Egregi dottori, sono qui per parlarvi della mia esperienza con l’ansia. Sono ormai 15 lunghi anni c

3 risposte
Egregi dottori, sono qui per parlarvi della mia esperienza con l’ansia.
Sono ormai 15 lunghi anni che convivo con un ansia patologica che ha reso la mia vita estremamente limitata e molto dura. Sono giunto ad un’amara conclusione: L’ansia ai livelli come l’ho vissuta io non è totalmente curabile ed è altamente invalidante.
Mi è stato diagnosticato un disturbo di ansia con depressione maggiore scaturito da un disturbo da stress post traumatico dopo un lutto subito in adolescenza. Da quel momento in poi tutto da un giorno all’altro il mio cervello è come se fosse andato in tilt e non mi sono più sentito lo stesso. Il primo campanello d’allarme, le prime extrasistole, dispnea, emicrania, senso di ebbrezza, disorientamento, insonnia e poi il buio totale. La paura di essere diventato pazzo, di non sentirmi piu come prima, di non essere più padrone del mio corpo, della mia mente. Ho vissuto i primi anni da incubo, poi con estrema forza di volontà, circa 4 anni di terapia farmacologica e psicoterapia con varie ricadute ne sono parzialmente uscito.
Ho anche avuto dei lunghi periodi di depressione, attacchi di panico folli e momenti di discreta remissione ma non sono mai guarito del tutto, l’ansia è rimasta sempre latente dentro di me, limitandomi tutt’ora la vita. Ho perso gli anni migliori della mia vita perché semplicemente non li ho potuti vivere. Nella mia mente, nella mia anima regnava il caos, l’inferno.
Anche adesso non riesco a vivere una vita normale perché anche se cerco di domarla, di padroneggiarla razionalmente a livello inconscio è ancora lì, latente dentro di me e mi fa essere ansioso anche per le minime cose da affrontare, per ogni cosa anche la più stupida dal nulla mi può creare ansia in ogni momento della mia vita di giorno e di notte e ogni tanto essa raggiunge livelli insopportabili.
Certo si può ridurre con i farmaci al bisogno e lavoro su se stessi tramite psicoterapia etc. Ma sono convinto per esperienza (ne ho provate di tutte) ed a parole semplici (non sono un medico) a mio avviso i farmaci, anche quelli di ultima generazione benchè siano efficaci e fondamentali per stare meglio soprattutto a lungo termine, ma oltre a non essere privi di effetti collaterali non curano definitivamente il problema perché purtroppo ancora la scienza non è riuscita a comprendere fino in fondo i meccanismi di squilibrio chimico a livello cerebrale che sono alla base dell’ansia stessa. Infatti non mi sento ancora me stesso, sono radicalmente cambiato e credo che quando si raggiunge uno stadio ormai cronico come il mio in cui il cervello è diventato ipersensibile e va in "allarme" per qualunque cosa sia diventata una condizione purtroppo irreversibile. Spero di essere smentito ma ormai sono quasi rassegnato ad avere indietro la mia vita “normale” pre-ansia, prima di quel maledetto giorno in cui sono crollato.
Vivo nella speranza che un giorno spero in un futuro non troppo remoto si riesca a trovare una cura definitiva che faccia guarire completamente. Scusate il cinismo e la crudezza della mia esposizione ma a questo punto mi accontenterei anche di vivere un solo mese senza ansia per ritrovare quella serenità e quella lucidità mentale che oramai non so più cosa siano.
Salve, mi spiace molto per la complessità della sua situazione. Bisognerebbe capire quali farmaci e a che dosaggi ha assunto. DI sicuro lei è molto resistente alle terapie

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Dott.ssa Alessandra Mugnolo
Medico di medicina generale, Psichiatra
Acerra
Gentile utente capisco il suo sconforto e me ne dispiaccio molto. Esistono delle forme croniche resistenti per tale motivo sarebbe necessario rivalutare la sua terapia farmacologica che probabilmente necessita di un trattamento in cronico. Devo però dirle che i trattamenti farmacologici non sono le uniche vie possibili per il trattamento delle patologie psicologiche. Come giustamente lei ha scritto le terapie farmacologiche regolano il cervello chimicamente, ma dalle terapie farmacologiche il cervello non impara a neuromodularsi dato che il cervello non è un sistema chimico ma elettrochimico. Pertanto le consiglio di associare al percorso farmacologico quello psicoterapico, ma anche la mindfulness, l'esercizio fisico, il neurofeedback. Tali terapie sono capaci di modulare il cervello anche in via elettrica. Sicuramente sarebbe utile anche fare una analisi generale della sua vita (lavoro, famiglia, relazioni) e capire cosa non è in linea con il suo sentito e rimescolare le carte. Non si scoraggi che le cose possono andare meglio!
Dott. Raffaele Falato
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Firenze
Quello che scrivi è profondo, lucido e pieno di dolore. Hai affrontato moltissimo e nonostante tutto sei ancora alla ricerca di serenità. È vero, alcune forme di ansia diventano croniche, ma questo non significa che non si possa migliorare ancora. Nuove terapie, approcci integrati e, a volte, solo un terapeuta che ascolti nel modo giusto, possono riaprire strade. Non smettere di cercare: anche un mese senza ansia, come scrivi, può essere l’inizio.

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