il mio ex mi ha lasciata perché non sta bene con se stesso, quello che mi fa rabbia (tra le tante co

23 risposte
il mio ex mi ha lasciata perché non sta bene con se stesso, quello che mi fa rabbia (tra le tante cose) è che lui non abbia provato a gestire la situazione avendo accanto tra l'altro una persona che è sempre stata disponibile con lui ma per la sua noncuranza, la sua crisi personale è andata ad intaccare la nostra relazione. gli ho detto mille volte che deve imparare a parlare e a comunicare perché non lo sa fatene non è stato in grado di farmi questi grandi discorsi anche quando abbiamo parlato dopo la rottura, lasciandomi con molti dubbi. so che detta così è molto riassuntiva come descrizione ma cosa devo fare adesso? sicuramente è lui a dover fare un gran lavoro su se stesso e solo lui può farlo ma dubito che lo farà in generale. un'altra domanda che volevo porvi è la seguente: gliel'hanno detto tutti, me l'ha detto lui per primo che "una ragazza come te non la troverò mai più" quindi io mi chiedo, riconoscendo il valore della persona che ha accanto difficile da trovare oggigiorno, perché lui nonostante questa consapevolezza accetta di perdermi (mi ha lasciata quindi è così) invece che impegnarsi per sbloccare la situazione e fare di tutto per questo?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, farsi domande sulle motivazioni dell'altro ha poco senso. Nessuno può rispondere del comportamento degli altri, sarebbe tra l'altro poco professionale (e di poco senso) in questa sede. Ciò che può chiedersi è cosa può fare lei in questa situazione, cosa le dice di lei il malessere che prova, che spunto di consapevolezza, stimolo di crescita le deriva da questa esperienza.
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, è probabile che magari il suo ragazzo stia vivendo un periodo di vita molto difficile e di cambiamento. Lei, anche a malincuore non può far altro che accogliere questa sua necessità. Il mio suggerimento per lei è cercare di recuperare le sue energie e cercare di recuperare le parti della sua vita che sente essere ferite. Il futuro potrà riservarle tante nuove sorprese e prospettive nuove. Se desidera qualche colloquio sono a sua disposizione. Dott.ssa Alessandra Domigno
Dott.ssa Sara Fozibo
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Bologna
Buonasera, comprendo i suoi dubbi e le sue perplessità. Si percepisce nella sua descrizione l’impegno e le energie che ha dedicato a questa relazione che si è conclusa con molti punti interrogativi che ad oggi non riescono a trovare una risposta e un senso per lei. Capire quali possono essere state o sono le intenzioni del suo ex, per quanto comprensibile, può portarla in un vicolo cieco. Potrebbe essere invece importante comprendere quali sono le sue intenzioni, ovvero come lei stessa si sta chiedendo: “cosa devo fare adesso?”. Potrebbe domandarsi come lei si è sentita dopo il comportamento del su ex, come si è sentita in questa relazione, come si sente adesso e via discorrendo… Riportare l’attenzione su di lei e su ciò che prova l’aiuteranno a capire cosa fare. Se motivata ad approfondire, potrebbe esserle utile un percorso psicologico che possa accompagnarla a ritrovare se stessa e le sue risorse. Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Fozibo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

le crisi personali di un individuo possono compromettere le relazioni in cui è inserito, paradossalmente anche una relazione di coppia consolidata. Il suo ex probabilmente inizierà un percorso di psicoterapia individuale per risolvere le proprie cose, ma al momento in virtù del malessere che la accompagna, anche per la fine di una relazione per lei cosi importante, sarebbe opportuno che anche lei cominciasse a prendersi cura di sé iniziando un percorso di supporto psicologico, avendo modo cosi anche di elaborare il dolore di tale perdita e di attribuire un significato per quanto accaduto. Questo potrebbe riportarla ad un maggior senso di sé, aspetto andato perduto ultimamente in virtù della costante preoccupazione verso il suo ex e le sue problematiche.
Nel caso volesse approfondire il discorso non esiti a contattarmi, ricevo anche mediante consulti on-line.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno e grazie per la sua domanda. Spiace per la situazione che sta vivendo e non potremo mai avere una risposta da una persona che al momento non è disposta a lavorare su se stessa. Ma mi sorge un dubbio. Nella sua descrizione ha parlato del suo ex ragazzo. E mi sorge quest’altra domanda. Come mai lei nonostante quello che ha visto e vissuto non riesce o non vuole lasciarlo andare cominciando così davvero a volersi bene. Si merita questo o forse meriterebbe altro? Cordialmente e coraggio. Gian Piero dott Grandi
Dott.ssa Valeria Brunetti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pioltello
Ciao, il dolore che si prova quando si viene traditi e’ immenso, paragonabile a un lutto.
Sicuramente troveresti aiuto e sollievo in uno spazio dove raccontarti e capire meglio cosa è successo. A volte quando si ama si perde in obiettività.
Ora devi concentrarti nello stare meglio, nel trovare la stima e l amore dentro di te che questa perdita a minato.
Farsi aiutare in questo percorso sicuramente ti sarebbe utile.
Forza! Sono sicura che troverai l’ energia per farlo
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno,
Non si disperi, mi spiace per la sua situazione.
Sono disponibile a maggiori chiarimenti e consigli tramite consulenza online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Glenda Nibbioli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buon pomeriggio, mi dispiace per ciò che sta provando in questo periodo delicato, ma è inutile porsi troppe domande sull'altra persona, deve iniziare a concentrarsi su stessa, le consiglio, quindi, di iniziare un percorso psicologico con un professionista per comprendere i suoi bisogni. Sono a disposizione, anche online, dottoressa Nibbioli.
Dott. Antonio Panza
Psicoterapeuta, Psicologo
Marano di Napoli
Buongiorno, da quanto ha scritto sembra che lei le abbia provate tutte per salvare la sua relazione, le serve a poco continuare a cercare di capire il perchè del comportamento del suo ex compagno. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buongiorno gentile utente. La capisco per la circostanza dolorosa che sta vivendo, ma le consiglio di rimanere su quello che il suo ex-ragazzo ha dichiarato di volere (lasciarsi), invece di pensare a quello che potrebbe non aver detto, oppure a come vi vedevano gli altri. E' proprio capendo se ha difficoltà nel fare questo, che si dovrebbe concedere la possibilità di avere un suo spazio per elaborare le sue emozioni e ricavare il meglio da questo momento anche se triste.Rimango a disposizione anche online, dott.ssa M. Costantini.
Dott.ssa Laura Tofani
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentilissima,
il suo dolore è grande e la sta spingendo a cercare aiuto. Sta vivendo momenti di confusione e di rabbia, ed è incerta sul futuro. E’ dunque questa l’occasione per far pienamente luce sui suoi veri bisogni e sulle responsabilità avute da entrambi i componenti della coppia.
Trovare uno spazio di riflessione riservato a lei sarebbe di sicuro beneficio, in quanto le consentirebbe, insieme ad un esperto, di elaborare i vissuti emotivi ed i pensieri legati alla situazione che sta vivendo e di trovare in tempi brevi strategie utili per fronteggiare le criticità, evitando così che il disagio possa consolidarsi in lei e impedirle di vivere una vita libera e serena.
Per questo le suggerisco vivamente un consulto psicologico, per esplorare insieme le problematiche portate, le potenzialità di risoluzione e le sue risorse, innescando in breve il cambiamento verso il miglioramento e la conquista di uno stato di armonia e benessere.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Tofani
Dott.ssa Monica Rotundi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Certamente ciò che Le ha detto il suo ex non cambia la situazione e cioè che l'ha lasciata, ma ha reso tutto più difficile, confondendola e immergendola in dubbi che non le permettono di riflettere in modo appropriato. E' un momento difficile che sarebbe meglio non 'affrontare da sola, infatti il sostegno di un professionista la aiuterebbe di sicuro a "pulire" pensieri ed emozioni
 Ignazio Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile persona, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che possa esserle utile affrontare i suoi dubbi in uno spazio psicologico d’aiuto. Vorrei inoltre aggiungerle che il valore che Le viene riconosciuto, forse non è il valore per cui, in questa fase di vita, Lui, il suo ex compagno, sente di spendersi.
Le suggerirei di rivolgersi ad un/a collega della sua zona di residenza o, se ritiene, se vuole, di avvalersi del mio apporto professionale, proponendole la mia disponibilità anche online. La ringrazio e La saluto cordialmente. Ignazio Gioia
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che hai attraversato una rottura difficile e che hai dei dubbi sulla decisione del tuo ex di lasciarti nonostante riconosca il tuo valore come persona. È normale sentirsi arrabbiati e confusi in una situazione del genere.

È importante ricordare che le relazioni sono complesse e che ognuno ha le proprie ragioni e i propri motivi per prendere determinate decisioni. Anche se sembra che il tuo ex non abbia gestito la situazione adeguatamente o che non abbia fatto tutto il possibile per salvare la relazione, è possibile che stesse attraversando delle difficoltà personali che hanno influenzato le sue azioni.

È importante anche considerare che il processo di crescita e cambiamento personale è un percorso individuale. Anche se riconosceva il tuo valore, potrebbe aver sentito la necessità di focalizzarsi su se stesso e sul suo benessere personale prima di poter essere in grado di impegnarsi appieno in una relazione. Ognuno ha il proprio ritmo di crescita e il proprio percorso di autodiscovery.

Per quanto riguarda il tuo ruolo in questa situazione, è importante prenderti cura di te stessa e del tuo benessere emotivo. Cerca di concentrarti su di te, sulle tue esigenze e sui tuoi obiettivi personali. Non mettere troppa pressione su te stessa cercando di capire il motivo per cui il tuo ex ha preso la decisione che ha preso. È un processo che richiede tempo e riflessione.

Inoltre, è utile cercare il supporto di amici fidati o di uno psicologo per elaborare le tue emozioni e aiutarti a superare questa rottura. Lavorare sulle tue emozioni e sul tuo benessere personale ti aiuterà a guarire e a costruire una vita soddisfacente anche senza la presenza del tuo ex.

Ricorda che ogni persona è responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte. Non puoi controllare le decisioni o le azioni del tuo ex, ma puoi prenderti cura di te stessa e lavorare per il tuo benessere. Cerca di imparare dalle esperienze passate e guarda al futuro con speranza e apertura verso nuove opportunità.

Spero che tu possa trovare la pace e la felicità nel tuo percorso di guarigione e nella costruzione di una vita appagante.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Dott.ssa Simona Bisconti
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Ci si arrabbia quando qualcuno supera un confine che noi abbiamo posto, quindi ci sentiamo minacciati e si attiva l'istinto di difesa per sopravvivere. La rabbia è molto utile, perché ci aiuta a capire che cosa sta succedendo intorno a noi, che cosa è importante per noi e come orientarci nella relazione con gli altri. Ad esempio, una minaccia esterna può essere qualcuno o qualcosa che funge da ostacolo per il raggiungimento di un obiettivo personale, oppure considerare un'altra persona responsabile di averci causato un danno, fisico o psicologico. Quello che mi sembra di leggere nel suo scritto è la prospettiva di una persona che si è sentita ferita, perché lasciata nel bel mezzo di un progetto che credeva comune. Come se il suo ex, con le sue scelte, avesse posto un ostacolo alla relazione felice che lei avrebbe voluto. E rimprovera al suo ex di non avere la lucidità e l'impegno che lei è capace e disposta a mettere nella vostra relazione. Il suo ex è una persona diversa da lei, con caratteristiche, bisogni e attitudini che sono sue proprie. La costruzione di una relazione si fa in due, in base a quello che ognuno sente di riuscire a investire o è semplicemente disposto a investire. Emerge, quindi, che per lei sia importante avere accanto una persona in grado di affrontare in un determinato modo le situazioni problematiche e che abbia in comune con lei lo stesso obiettivo di priorità per la costruzione e cura della coppia. Il suo ex ha preso una decisione rispetto alla vostra coppia che era coerente con il suo proprio sentire, con i suoi bisogni e con quello che ha ritenuto più opportuno. Ognuno prende legittimamente le proprie scelte in base ai propri bisogni, ai propri desideri, alle proprie capacità o anche solo in base al momento che sta attraversando.
Capisco che il sentimento che la lega a questa persona faccia scattare un sentimento di rabbia, lei avrebbe voluto altro. Ma per costruire una relazione bisogna guardare l'altro per quello che è. Da quello che racconta, il suo ex non risponde (o non risponde più) ai suoi bisogni all'interno della coppia. Lei può scegliere quello che ritiene sia meglio per se stessa: può restare ancora legata con i suoi pensieri e le sue emozioni a questa relazione finita, anche per darsi il tempo di elaborare la fine e la perdita; può assumere che per se stessa vuole una persona che faccia scelte diverse dal suo ex e quindi orientarsi verso altri tipi di relazione. Qualunque sia la scelta che lei decide per se stessa è legittima, l'importante (dal punto di vista di chi cerca di sostenere il suo benessere) è che lei resti centrata sul suo proprio bisogno e sulle sue emozioni, che possono farle da bussola per orientarsi.
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Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
la fine di una storia è qualcosa di molto doloroso e da quel che scrive, sembra che lei si sia impegnata davvero tanto per farla funzionare. A volte si pensa di avere il potere di fare qualcosa per fare funzionare la relazione e si rischia così di cominciare a pensare per due, fino a sfinirsi. è sicuramente vero che il suo ex ragazzo ha bisogno di lavorare su se stesso e capire ciò che desidera, d'altro canto mi sembra che lei abbia già fatto tanto e forse la domanda che pone ("Che cosa dovrei fare?") è dettata dalla sensazione di non aver ancora fatto abbastanza. Purtroppo la coppia funziona se entrambi lavorano per essa e forse il suo ragazzo si è reso conto che finché non sistema i suoi problemi personali e non assume qualche consapevolezza, non riesce a darle quello che si meriterebbe. Non si sa con esattezza che cosa intendesse lui dicendole di essere consapevole che non troverà mai più una come lei, pur rimanendo convinto di terminare il vostro rapporto, anche se mi rendo conto che per lei forse sarebbe importante saperlo. Dopo così tanti sforzi, credo che potrebbe farle bene ritagliarsi uno spazio per se stessa dove pensare e rielaborare quanto accaduto. Elaborare e accettare la fine di un amore, è un'impresa difficile, talvolta la si vive quasi come un lutto.
Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Martina Panzeri
Psicologo, Psicologo clinico
Cusano Milanino
Gentile utente, farsi domande sulle motivazioni dell'altro ha poco senso. Nessuno può rispondere del comportamento degli altri, sarebbe tra l'altro poco professionale (e di poco senso) in questa sede. Ciò che può chiedersi è cosa può fare lei in questa situazione, cosa le dice di lei il malessere che prova, che spunto di consapevolezza, stimolo di crescita le deriva da questa esperienza. Resto a disposizione, Dott.ssa Martina Panzeri
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Mi dispiace molto per quello che stai passando, è una situazione molto dolorosa e complessa. Posso immaginare quanto sia frustrante sentire che, nonostante tu abbia dato tutto te stessa nella relazione, il tuo ex non abbia fatto lo stesso impegno, né abbia cercato davvero di affrontare le difficoltà in modo proattivo.

Cosa puoi fare adesso?
Accetta che il cambiamento deve venire da lui, non da te: Se lui non è pronto ad affrontare i suoi problemi, non c'è molto che tu possa fare per aiutarlo. Nonostante tu abbia cercato di dargli il supporto e la comprensione di cui aveva bisogno, il cambiamento e la crescita personale devono venire da dentro di lui. Se non è disposto a fare il lavoro su se stesso, non è qualcosa che puoi forzare o risolvere per lui.

Prenditi del tempo per te stessa: È comprensibile che tu abbia molti dubbi, rabbia e confusione in questo momento. La prima cosa che devi fare è dare a te stessa lo spazio per riflettere e guarire. Cerca di non restare troppo focalizzata su di lui e sulla sua mancata reazione. Concentrati su di te, sulle tue emozioni, su ciò che ti fa stare bene e su come puoi riprendere il controllo della tua vita.

Non aspettarti che si faccia avanti, né che si "sblocchi": La realtà è che, sebbene lui riconosca il tuo valore e ti abbia detto che "una ragazza come te non la troverò mai più", il fatto che ti abbia lasciata può indicare che non è pronto a fare il cambiamento necessario. A volte le persone non agiscono in base a ciò che sanno razionalmente essere giusto per loro, specialmente se sono in una fase di confusione o difficoltà. Potrebbe anche essere che non sappia come affrontare una relazione sana, o che abbia paura del cambiamento.

Il fatto che lui ti abbia detto queste parole potrebbe essere una sorta di "convinzione" che, nonostante tutto, tu sia una persona speciale, ma non necessariamente ciò implica che sarà disposto a impegnarsi e cambiare per rendere la relazione migliore. Forse sta cercando un modo per giustificare la rottura a sé stesso o semplicemente non sa come affrontare la sua crisi in modo costruttivo.

Lascia andare il bisogno di "avere risposte": Se lui non ti ha dato delle risposte chiare, lascia andare la necessità di avere tutto spiegato in modo razionale. A volte non si trovano risposte chiare, e cercarle troppo insistentemente non fa che aumentare il dolore. Il fatto che lui non abbia saputo comunicare e che non sia riuscito a "farlo" in modo maturo potrebbe significare che non è in grado di dare a te ciò di cui avevi bisogno in quel momento. Potresti aver bisogno di accettare che non c'è una risposta definitiva che possa fare chiarezza.

Guardare avanti: Ora è importante pensare a cosa è meglio per te. L'esperienza ti ha insegnato tanto e, anche se la fine di una relazione è dolorosa, potrebbe anche essere una nuova occasione per ritrovare te stessa, fare cose che ti appassionano, e affrontare l'incertezza della vita con maggiore resilienza.

Perché non si è impegnato più per te?
Il fatto che lui riconosca il tuo valore ma comunque ti abbia lasciata può sembrare contraddittorio e ingiusto. Tuttavia, le dinamiche relazionali sono complesse. Spesso una persona che sta attraversando una crisi personale, come nel suo caso legata al lavoro e alla sua autostima, può non sentirsi in grado di essere una buona partner per qualcun altro, anche se quella persona è molto importante per lui. La paura del fallimento, la sensazione di non essere all'altezza, o la convinzione di non meritare una relazione sana, possono portarlo a prendere decisioni che non riflettono la realtà dei suoi sentimenti.

Anche se riconosce il tuo valore, potrebbe essere che in quel momento lui non si sentisse capace di contribuire positivamente alla relazione o di far fronte alle sue difficoltà emotive. A volte le persone si allontanano non perché non amino l'altra persona, ma perché non si sentono sufficientemente forti o capaci di offrire qualcosa di stabile e sano in una relazione. Il suo "lasciarti andare" potrebbe essere un segno di sua paura e insicurezza, piuttosto che una mancanza di amore nei tuoi confronti.

Cosa fare con i tuoi sentimenti?
La rabbia che provi è comprensibile, e non devi reprimere questi sentimenti. È giusto essere arrabbiata per il fatto che non ha fatto lo sforzo che tu pensavi sarebbe stato necessario per salvare la relazione. Tuttavia, è anche importante che tu cerchi di non rimanere intrappolata in questa rabbia, poiché ti impedirebbe di andare avanti e di ritrovare te stessa. Ti consiglio di parlare con qualcuno di fiducia, come un amico o un terapeuta, per sfogare ciò che provi e aiutarti a comprendere meglio i tuoi sentimenti.

In definitiva, devi concentrarti sul tuo benessere emotivo e su come riprenderti da questa esperienza, piuttosto che restare bloccata nel passato o nell'incertezza riguardo a lui. Non importa se lui si "sbloccherà" o se riuscirà a fare il lavoro su se stesso: ciò che conta ora è come tu scegli di reagire a questa situazione, rispettando te stessa e prendendoti cura del tuo cuore.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile la tua rabbia. Il tuo ex ha scelto di non affrontare i suoi problemi, e questo ha danneggiato la vostra relazione. Ora, concentrati su di te: accetta le emozioni, fai ciò che ti fa stare bene, non aspettare che lui cambi.
Perché ti ha persa? Difficile dirlo. Forse ha paura dell'impegno, ha problemi personali o semplicemente non siete compatibili. Ma la sua decisione non dipende da te,
tu hai fatto la tua parte, ora tocca a lui. Ma tu non puoi cambiarlo. Quello che puoi fare ora è provare a metabolizzare la fine della relazione ed andare avanti, se hai necessità puoi rivolgerti ad uno specialista che possa supportarti.
Dott.ssa Jasmine Piraino
Psicologo clinico, Psicologo
Frascati
Salve, molto piacere e grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Capisco la sua frustrazione è sempre molto impegnativo e doloroso lasciar andare l'altro perché ci si sente impotenti e arrabbiati.
è difficile rispondere brevemente ai suoi dubbi senza conoscere la situazione in modo più approfondito.
Se vuole possiamo sentirci privatamente per poterne parlare meglio.

Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Jasmine Piraino
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo pienamente il turbamento e la frustrazione che sta vivendo. Quando una relazione termina non solo per divergenze tra due persone, ma per una difficoltà interiore dell’altro che interferisce nel rapporto, il dolore può diventare ancora più profondo. Lei ha offerto disponibilità, supporto, ascolto, presenza: risorse preziose che non sempre vengono riconosciute appieno da chi le riceve, soprattutto se quella persona sta attraversando una fase di profonda disconnessione da sé stesso. Nel suo caso, ciò che emerge è un forte senso di ingiustizia: ha investito emotivamente, ha cercato di essere di aiuto, di costruire una comunicazione autentica, e nonostante tutto si è trovata a fare i conti con un abbandono motivato da un disagio personale che non ha scelto né causato. Questo genera rabbia, perché sembra che lui abbia lasciato che la sua crisi prevalesse su tutto, anche sulla possibilità di lavorare insieme per superarla. La sua rabbia è una reazione normale e sana in una situazione in cui si è sentita impotente, tradita nelle sue aspettative affettive e non pienamente riconosciuta nel suo valore. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante osservare e comprendere anche i pensieri automatici che emergono da ciò che è accaduto. Uno di questi potrebbe essere, ad esempio, il pensiero: "Se lui mi considera così preziosa, allora dovrebbe lottare per tenermi". Questo pensiero ha una sua logica emotiva, ma può generare frustrazione, perché si scontra con il comportamento reale della persona, che invece ha scelto di interrompere la relazione. In questi casi, la coerenza tra pensieri e comportamenti altrui viene meno, e questa discrepanza può alimentare un forte senso di disorientamento. È proprio su questa incoerenza che spesso si bloccano i processi di accettazione: la mente cerca di trovare un senso, di capire perché qualcuno lasci andare qualcosa che riconosce come raro e prezioso. La verità, per quanto difficile da accettare, è che il riconoscimento del valore di qualcuno non è sempre sufficiente a motivare un cambiamento personale. Le persone possono essere consapevoli di ciò che perdono, ma essere comunque intrappolate in schemi disfunzionali, in blocchi emotivi, in una profonda difficoltà a gestire le relazioni o se stesse. Questo non significa che lei non sia stata abbastanza, né che abbia sbagliato a dare tutto ciò che ha dato. Significa piuttosto che il cambiamento e la crescita sono responsabilità personali, e non si può forzare chi non è pronto ad affrontarli, anche se davanti ha una relazione significativa. Ora, ciò che può fare è tornare a sé stessa. Provare a spostare l’attenzione da ciò che lui non ha fatto, o avrebbe potuto fare, a ciò che lei può fare per sé. È utile osservare anche i pensieri che contribuiscono a mantenere attiva la sofferenza, come l’idea che sia stato “assurdo” o “incomprensibile” ciò che è accaduto. In terapia, si lavora spesso per trasformare questi pensieri in valutazioni più funzionali, ad esempio: “Quello che è accaduto è doloroso, ma è possibile che lui, in questo momento, non sia in grado di costruire una relazione, anche se mi ha riconosciuto come una persona preziosa”. Questo passaggio non è semplice né immediato, ma rappresenta un passaggio fondamentale per potersi svincolare da un attaccamento che rischia di restare ancorato a una speranza o a un’aspettativa non realistica. Non c’è nulla di sbagliato nel suo desiderio di capire, né nella fatica che sta provando a lasciar andare. Ma può esserle d’aiuto iniziare a coltivare pensieri nuovi, più orientati al suo benessere, alla sua autostima, a ciò che può costruire indipendentemente dalle scelte dell’altro. Le relazioni autentiche si basano sulla reciprocità, sulla volontà condivisa di affrontare insieme anche i momenti difficili. Se una persona non è in grado, o non vuole, partecipare a questo sforzo, nonostante i sentimenti, allora il passo più sano, per quanto doloroso, è imparare a rispettare anche quella realtà. Questo le permetterà, nel tempo, di riappropriarsi del suo valore, senza dipenderne dalla conferma di chi non ha saputo accoglierlo fino in fondo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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