Il mio psicoterapeuta mi ha consigliato l'assunzione di vitamina D e di integrare la mia colazione c

18 risposte
Il mio psicoterapeuta mi ha consigliato l'assunzione di vitamina D e di integrare la mia colazione con semi di chia. Questo mi ha fatto dubitare della sua serietà. Uno psicologo può prescrive integratori? E soprattutto è competente per farlo. Io nel dubbio non ho preso nulla. Grazie per la risposta
Katia
buongiormo,
quelli sono elementi naturali dalle capacità conosciute, un terapeuta che ha esperienze allargate, non necessariamente non è bravo..
potrebbe aver ragione, io le consiglio di provare, al più non noterà miglioramenti!
Dott.ssa Verusca Gorello

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Gentile Katia,
Lo psicoterapeuta non ha competenze in termini nutrizionali, quindi più che prescrizioni, possono essere dei semplici consigli. La vera domanda è, per quale motivo le ha consigliato la Vit.D e semi di Chia? Quale obiettivo ha in mente?
Provi a capire questo.
Gentile utente, lo psicoterapeuta non è abilitato alla prescrizione di farmaci, non rientra nelle sue competenze dare questo tipo di suggerimenti in campo medico. Lo psicologo può consigliare al paziente di rivolgersi al medico di base o chi di competenza. Discuta anche con il suo psicoterapeuta dei dubbi che sono insorti in lei.
Un cordiale saluto, dott.ssa Dafne Devetta
Buongiorno, lo psicoterapeuta non ha competenze nutrizionali e come dice lei stessa non può prescrivere farmaci, integratori o diete (a meno che non sia anche uno psichiatra), in ogni caso, trattandosi di integratori mi pare che si tratti di un consiglio e non di una prescrizione, che quindi possa derivare da differenti interessi ed esperienze allargate del suo terapeuta. Ciò non per forza indica una mancanza di serietà da parte del professionista, in altri ambiti come si trova? Da quanto tempo fa affidamento su di lui?
Se sente che questo consiglio abbia minato la sua fiducia e la vostra relazione le consiglierei di parlarne direttamente con il suo terapeuta, in modo da capire come mai e con quale obiettivo le ha proposto la vitamina D, ed in caso parlarne anche con il suo medico di base.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Buongiorno, essendo che noi psicologi non possiamo prescrivere farmaci, sembra si tratti più di un consiglio. Penso che, in questi casi, la cosa più importante sia descrivere le proprie perplessità a riguardo e condividerle con il suo psicologo. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Salve, lo psicologo non ha modo di prescrivere alcun tipo di farmaci tuttavia bisogna capire se quello che lo psicologo le ha detto e magari una semplice informazione come consiglio, da sottoporre al medico, oppure di una vera e propria prescrizione. Può capitare che alcuni colleghi possano permettersi di consigliare integratori o cose blande tipo ad esempio valeriana per facilitare alcune situazioni ma è chiaro che non sono delle vere e proprie prescrizioni ma dei consigli.
Cordialmente, dott FDL
Salve, credo che il collega le abbia dato un suggerimento.
Se vuol provare, è totalmente libera.
Consideri che facendolo, data la natura vegetale delle due sostanze, al più potrebbe trarre benefici; al meno, restare così come sta.
Però le suggerisco di valutare anche il grado di fiducia che la lega al suo terapeuta.
Come ogni relazione, anche le alleanze terapeutiche, dovrebbero essere basate sulla fiducia; forse dalla sua diffidenza, deduco che non si fida a pieno del suo terapeuta e questo non va bene.
Ci rifletta.
Saluti,
dott.ssa Anna Merola
Buonasera, come mai un consiglio (che è cosa diversa da una prescrizione!) che sembra piuttosto innocente l'ha fatta dubitare della serietà del professionista? In ogni caso le consiglio di parlare con lui dei suoi dubbi.
Gentile utente, generalmente lo psicologo non può prescrivere farmaci. Tuttavia mi sembra di capire si tratti di vitamine ed integratori, per cui il mio consiglio è di discutere direttamente con il professionista che lo segue dei suoi dubbi.
cordiali saluti
Dott.ssa Mara Diana
Buonasera, Mi permetto di informarla che, secondo la normativa vigente, uno psicologo non è autorizzato a prescrivere farmaci, integratori o diete, a meno che non sia anche un medico. Senza conoscere la sua situazione personale e le ragioni che hanno portato il suo terapeuta a consigliarle l'assunzione di vitamina D e semi di Chia, ritengo poco probabile che ciò rientri nell'ambito clinico di uno psicologo. In ogni caso, se dovesse ritenere necessario l'utilizzo di integratori, come la vitamina D, la invito a consultare il suo medico di fiducia, soprattutto per quanto riguarda le dosi.

Inoltre, se dovesse avere qualche preoccupazione riguardo alla relazione terapeutica con il suo psicologo, le suggerisco di parlarne apertamente e direttamente con lui. Una relazione terapeutica efficace si basa sulla comunicazione franca e trasparente, e il suo psicologo dovrebbe essere in grado di ascoltare le sue preoccupazioni e rispondere alle sue domande.
Cordiali saluti, DM
Buongiorno,
Probabilmente il/la collega si è mosso/a dandole un consiglio, non "prescrizione". A maggior ragione, parlando di integratori, non ha in alcun modo attuato incoscientemente o poco professionale. Stia tranquilla.
In questi casi, come si dice: "tentar non nuoce!"

Rimango a disposizione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
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Buongiorno, le consiglio di parlare con il suo terapeuta di come l'ha fatta sentire il fatto che le abbia dato dei consigli in questo ambito, in modo da contestualizzare quello che è successo. Credo sia fondamentale condividere con lei/lui ciò che ha provato per capire come mai è arrivato a dubitare della sua professionalità e cosa si nasconde dietro questo. Cordialmente,
Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno,
sembra che quello che le ha detto il suo psicoterapeuta possa essere più un consiglio, che una prescrizione; infatti gli psicoterapeuti (a meno che non siano anche psichiatri) non possono prescrivere farmaci.
Sarebbe forse più interessante per lei capire, insieme al suo terapista, perché è stata suggerita questa scelta. E' molto utile condividere e approfondire insieme anche i dubbi in terapia, in modo da non compromettere il vostro setting terapeutico.
Cordialmente, dott.ssa La Rocca
Gentile Utente, sul piano delle competenze la risposta si può riassumere così: se il collega è un medico psicoterapeuta può prescrivere farmaci, se è uno psicologo psicoterapeuta non può.
Nel suo caso specifico non parliamo di farmaci ma di integratori, che appartengono alla classe degli alimenti,e che il collega l'abbia posto come un consiglio e non una prescrizione. Tuttavia ciò non toglie che avrebbe valore (oltre ad essere un suo diritto) chiedere al collega come mai abbia dato questo consiglio, soprattutto se è frutto di altri studi e/o di esperienze cliniche che ha fatto (banalmente potrebbe aver già visto persone con una situazione simile alla sua beneficiare di questi integratori).
Inoltre sarebbe anche di valore condividere con lui che il consiglio sia stato vissuto da lei un po' come una prescrizione, scatenando poi dei dubbi sulla professionalità del collega.
Permane il fatto che la formazione psicologica e psicoterapeutica non prevede lo studio di farmaci o integratori perciò a meno che non abbia un'altra formazione specifica, come quella medica per esempio, il suo non può che essere considerato un consiglio, ovvero non un parere competente ma un suggerimento motivato da ciò che le risponderà il collega chiedendogli maggiori spiegazioni.
Spero di essere stato utile, avesse ancora dubbi o perplessità mi scriva pure in chat.
Dottor Mauro Simonetti
Mi dispiace se ci sono state delle confusioni riguardo alle raccomandazioni del tuo psicoterapeuta riguardo agli integratori alimentari. Da quanto mi risulta, uno psicoterapeuta o uno psicologo non sono in grado di prescrivere o consigliare specifici integratori alimentari come la vitamina D o i semi di chia.

Lo psicoterapeuta e lo psicologo sono professionisti della salute mentale specializzati nel fornire supporto emotivo, consulenza e terapia psicologica per aiutare le persone ad affrontare le sfide psicologiche ed emotive. Se hai dubbi o domande riguardo a consigli nutrizionali o integratori, sarebbe opportuno rivolgerti a un dietologo, un nutrizionista o un medico specializzato in nutrizione, poiché sono professionisti qualificati per fornire consulenza specifica in questo campo.

Se hai preoccupazioni o dubbi sulla professionalità del tuo terapeuta o se hai bisogno di ulteriori informazioni, potresti considerare la possibilità di discutere apertamente dei tuoi pensieri e dubbi con lui direttamente. Una comunicazione aperta e onesta con il tuo terapeuta è fondamentale per garantire una relazione terapeutica efficace e di fiducia.

Ricorda che è importante fare affidamento su professionisti qualificati e competenti nelle rispettive aree di specializzazione per ottenere il migliore supporto possibile per il tuo benessere fisico e mentale. Spero di essere stato utile, avesse ancora dubbi o perplessità mi scriva pure in chat
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Gentile Katia, quello datole dal suo terapeuta è un consiglio pari a quello che avrebbe potuto suggerirle un'amica. I semi di chia li trova sugli scaffali di qualsiasi supermercato così come anche gli integratori di vitamina D. Probabilmente avrete parlato di qualcosa che ha a che fare con il suo stato energetico di base che possa giistificare questa proposta. Puó stare tranquilla senza preoccuparsi ne scandalizzarsi per tale suggerimento. Anzi, ne parli apertamente con il suo stesso psicoterqpeuta che sicuramente saprà argomentarle il motivo di questa scelta. Cordiali saluti, Marco Casella.
Gentile Katia, uno psicoterapeuta non può "prescrivere" nè integratori nè farmaci in quanto non rientrano strettamente nel proprio campo di studi, più che altro sarebbe da indagare il perchè questo terapeuta pensi che ciò possa essere utile per lei.
Suggerisco inoltre di trattare con il proprio terapeuta ogni dubbio, anche quelli riguardo la competenza del professionista stesso.
Cordialmente, dott. Umberto Maria Riccio
La situazione che descrivi sembra portare con sé una serie di sfide emotive e decisionali significative. Il tuo racconto evidenzia diversi aspetti importanti, tra cui la relazione segreta con il tuo ragazzo, la pressione percepita dalla famiglia, e un senso di isolamento crescente da altre aree della tua vita, come l'Università e le amicizie. Ecco alcuni spunti di riflessione e consigli che potrebbero aiutarti a navigare questo periodo complesso.

Valutare la Relazione
Riflessione Personale: Dedica del tempo a riflettere su ciò che realmente desideri e hai bisogno nella tua vita e in una relazione. Chiediti perché senti che con lui non avrai un futuro e cosa ti lega a questa relazione nonostante questa convinzione.
Comunicazione nella Coppia: Una comunicazione aperta e onesta è fondamentale in ogni relazione. Parla con il tuo ragazzo delle tue preoccupazioni, dei tuoi desideri e delle tue aspettative per il futuro. È importante che entrambi siate sulla stessa lunghezza d'onda e lavoriate insieme per affrontare le sfide.
Valori e Obiettivi Comuni: Rifletti su quanto i vostri valori e obiettivi di vita siano allineati. Le differenze di background, educazione o ambizioni non sono necessariamente insormontabili, ma richiedono comprensione, rispetto reciproco e la volontà di supportarsi a vicenda.
Gestione del Conflitto con la Famiglia
Valutare il Ruolo della Famiglia: Considera quanto peso e importanza dai al parere della tua famiglia riguardo alle tue scelte personali e relazionali. È importante trovare un equilibrio tra il rispetto per i loro consigli e il diritto di prendere le tue decisioni in modo autonomo.
Dialogo con la Famiglia: Se ritieni sia opportuno e possibile, prova a instaurare un dialogo aperto con i tuoi genitori. A volte, esprimere le proprie ragioni in modo chiaro e maturo può aiutare a ridurre i malintesi e a trovare un terreno comune.
Priorità Personali e Benessere
Ricollegarsi agli Interessi e alle Attività: L'idea di iniziare la palestra è positiva. Trovare attività che ti appassionano e ti connettono con altre persone può essere molto benefico per il tuo benessere psicologico ed emotivo.
Rivalutare le Priorità Accademiche e Sociali: Considera l'importanza di non trascurare gli altri aspetti della tua vita, come gli studi e le amicizie. Mantenere un equilibrio tra le diverse aree può aiutarti a sentirsi più realizzata e meno isolata.
Supporto Professionale: Se ti senti sopraffatta o confusa su come procedere, parlare con un professionista della salute mentale può offrirti un supporto imparziale e strategie per gestire le tue emozioni e le tue relazioni in modo più efficace.
Ricorda, è fondamentale prendersi cura di sé e fare scelte che riflettano ciò che è meglio per te nel lungo termine. La felicità e il benessere personale dovrebbero essere al centro delle tue decisioni.

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