostituirli con alternative più flessibili e realistiche. Ad esempio, invece di pensare "devo mangiare di più per mettere massa", potrebbe essere utile riformulare il pensiero in "sto nutrendo il mio corpo in modo adeguato per diventare più forte". Anche la gestione delle emozioni gioca un ruolo fondamentale: se le abbuffate sono scatenate da stress, ansia o senso di inadeguatezza, lavorare su strategie alternative per gestire queste emozioni può fare la differenza. Tecniche di rilassamento, mindfulness e consapevolezza alimentare possono aiutare a ristabilire un rapporto più sereno con il cibo e con il proprio corpo. Infine, sarebbe utile valutare un supporto specifico da parte di uno specialista della nutrizione e, se necessario, un percorso psicologico che aiuti a comprendere meglio il legame tra pensieri, emozioni e comportamenti alimentari. Il suo obiettivo di costruire un corpo più forte e muscoloso è assolutamente valido, ma per raggiungerlo in modo sano è importante lavorare anche sul benessere mentale ed emotivo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Laura Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Roma

Buongiorno

Da ciò che scrive emerge un desiderio comune a molte persone: quello di intervenire modificare la forma del proprio corpo partendo da un’insoddisfazione di base che, spesse volte, può condurre ad alterare il comportamento alimentare secondo questa logica: “non mi piaccio => restringo/mangio di più (a seconda dell’obiettivo) => voglio vedere risultati”.
Risultati che, se non arrivano, non fanno altro che amplificare il senso di insoddisfazione di partenza.

Va da sé che questo può essere l’inizio di un circolo vizioso in cui il comportamento alimentare è come se oscillasse tra due poli: mangiare troppo - mangiare meno. A ciò si aggiunge poi l’atteggiamento di compensazione.

A fronte di questi elementi, per evitare che si irrigidiscano producendo una disregolazione alimentare e una poca serenità nell’ “abitare” il proprio corpo, è fondamentale trovare un equilibrio che non sia solo relativo all’esercizio fisico e all’alimentazione, ma anche e soprattutto alla gestione delle emozioni che vi sono alla base di questo meccanismo.

Abitiamo quotidianamente il nostro corpo e quotidianamente abbiamo bisogno di nutrirci: se questi due aspetti diventano poco sereni, quasi ingabbianti, anche il resto della quotidianità ne può risentire.

Consapevole di non poter essere esaustiva con questa risposta, mi auguro comunque di averle fornito elementi utili per riflettere e orientarsi meglio rispetto alla difficoltà che sta vivendo.

Un caro saluto,
Dottssa Laura Montanari
Salve, grazie per aver condiviso la sua situazione. I “problemi con il corpo e con il cibo”, nella prospettiva psicologica, non parlano davvero di cibo o di corpo: sono modi in cui la mente esprime conflitti, bisogni, emozioni difficili da gestire in altri modi. Il corpo è inteso come linguaggio emotivo.
Quando non riesce a esprimere emozioni (rabbia, tristezza, paura, vergogna), il corpo diventa il modo principale per comunicarle.
Disturbi alimentari e corporei possono esprimere:
bisogno di controllo,
bisogno di protezione,
richiesta di attenzione o cura,
emozioni non dette che trovano sfogo nel corpo.
Iniziare sin da subito un percorso di supporto psicologico ( online o in presenza) può aiutarla ad esprimere in libertà tutte le sue emozioni, mancanze, blocchi, in un ambiente tranquillo e non giudicante. Resto a sua disposione.

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