Mio marito durante il rapporto ha l'erezione ma dura poco compromettendo anche il mio rilassamento d

24 risposte
Mio marito durante il rapporto ha l'erezione ma dura poco compromettendo anche il mio rilassamento durante l'atto a chi mi posso rivolgere è un problema andrologico o psicologico
Gentilissima, non è del tutto chiaro se ponga la domanda per se’ o per suo marito. Per quanto riguarda se stessa e’ chiaro che occorrerà che lei ne parli con uno psicologo. Per quanto riguarda suo marito, invece, occorrerà prima escludere problematiche di carattere organico mediante una visita andrologica. Specie nell’eventualità il medico non riscontrasse problematiche di sua pertinenza sarà opportuno che suo marito si rivolga ad uno psicologo. Un saluto, Marta Corradi.

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Buongiorno. Molti fattori possono influenzare il problema di cui parla. Credo che la miglior cosa sia consultare il medico di base, in primis, sperando che ci sia il cosidetto patto fiduciario. Poi andranno fatti gli accertamenti specialistici, ma un primo screening forse può indicarlo il MMG
Buonasera, le problematiche di carattere sessuale possono avere diversa origine. Nello specifico la condizione di suo marito non presenta caratteristiche tali da definirne così chiaramente l'eziologia. Sarebbe quindi opportuna una prima valutazione, anche medica, del quadro generale, che riguarda suo marito e le dinamiche all'interno della coppia. A ogni modo la richiesta deve sempre partire da chi si pone in discussione e risente maggiormente della situazione.

Cordialmente,

mg
Buonasera, le problematiche di questo tipo possono essere risolte con una psicoterapia mirata. Prendi appuntamento con uno psicologo sul portale e vedrà che le cose miglioreranno
Dott tealdi
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Gentile utente, la questione che ci pone ha molte sfaccettature sia dal punto di vista medico sia psicologico. Sarebbe opportuno, infatti come prima cosa rivolgersi ad un medico specialista per escludere cause di tipo organico. In un secondo momento, escluso il fattore andrologico, potreste rivolgervi ad uno psicoterapeuta per capire meglio cosa sta succedendo. Non ci dice infatti se è un problema che è insorto da poco o da più tempo, nè se suo marito o entrambi stiate passando un momento difficile. Non è chiaro, inoltre, se riuscite ad affrontare la questione insieme o meno.
Come vede le dinamiche sono molte e andrebbero approfondite in maniera dettagliata. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto
D.ssa gemma bosco
Gent Sig.ra, fornisce pochissime indicazioni circa la problematica di suo marito, ad esempio l'età. In generale, consiglio per suo marito visita andrologica che eventualmente escluda problemi organici. In seguito potete considerare un consulto sessuologico perché anche la psiche ha spesso un ruolo nei problemi di disfunzione erettile. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve cara Signora.
Meglio escludere prima cause di origine medica, consultando un' andrologo esperto in tale branca.
Parallelamente vista la preoccupazione e il disagio che le provoca questo aspetto la inviterei ad effettuare una consulenza psicologica per meglio approfondire il suo vissuto emotivo e comportamentale.
La invito a visitare il mio profilo e prenotare una prima visita o contattarmi al numero che trova nei miei contatti telefonici, ovviamente qualora rientrassi nella sua zona di residenza.
Ricevo a Gallarate (Va).
Saluti
Dottoressa Maria Lucia Dimaglie
Psicologa Psicoterapeuta esperta in Neuropsicologia
Gentile, il problema che porta qui ha diverse sfaccettature e andrebbe visto da più parti.
Innanzitutto, andrebbero escluse cause organiche, patologie fisiologiche con un accertamento medico.
Non è chiaro se tale disturbo è sempre esistito o è subentrato ora, se c'è stato un cambiamento nella vostra vita di coppia e se ci sono stati cambiamenti dal punto di vista medico.
Dopo un primo accertamento medico, se sono escluse le cause fisiologiche, a quel punto si potrà valutare una psicoterapia. Le consiglio di parlarne con suo marito e decide anche in base al suo sentire.
Buonasera, si potrebbe pensare che il problema andrebbe affrontato da entrambi i fronti: chiedersi se suo marito sente il disagio di questa situazione e quanto lei stessa sia messa alla prova dalle questioni legate alla vostra sessualità. Potrebbe sicuramente esplorare intanto la sua parte della relazione trovando un terapeuta con cui confrontarsi. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile Utente,
Sarebbe importante che come primo passo suo marito si rivolgesse ad un andrologo per escludere qualunque problematica di tipo organico. Quando l’andrologo certificherà il buon funzionamento fisico di suo marito allora potrebbe essere una buona soluzione rivolgersi ad uno psicoterapeuta per esplorare la dimensione psicologica di questa difficoltà. Un caro saluto
Buonasera! Per rispondere al suo quesito bisogna procedere per gradi. Prima è necessaria una visita andrologica per escludere cause organiche. In assenza di queste ultime il problema è di natura psicologica e in tal caso bisogna contattare uno psicoterapeuta.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, le informazioni sono poche e non è possibile darle una risposta . Dopo aver escluse problematiche fisiche si metta in contatto con un sessuologo per poter avere queste delucidazioni. Cordiali saluti
Gentile utente,
In base a quello che scrive non evinco se lo fa parlando per suo marito, per una sua preoccupazione, o per entrambi. Ad ogni modo, per la questione che pone è importante anzitutto escludere cause organiche da cui possano derivare le difficoltà che descrive. Se dagli esami medici di suo marito non risulta nulla e c’è la volontà di approfondire la situazione che state vivendo, potete rivolgervi (individualmente o insieme, in base alle vostre necessità) ad uno psicoterapeuta con il quale poter iniziare un percorso che vi aiuti e vi supporti in tale momento.
Le e vi auguro di venirne a capo.
Cordiali saluti. MF
Buonasera,
non è da escludersi una componente legata all'ansia, che potrebbe incidere sulla prestazione sessuale di suo marito, tuttavia, ciò che compare in un atto a due, è plausibile che possa essere anche legato ad una particolare dinamica di coppia. Per quest'ultimo motivo mi sento di consigliarLe di recarsi da uno psicologo per un primo incontro di coppia, alla ricerca di tutti quei motivi che possono trovarsi a monte dell'evento.
Un cordiale saluto
Guido Rutili
Gentile signora, per comprendere la natura del problema è necessario un approfondimento diagnostico. Come Lei ben comprende, le cause potrebbero essere tanto organiche quanto relative ad aspetti psicologici. Non è detto che non vi sia una commistione (cosa che, solitamente, accade in questo genere di difficoltà; non per nulla l'approccio più usato in sessuologia clinica è di tipo bio-psico-sociale). Suo marito può rivolgersi in prima battuta a un andrologo, oppure direttamente a un consulente sessuologo, che a Sua volta chiederà un consulto al medico laddove, raccolta l'anamnesi, dovesse valutare il rischio concreto di un problema organico concomitante. Una volta esclusi fattori medici (o essi risultino tali da non giustificare in toto il problema) sarà possibile un percorso, individuale o di coppia, a seconda di quanto emergerà. Passi prima dal medico, e procedete per step. Anche se volte è molto difficile, vista la delicatezza di questo tipo di problema, sarebbe importante che sia Suo marito, laddove possibile, a prendere la responsabilità del percorso come propria e a contattare i medici di riferimento. Un cordiale saluto. DMP
Buon giorno signora. Da prassi, di fronte a problematiche sessuali si invita la persona interessata a svolgere una visita medica speciliastica per escludere eventuali cause organiche. Dopodichè si pensa ad un percorso di psicoterapia incentrata sull'aspetto sessuale.
Grazie per la condivisione
Cordiali saluti, Dott.ssa Giulia Mattalia
La sessualità in una coppia ha una sua funzione specifica che subisce modificazioni nel corso degli anni. Nella sua domanda mancano tanti elementi, tali da far comprendere l'origine di tale disturbo. Rivolgendovi ad un collega potrete esaminare le cause e capire se sottesa a questa problematica c'è qualche altro aspetto della relazione da rivedere.
Buongiorno. Fornisce effettivamente pochi dettagli rispetto questa richiesta. Età, professione, stile di vita sarebbero già utili indicatori. Si rivolga,se vuole ulteriori chiarimenti,ad un professionista sessuologo, così da avere utili indicazioni su quale strada percorrere.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno. Con i dati forniti nella domanda probabilmente potrebbe essere utile rivolgersi ad entrambi, sia andrologo, sia sessuologo
Salve,
escluse le cause organiche per mezzo di una visita specialistica, potreste considerare un percorso di psicoterapia di coppia orientato alla risoluzione della difficoltà sessuale che state incontrando. Cordialmente, Alessandro Zanoni
Gentile Utente, il problema che ci descrive può essere sia di natura fisiologica che psicologica. Vi consiglio quindi di rivolgervi prima a un medico, che indicherà a suo marito gli esami necessari da eseguire. Se si dovesse escludere una problematica organica, allora sarebbe necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta che si occupi di sessuologia.
Il primo passo per risolvere questo problema è capirne l’origine, per essere così in grado di scegliere a quale specialista affidarsi e quale trattamento è più utile svolgere.
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Capello.
Salve, le consiglio di rivolgersi al medico di base. Analizzando il caso sarà in grado di dare una risposta alle sue domande.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, vi consiglio di rivolgersvi sia a uno psicologo che a un andrologo.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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