Giuro non ne posso più, io ci provo, ci provo a fare qualcosa, ma non ci riesco, non sto bene, so ch

18 risposte
Giuro non ne posso più, io ci provo, ci provo a fare qualcosa, ma non ci riesco, non sto bene, so che dovrei volere il meglio fare il meglio, essere qualcuno, ma proprio non ci riesco, non ho motivazione, perché infondo non mi importa, non so chi sono, cosa voglio, non ho passioni, mi sento sola, la solitudine mi fa paura, ho paura di rimanere sola, perché se sto sola devo fare i conti con me stessa, e non so chi sono, cosa voglio, so solo che non c'è niente di stabile nella mia vita, e non ho voglia di migliorare, non ho voglia di fare niente, non mi interessa delle altre persone, solo di me stessa, mi da fastidio che mi venga detta la verità, e odio essere paragonata a mia mamma, perché non sono come lei, cerco ogni giorno di non esserlo, odio come mia zia e mio nonno deridano sempre ciò che provo, come se fosse poco importante, odio non avere una sola figura su cui fare affidamento, sono dovuta andare via da casa mia dopo il tanto atteso divorzio dei miei genitori, tutti e due persone a cui non avrei mai affidato figli, mio padre super devoto al lavoro sempre assente nella mia vita, mia mamma un irresponsabile a cui importava solo di mio padre, dolo il loro divorzio mia mamma è diventata una totale irresponsabile, mio padre è andato a vivere con quella che era l'amante, ma non mi importa, non riuscivo a stare con mia mamma, mi faceva schifo il modo in cui spendeva i soldi male non mi aiutava a pulire e pensava solo al divertimento, così sono andata a vivere dai miei nonni, che come ho detto mi rinfacciano di essere uguale a mia mamma semplicemente perché mi difendo quando mi accusano di cose false, loro non sanno niente, non sanno che io vorrei provare ma non riesco, anche grazie a loro. Io non riesco a cambiare, ad essere migliore, anche se so che dovrei, come si fa a voler migliorare quando nessuno crede in te? Sono solo che dovrei crederci, ma non ci riesco, non ne ho proprio voglia, non so come sto, perché non so chi sono, non so come sto, perché mi sembra di stare bene, ma semplicemente cerco di non pensare a niente, o non so come si ci sente a stare bene, della mia infanzia non ricordo nulla, tranne quando mi bullizzavano, non so se sono mai stata bene, ma le uniche cose che ricordo di me sono io che piango e gli altri che sottovalutano ciò che provo. Vorrei che tutto questo finisse.
Come posso fare a capire come sto davvero? Come posso fare a migliorare me stessa nonostante il fatto che non ho voglia di farlo?
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, comprendo le sue difficoltà. Credo che debba lavorare prima di tutto sulla sua motivazione e poi sul suo vissuto emotivo. Le consiglio di contattare un terapeuta che la aiuti ad affrontare questo periodo complicato.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
quello che ti consiglio è di prenderti uno spazio per te stessa attraverso dei colloqui psicologici dove lavorare sulle tante cose che ti hanno fatto soffrire, cercare di prendere maggior contatto con te stessa e le tue emozioni e capire effettivamente come stai cosa vorresti per stare bene e comprendere come ci si sente a stare bene.
Qualora tu decida di intraprendere questa strada resto a disposizione per dei colloqui online.
Dott. Michele Arnaboldi.
Quello che può fare, se ne ha la possibilità, è contattare un terapeuta e provare a fare ordine nel caos emotivo in cui si trova. Le occorre trovare un punto fermo dal quale partire a rimettere insieme i pezzi delle esperienze vissute, piacevoli e dolorose. Le occore trasformare tutti i suoi "non so" in qualcosa che ha un nome, solo così avrà un pò di tregua e potrà trovare la motivazione per conoscere se stessa e quindi avere cura di sè.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sente. Mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso con un professionista. Per iniziare a vivere e autorealizzarsi, il percorso da intraprendere è in grado di portare molte risposte alle sue domande irrisolte. Il cambiamento non arriva dall'esterno, siamo noi in prima persona a decidere di cambiare e spezzare schemi e situazioni che si autoalimentano, innescando spirali negative che ci immobilizzano, come se fossimo nelle paludi. Lei è consapevole di voler cambiare, questo è già un primo passo verso la consapevolezza.
Resto a disposizione, cordialmente Dott.ssa Ilaria Truzzi
Gentile utente di mio dottore,
potrebbe iniziare dal chiedere aiuto ad un professionista per poter affrontare le diverse problematiche qui espresse che in qualche modo nel corso della vita l hanno travolta al punto da non sapere più chi é e cosa vuole. Resto disponibile nel caso volesse esser seguita per intraprendere una psicoterapia.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, mi dispiace per il disagio che prova. Leggendo il suo lungo sfogo emerge che ci sono delle cose che non le piacciono, anzi che "odia". Sarebbe importante riflettere su ciò che invece vorrebbe davvero, porsi degli obiettivi concreti nella sua vita, a partire dal migliorare la visione di se stessa. Si affidi a uno psicologo per farsi aiutare ad elaborare i suoi stati emotivi, i suoi vissuti familiari e personali. Potrà lavorare su se stessa in maniera approfondita e ritrovare la voglia di fare, di provare, di vivere davvero la sua vita.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, deve essere difficile tollerare tutto questo dolore e la mancanza di un punto di riferimento che ha creato caos emotivo. Credo che la relazione terapeutica con un esperto o una esperta possa chiarire e lenire le sue sofferenze e, per una volta, validare ciò che prova. Si dia questa possibilità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, posso solo immaginare come si sente e mi dispiace molto. Ha già fatto un primo passo nella direzione di chiedere aiuto qui, da ciò che scrive sembra arrivata al capolinea. E da qui può decidere se veramente trovare una direzione e darsi una possibilità di capire come sta e di conoscersi. Iniziare un percorso con un professionista la aiuterebbe a far luce sulla strada per trovare se stessa. Un caro saluto
Elisabetta
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Buongiorno, partirei con l'interrogarsi sulla motivazione che la guida.

Buona giornata

MT
Non è colpa tua. Non giudicarti per quello che dovresti fare, non è giusto nei tuoi confronti. Tu sei tu e questo da solo è già meraviglioso. Fare cose che non vuoi fare, essere chi dovresti essere o paura di essere qualcos’altro, sono queste le frasi da sostituire nei tuoi pensieri, con qualcos’altro di più tuo. Tutto arriverà in seguito. Benjamin Collins
Buongiorno, tutta questa sofferenza che descrive non può essere affrontata senza un aiuto esterno, altrimenti rischia di darsi sempre le stesse risposte e di pensare di essere senza speranze. Si dia una possibilità e contatti un/una specialista che possa aiutarla.
Genti.le utente,
mi dispiace per il dolore e la confusione che esprime.
In questo frangente, un percorso di Psicoterapia Individuale la aiuterebbe a fare maggior chiarezza, lavorando sulla sua storia e approfondendo le varie tematiche e vissuti da lei espressi.
Uno dei primi punti da affrontare penso sia proprio la sua motivazione, che dice di "non avere" e "non essere motivata a stare meglio". Perché non si senta motivata a stare meglio"?
Quest'ultima domanda non è facile e le risposte possono non piacere, ma credo anche che se ha chiesto aiuto, su questo portale, una parte di lei forse desidera stare meglio o almeno provarci.
Rimango a sua disposizione, anche on line.
Dott.ssa Ghirardi R.
"Come si fa a migliorare quando nessuno crede in te?"

Buongiorno, questa sua frase mi ha colpito molto ed emerge sicuramente tanto malessere.
Migliorare si può, probabilmente iniziando a prendersi cura di se attraverso un percorso psicologico con il quale potrà sentirsi accolta, non giudicata e iniziare a capire chi è e che cosa vuole veramente essere.
Dopo aver preso coscienza di alcune dinamiche e aver iniziato a capire il proprio valore si possono vedere le cose in maniera diversa a cominciare dal suo ambiente familiare dal quale sicuramente non ha potuto sentirsi adeguatamente accudita e accolta.

Provare a volersi bene e chiedere aiuto è il primo passo verso un cambiamento .. non è facile, sicuramente ma è una scelta coraggiosa.
Rimango a disposizione, anche online.

Dott.ssa Savini Zangrandi
Buongiorno cara utente, dalla forza che mette nello scrivere e che probabilmente non sa di avere, immagino che lei in realtà abbia tanta motivazione ad andare avanti e ad uscire da questo turbinio che la costringe. Un percorso terapeutico sono sicura che potrebbe giovarle nel tirare questa forza che io sento e nel trovare la sua strada. Non è facile avere vicine ogni giorno persone che non credono in lei e che magari sminuiscono i suoi vissuti e i suoi sentimenti, ecco perchè credo che dovrebbe staccarsi per trovare la sua strada e incominciare a volare.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Maria Sole Ricci
Salve, ho perfettamente colto il suo disagio. Affidarsi alla famiglia di provenienza per la prorpia realizzazione molto spesso può essere fonte di delusione e incomprensione, c'è tutta una letteratura in merito. Le consiglio di staccarsi dalle dinamiche della sua famiglia, nonni compresi, e vedere la sua realizzazione al di fuori di essa. Capisco la difficoltà e le consiglio un contatto con uno psicologo che potrà aiutarla nell'intraprendere la nuova strada. Nel frattempo tenti per quanto le sarà possibile, di non consentire ai giudizi e comportamenti della sua famiglia di bloccare la sua vita. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente, da come scrive arriva molto forte la sua richiesta di aiuto. Non deve essere affatto facile vivere ciò che racconta. Come i colleghi le suggerisco di contattare uno psicologo che la possa sostenere in questo periodo difficile, meglio se psicoterapeuta. La sua mancata voglia di fare qualsiasi cosa è molto normale dato lo stato in cui vive, ma prendendosi i suoi spazi ritornerà anche se all'inizio potrebbe essere dura e bisognerà sforzarsi un pò. Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Dott.ssa Campanella C.
Buongiorno,
intanto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Credo che lei abbia già intravisto la strada… le suggerisco di affidarsi ad un bravo professionista per intraprendere un percorso psicoterapico che la possa aiutare a guardare alle sue emozioni, ed alle cause del suo disagio, per ritrovare le motivazioni che momentaneamente sono assopite. Riconoscere i propri bisogni insieme a qualcuno che sappia dar loro voce è il primo passo per iniziare a star meglio.
Cari auguri

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