Mi ritrovo a scrivere su questo sito perché è da un po' di tempo che faccio dei sogni ricorrenti e p

21 risposte
Mi ritrovo a scrivere su questo sito perché è da un po' di tempo che faccio dei sogni ricorrenti e penso sempre ad una persona, ho deciso di parlarne a voi, e a nessun'altro. La persona in questione è la mia nonna..una figura di grande importanza nella mia vita, mi ha accompagnato per mano sin dalla mia infanzia durante tutta la mia crescita fino a diventare un ragazzo. Inutile dire l'amore che provo per lei, sin da piccino andavo tutti i giorni a casa da lei e a volte mi fermavo a dormire, facevamo tutto insieme.. ricordo quando guardavamo la TV, giocavamo ai giochi da tavola, o mi raccontava la sua infanzia e le sue esperienze, mi preparava la merenda..avevamo un legame così profondo che io da piccolo la chiamavo "mamma", nonostante avessi un bellissimo rapporto con mia madre. Purtroppo però, come in tante famiglie, i rapporti tra mia mamma e la famiglia di mio padre (compresa mia nonna) non erano molto pacifici.. devo ammettere che la famiglia di mio padre ha sempre fatto pettegolezzi su di noi e sono sempre stati cattivi, hanno sempre avuto atteggiamenti di rabbia e aggressività. Io non ho mai avuto un bel rapporto con mio padre ad esempio, che a causa di tanti problemi ho dovuto escludere dalla mia vita. Adesso mi ritrovo senza avere rapporti né con mio padre né con quella famiglia.. ed è questo il punto. A me sta bene non parlare con mio padre perché è una figura pericolosa e potrebbe farmi del male sia fisico che psicologico, ma il problema sorge quando ci va di mezzo mia nonna.. purtroppo tagliando i ponti con lui e quella famiglia, automaticamente ho perso pure lei. E questo è accaduto 4 anni fa, e non so dirvi come e quando, so solo che non ci siamo più visti né sentiti. E' vero che io poi mi son trasferito e quindi questo ha condizionato molto il tutto.. E' da un po' di tempo che mi vengono in mente brutti pensieri, tipo la morte. Credo che la mia rottura e fine di convivenza abbia influenzato molto, ma sono pensieri ricorrenti.. penso al tempo che passa e alle persone a me care, e questo può sembrare inquietante a 22 anni... proprio per questo non voglio parlarne con nessuno; so che non capirebbero, mi direbbero che sono giovane e a certe cose non dovrei pensare. E' vero che mia nonna non mi ha più cercato, ma chiede di me.. io so che lei non si è dimenticata di suo nipote, non può averlo fatto.. mi si spezza il cuore al pensiero. Vorrei in qualche modo poter comunicare con lei ma dopo 4 anni, al pensiero di dovermi infilare di nuovo in quella famiglia malvagia che mi ha fatto male, mi terrorizza.. e questo mi blocca. Io non voglio che mia nonna se ne vada via per sempre e restare con questo litigio a vita, non lo posso sopportare. Sento la sua mancanza, e parlarne mi sta rievocando delle cose che ho cercato di sopprimere da tempo, e sono in lacrime. Ho tanto bisogno di dirle che mi manca e mi è sempre mancata, che non me ne importa niente chi ha ragione o meno, perché quando c'è tanto amore chi è che pensa a chi ha ragione o torto? A me non passa neppure per il cervello.. le questioni non hanno importanza, per me è fondamentale ciò che provo io.. e l'amore per mia nonna che mi manca da ormai 4 anni mi lacera dentro, ma in questi anni ho provato a distrarmi, a non pensarci, a fomentare rabbia, per non soffrire. Adesso la sogno, ci penso, quando ascolto musica o leggo poesie, quando guardo il cielo..voglio potermi godere tutto il tempo che abbiamo insieme e non sprecare neppure un attimo, ma sono un codardo. Sono un meschino senza coraggio, l'idea di contattarla e di mettermi in contatto con quella famiglia o con mio padre mi disgusta e mi blocca. A volte mi chiedo se lei mi pensa un po', se pensa a tutte le cose che facevamo quando ero bambino.. se le manca la mia voce, la mia risata.. il mio modo di essere.. E se c'è una cosa che voglio fare prima che sia troppo tardi, è confessarle di me e della mia omosessualità, voglio essere un libro aperto con lei. So che vi sembrerà strano, ma è come se stessi attraversando un lutto, e nessuno se n'è andato via.
Carissimo, all'interno di questo racconto ci sono molte cose importanti di cui è fondamentale prendersi cura e ritengo che una risposta di poche righe sia troppo riduttiva. C'è tanto dentro di te come è tanto il bisogno di essere ascoltato, accolto, accompagnato e supportato in quello che stai vivendo per questo mi sento di consigliarti di contattare un professionista di persona per poter trovare uno spazio unico e a te soltanto dedicato. Ti ringrazio per la condivisione, per la capacità di apertura, per la sincerità e ti auguro di poter fare altrettanto in un ambiente ricco e prezioso come quello terapeutico.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gent.le Ragazzo,
la tua lunga richiesta esprime un profondo desiderio di condivisione che andrebbe affrontato all'interno di un percorso psicologico. Il rapporto conflittuale con tuo padre, la sofferenza derivante dall'esserti imposto di nascondere la tua omosessualità e, sopratutto, la separazione da tua nonna rappresentano un enorme carico emozionale che meriterebbe di avere uno adeguato spazio di elaborazione. La sofferenza a volte ci aiuta ad individuare la direzione giusta per noi, però bisogna essere disposti ad ascoltarla, facendosi accompagnare da uno psicologo-psicoterapeuta. Concediti questa opportunità.
Buonasera, ho letto con molto interesse le sue parole che trasmettono con precisione l'amore che prova per la nonna e il suo struggimento per l'impossibilità di un ricongiungimento.
Il suo scritto ha quasi forma epistolare e, non a caso, nelle ultime righe usa la parola "confessione". La confessione è qualcosa che ha a che fare con il peccato e l'assoluzione. Ciò che noi psicoterapeuti cerchiamo di fare non è confessare, poiché il peccato ha a che fare con la morale e non con la psicologia; piuttosto cerchiamo di offrire al consultante la possibilità di conoscere un po' meglio sé stessi. Vi sono molte tematiche, nelle -e fra- le sue righe, che potrebbero essere approfondite al di là della domanda "la contatto o non la contatto?": il rapporto con suo padre; l'omosessualità e il desiderio di condividerla con la nonna; il rapporto fra i suoi genitori e quello, in generale, con la perdita e la mancanza. E' vero, lei sta attraversando un lutto; ma questo lutto le sta forse permettendo di far affiorare tante altre tematiche e questioni che alla sua giovane età premono per una riflessione.
La saluto molto cordialmente,

dott.ssa Genitore
Gentile utente,
Dalle Sue parole si capisce il bene che vuole a sua nonna e quanto è stata importante la sua figura nella sua vita e nella sua crescita. Purtroppo le dinamiche familiari sono complesse e a volte causano talmente tanto dolore che non resta, come nel suo caso, altra alternativa quale quella di allontanarsi per smettere di soffrire. D'altra parte, però, ciò significa anche perdere legami significativi con quello che descrive con sua nonna. La perdita però è solamente fisica e concreta ma non interna perché infatti continua a pensarla intensamente addirittura sentendo il bisogno di comunicarle un aspetto della sua vita fondamentale come quello che ci ha descritto. Personalmente non credo che sua nonna possa averla dimenticata e vorrebbe rivederla anche lei. Quanti anni ha sua nonna? Mi chiedo se non abbia delle difficoltà reali a contattarla complice anche il suo trasferimento e la situazione complicata con suo padre. Immagino qianta fatica sebbene contarle riavvicinarsi alla famiglia di suo padre per riavvicinarsi a sua nonna ma, forse, potrebbe provarci visto quanto è importante per lei. In bocca al lupo per tutto
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione.
D.ssa gemma bosco
Buongiorno,
dalle sue parole si coglie tutta la sofferenza che prova nel vivere questa situazione, sicuramente non facile.
Situazione che racchiude tanti aspetti che, legati tra loro, hanno un carico emotivo e di dolore enorme: la separazione da tua nonna, le dinamiche familiari, il rapporto conflittuale con tuo padre, la sofferenza derivante dall'esserti imposto di nascondere la tua omosessualità. Essere aiutato da un professionista ad accettare, cogliere, riconoscere e valorizzare la sofferenza e soprattutto i motivi che ne stanno alla base, ti può aiutare ad "osservare con occhi nuovi" e a vivere questa situazione in un modo differente.
Un saluto
A.S.
Gentilissimo ,
la sua missiva è molto commovente ed è certo che se la nonna le appare in sogno , è perché ne sente una profonda nostalgia, che con molta probabilità ,è la stessa che è sentita dall'altra parte . Mi creda , è molto più difficile per una nonna o una mamma separarsi da un figlio o un nipote amati , che non il contrario , quindi posso solo immaginare quanto dispiacere la sua amabile nonna, possa avere provato e provi , nel non vederla da tanto . Ora , lei è maggiorenne e nel pieno diritto di frequentare chi vuole in tutta serenità , senza intrusioni da parte di figure sgradite con le quali ha ancora dei grossi conti in sospeso . Se non se la sente di telefonarle per proporle un incontro , perché non le scrive , dandole sue notizie e abbracciandola seppure virtualmente? In seguito , una volta sondato il terreno, potrebbe andare a trovarla e lì e riannodare così il filo rosso dell'affetto che vi unisce . Sono certa che un suo gesto, non potrà che riempire il cuore di questa meravigliosa signora, di gioia e calore.
Vale comunque la pena tentare , le pare?
Un caro augurio
Grazie per aver condiviso una parte del suo mondo interno. Ci sono molte emozioni, pensieri, ricordi, tutti importanti e significativi. L'importanza della figura della nonna nella sua vita emerge profondamente, così come il desiderio di comunicarle e condividere la sua vita interiore più profonda. Credo che potrebbe esserle utile un percorso terapeutico per poter guardare e integrare tutte queste parti per poi capire se e come condividerle con la nonna.
Grazie ancora però per aver dato voce al suo sé, è un inizio difficile ma importante per dare il via ad un processo di cambiamento.
Arrivederci, dott.ssa Giulia Mattalia
Buona sera, intanto mi sento di ringraziarla per averci affidato una parte così importante e preziosa di sé, in modo trasparente e autentico. Arrivano chiari i suoi sentimenti, e il suo bisogno di essere ascoltato e di poter andar oltre quelle che mi sembrano dinamiche familiari dalle quale ha cercato di sottrarsi per proteggersi ma che l'hanno privata di qualcosa di fortemente significativo per lei, che ora desidererebbe riavere senza però dover ritrovarsi nuovamente in quelle dinamiche. Sembra, da quello che scrive, tutto molto vivo e doloroso. Forse potrebbe essere d'aiuto trovare uno spazio protetto all'interno del quale intanto potersi sentire realmente ascoltato, accolto e compreso. Credo che potrebbe essere un valido aiuto alla ricerca della modalità migliore di uscire da questo momento in cui i pensieri sono così cupi, e che questo possa essere per lei il momento in cui inizia un importante processo di cambiamento. Buona serata
Buonasera! Banalmente potrei dirle che sarebbe utile scrivere una lettera alla nonna e magari cercare di fargliela avere in qualche modo. Le lettere sono un modo di delineare sentimenti, pensieri e parole... Come ha fatto lei in queste righe. Oltre al legame con la nonna però ci sono tanti temi che andrebbero approfonditi, soprattutto il rapporto con suo padre e i vissuti minacciosi connessi a questa figura. Ci pensi....
Dott.ssa Valeria Randisi
Dalla sua lettera traspare un vissuto emotivo molto denso e profondo. Riflessioni a volte dolorose ma estremamente importanti che vanno a costellare il suo percorso di vita. Sicuramente lei è una persona che vive, non certo si lascia vivere. Credo anche che il bellissimo rapporto con sua nonna sia sempre presente per entrambi, non si privi perciò del piacere di rivederla, sicuramente troverà il modo per non farsi fagocitare da un legame familiare che ha rescisso. Come i colleghi, anch'io penso che farsi aiutare a dipanare i molti temi della sua esistenza attraverso un percorso psicoterapeutico possa farle molto bene. Un carissimo saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Carissimo le sue parole sono molto toccanti e penso che se hanno fatto commuovere me e altri colleghi potrebbero avere un forte impatto sulla nonna se mai lei decidesse di scriverle.
Ciò che non riusciamo ad elaborare e risolvere da svegli spesso ci si presenta nei sogni, se riusciamo a comprenderli possono guidarci nelle scelte della nostra vita. Mi domando se in casa non ci sia nessuno che possa sostenerla e aiutarla nell'incontrare la nonna. Le auguro di riuscire a risolvere questa situazione il prima possibile.
Dr.ssa Sabrina Isola
metabolizza tua nonna e accetta la tua omosessualita lei ti voleva bene ed avrebbe accettato tutto il te stesso
Carissimo, dal tuo lungo e dettagliato racconto si evince la necessità di prendersi cura di diversi aspetti che è davvero difficile trattare in poche righe. Il grande amore per tua nonna e la paura di riavvicinarti alla famiglia di tuo padre che descrivi come pericolosa sembrano inconciliabili per te ora. Ti suggerisco di rivolgerti a una psicoterapeuta per approfondire.
Ti auguro tante belle cose
D.ssa Pàmela Arrais
Quando si creano dinamiche familiari complesse, nel tentativo di proteggersi emotivamente e di evitare la sofferenza può capitare di reprimere sentimenti e di rinunciare a legami significativi. Colgo dal suo racconto il bisogno profondo di recuperare il legame con una figura così importante come sua nonna. Non perda l'occasione di assecondare questo bisogno ed esprimerle i suoi sentimenti. Se questo dovesse risultarle difficoltoso, un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle utile per analizzare motivazioni contrastanti, trovare un ascolto empatico rispetto ai suoi vissuti e infine fare delle scelte costruttive.
Cordiali saluti.
Gentile ragazzo,
Sono tanti i nuclei capaci di generare sofferenza: l'impossibilità di condividere il proprio orientamento sessuale, il complicato rapporto con tuo padre, figura di cura e al tempo stesso figura spaventante con i propri comportamenti violenti, e non ultimo la separazione da un oggetto d'amore così intenso quale è la nonna. E' possibile che la rottura del rapporto attuale/interruzione della convivenza con il tuo partner abbia riacceso questi antichi dolori, e che probabilmente la quotidianità e le relazioni contribuiscono a contenere ma non a risolvere. Quella che racconti è una situazione complessa, perché il tagliare i rapporti con il ramo paterno della famiglia è una soluzione salvifica per la salute, ma è una scelta che ha portato un costo altissimo perché ha avuto conseguenze anche con nonna. Tentare un riavvicinamento, ora, ti espone comprensibilmente a dei timori e colpisce la velocità con la quale ti etichetti come un codardo nell'entrare in contatto con la tua fragilità. Penso che rivolgerti ad un professionista per mettere mano su questa vicenda così complessa potrebbe essere una buona soluzione, non fosse altro per annullare l'ombra nella quale sembra tu debba sempre muoverti. Un caro augurio di buona fortuna
Ciao, ti ringrazio per aver affidato i tuoi sentimenti, il tuo bisogno di condivisione ti sta dicendo che è il momento per cambiare qualcosa. Fatti aiutare da un professionista a elaborare questo dolore e a fortificarti per poi riaffrontare tutte le dinamiche familiari con confini più netti, senza avere più paura e a ricongiungerti finalmente con la nonna. Non restare così.
Buonasera, dalla sua lettera traspare tanta tristezza e dalla voglia di essere aiutato a trovare la forza ed il coraggio di ricontattare la nonna, che è stata e lo è tutt'ora una figura molto importante. Deve fare un lavoro su di sè a livello psicologico, per elaborare il suo allontanamento da una persona che gli ha dato molto nella sua infanzia. Penso che anche ora che è adulto lei ne ha bisogno, vuole comunicare con lei soprattutto perchè lei sa che la potrà aiutare e capire riguardo sua omosessualità. Inizi un lavoro psicologico dove potrà trovare un suo spazio per poter elaborare i suoi turbamenti, vedrà che aiutato troverà la forza di riavvicinarsi a sua nonna e ne sarà felice, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile Utente, dalle sue parole si comprende quanto sua nonna sia una persona importante per lei. Sta vivendo la fine di una convivenza, è normale che in questo momento abbia bisogno di una figura che le dia affetto, conforto e vicinanza emotiva. Forse è per questo motivo che le vengono in mente tanti ricordi e pensieri legati a sua nonna, nonostante la sua giovane età.
Mi dispiace che i conflitti familiari vi tengano lontani, immagino che la scelta di andare a vivere in un’altra città le sia servito per allontanarsi da chi la faceva soffrire. È stato forte e coraggioso nel proteggersi in questo modo.
Se sente il bisogno di condividere la sua storia e di essere aiutato a comprendere cosa sta provando, le consiglio di valutare la possibilità di iniziare un percorso psicologico.
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Capello
ciao, hai fatto bene a parlarne su questo portale, dimostri tanto coraggio, soprattutto nei confronti di te stesso, stai facendo i conti con te stesso, riguardo gli affetti e riguardo la tua omosessualità.
pur non conoscendo nel dettaglio le dinamiche familiari, ti consiglio di avvicinarti a tua nonna, rischiando il contatto con la famiglia di tuo padre, ne vale la pena a quanto pare! potrai decidere, poi, se tagliare fuori loro e continuare a vedere tua nonna. probabilmente i pensieri sul tempo che passa provengono dal fatto che ti rendi conto di questi 4 anni passati lontani da lei: quando si tratta di persone anziane, automaticamente, diamo più peso al tempo. quindi, cerca di trovare coraggio, lo stesso che ti ha spinto a scrivere qui, e parlale! non avere paura!
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi tutto ciò.
Personalmente mi occupo anche dell'interpretazione dei sogni, ci sarebbero più cose da dover approfondire.
Si descrive come una persona meschina, io vedo semplicemente un giovane adulto in difficoltà.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per chiarirsi alcune idee e per trovare il modo di contattare la persona interessata.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.