Gli inibitori di pompa protonica possono influire sull'umore ?

22 risposte
Gli inibitori di pompa protonica possono influire sull'umore ?
Dott. Andrea Rohrich
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno Utente. Personalmente non ho le competenze per rispondere in modo approfondito alla sua domanda, credo che il suo medico di medicina generale sia la persona preposta per darle informazioni in merito a questi farmaci. Se lei, in prima persona, o qualcuno vicino a lei sta soffrendo di condizioni di umore basso (o significativamente diverso dal passato), ritengo che la cosa migliore da fare sia affidarsi ad uno specialista, psicoterapeuta o psichiatra, che possa valutare la sintomatologia e offrirle il migliore percorso terapeutico, calato sulla sua persona e sulle sue caratteristiche. Le auguro il meglio!

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Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Sì è possibile che i PPI possano causare destabilizzazione dell'umore, ansia o depressione, ma non è chiaro se vi sia una correlazione diretta tra l'umore deflesso e il farmaco in quanto l'alterazione dell'umore potrebbe essere influenzata dallo stato patologico vissuto dalla persona. Le consiglio però di parlarne con il medico che l'ha in cura. Cordiali saluti, DM
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, ritengo maggiormente utile esporre la questione al medico, figura professionale più competente in materia. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere la maggiore efficacia dell’approccio combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott. Massimiliano Pompa
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Dott.ssa Clarissa Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, gli inibitori di pompa protonica sono farmaci utilizzati nella cura del reflusso gastrico e agiscono per alleviare i sintomi dovuti a queste condizioni.
Essendo progettati per agire sul sistema gastrico non dovrebbero avere un'influenza diretta sul sistema e nervoso e quindi sull'umore.
Consulti uno specialista per ulteriori approfondimenti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno caro utente,
Dovrebbe porre la domanda ad un medico in quanto potrebbe darle una risposta sicuramente esaustiva.
Quello che posso affermare è che diversi farmaci hanno come effetto collaterale lo squilibrio dell’umore.
Il consulto medico è necessario per escludere che lo squilibrio sia dato unicamente dall’utilizzo del farmaco e non da una condizione psicologica preesistente.
Rimango a disposizione le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
gentile utente, le consiglio di rivolgere questa domanda direttamente ad un medico, in modo da avere una risposta più esaustiva
cordialmente,
AV
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno. La sua è una domanda specifica che richiede una competenza specifica, che appartiene ai medici, non agli psicologi.
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, concordo con i colleghi nell'inviarla al medico che ha prescritto il farmaco.
Dott.ssa Paola Cavallotto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Saluzzo
Buongiorno gentile utente. Ê normale provare ansia e paura prima di un incontro psicologico perché la persona sa che dovrà raccontarsi e il farlo non è mai facile. Consideri però che lo specialista saprà sicuramente metterla a suo agio e aiutarla al meglio. Cordiali saluti. Dott.ssa Paola Cavallotto
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buongiorno, a tal proposito farei riferimento al medico che le ha prescritto l'inibitore.
Saluti
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Gli inibitori di pompa protonica (IPP) sono farmaci utilizzati per ridurre la produzione di acido gastrico nello stomaco. Non è stata stabilita una connessione diretta tra gli IPP e l'umore. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono una possibile correlazione tra l'uso prolungato di IPP e un aumento del rischio di depressione. È importante consultare il proprio medico per valutare i rischi e i benefici degli IPP.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, la domanda che ha posto necessiterebbe di essere approfondita.
Sarebbe utile approfondire intanto con il suo medico di base e se a livello psicologico sente che è cambiato qualcosa da un pò, umore basso, mancanza di energia, scarso piacere nel fare le cose provi a consultare uno psicoterapeuta per comprendere il suo stato emotivo.

Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dr. Marco Casella
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Secondo il mio parere no, ma deve rivolgere la domanda ad un medico.
Gentile utente, sarebbe auspicabile porre questa domanda al suo medico di riferimento in quanto specialista competente in materia. Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Salerno
Psicologo clinico, Psicologo
Montemiletto
Buonasera , credo sia più utile esporre la questione al medico, figura professionale più competente in materia.
Resto a disposizione
Dott.ssa Angela Salerno
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve,
Gli inibitori di pompa protonica (IPP), pur essendo principalmente utilizzati per ridurre l’acidità gastrica e trattare condizioni come il reflusso gastroesofageo, possono talvolta avere effetti collaterali che vanno oltre il sistema digestivo. Da foglietto illustrativo (si veda, ad esempio, Pantorc) anche se sono effetti rari, alcune persone segnalano cambiamenti dell'umore durante l'uso di questi farmaci, come ad esempio, depressione. La connessione tra farmaci e alterazioni emotive può essere complessa, e anche farmaci non direttamente collegati al sistema nervoso possono, in rari casi, influire su come ci sentiamo.

L’equilibrio chimico del corpo è delicato, e un farmaco che agisce su una parte dell'organismo può avere effetti secondari anche in altre aree. Ad esempio, l'assorbimento di nutrienti essenziali potrebbe essere influenzato, o ci potrebbero essere reazioni individuali legate a come il corpo metabolizza il farmaco. Ogni persona può reagire in modo diverso.

Se sta notando cambiamenti significativi nell'umore mentre assume questi farmaci, è importante parlarne con il suo medico che potrà aiutarla a capire se c’è un legame tra il farmaco e ciò che sta provando, valutando eventuali alternative o soluzioni. La comunicazione con il medico è fondamentale per trovare il giusto equilibrio tra il trattamento della condizione fisica e il benessere emotivo. Dott. Andrea Boggero
Dr. Leopoldo Tacchini
Psicologo, Psicologo clinico
Figline Valdarno
Buongiorno, domanda molto interessante che mi offre l'occasione di chiarire alcune cose. Quello che ho verificato nella mia pratica clinica è che ogni medicinale purtroppo può influire sulla psiche. Non sempre si trova scritto in scheda tecnica, salvo i farmaci molto "invasivi" però è così. Addirittura anche la semplice aspirina può avere una lieve influenza (personalmente mi dà una sensazione gradevole). Le faccio presente inoltre che gli inibitori di p. non sono adatti per un uso prolungato, sebbene nella società moderna se ne faccia abuso. Un loro uso cronico può portare ad atrofia della mucosa gastrica, il che porta nel tempo a cattiva digestione e talvolta ad una proliferazione batterica nel tenue (SIBO) con una serie di conseguenze spiacevoli (diarrea, infiammazioni). Non essendo un medico non proseguo nell'argomento. Però mi sento di darle un consiglio. I problemi di iperacidità e reflusso sono spesso dovuti, oltre che ad una componente di stress, ad una dieta inadeguata per il soggetto, ad esempio eccesso di farinacei, lieviti ecc. Molti problemi di salute migliorano con una dieta low-carb o addirittura priva di glutine. Da evitare inoltre alimenti prolematici, come derivati del caffè, latte, biscotti, ecc. Anche alcuni giorni di dieta a base di riso e pesce spesso risolvono questa condizione. Tutto ciò comporta spesso anche un miglioramento nel benessere psicofisico. Si documenti presso un medico o nutrizionista esperti nel campo. Cordialmente dr. Tacchini Leopoldo
Buonasera, sì, gli inibitori della pompa protonica (IPP), come l'omeprazolo, il pantoprazolo e l'esomeprazolo, possono influire sull'umore in alcuni casi, ma la molecola del farmaco è molto sicura. Sebbene non sia una reazione comune, alcuni pazienti hanno riportato effetti come ansia o irritabilità durante l'assunzione di questi farmaci. La causa esatta di questi effetti non è completamente chiara, ma potrebbe essere legata a un'interferenza con l'assorbimento di nutrienti importanti per la salute mentale, come la vitamina B12, che viene assorbita nello stomaco. Se noti cambiamenti nel tuo umore durante l'assunzione di un IPP, ti consiglio di parlarne con il tuo medico curante.
Dott.ssa Valeria Carolina Paradiso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Bollate
Si puo' succedere. Solitamente possono manifestarsi reazioni psichiatriche, come ansia, depressione, insonnia e confusione.
Questo perché da recenti studi è sempre più evidente come l'intestino sia il nostro secondo cervello. Quindi il legame è sicuramente presente. Spero di averle risposto.

Un saluto
Dott.ssa Valeria C. Paradiso
Dott.ssa Mariantonella Simeone
Psicologo, Psicologo clinico
Mesagne
Gli IPP possono avere effetti indiretti sull'umore anche se il legame non è ancora del tutto chiaro e non riguarda tutti i pazienti.
Alcune analisi osservazionali (JAMA Neurology, 2016; Psychopharmacology, 2022) hanno evidenziato una correlazione tra uso prolungato di IPP e aumento del rischio di depressione o declino cognitivo, tuttavia non è chiaro se il legame sia causale poichè spesso chi assume IPP ha altre condizioni che possono influenzare l'umore.
Saluti

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