Ciao,sono una ragazza di 20 anni e il mio ragazzo ne ha 21,stiamo insieme da quasi un anno e tutto p

21 risposte
Ciao,sono una ragazza di 20 anni e il mio ragazzo ne ha 21,stiamo insieme da quasi un anno e tutto procede bene,nel senso che siamo molto complici su parecchie cose..insieme stiamo bene..l'unica cosa che io non ce la faccio più e su alcuni suoi modi di ragionare,all inzio l'ho accettato forse perché ero accecata da tutto essendo la mia prima storia in tutto e per tutto,ora invece è come se mi sentissi un po' in trappola..lui la sera non vuole che io esca con le mie amiche mai,nemmeno una volta al mese..e di sera non mi fa andare nemmeno a casa di un amica a mangiare una pizza,nemmeno a casa..di giorno diciamo che a volte me lo ritaglio del tempo per fare qualcosa,sempre qualche servizio ..mai di andare a un bar perche a lui da fastidio,posso farlo solo con lui,vado all Università e lo avviso di tutti i miei movimenti,anche se inizialmente ha provato anche a dirmi di non andare più a seguire i corsi ma di fare solo gli esami ma è stata l'unica cosa che non gli ho dato per vinta,io sono stata sempre una ragazza indipendente e spenzierata ora invece mi sento attaccata a lui dipendente da questa persona e spesso sento come se la mia persona fosse stata schiacciata ,annullata per lui.mi sento oppressa certe volte perchè non mi sento più me stessa e ora sono in un bivio e non so più cosa fare.
ho provato a parlargli e dirgli che almeno a casa di un amica la sera che male C’era ma per lui è un divieto parlare di certe cose non risponde neanche,al contrario mio che sono sempre aperta a qualsiasi tipo di dialogo..e non faccio mai problemi quasi su nulla! Aspetto dei consigli!
Gentile ragazza, la situazione che porta alla nostra attenzione è molto delicata, complicata (O risorsa) dalla sua giovane età. Più che parlare di consigli cercherei un sostegno Psicologico che possa puntellare con fermezza le sue fragilità e ciò che la porta a scegliere proprio questo ragazzo. Non sottovaluto l’importanza e l’impatto di quanto sta vivendo, sono basi di un futuro ancora tutto in divenire. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini

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Se scrivi che non ce la fai più, probabilmente non procede tutto bene come poi confermi successivamente. Le domande possono essere diverse e condivido il pensiero della collega: non si tratta di dispensare consigli poiché non conoscendo la tua storia di vita è impossibile esprimersi. Ma parlando di dipendenza, annullamento e oppressione quello che potresti fare è contattare uno psicologo per avviare un percorso. Un saluto
Salve non capisco perché rimane legata a questa situazione. La libertà è un diritto di tutti. Provi a far ragionare il suo ragazzo e se continua con queste limitazioni prenda dei provvedimenti . A volte restiamo legati a delle situazioni insoddisfacenti per non sentire qualcosa di spiacevole.
Gentile utente, confrontarsi con i limiti all'interno delle relazioni è sempre un discorso molto articolato e complesso che rimanda ad una implicazione personale che spesso differisce da quello che appare. Mi soffermerei sul suo sottrarsi a questi "divieti" nel caso dei corsi Universitari. Come mai rispetto a questo la sua reazione è stata diversa? Cosa rappresentano per Lei le richieste del suo ragazzo? Quali sono le sue paure e quali le sue risorse? Queste sono solo alcune delle domande che potrebbero aprire un po' il discorso e svincolarsi da un gioco di ruoli fra vittima e carnefice.
I miei saluti,
MG
Cara utente, La situazione che lei porta è estremamente delicata. Le emozioni che riporta sono assolutamente comprensibili e da elaborare in un luogo in cui lei si possa sentire in grado di analizzare alcuni punti di questa relazione. Tenga a mente però che la limitazione della sua indipendenza non è un fattore che può essere accettato o tralasciato. Le consiglio vivamente di iniziare una consultazione al fine di comprendere quali dinamiche la portino a restare in questo tipo di relazione.

Un caro saluto
Gentile ragazza,
dia ascolto alle sue sensazioni come quella di sentirsi attaccata a lui e dipendente e provi a capirle meglio con l'aiuto di uno psicologo.
Altri consigli in questo contesto e con poche informazioni a disposizione, non è possibile darli. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Un cordiale saluto
Salve. Credo anche io che questi vissuti che descrive di oppressione dipendenza e mancanza di libertà siano da ascoltare ed indagare. Provi a contattare uno specialista psicoterapeuta per approfondire la situazione così complessa di questo momento. Cari saluti
Buongiorno. Nonostante le situazioni vadano sempre pensate e analizzate bene, con l'aiuto di un terapeuta in questo caso, le limitazioni della libertà non vanno mai accettate in quanto privano da subito la coppia di una naturalezza che dovrebbe sempre esserci. Le consiglio un consulto in tempi rapidi.

Cordialità

MT
Gentile ragazza, ritengo anch'io che la situazione sua relazionale sia delicata, nel senso che è importante per lei avere una "lettura" piu consapevole di quello che succedendo. Il vero rischio è rappresentato all'annullamento psicologico della sua identità. E dove l'amore da parte del suo ragazzo, questa è angoscia. Le suggerisco di parlarne con un professionista attraverso qualche colloquio psicologico, se rimane per lei difficile sbloccare qualcosa nel rapporto con lui, nella direzione di un migliore equilibrio. Tanti auguri, dr.Cameriero
Gentile utente, le emozioni sono segnali. Quelle belle ci dicono che è stiamo facendo quello che veramente desideriamo e quelle brutte sono segnali che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Se lei dice che si sente oppressa e ci sono elementi che prima non le pesavano così tanto, vuol dire che qualcosa è cambiato e ciò che prima era buono per lei, ora non lo è più. Voglio dire che il consiglio banale è quello di parlare di ciò che prova con il suo ragazzo e cercare di venirsi incontro. Siccome da ciò che ha scritto ciò non è possibile, sarebbe importante collocare quello che lei prova nella sua storia personale e nei suoi progetti di vita per capire cosa è meglio per lei, cosa evita di affrontare e cosa si sta chiedendo nel profondo del suo animo. Contatti un professionista per un colloquio.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile amica,
come immagini, non è questo il luogo per dare consigli,. Vorrei farti una domanda, invece che darti un consiglio: se un'amica ti raccontasse questa storia, come reagiresti? Cosa penseresti? Cosa le consiglieresti?
prenditi il tempo che ti serve, non sono domande semplici, o meglio, non sono RISPOSTE semplici.
Certo è che descrivi una situazione insostenibile, nella quale sembri essere oppressa, e negata come persona con la sua libertà, i suoi desideri, la sua vita sociale. Se metti in prospettiva questa vita, è questo che desideri per te?

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Ciao giovane ragazza,
Il malessere e l'oppressione che prova è comprensibile, in quanto questa sua relazione sta minando la sua identità e la sua libertà. L'amore è un sentimento importante, basato sul rispetto reciproco e sulla fiducia. Concordo con i miei colleghi sul riflettere su ciò che sta provando, sul suo dipendere da lui e accettare i suoi divieti tranne che all'università. Come mai il resto lo accetta? Pensi alla possibilità di parlarne con uno psicologo di tutto questo, per comprendere le motivazioni sottostanti a questa sua accettazione ma anche malessere e coscienza sulla negatività di queste oppressioni.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Gentile utente,
da quanto scrive mi sembra di capire che in questo periodo si sente come "divisa": una parte di lei vorrebbe assecondare le richieste del suo ragazzo, mentre un'altra parte ritiene tali richieste eccessive e la sta mettendo in guardia sui rischi che esse possono nascondere: in particolare penso alla sensazione di "annullamento", di "dipendenza" che descrive. Credo che lei senta di star perdendo, assieme alla sua libertà, anche la propria identità e questo, comprensibilmente, la preoccupa.
Quando si tratta di relazioni e di emozioni, non ci sono consigli validi per tutti: ciò che posso suggerirle è di contattare uno psicologo con l'aiuto del quale acquisire una maggiore consapevolezza di chi lei è e di ciò che desidera per la sua vita, ascoltando se stessa e tenendo insieme le parti di lei più dipendenti con quelle più autonome.
Rimango a disposizioni per qualsiasi chiarimento.
I migliori auguri,
dott Carrera
Salve, credo che per lei sia meglio chiarirsi alcune idee, tra cui cosa è l'amore e la fiducia verso il prossimo.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia? Potrebbe essere l'occasione giusta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Cara ragazza,
Stare in una relazione di coppia non vuol dire annientare la propria individualità. Il rischio è quello di determinare lo strutturarsi di una relazione simbiotica dove quello che vuole uno lo devono volere entrambe. Ritengo sia doveroso che con questo ragazzo definisca dei confini e non si faccia schiacciare dalle sue aspettative di controllo, in fondo un relazione di coppia sana si basa sulla fiducia reciproca. Qualora le fosse difficile fare questo o comunque ritiene sia difficile che questo discorso lo riusciate ad affrontare da soli potrebbe esser utile fare degli incontri di coppia che vi aiutino a ricostruire un dialogo proficuo all' interno della coppia e che in qualche modo possano aiutarvi a ritrovare un equilibrio.
Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Salve. La sua situazione richiede una attenta valutazione. Le suggerisco di contattare uno psicologo per un supporto che la aiuti a scegliere cosa è meglio per lei.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Salve,
le consiglio di leggere qualcosa sulle "love addiction".
Un saluto,
MMM
Buonasera, si mi sembra che lei alla sua giovane età stia vivendo delle restrizioni senza senso, sia per lei che le subisce che per il suo ragazzo che le mette in atto. Lui sicuramente si sente insicuro con una bassa autostima ed ha paura di perderla xchè potrebbe incontrare un altro ragazzo che le potrebbe piacere di più di lui. Nella vita tutto può succedere, non è xchè lui le proibisce di vivere questo non potrebbe succedere. Lei comunque xchè gli permette questi divieti e non si ribella? Dovrebbe fare dei colloqui psicologici per elaborare il suo comportamento accondiscendente e particolarmente debole ed indagare da dove arrivano tali comportamenti e lavorare sulla sua infanzia, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, la limitazione della libertà personale non dovrebbe rientrare all'interno di un rapporto di coppia in quanto connotato da parità di relazione tra le due persone. La volontà di limitare la libertà altrui può avere modalità differenti ma è sempre e comunque tesa a voler esercitare un potere sull'altro.
Le ragioni per cui il suo ragazzo mette in atto questi comportamenti possono essere molteplici, ma la invito a porre l'accento su se stessa: come si sente quando questo avviene? come si sentirebbe se potesse guadagnare nuovamente queste libertà?
La invito a prendere contatti con un collega per aiutarla a capire sia le sue modalità relazionali che le sue aspettative, i suoi desideri e suoi bisogni. Una volta che sarà "allineata" con quanto desidera, potrà decidere se questa relazione risponde o meno ai suoi bisogni.
dott De Rosa Saccone
Buongiorno costruire una relazione ed un futuro con una persona è una cosa impegnativa e richiede alla coppia cioè da entrambe le parti diversi presupposti (dialogo comprensione rispetto dell’altro rispetto dell’idea dell’altro fiducia sacrificio rispetto per l’altro non dare l’altro per scontato o considerarlo una sua proprietà.) costruire costruire una vita insieme non è un contratto Mano scelta condivisa è un cammino che si fa insieme.
Il periodo del fidanzamento serve proprio a questa a capire se la persona con cui vogliamo condividere il nostro futuro e costruire la nostra vita rispecchia i nostri desideri e le nostre aspettative.
Da quello che lei scrive A mio avviso mi sembra che il suo ragazzo abbia una gelosia nei suoiconfronti e possessività esagerata A tal punto da limitarle la libertà.
Capitan non di rado che alcune donne che vivono situazioni simili arrivino alla convivenza o al matrimonio con la logica del “ma tanto poi cambierà“ il più delle volte si rivela una logica sbagliata che finisce col deteriorare la coppia alla sofferenza personale a lasciarsi e al divorzio Con tutte le conseguenze che questo comporta soprattutto se ci sono di mezzo i figli.
(A volte è meglio lasciarci oggi anche con sofferenza ricominciare da zero con un’altra persona e che andare avanti tra tra sofferenze e dubbi e poi ritrovarsi ad un divorzio tra 10 anni - Questa però è una scelta che solo lei può fare)

Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di capire meglio se questo genere di relazione che vuole per il suo futuro e quali potrebbero essere le prospettive di vita futura Per lei e per i suoi figli.

Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti

Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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