Ciao, sono un ragazzo di 25 anni e da anni ormai ho un blocco relazionale totale. Non c’è un evento

18 risposte
Ciao, sono un ragazzo di 25 anni e da anni ormai ho un blocco relazionale totale. Non c’è un evento particolare che mi ha causato ciò, semplicemente non sono più stato capace di fare nulla per quanto riguarda la mia vita privata.
Se proprio c’è un punto di inizio del mio blocco è quando a 17 anni mi sono allontanato dai miei amici di infanzia, non stavo più bene insieme a loro ma capita. Alla fine avevo 17 anni e potevo farmi dei nuovi amici.
Me li sono fatti a scuola ma non è mai successo che fossimo così amici da uscire insieme quotidianamente o comunque spesso.
Poi sono entrato in università, non per interesse o altro ma perché avevo bisogno di provare a farmi degli amici. Ho commesso l’errore di andare nella stessa classe di un mio compagno di scuola introverso come me, ma che a differenza mia aveva già degli amici e (parole sue) non ne aveva bisogno di altri. Ho passato gli anni universitari insieme a quest’altra persona senza quasi mai parlare con altri compagni di corso.
Ora lavoro, praticamente non sono stato capace di farmi amici negli anni e mi ritrovo solo. Ho la mia famiglia ma so che sono preoccupati. Non sono autolesionista, soffro sporadicamente di periodi in cui penso di farla finita (soprattutto nel periodo estivo dove dovrei essere libero ma me ne sto a casa a deprimermi) ma penso che, almeno per ora, non sia nulla di serio. A questo punto ho paura persino di interagire con chiunque per il timore che mi venga chiesto di me e io so di non avere nulla.
Mia madre ha cercato di convincermi di farmi aiutare da qualcuno negli anni ma mi sono rifiutato per i costi, non sono di famiglia benestante e quindi ho aspettato che cominciassi a lavorare per potermi permettere le visite.
Non ho idea da chi possa andare ed in generale come scegliere uno psicologo o psichiatra, quindi chiedo a voi. Potreste darmi qualche indicazione? Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
'credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
'inoltre credo che anche un approccio EMDR possa essere molto utile per la rielaborazione del materiale traumatico connesso all'episodio dei 17 anni.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, fare nuove conoscenze è sempre complicato, soprattutto in questo particolare periodo storico. Essere "fuori dal giro", inoltre, è naturale attivi ansie e preoccupazioni.
Iniziare un percorso psicologico potrebbe essere un ottimo inizio per comprendere quali pensieri, preoccupazioni, emozioni la travolgono in questo momento e che di conseguenza le creano un "blocco relazionale totale". Un approccio cognitivo comportamentale, che lavora sul qui ed ora, sui pensieri emozioni e comportamenti disfunzionali potrebbe fare al caso suo.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buona sera caro Utente, comprendo il suo disagio e la preoccupazione per la condizione in cui si trova.
Ora che lavora può sentirsi più libero di investire su sè stesso economicamente e questo è già un passo verso un investimento su sè stesso anche da un punto di vista esistenziale.
Potrebbe esserle utile qualche colloquio psicologico di orientamento per comprendere quale possa essere il tipo di percorso più adatto a lei.
Sono a sua disposizione per qualsiasi approfondimento possa trova utile.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buonasera,capisco la tua solitudine e sensazione di diversità...Sono situazioni di insicurezza che si riversa o nella sfera relazionale. È fondamentale che tu intraprenda un percorso psicologico con un terapeuta della tua zona Meglio in presenza.Un caro augurio resto a disposizione dottoressa Luciana Harari
Gentile Utente non esiste un modo particolare per cercare un bravo psicologo /psicoterapeuta. Tutti, per arrivare a rivestire questo ruolo, percorrono anni di formazione. La relazione terapeutica è sicuramente importante a prescindere dall'orientamento terapeutico, trovare una persona con la quale si senta a proprio agio, ascoltato e riconosciuto. Può cercare anche in questo portale, un professionista vicino alla zona nella quale vive e scegliere anche dalla foto. Molti professionisti oggi offrono anche consulti online.
Non abbia remore nel farsi aiutare, miri a migliorare la sua qualità di vita, il suo benessere. A volte i pensieri più brutti possono derivare dalla paura di non potercela fare. La terapia mira invece a sganciare la persona da schemi ormai troppo rigidi che non hanno permesso che le cose andassero diversamente.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista
Buona sera, uno psicoterapeuta va bene per valutare quale sia il suo problema ed siutarla.
Qui su Miodottore siamo in tanti, ma può lasciarsi ispirare dalle foto, dal curriculum, dalle competenze e vedere se nei nostri profili le può interessare qualche cosa.
Non sia passivo, siamo qui, se vuole un aiuto.
Se ha problemi economici, in questo periodo si parla di bonus psicologico, può vedere se rientra con le caratteristiche per usarlo.
Un saluto, dottoressa Teresita Forlano
Gent.mo, descrive una esperienza personale molto sofferta, che sente si trascina da tempo e per la quale aveva già immaginato di chiedere un aiuto terapeutico sostenuto anche dai suoi familiari, nonostante poi non abbia concretamente preso una decisione in questa direzione. Il desiderio di raccontare qui la sua esperienza in fondo è anche un modo col quale sta provando a cercare ancora un aiuto, che però sarebbe opportuno stavolta realizzasse chiedendo personalmente una consultazione: avrebbe così occasione di descrivere e discutere meglio delle sue esperienze personali, costruendo gradualmente una via psicoterapeutica che la possa aiutare e liberare. SG
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi, il bravo terapeuta per se stessi lo si scopre solo dopo aver iniziato!
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Ciao, mi dispiace per la situazione di solitudine che stai vivendo ormai da diversi anni. Penso che l'idea che hai di iniziare a prenderti cura di te sia molto buona...Sei giovane e ti meriti di vivere una vita felice e serena. In questo spazio ci chiedi come scegliere uno psicologo che ti possa aiutare; penso che tu puoi leggere le risposte dei colleghi e capire quella che si può avvicinare di più alla tua persona, che è stata più comprensiva rispetto alla tua situazione o semplicemente che "ti ispira" maggiormente.
Rimango disponibile per eventuali colloqui
Cordiali saluti
dott.ssa Bellavia
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Gentile utente di mio dottore,

credo sia molto importante per lei iniziare un percorso di psicoterapia, con lo scopo di cominciare a prendersi cura di se e degli aspetti legati al suo mondo affettivo. Non rimandi, è molto importante. La scelta di uno psicoterapeuta la può fare anche attraverso l'ausilio di mio dottore, applicando i dovuti filtri trovando magari uno specialista nella sua zona. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Lei sicuramente trarrà giovamento da un percorso psicoterapeutico, MA, è un peccato che abbia aspettato così tanto. Non esistono solo i professionisti del privato. Il suo malessere/disagio le avrebbe permesso di accedere a un servizio pubblico. Provi ad informarsi perchè ogni regione/provincia può avere procedure diverse. Dove lavoro io ci sono due opzioni ad esempio. C'è un servizio piuttosto nuovo che garantisce l'accesso ad un consulto psicologico ed eventualmente un ciclo di terapia breve ai giovani della fascia 16-25. Altrimenti il percorso classico consiste nel farsi prescrivere un consulto psichiatrico dal medico di base il quale poi con ogni probabilità la potrà prendere in carico ed affidare a collega psicoterapeuta.
Buongiorno. Penso abbia fatto bene a chiedere aiuto su questo portale e penso che sia indice del fatto che non ce la fa più a convivere con questi pensieri. Dice di non sentire niente, ma ha portato una parte molto intensa del suo mondo emotivo e del suo malessere attuale. Permetta di farsi accogliere in questo momento di difficoltà. Non è necessario rimanere da soli con i propri demoni. Scelga con serenità un alleato che la aiuti a fare chiarezza e che la accolga. Se vuole, rimango a sua disposizione, anche online. Un cordiale saluto
Buongiorno e grazie della sua condivisione. Quanto deve essere stato difficile per lei stare in tutta questa confusione e sofferenza tra le isolamento e la voglia di avere amici.
Penso che trovate uno spazio suo, in cui sentirsi accolto e al sicuro sia molto importante. La terapia è un luogo in cui potersi sentire contenuti e accolti in tutte le nostre sfaccettature.
Per fare una scelta può usare questo portale e intanto vedere i professionisti nella sua zona e visitare le loro pagine.

Per qualsiasi cosa resto a disposizione
Le auguro una buona giornata

Livia Cacialli
Buongiorno, mi spiace per le difficoltà relazionali ed emotive che riporta. Sebbene non ci sono stati momenti difficili o particolari che hanno portato all'allontanamento dai suoi amici d'infanzia con la conseguente difficoltà di relazionarsi ad altri, mi domandavo per quali ragioni sentiva di non avere più affinità con loro? Quale potrebbe essere il pensiero che anticipa la "difficoltà" a stringere legami più profondi con l'altro o un gruppo? Sarebbe importante approfondire alcuni aspetti emotivi per poter provare a formulare un'ipotesi sufficientemente adeguata pertanto dei colloqui di consultazione con uno psicologo sarebbero l'ideale. Per quanto riguarda la scelta dello professionista, mi domando se questa "altra" indecisione sia parente stretta della difficoltà che sente nel relazionarsi agli altri: fantasticare sull'inizio di un percorso terapeutico sottende la necessità di aprirsi emotivamente all'altro. Le suggerirei, sotto un punto di vista pratico, di provare a sostenere un primo colloquio con 2/3 psicologi diversi e scegliere di iniziare eventualmente un percorso con chi sente emotivamente più vicino a lei. Può scrivermi qualora sentisse il bisogno di approfondire la tematica riportata.
Cordiali Saluti
Dott. Vincenzo Costantino
Buonasera e piacere di "conoscerti".
Il pensiero di iniziare un percorso di psicoterapia mi sembra ottimo! Se mi dici dove vivi, posso aiutarti a trovare la persona più adatta. Per questo puoi scrivermi tranquillamente in privato, così possiamo confrontarci con calma.
Un caro saluto.
Francesca Giovannelli
Buongiorno. Se ha deciso di intraprendere un percorso di supporto psicologico, i fattori da considerare sono molteplici: motivo della sua richiesta di aiuto in relazione alle competenze che il professionista ha maturato sul suo problema; "scuola di pensiero" del clinico che, ad esempio, può proporle un percorso più focalizzato sulle qui e ora, su problemi e obiettivi o su un'analisi maggiormente approfondita della sua storia di vita. Tenga conto anche di questi aspetti nella sua valutazione. Saluti
Gentile utente, credo che abbia necessità di richiedere, come lei stesso ha ben capito, un aiuto esterno. Non è vero che non ha nulla da dare perché tutti hanno qualcosa di prezioso da offrire al mondo. Scelga nel portale un professionista, dopo il colloquio valuti come sta lei. In una relazione deve sentirsi accolto e libero di esprimersi anche con i suoi silenzi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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