Dopo anni di psicoterapia non riesco a combattere l'apatia e la depressione... Seguo già una terapi

16 risposte
Dopo anni di psicoterapia non riesco a combattere l'apatia e la depressione...
Seguo già una terapia farmacologica prescrittami dalla psichiatra, diagnosi: depressione con tratti borderline.
Carbolithium, Abilify, Brintellix, Alprazolam.
Ma nonostante tutto questo l'ansia persiste, di conseguenza anche la depressione.
Aiutatemi, io non so più cosa fare....
Gentile utente, capisco che debba essere difficile accogliere e comprendere ciò che le sta accadendo e ciò che prova. Da ciò che scrive, mi sembra di cogliere che nonostante gli sforzi che sta compiendo, e l'impegno attivo sia da un punto di vista farmacologico che psicoterapico, non sente un miglioramento. La invito a parlarne con i curanti che la seguono.
Un caro saluto, Dott.ssa Emiliana Fariello

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa/o utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Anche se le può sembrare banale cerchi di rimanere partecipe è davvero fiducioso delle cure che sta avendo. Lo dico perché spesso vediamo pazienti che, scoraggiati, abbandonano le cure e soprattutto la terapia farmacologica, che nel suo caso mi sembra fondamentale. Pertanto consulti ed ascolti le indicazioni dei suoi curanti, in modo tale da sedare ogni suo possibile dubbio e domanda. Cordiali saluti
Gentile utente, in queste situazioni chr credo che la cosa più opportuna sia confrontarsi con chi già la segue per evitare di sovrapporre interventi specialistici di altro genere. Affrontare la questione non significa lasciarla così com'è ma " rivalutarla" per una eventuale rivalutazione psicoterapeutica. Cordialmente, Giada di veroli
Buonasera, che tipo di psicoterapia segue e da quanto tempo?
Buonasera,
a volte nonostante gli sforzi che facciamo per ritrovare il nostro benessere possono esserci momenti di scoraggiamento. È importante riportare quello che prova ai professionisti che la seguono sia per la terapia farmacologica sia in psicoterapia perché potrebbe far parte del lavoro da continuare a fare con loro.
Le auguro di vedere anche le conquiste e stabilizzazioni che ha ottenuto.



Salve, comprendo il suo sgomento e scoraggiamento. I tratti di personalità birderline vanno compresi e gestiti dal paziente, che deve imparare a gestirli e a conviverci. In particolare, la psicoterapia è rivolta a contenere gli aspetti più critici del disturbo. Ne parli con chi la segue. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, comprendo il suo sconforto ma sarebbe necessario iniziare un percorso di psicoterapia alla cura farmacologica. Individui un terapeuta con cui si trovi bene e cominci un percorso, ne otterrà sicuramente benefici.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
la persistenza dei sintomi le fanno sembrare inutile quanto fatto finora e non vedere i risultati raggiunti. È utile che condivida con i suoi curanti il malessere e la difficoltà attuale per stabilire con loro degli obiettivi su cui continuare a lavorare insieme. Cordialità. Dr.ssa Lorena Ferrero
Carissima Utente, lei ha una diagnosi che dice tutto sulla sua vita interiore. Depressione con tratti border line significa che lei ha un gran mal di vivere, paura, senso di solitudine, a volte rabbia e a volte tristezza infinita. E' così? Come state lavorando in terapia? Avete rintracciato una storia infantile e familiare traumatica? Oppure la sua infanzia sembra essere stata tranquilla? Oggi le teorie biosociali sui disturbi di personalità tengono conto del carattere e delle caratteristiche con cui nasciamo, nel suo caso potrebbero esserci una sensibilità e una delicatezza di fondo che se l'ambiente non sa riconoscere precocemente, non potranno dare i loro frutti. Esperienze discrete, una certa trascuratezza, poca empatia per esempio, possono ferire questo animo delicato lasciando una traccia nel suo sistema nervoso difficilmente removibile. Altre volte è proprio la violenza di un sistema familiare che genera invece dei traumi dell'attaccamento che sfociano in una "patologia" psicologica. Sono certa che in terapia vi state occupando di tutto questo. Continuate a farlo e cercate le risorse attuali, gli aspetti più adulti della sua personalità. Avete individuato i suoi punti di forza, che la sostengono e l'hanno sostenuta sino ad oggi e ancora la spingono a chiedere aiuto in ogni maniera, a non rassegnarsi alla sofferenza? Tenga conto prima di tutto di questo, si faccia aiutare a mettere a fuoco le sue capacità di prendersi cura degli altri, di chi soffre o è piccolo (un bambino, una anziano, un animale domestico) perché se in quel momento dimentica la sua sofferenza e sente in sé una certa energia, vuol dire che quella è la Vera Sé, mentre tutto il dolore e l'angoscia che sente sono parti di lei che sono bloccate in un eterno passato traumatico. Purtroppo il corpo accusa il colpo e le memorie traumatiche riecheggiano in noi come una colonna sonora terribile che non ci permette di restare in contatto con una realtà presente piacevole e sufficientemente sicura.
Buongiorno. Mi dispiace per la fatica e lo sconforto che sperimenta e che condivide con noi in questo spazio.
Il mio suggerimento è di non arrendersi, condividendo con i suoi curanti la propria esperienza ed i propri vissuti, confrontandosi direttamente con loro per definire i prossimi obiettivi attraverso i quali poter fare altri passi significativi nella promozione della propria salute e benessere, prendendo lei stesso/a parte attiva nel confronto e nelle scelte riguardanti il proprio lavoro di cambiamento personale. Credo che a volte la strada da percorrere per ritrovare il proprio benessere possa essere lunga e faticosa, ma ciò non significa che non valga la pena percorrerla.
Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, comprendo la fatica e la invito a condividere con chi la seguo ciò che ha condiviso qui. Questo le permetterà di modificare o aggiustare il corso della terapia. In bocca al lupo
Gentilissimo, grazie per la profonda condivisione dalla quale traspare la sua fatica e sofferenza nel provare a continuare a stare meglio. Capisco la sua sfiducia e stanchezza, ma le suggerisco di parlare direttamente con gli specialisti che la stanno seguendo nel suo percorso, in modo da esplorare con loro le possibili cause e fatiche del suo malessere.
Un caro saluto!
AV
Buongiorno, mentre prova a cambiare la terapia farmacologica consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico di tipo profondo, evitando gli approcci che si concentrano solo sul sintomo.
Gentile utente di mio dottore,
la invito a parlare con il suo terapista e con il suo psichiatra della problematica qui riportata. Al momento sono le figure più indicate ad accogliere ed orientare la sua specifica richiesta.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissimo, desidero suggerirle di aprire un dialogo franco e aperto con il suo terapeuta e il suo psichiatra riguardo alla problematica che ha condiviso. In questo momento, essi rappresentano le figure più adatte a comprendere appieno la sua situazione e a offrirle un supporto mirato e personalizzato. Confido che, attraverso una collaborazione attiva con i suoi professionisti di fiducia, possa intraprendere un percorso terapeutico che la guidi verso un benessere psicologico più stabile.

Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.

Cordiali Saluti,

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