Gentile dottore, vorrei avere delucidazioni su un esame: Ac.arachidonico/ac.eicosapentaenoico maggi
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Gentile dottore, vorrei avere delucidazioni su un esame:
Ac.arachidonico/ac.eicosapentaenoico maggiore di 15 (critico)
Cosa significa circa rapporto omega 3/6...? Quali possono essere le cause? ed eventuali suggerimenti anche alimentari.
Grazie per la risposta
Ac.arachidonico/ac.eicosapentaenoico maggiore di 15 (critico)
Cosa significa circa rapporto omega 3/6...? Quali possono essere le cause? ed eventuali suggerimenti anche alimentari.
Grazie per la risposta
Gentile utente
omega 3 e omega 6 sink grassi essenziali e devono essere introdotti tramite gli alimenti perché il nostro organismo non è in grado di produrli. Il corretto rapporto fra omega 6/omega 3 (che è variabile secondi lo l’età) dovrebbe essere inferiore k ok boari a 4. Nell’alimentazione dei paesi occidentali è pari e a volte superiore a 15:1; i grassi omega 6 in eccesso sono pro-infiammatori. Per questo in un’alimentazione bilanciata è necessario aumentare l’apporto di omega 3 consumando almeno 2 volte alla settimana pesce azzurro, limitando il consumo di carne, utilizzando come condimento l’olio extravergine di oliva meglio se spremuti a freddo, utilizzando i semi di lino o di chia crudi e macinati, consumando un massimo di 30 g di fruita secca oleosa al giorno, consumando almeno due porzioni di verdura al giorno.
Cordiali saluti
Paola Resasco Sietista Nutrizionista
omega 3 e omega 6 sink grassi essenziali e devono essere introdotti tramite gli alimenti perché il nostro organismo non è in grado di produrli. Il corretto rapporto fra omega 6/omega 3 (che è variabile secondi lo l’età) dovrebbe essere inferiore k ok boari a 4. Nell’alimentazione dei paesi occidentali è pari e a volte superiore a 15:1; i grassi omega 6 in eccesso sono pro-infiammatori. Per questo in un’alimentazione bilanciata è necessario aumentare l’apporto di omega 3 consumando almeno 2 volte alla settimana pesce azzurro, limitando il consumo di carne, utilizzando come condimento l’olio extravergine di oliva meglio se spremuti a freddo, utilizzando i semi di lino o di chia crudi e macinati, consumando un massimo di 30 g di fruita secca oleosa al giorno, consumando almeno due porzioni di verdura al giorno.
Cordiali saluti
Paola Resasco Sietista Nutrizionista
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C'è un rapporto sfalsato tra omega 6/3, quindi lei non si trova in una situazione ideale. Come ha riportato la mia collega, probabilmente lei fa abuso di carni, salumi e cibi con cotture non ideali. Dal punto di vista alimentare dovrebbe introdurre con grande frequenza pesce azzurro, frutta secca, tantissima verdura e utilizzare come condimento olio EVO. Buona serata.
Buonasera, l'acido arachidonico è di per sè un acido grasso polinsaturo omega6 presente normalmente a formare i fosfolipidi delle membrane cellulari. Da qui viene staccato per essere convertito in "ormoni locali" che possono intervenire nelle infiammazioni del tratto digerente esacerbando il disturbo .
Acidi grassi omega 3 ed omega6 devono essere presenti nella dieta perchè molecole essenziali in quanto noi umani abbiamo perso la possibilità di sintetizzarli. Ora, visto che gli omega 6 sono per lo più proinfiammatori, e gli omega3 antinfiammatori, un corretto equilibrio nella loro assunzione è fondamentale per curare tutte le affezioni su base infiammatoria del tratto digerente. Il rapporto omega3/ omega6 deve essere 4:1. Ma non deve farlo lei, ci pensa lo specialista.
Buona serata
Acidi grassi omega 3 ed omega6 devono essere presenti nella dieta perchè molecole essenziali in quanto noi umani abbiamo perso la possibilità di sintetizzarli. Ora, visto che gli omega 6 sono per lo più proinfiammatori, e gli omega3 antinfiammatori, un corretto equilibrio nella loro assunzione è fondamentale per curare tutte le affezioni su base infiammatoria del tratto digerente. Il rapporto omega3/ omega6 deve essere 4:1. Ma non deve farlo lei, ci pensa lo specialista.
Buona serata
Gentilissima paziente,
Concordo con i miei colleghi e aggiungo che il rapporto tra omega 6/omega 3 nella dieta occidentale è molto superiore a 10:1 mentre, per essere ideale, dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1.
Il mio consiglio è quello di pensare a un percorso nutrizionale per ristabilire i suoi valori.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Concordo con i miei colleghi e aggiungo che il rapporto tra omega 6/omega 3 nella dieta occidentale è molto superiore a 10:1 mentre, per essere ideale, dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1.
Il mio consiglio è quello di pensare a un percorso nutrizionale per ristabilire i suoi valori.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Il rapporto omega-6/omega-3 nella dieta determina la predisposizione all’infiammazione: un elevato apporto dei primi rispetto ai secondi determina un aumento di citochine pro-infiammatorie con sviluppo degli intermedi (acido arachidonico) che sono alla base di eventi infiammatori nel nostro organismo; al contrario, una buona assunzione di omega-3 risulta essenziale per la prevenzione degli eventi infiammatori grazie alla presenza dei benefici EPA e DHA.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, gli acidi grassi omega 6 e omega 3 hanno delle funzioni differenti nel nostro organismo: per questo esistono appunto dei rapporti e dei quantitativi ideali a cui dovremmo tutti attenerci nella nostra alimentazione; dei rapporti sbilanciati in favore degli omega 6, come appunto nel suo caso, favoriscono il fenomeno dell'infiammazione. Il rapporto che il test le ha evidenziato è sicuramente fuori dal range corretto, ma si tratta in ogni caso di una problematica comune e dovuta al tipo di alimentazione ormai tipico dei Paesi occidentali. Per quanto riguarda i consigli nutrizionali, purtroppo questa sezione non può sostituire una visita: sarebbe dunque auspicabile intraprendere un percorso nutrizionale affinché lei possa correggere le abitudini sbagliate e ripristinare dei valori corretti. Cordialmente, Dott. Umberto Olivo.
Gentile paziente, Il rapporto omega-6/omega-3 nella dieta rispecchia una situazione di infiammazione o non infiammazione: un elevato apporto di omega 6 rispetto agli omega 3 determina un aumento di citochine pro-infiammatorie alla base dell'infiammazione nel nostro organismo; al contrario, un elevato quantitativo di omega-3 risulta essenziale per la prevenzione dell'infiammazione grazie alla presenza di essenziali come EPA e DHA.
Se nel suo caso questo rapporto è squilibrato in favore degli omega 6 le consiglio un'alimentazione a forte base antinfiammatoria.
Cordialmente, Dott.ssa Stella
Se nel suo caso questo rapporto è squilibrato in favore degli omega 6 le consiglio un'alimentazione a forte base antinfiammatoria.
Cordialmente, Dott.ssa Stella
Il rapporto tra omega 3 e omega 6 a sfavore dell' omega 3, potrebbe essere indice di infiammazione. tale rapporto potrebbe migliorare modificando l' alimentazione:
Introducendo più pesce ricco di omega 3 ( salmone e alici ) , frutta oleosa ( noci , semi di lino , semi di canapa e semi di chia) e limitando carne rossa frattaglie latticini e frutti di mare.
Anche l' utilizzo di integratore a base di omega 3 potrebbe migliorare questa alterazione.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o domande ; cordiali saluti dott. Luongo
Introducendo più pesce ricco di omega 3 ( salmone e alici ) , frutta oleosa ( noci , semi di lino , semi di canapa e semi di chia) e limitando carne rossa frattaglie latticini e frutti di mare.
Anche l' utilizzo di integratore a base di omega 3 potrebbe migliorare questa alterazione.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi o domande ; cordiali saluti dott. Luongo
Le possibili cause di uno sbilancio tra omega-3 e omega-6 includono dieta sbilanciata, scelte alimentari inadeguate, uno stile di vita sedentario, e condizioni di salute come malattie infiammatorie. Per correggere lo squilibrio, aumenta il consumo di omega-3 (pesce grasso, semi di lino, noci), riduci gli omega-6 (oli vegetali, carne ecc), considera una dieta mediterranea, e consulta uno specialista per una guida personalizzata.
Dott.ssa Ivana Allocca
Dott.ssa Ivana Allocca
Gentile paziente, il rapporto ottimale tra omega6-omega3 dovrebbe essere compreso tra 4:1 o 8:1; tuttavia nella dieta occidentale questo rapporto è molto sbilanciato a favore degli omega6. Le cause di questo sbilanciamento sono molteplici: l’utilizzo di olio di girasole o mais per cucinare, un eccessivo consumo di prodotti confezionati contenenti questi oli, uno scarso consumo di pesce, di verdure e semi oleosi ricchi in omega3, ed un eccessivo consumo di frutta secca. Il rapporto omega6-omega3 molto a favore dei primi, comporta una predisposizione all’infiammazione, infatti il giusto rapporto tra omega6 ed omega3 favorisce l’omeostasi della lipemia, migliora la regolazione della pressione arteriosa e garantisce l’equilibrio degli eicosanoidi endogeni. Gli omega3 sono precursori di eicosanoidi che svolgono una funzione antiaggregante, vasoprotettiva e anti-trombotica, mentre alcuni omega6 sono precursori di eicosanoidi proinfiammatori e protrombotici. Sarebbe dunque opportuno implementare il consumo di pesce azzurro, di verdura a foglia larga (broccoli, spinaci, cavolo cappuccio, bietole ecc.), limitare e non eccedere nella quantità di frutta secca (la porzione giornaliera raccomandata è di 30 g), limitare il consumo di carne, condire i piatti con olio extravergine di oliva e inserire nella propria alimentazione i semi di lino o di chia macinati. Rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Martina Ramponi.
Salve, gli omega 3 e omega 6 sono acidi grassi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre e per questo devono essere introdotti attraverso l’alimentazione. Nei paesi occidentali questi rapporto è fortemente sbilanciato verso gli omega 6 e questo potrebbe indurre uno stato infiammatorio. Per poter migliorare la situazione è necessario introdurre il pesce azzurro 2/3 volte la settimana, frutta secca e oleosa, olio extravergine d’oliva utilizzato a crudo e ridurre l’assunzione di carne e latticini.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Gentile paziente, concordo con quanto già detto dai colleghi.
Gli acidi grassi omega 6 sono i precursori di molecole pro infiammatorie, mentre gli acidi grassi omega 3 sono precursori di molecole antinfiammatorie; per questo motivo è necessario che il rapporto omega 6/ omega 3 non sia sbilanciato verso gli omega 6.
I miei consigli sono
- Ridurre il consumo di alimenti preconfezionati che oltre ad essere di qualità inferiore sono ricchi di olio di girasole che ha un alto contenuto di omega 6.
- Consumare con più frequenza pesce azzurro come sgombro, alici, sardine, aringhe, ricciola e palamita che oltre ad essere ricchi di omega 3, sono pescati nei nostri mari e hanno un costo relativamente basso.
- Utilizzare come principale fonte di grassi l’olio extravergine di oliva.
- Mangiare giornalmente una piccola quantità di frutta secca oleosa e tanta verdura.
Rimango a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Calati
Gli acidi grassi omega 6 sono i precursori di molecole pro infiammatorie, mentre gli acidi grassi omega 3 sono precursori di molecole antinfiammatorie; per questo motivo è necessario che il rapporto omega 6/ omega 3 non sia sbilanciato verso gli omega 6.
I miei consigli sono
- Ridurre il consumo di alimenti preconfezionati che oltre ad essere di qualità inferiore sono ricchi di olio di girasole che ha un alto contenuto di omega 6.
- Consumare con più frequenza pesce azzurro come sgombro, alici, sardine, aringhe, ricciola e palamita che oltre ad essere ricchi di omega 3, sono pescati nei nostri mari e hanno un costo relativamente basso.
- Utilizzare come principale fonte di grassi l’olio extravergine di oliva.
- Mangiare giornalmente una piccola quantità di frutta secca oleosa e tanta verdura.
Rimango a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Calati
Gentile paziente, gli acidi grassi omega 3 e omega 6 sono definiti essenziali, poiché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente e dobbiamo necessariamente introdurli con la dieta. Gli omega 6 sono i precursori di molecole pro infiammatorie, mentre gli acidi grassi omega 3 sono precursori di molecole antinfiammatorie, dunque è necessario che il rapporto omega 6/ omega 3 non sia sbilanciato verso gli omega 6. Questi omega 6 si trovano in grandi quantità negli oli vegetali, frutta secca e semi, ma sono concentrati in misura minore anche in pesce e carne allevati intensivamente.
Il suggerimento è quello di ridurre l'introduzione di questi alimenti ed aumentare il consumo di pesci azzurri pescati, salmone selvaggio, carne di animali allevati al pascolo e nutriti ad erba. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto, Dr.ssa Giulia Martinelli
Il suggerimento è quello di ridurre l'introduzione di questi alimenti ed aumentare il consumo di pesci azzurri pescati, salmone selvaggio, carne di animali allevati al pascolo e nutriti ad erba. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto, Dr.ssa Giulia Martinelli
Gentile paziente vuol dire che il suo organismo è in una condizioe di infiammazione che può essere dovuta a diverse cause, tra cui scarsa attività fisica, alimentazione sbilanciata verso carboidrati e grassi, presenza di malattie metaboliche o anche infezioni. Dovrebbe quindi cambiare stile di vita e rivolgersi al medico curante per ulteriori indagini.
Distinti saluti Dott. Antonino Pellegrino
Distinti saluti Dott. Antonino Pellegrino
Buongiorno,
Per poter dare una risposta al suo quesito è bene essere precisi.
I lipidi si possono dividere in insaponificabili e saponificabili. I saponificatili si dividono in cere e trigliceridi. I trigliceridi possono essere sotto forma solida o di oli. Entrambi le forme possono essere composte da acidi grassi di natura trans, satura, monoinsaturiacida e polinsaturi.
Tra i polinsaturi abbiamo gli omega 3 e Omega 6. Gli omega 3 e gli omega 6 generano gli eicosanoidi. Per convenzione si dice che gli omega 3 generano gli eicosanoidi “buoni” mentre gli omega 6 generano gli eicosanoidi “cattivi”. Trai gli omega 3 abbiamo Acido eicosapentaenoico (EPA) e Acido docosaesaenoico (DHA). Negli Omega 6 abbiamo Acido Gamma-linoleico (GLA), Acido Diomogammalinolenico (DGLA) e Acido Arachidonico (AA). L’EPA e l’AA vengono utilizzati in un particolare tipo di test (Zona Test). Questo test serve per determinare il rapporto che c'è tra omega 3 e omega 6.
In linea teorica i rapporti ideali devono stare tra EPA 1 a 5 AA. Nelle diete occidentali però i il rapporto risulta essere 1 a 15 a causa dei tipi di alimenti che mangiamo (es: troppa carne). Questo squilibrio potrebbe quindi favorire una situazione di infiammazione generale per il corpo della persona. Motivo per il quale si consiglia introduzione gli alimenti contenente un più alto livello di omega 3 (che in generale tendono avere un'attività antinfiammatoria) quali per esempio calamaro, sogliola, polpo, ecc. Faccia comunque attenzione che quanto da me detto risulta essere sempre in linea teorica e quindi non sostituisce una visita da uno specialista.
Tra i polinsaturi abbiamo gli omega 3 e Omega 6. Gli omega 3 e gli omega 6 generano gli eicosanoidi. Per convenzione si dice che gli omega 3 generano gli eicosanoidi “buoni” mentre gli omega 6 generano gli eicosanoidi “cattivi”. Trai gli omega 3 abbiamo Acido eicosapentaenoico (EPA) e Acido docosaesaenoico (DHA). Negli Omega 6 abbiamo Acido Gamma-linoleico (GLA), Acido Diomogammalinolenico (DGLA) e Acido Arachidonico (AA). L’EPA e l’AA vengono utilizzati in un particolare tipo di test (Zona Test). Questo test serve per determinare il rapporto che c'è tra omega 3 e omega 6.
In linea teorica i rapporti ideali devono stare tra EPA 1 a 5 AA. Nelle diete occidentali però i il rapporto risulta essere 1 a 15 a causa dei tipi di alimenti che mangiamo (es: troppa carne). Questo squilibrio potrebbe quindi favorire una situazione di infiammazione generale per il corpo della persona. Motivo per il quale si consiglia introduzione gli alimenti contenente un più alto livello di omega 3 (che in generale tendono avere un'attività antinfiammatoria) quali per esempio calamaro, sogliola, polpo, ecc. Faccia comunque attenzione che quanto da me detto risulta essere sempre in linea teorica e quindi non sostituisce una visita da uno specialista.
Un rapporto acido arachidonico/acido eicosapentaenoico (AA/EPA) maggiore di 15 indica uno squilibrio tra omega 3 e omega 6 a favore degli omega 6. Questo squilibrio potrebbe favorire infiammazioni.
In cosa consiste l'esame?
L'esame dell'acido arachidonico-EPA è un prelievo di sangue che misura il rapporto tra omega 3 e omega 6.
Non richiede una preparazione particolare, ma è consigliato il digiuno per evitare interferenze con il risultato.
Cosa indicano i valori?
In linea teorica, il rapporto ideale tra EPA e AA dovrebbe essere 1 a 5.
Nelle diete occidentali, il rapporto è spesso 1 a 15.
Un rapporto AA/EPA superiore a 2 e 4 indica uno squilibrio a favore degli omega 6.
Come riequilibrare il rapporto omega 3/6?
Consumare più alimenti ricchi di omega 3, come calamari, sogliola, polpo.
Assumere integratori alimentari contenenti omega 3.
Cosa sono gli omega 3 e gli omega 6?
Gli omega 3 e gli omega 6 sono polinsaturi che generano gli eicosanoidi.
Gli omega 3 sono considerati "buoni", mentre gli omega 6 sono considerati "cattivi"
In cosa consiste l'esame?
L'esame dell'acido arachidonico-EPA è un prelievo di sangue che misura il rapporto tra omega 3 e omega 6.
Non richiede una preparazione particolare, ma è consigliato il digiuno per evitare interferenze con il risultato.
Cosa indicano i valori?
In linea teorica, il rapporto ideale tra EPA e AA dovrebbe essere 1 a 5.
Nelle diete occidentali, il rapporto è spesso 1 a 15.
Un rapporto AA/EPA superiore a 2 e 4 indica uno squilibrio a favore degli omega 6.
Come riequilibrare il rapporto omega 3/6?
Consumare più alimenti ricchi di omega 3, come calamari, sogliola, polpo.
Assumere integratori alimentari contenenti omega 3.
Cosa sono gli omega 3 e gli omega 6?
Gli omega 3 e gli omega 6 sono polinsaturi che generano gli eicosanoidi.
Gli omega 3 sono considerati "buoni", mentre gli omega 6 sono considerati "cattivi"
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