da 5 anni sono in cura per depressione con farmaci. Ultimame mi sento confuso depresso, faccio fatic
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da 5 anni sono in cura per depressione con farmaci. Ultimame mi sento confuso depresso, faccio fatica a comunicare,ragionare,piango quasi tutti i giorni,dormo poco, ho incubi, stanchezza esagerata. Ho preso qualche forma di demenza?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Oltre alla terapia farmacologica effettua anche terapia psicologica?
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile un consulto psicologico al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla depressione ed a quello che sta provando in questo momento.
Esponga anche al suo medico la questione poichè loro hanno degli strumenti in grado di stabilire una possibile demenza.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Oltre alla terapia farmacologica effettua anche terapia psicologica?
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico dunque ritengo utile un consulto psicologico al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla depressione ed a quello che sta provando in questo momento.
Esponga anche al suo medico la questione poichè loro hanno degli strumenti in grado di stabilire una possibile demenza.
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Salve, mi dispiace per la situazione che descrive e comprendo quanto possa essere complesso per lei.
Si confronti con il suo medico in merito agli aspetti che riferisce. Inoltre, valuti la possibilità di avviare un percorso psicologico che possa essere di supporto e che possa guidarla nell’elaborazione dei suoi vissuti emotivi.
Cordiali saluti, Dott.ssa FM
Si confronti con il suo medico in merito agli aspetti che riferisce. Inoltre, valuti la possibilità di avviare un percorso psicologico che possa essere di supporto e che possa guidarla nell’elaborazione dei suoi vissuti emotivi.
Cordiali saluti, Dott.ssa FM
Salve, credo che sia più opportuno rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, potrebbe essere importante per lei, contattare il proprio medico di riferimento. Potrebbero essere riferibili ad un peggioramento del disturbo di depressione e non ad una forma di demenza. Concordo con il parere espresso da altri colleghi di poter integrare un percorso psicoterapeutico, molto importante nella cura della depressione.
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Salve, mi dispiace molto per ciò che sta passando e posso comprendere il dolore che le crea. Mi unisco al consiglio dato dai colleghi, rispetto al fatto d'integrare la terapia farmacologica con un percorso psicologico, che le consenta di approfondire ed acquisire maggiore consapevolezza delle complesse dinamiche che sono alla base di un depressione. Le consiglio di approfondire queste sue preoccupazione con il medico che la segue e che, conoscendola, saprà consigliarla e valutare al meglio possibili alternative. Cordiali saluti. Dott.ssa Aurora Felicetti
Buongiorno, in che modo è in cura per la depressione? Si tratta di una cura farmacologica? L'ha associata ad un percorso di psicoterapia?
Buongiorno, mi dispiace per ciò che sta vivendo. Le consiglio innanzitutto di confrontarsi col suo medico di riferimento relativamente ai farmaci. Valuterei inoltre, se non l'ha già fatto, la possibilità di affiancare la cura con un percorso di psicoterapia in modo da esplorare ed elaborare vissuti, pensieri, cause, ecc. relativi alla depressione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione. Credo che la cosa migliore sia confrontarsi con il suo medico di fiducia per quanto riguarda la terapia farmacologica e valutare l'inizio di un percorso psicoterapeutico per esplorare i suoi vissuti e i suoi timori e cominciare un percorso di cambiamento.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata!
Dott.ssa Annalisa Bonaiti
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata!
Dott.ssa Annalisa Bonaiti
Buonasera, comprendo la sua situazione e mi dispiace per il disagio che le causa. Per quanto riguarda la cura della depressione è opportuno integrare la cura farmacologica con un percorso psicologico, essendo questa combinazione più efficacie per arginare il fenomeno e donarle beneficio. Cordiali saluti. Dottoressa Domitilla L'Abbate
Salve.
Credo che, se ha questo tipo di timore, sia conveniente per lei rivolgersi ad un neurologo che possa escludere patologie organiche, tramite esami di neuroimaging e test. Tuttavia sono più propensa a credere che la sua sia una domanda sul versante psicologico e sulla possibilità di stare bene nonostante i farmaci. Dovrebbe anche parlare con lo specialista che le ha prescritto la terapia farmacologica di eventuali effetti collaterali e di ciò che la affligge.
Saluti.
Greta Tovaglieri.
Credo che, se ha questo tipo di timore, sia conveniente per lei rivolgersi ad un neurologo che possa escludere patologie organiche, tramite esami di neuroimaging e test. Tuttavia sono più propensa a credere che la sua sia una domanda sul versante psicologico e sulla possibilità di stare bene nonostante i farmaci. Dovrebbe anche parlare con lo specialista che le ha prescritto la terapia farmacologica di eventuali effetti collaterali e di ciò che la affligge.
Saluti.
Greta Tovaglieri.
Salve. Mi dispiace molto per la sua situazione. Immagino non sia facile da affrontare.
Le consiglio vivamente di parlare con il suo medico per quanto riguarda la terapia farmacologica che sta seguendo. Inoltre, nel caso non stesse facendo parallelamente un percorso Psicoterapico, le consiglio di prendere in considerazione la possibilità di iniziarne uno. E' dimostrato infatti come il binomio terapia farmacologica-terapia psicoterapica sia decisamente più efficace per la cura della Depressione rispetto alla sola assunzione di farmaci, i quali con il tempo possono diminuire il loro effetto sulla persona.
Per qualsiasi altra domanda o chiarimento mi metto a sua disposizione.
Buona giornata,
Dott. Mattia Michisanti
Le consiglio vivamente di parlare con il suo medico per quanto riguarda la terapia farmacologica che sta seguendo. Inoltre, nel caso non stesse facendo parallelamente un percorso Psicoterapico, le consiglio di prendere in considerazione la possibilità di iniziarne uno. E' dimostrato infatti come il binomio terapia farmacologica-terapia psicoterapica sia decisamente più efficace per la cura della Depressione rispetto alla sola assunzione di farmaci, i quali con il tempo possono diminuire il loro effetto sulla persona.
Per qualsiasi altra domanda o chiarimento mi metto a sua disposizione.
Buona giornata,
Dott. Mattia Michisanti
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il Suo disagio, come prima cosa chieda un pare al medico che le ha prescritto i farmaci. I farmaci dovrebbero essere considerati una sorta di "stampella" da usare temporaneamente a supporto e integrazione ad un percorso psicoterapeutico.
Gli antidepressivi sono farmaci efficaci ma con il tempo possono perdere l'effetto positivo, tuttavia funzionano meglio quando sono combinati con una psicoterapia e con uno stile di vita sano, come l'esercizio fisico regolare, una dieta sana e una buona igiene del sonno. A disposizione, saluti dr. Germi
Gli antidepressivi sono farmaci efficaci ma con il tempo possono perdere l'effetto positivo, tuttavia funzionano meglio quando sono combinati con una psicoterapia e con uno stile di vita sano, come l'esercizio fisico regolare, una dieta sana e una buona igiene del sonno. A disposizione, saluti dr. Germi
Gent.mo, il dolore che sta provando deve essere molto faticoso da gestire, capisco che dopo 5 anni di farmaci attraversare una fase di "nebbia"sia davvero avvilente.
Non si lasci trasportare dall'ansia e dai pensieri negativi, la sofferenza può essere superata se si vuole. Innanzitutto si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci per valutare se sia necessario rimodulare la terapia, poi sarà lui che valuterà la necessità di una valutazione neuropsicologica. Tuttavia da quello che scrive, potrebbe essere un'accentuazione del suo stato depressivo, probabilmente qualcosa sta succedendo nella sua vita. Infine, le consiglio di valutare una consulenza psicologica da integrare alla terapia farmacologica.
Saluti e le auguro di stare meglio quanto prima.
Rosa Rita Annunziata
Non si lasci trasportare dall'ansia e dai pensieri negativi, la sofferenza può essere superata se si vuole. Innanzitutto si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci per valutare se sia necessario rimodulare la terapia, poi sarà lui che valuterà la necessità di una valutazione neuropsicologica. Tuttavia da quello che scrive, potrebbe essere un'accentuazione del suo stato depressivo, probabilmente qualcosa sta succedendo nella sua vita. Infine, le consiglio di valutare una consulenza psicologica da integrare alla terapia farmacologica.
Saluti e le auguro di stare meglio quanto prima.
Rosa Rita Annunziata
Carissimo/a, mi dispiace tanto per come si sente.
Ha provato a parlarne con il suo medico psichiatra?
Inoltre secondo me potrebbe essere importante per lei fare una consulenza di psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Ha provato a parlarne con il suo medico psichiatra?
Inoltre secondo me potrebbe essere importante per lei fare una consulenza di psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Gentile utente, i sintomi che descrive sono tutti ascrivibili ad un quadro depressivo. Come mai pensa alla demenza? Le suggerisco parlarne col medico che la segue da questi 5 anni, sicuramente, avendo maggiori informazioni rispetto a quelle qui riportate saprà come rispondere alla sua domanda ed aiutarla a venirne fuori. Un caro saluto
I farmaci sono utili ma non sufficienti. Vi è qualcosa in lei che chiede di venir fuori. E' necessario che lei inizi una psicoterapia che le faccia attraversare quel nero che ora la avvolge.
Gentile utente, posso immaginare l'immensa fatica che sta affrontando.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per quando concerne la terapia farmacologica.
Si ricordi però che i farmaci sono un supporto e un aiuto, ma sarebbe opportuno affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico per andare a comprendere da dove proviene la sia grande sofferenza.
Per quando riguarda la sua domanda su una possibile demenza in atto, credo sia comunque opportuno far riferimento al suo medico.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per quando concerne la terapia farmacologica.
Si ricordi però che i farmaci sono un supporto e un aiuto, ma sarebbe opportuno affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico per andare a comprendere da dove proviene la sia grande sofferenza.
Per quando riguarda la sua domanda su una possibile demenza in atto, credo sia comunque opportuno far riferimento al suo medico.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che dev'essere davvero molto provante e difficile. Non poso purtroppo rispondere alla domanda circa la demenza, bisognerebbe conoscere meglio la situazione. In ogni caso, le consiglio di affiancare la terapia psicologica a quella farmacologica se già non lo fa; inoltre, esponga tutti questi dubbi al medico che la sta seguendo. Sicuramente, conoscendo la sua storia e la sua terapia attuale, saprà interpretare i sintomi che presenta.
Capisco che la situazione che descrivi sia davvero difficile e possa sembrare senza via d'uscita. I sintomi che elenchi, come confusione, difficoltà nel comunicare, pensieri rallentati, frequenti pianti, problemi di sonno e stanchezza estrema, sono comuni in chi attraversa una fase acuta di depressione. Non è raro che una depressione persistente o non completamente risolta possa far emergere o intensificare questi sintomi.
Anche se possono sembrare simili ai sintomi di alcune forme di demenza, spesso le persone con depressione severa possono provare un rallentamento del pensiero o delle difficoltà di memoria che si risolvono quando la depressione è sotto controllo.
Ti incoraggio a non restare con questo dubbio da solo. Sarebbe importante confrontarti con il tuo medico o con uno specialista della salute mentale, che possa valutare attentamente i tuoi sintomi, rivedere la tua terapia farmacologica e, se necessario, apportare eventuali aggiustamenti. La terapia può essere rivista e personalizzata, in modo da aiutarti a gestire meglio i sintomi attuali e a recuperare un maggiore benessere. Parlare di questi cambiamenti è fondamentale: c'è aiuto disponibile, e una modifica nel percorso terapeutico può fare una grande differenza.
Anche se possono sembrare simili ai sintomi di alcune forme di demenza, spesso le persone con depressione severa possono provare un rallentamento del pensiero o delle difficoltà di memoria che si risolvono quando la depressione è sotto controllo.
Ti incoraggio a non restare con questo dubbio da solo. Sarebbe importante confrontarti con il tuo medico o con uno specialista della salute mentale, che possa valutare attentamente i tuoi sintomi, rivedere la tua terapia farmacologica e, se necessario, apportare eventuali aggiustamenti. La terapia può essere rivista e personalizzata, in modo da aiutarti a gestire meglio i sintomi attuali e a recuperare un maggiore benessere. Parlare di questi cambiamenti è fondamentale: c'è aiuto disponibile, e una modifica nel percorso terapeutico può fare una grande differenza.
Buonasera caro scrittore,
per rispondere in modo esaustivo alla sua domanda avrei bisogno di conoscerla un po' meglio, per questo le consiglio di rivolgere i suoi dubbi al suo medico di riferimento che la conosce e che è al corrente di tutto il suo percorso.
In ogni caso ciò che posso dirle è che la stanchezza, le difficoltà di concentrazione e di memoria, assieme ad altre difficoltà di ordine cognitivo, possono far parte del quadro della depressione e spesso tendono a risolversi assieme al trattamento della stessa.
Ha preso in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicologico di psicoterapia? Il modo migliore per trattare la depressione è accostare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che ha lo scopo di aiutarla ad ascoltarsi e a comprendere le ragioni della sua tristezza.
Resto a disposizione.
per rispondere in modo esaustivo alla sua domanda avrei bisogno di conoscerla un po' meglio, per questo le consiglio di rivolgere i suoi dubbi al suo medico di riferimento che la conosce e che è al corrente di tutto il suo percorso.
In ogni caso ciò che posso dirle è che la stanchezza, le difficoltà di concentrazione e di memoria, assieme ad altre difficoltà di ordine cognitivo, possono far parte del quadro della depressione e spesso tendono a risolversi assieme al trattamento della stessa.
Ha preso in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicologico di psicoterapia? Il modo migliore per trattare la depressione è accostare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che ha lo scopo di aiutarla ad ascoltarsi e a comprendere le ragioni della sua tristezza.
Resto a disposizione.
Capisco quanto possa essere angosciante provare questi sintomi, soprattutto dopo anni di trattamento. È naturale che, di fronte a una situazione in cui si sente più confuso, emotivamente provato e con una fatica mentale così intensa, il pensiero possa andare a qualcosa di più grave, come una forma di demenza. Tuttavia, da quello che descrive, è molto più probabile che ciò che sta vivendo sia legato a una fase di peggioramento della depressione stessa piuttosto che a un deterioramento cognitivo patologico. La depressione, soprattutto quando si protrae nel tempo, può avere un impatto significativo sulle funzioni cognitive: difficoltà a concentrarsi, senso di rallentamento nei ragionamenti, difficoltà a trovare le parole giuste, sensazione di disorientamento mentale. Tutto questo non è insolito nei disturbi dell’umore ed è spesso legato al fatto che il cervello, in uno stato di sofferenza emotiva, fatica a gestire in modo fluido i processi di pensiero. Inoltre, i disturbi del sonno che sta sperimentando, come l’insonnia e gli incubi, possono peggiorare ulteriormente questi sintomi, perché il sonno è essenziale per la rigenerazione delle funzioni cognitive ed emotive. Un altro aspetto importante è la stanchezza esagerata di cui parla. Nella depressione, la fatica non è solo fisica, ma anche mentale ed emotiva: ogni pensiero, ogni interazione, ogni attività quotidiana può sembrare più pesante e difficile da sostenere. Questo può portare a un senso di frustrazione e di scoraggiamento, alimentando un circolo vizioso in cui più ci si sente mentalmente affaticati, più si tende a isolarsi e a ridurre le attività, e più i sintomi peggiorano. Il fatto che stia vivendo un peggioramento dei sintomi potrebbe indicare che la terapia farmacologica, che fino ad ora ha funzionato, potrebbe aver perso un po’ della sua efficacia. Questo è qualcosa che può succedere nel tempo e che è importante valutare con il medico o con lo specialista che la segue. A volte, una modifica del dosaggio o un aggiustamento della terapia può fare una grande differenza. La cosa fondamentale è non isolarsi e non lasciare che il timore di avere qualcosa di più grave la blocchi dal chiedere aiuto. La depressione può far sembrare tutto confuso e senza via d’uscita, ma ci sono strategie, sia farmacologiche che psicologiche, che possono aiutarla a recuperare lucidità e sollievo emotivo. Se non lo ha già fatto, le consiglio di parlarne al più presto con il suo medico o terapeuta per valutare insieme il da farsi. Non è solo in questa battaglia, e con il giusto supporto si può ritrovare un senso di chiarezza e di benessere. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Gentilissimo utente comprendo la sua situazione e a questo riguardo , le consiglio caldamente di contattare il medico che le ha prescritto il farmaco e riferire i sintomi che ha descritto. In genere con un disturbo depressivo ci rivolge ad un medico specialista ( neurologo o psichiatra) per un'adeguata terapia farmacologica e monitorare la situazione nel corso del tempo .E' altrettanto benefico aggiungere una psicoterapia per risalire alle cause della depressione e imparare a gestire le emozioni e le relazioni.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Gentile utente,
i sintomi che descrive — confusione, difficoltà di concentrazione, stanchezza, insonnia e pianto frequente — sono molto comuni nei periodi di peggioramento di una depressione, soprattutto se la terapia farmacologica non sta più avendo lo stesso effetto di prima o necessita di un aggiustamento. Non indicano necessariamente una forma di demenza.
Nella depressione di lunga durata, infatti, è frequente sperimentare una sensazione di “mente annebbiata” o rallentata, che può dare l’impressione di perdere lucidità o memoria. Si tratta di un effetto legato allo stato emotivo e alla stanchezza del sistema nervoso, non a un deterioramento cognitivo vero e proprio.
Le consiglio di contattare quanto prima il suo psichiatra per rivalutare la terapia e riferire nel dettaglio questi nuovi sintomi. Potrebbe essere necessario modificare i dosaggi, introdurre un supporto psicoterapeutico o escludere eventuali cause fisiche (come carenze, disturbi del sonno o effetti collaterali dei farmaci).
Non si isoli: ciò che sta vivendo può migliorare, ma serve un intervento mirato. Il fatto che si stia chiedendo aiuto è già il primo passo nella direzione giusta.
Dott.ssa Sara Petroni
i sintomi che descrive — confusione, difficoltà di concentrazione, stanchezza, insonnia e pianto frequente — sono molto comuni nei periodi di peggioramento di una depressione, soprattutto se la terapia farmacologica non sta più avendo lo stesso effetto di prima o necessita di un aggiustamento. Non indicano necessariamente una forma di demenza.
Nella depressione di lunga durata, infatti, è frequente sperimentare una sensazione di “mente annebbiata” o rallentata, che può dare l’impressione di perdere lucidità o memoria. Si tratta di un effetto legato allo stato emotivo e alla stanchezza del sistema nervoso, non a un deterioramento cognitivo vero e proprio.
Le consiglio di contattare quanto prima il suo psichiatra per rivalutare la terapia e riferire nel dettaglio questi nuovi sintomi. Potrebbe essere necessario modificare i dosaggi, introdurre un supporto psicoterapeutico o escludere eventuali cause fisiche (come carenze, disturbi del sonno o effetti collaterali dei farmaci).
Non si isoli: ciò che sta vivendo può migliorare, ma serve un intervento mirato. Il fatto che si stia chiedendo aiuto è già il primo passo nella direzione giusta.
Dott.ssa Sara Petroni
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