Come distogliermi da questa preoccupazione?! Ciao scrivo perché c'è una piccola preoccupazione che

15 risposte
Come distogliermi da questa preoccupazione?!
Ciao scrivo perché c'è una piccola preoccupazione che mi ha creato panico, so molto bene che non avrei dovuto rivolgermi delle domande su delle piattaforme, però lo fatto che emotivamente a volte mi sento giù a terra, ho rivolto la domanda su una piattaforma ho spiegato le difficoltá dell'ADHD che ancora a 23 anni mi porto ancora, fatto sta che sono seguita da uno psicologo (lo so non avrei dovuto fare domande perché sono già seguita, ma a volte sono emotivamente giù a terra e non so a chi dire le cose) e facendo il test con lo psicologo ha parlato di ADHD inattenta, però facendo questa domanda sulla piattoforma (prima di sapere la risposta dallo specialista) parlando delle difficoltá attentive ha detto dicendo potrebbe trattarsi di ADHD oppure di un lieve ritardo cognitivo trascurato in infanzia, per cui da lì mi sono impanicata molto creandomi ansie e paure, perché mi rendo conto che le persone con problemi vivono in un centro dove non possono accudirsi da soli e che hanno bisogno di sostegno altrui nelle cose quotidiane nella vita, fatto sta questo specialista perché ha ipotizzato e se n'è uscito così ho espresso male le difficoltá dell'ADHD sul fatto di essere lenta o perché quando leggo leggo con disattenzione?! Da come parlo sembra di avere qualche problema o cognitivamente sono apposto?! Lo psicologo che seguo mi ha detto che in genere chi ha l'ADHD è intelligente nella norma oppure più alto della norma, il QI non lo misurato però ha reputato che ho una buona intelligenza che non possiedo alcun ritardo da darmi il sostegno, scusa se ho fatto questa domanda, a volte mi sento emotivamente a terra per le difficoltá nello studio, confusa per essere pigra dai miei e la cosa mi ha dato fastidio da scuotermi o tagliarmi, cognitivamente sono assolutamente a posto, da come parlo sembra di avere un minimo di intelligenza invece?!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, mi sembra di capire che l'ipotesi di ritardo cognitivo lieve insieme all'ADHD l'abbia spaventata. Lavorando con i bambini e gli adolescenti anche con lieve ritardo la voglio rassicurare: parlano, giocano e vicono come tutti gli altri. Possono però avere maggiori difficoltà scolastiche, vivere stati d'ansia maggiori quando si rendono conto di avere dei problemi di apprendimento. Nel suo caso la inviterei a parlarne con il suo psicologo per capire insieme a lui come mai questi abbia ipotizzato questo lieve ritardo cognitivo e approfondire con i test adeguati per chiarire in quali campi ha difficoltà.
Buon giorno a lei. Ha fatto benissimo a scrivere ed esprimere il suo vissuto. Anche io concordo con il collega e mi sento di volerla rassicurare. Le persone che presentano ADHD o altre forme di dsa non hanno in genere ritardi cognitivo quanto piuttosto intelligenza nella media se non superiore. Lo confermano le persone che seguo che hanno tutte intelligenza superiore. Per tale ragione le consiglierei di parlare con il suo terapeuta e magari impostare una nuova valutazione che comprenda le scale di intelligenza. Cordialmente e coraggio. Gian Piero dott Grandi
Salve, mi sembra di capire che questa diagnosi le crea molta angoscia. Si dovrebbe lavorare sull'angoscia, sulle difficoltà e sull'accettazione di quest'ultime. La inviterei a parlarne con il suo psicologo! Cordialmente Dott.ssa Barbara Gizzi
Buongiorno, dalle sue parole emerge quanto lei sia angosciata dalla diagnosi ricevuta. Concordo con i colleghi e sento anche io di poterla rassicurare. Forse dovrebbe parlare al suo psicoterapeuta della sua ansia e come accogliere tutto ciò che le sta arrivando di nuovo. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno, l diagnosi, quando necessario definirle ed esporle, non dovrebbero mai essere etichette.
Si ricordi che nessuna categoria può descrivere l’unicità di un essere umano.
Ne parli con uno psicoterapeuta,
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno non si preoccupi e si tranquillizzi.
Mi contatti pure così possiandare a fondo al problema e cercare di risolvere le sue difficoltà.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, ha fatto bene a scrivere sulla piattaforma se ne sentiva la necessità, è un modo come un altro per cercare un confronto e non c’è niente di male nel farlo. Detto questo emerge evidente la preoccupazione che la comunicazione di un possibile ritardo mentale le ha creato. Mi sento anche io di rassicurarla sul fatto che non ci sia nessun nesso causale tra ADHD e ritardo mentale, sento piuttosto da parte sua il bisogno di fare chiarezza , di comprendere l’ansia e la confusione che ci porta. Nel caso sentisse la necessità parlarne può contattarmi senza problemi.
Rimango a disposizione e spero di esserle stata utile

Dottoressa Carlino Eleonora
Buongiorno, credo che al momento il suo problema principale sia più di natura emotiva. L'ADHD a seconda del livello di impatto può affrontarsi in vari modi con diversi strumenti. Le consiglio di farsi seguire sia sul piano emotivo che comportamentale, anche la terapia EMDR potrebbe esserle d'aiuto.
Comprendo molto bene la sua sensazione di panico e di frustrazione relativa alla diagnosi che le hanno fatto.
Alle volte le diagnosi creano delle etichette dalle quali è difficile scostarsi.
A mio parere dietro ogni paziente o diagnosi c’è un essere umano fatto di tutte le caratteristiche che lo rendono unico. L’umanità è la nostra essenza e non va dimenticato. Nonostante alcune difficoltà che può riscontrare si soffermi sui punti di forza e sull’accettazione dei limiti. Limiti che abbiamo tutti, ognuno di noi senza nessuna esclusione.
Salve, comprendo la sua necessità di avere rassicurazioni e risposte all'esterno della sua terapia psicologica . Il suo terapeuta saprà benissimo come rispondere a ciò che la preoccupa. Non conoscendola non posso darle nessuna risposta ma si affidi al suo terapeuta con fiducia. Risultati e risposte si possono ottenere unicamente con una totale fiducia nello psicologo a cui si affida. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, è importante in questa fase condividere cosa ha significato per la comunicazione della diagnosi dal punto di vista emotivo con il suo psicologo.

Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile utente, nella valutazione di ADHD è essenziale eliminare i falsi positivi, facendo una diagnosi differenziale rispetto ad altre problematiche. Per farle alcuni esempi, il disturbo oppositivo provocatorio o il ritardo mentale possono avere dei punti di contatto con il ADHD (in tutti tre i casi si osservano difficoltà scolastiche). Ciononostante le cause del problema sono diverse. Per questo la rassicuro sul fatto che disturbo di attenzione e ritardo mentale non sono necessariamente congiunti. Inoltre, leggendo la sua lettera si può osservare un ragionamento logico e uno sviluppo del discorso coerente. Tutte caratteristiche che fanno pensare ad un’intelligenza normale. Per questo cerchi di capire i suoi genitori che non riescono a spiegarsi come una persona intelligente non possa controllare la sua attenzione. Purtroppo queste difficoltà vengono confuse spesso per pigrizia e mancanza di impegno, generando uno stato di frustrazione su chi non vede riconosciuto il proprio sforzo. Continui a lavorare con il suo terapeuta per preservare la sua autostima e il senso di autoefficacia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Capisco che ti senti preoccupata per la tua situazione e che hai cercato risposte su una piattaforma online. È normale avere dubbi e cercare informazioni quando ci si sente giù emotivamente.
Sei già seguita da uno psicologo, il quale ha parlato di ADHD inattenta dopo aver fatto un test con te. È positivo che tu stia ricevendo supporto da uno specialista che può valutare accuratamente la tua situazione. È importante continuare a lavorare con il tuo psicologo e ad aprirti riguardo alle tue difficoltà e preoccupazioni.
Le difficoltà attentive che hai menzionato potrebbero essere correlate all'ADHD o ad altri fattori. È comprensibile che tu possa sentirti preoccupata e ansiosa riguardo a queste difficoltà, ma è importante ricordare che ogni persona è unica e che l'ADHD o altre difficoltà cognitive non definiscono la tua intelligenza complessiva. Il tuo psicologo ti ha detto che in genere le persone con ADHD sono intelligenti nella norma o addirittura sopra la media. La tua intelligenza non è misurata solo dalle tue difficoltà attentive, ma da una combinazione di fattori. È positivo che il tuo psicologo abbia riconosciuto la tua buona intelligenza e non abbia riscontrato ritardi che richiedano un sostegno specifico.
È normale sentirsi emotivamente giù a causa delle difficoltà nello studio o di altri fattori. È importante cercare sostegno da parte del tuo psicologo per affrontare queste sfide e trovare strategie per gestire lo stress e migliorare le tue abilità di studio.
Se ti senti così giù da pensare di farti del male, è fondamentale che tu cerchi aiuto immediato. Parla con il tuo psicologo o chiama un numero di emergenza per ottenere supporto immediato. La tua vita è preziosa e ci sono persone pronte ad aiutarti.
Dr. Roberto Prattichizzo

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