Ciao dottori, avevo una cosa che mi turbava io ho avuto un mio ex professore, prof. di sostegno per

20 risposte
Ciao dottori, avevo una cosa che mi turbava io ho avuto un mio ex professore, prof. di sostegno per 4 anni alle scuole superiori e ora che dalla 5 superiore l'anno scorso, a tutt' ora che non l'ho più avuto e ho finito la scuola ci sto male, avvolte ci piango, mi sembra davvero di essere innamorato pazzo di lui, gli voglio un gran bene, ci rimango male se io gli dico ti voglio bene e lui non me lo rende il" tvb anche io" . Stamattina dato che siamo rimasti amici siamo stati al bar insieme e poi siamo andati insieme a fare un giro nella natura a un lago... E io non vedo l'ora che ripassino delle settimane per potermici organizzare di nuovo con lui per poterci rifare la girata insieme come ho fatto stamattina . Sono geloso di lui, ho paura che lui possa morire, ho paura che lui non provi lo stesso bene per me dato che se magari gli dico "ti voglio bene " non mi risponde niente... Comunque con me è una persona speciale mi ascolta anche nei momenti bui, giù d'animo... Avete qualcosa da dirmi ? Può essere dipendenza affettiva questa? Con sindrome abbandonica? La paura che questo amico che ho "lui" non possa esserci in eterno?
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione.
Dalle sue parole emerge un forte attaccamento verso questa persona per lei importante. Dovrebbe parlare dei suoi sentimenti, paure, in un contesto più consono, in seduta cosi da poter approfondire il significato che ha questa relazione per lei.
Cordiali saluti.

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Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera! Considerato i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. La relazione con questo professore sembra aver attivato in lei dei potenti vissuti di attaccamento e perdita. Una relazione significativa e fortemente emotiva. Sembra che il Professore stia adottando quella giusta distanza che gli permette di esserci e al tempo stesso di proteggere la vostra relazione. "Comunque con me è una persona speciale mi ascolta anche nei momenti bui"... Potremmo dire che non le dà ciò che chiede (ti voglio bene), ma le dà ciò di cui ha bisogno (ci sono). A pensarci bene, non è affatto poco. In bocca al lupo
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, cerca anche di coltivare altre connessioni e interessi per sentirti più completo e meno dipendente da una sola persona. Lavorare sulla tua indipendenza emotiva potrebbe aiutarti a vivere questa relazione in modo più sereno e bilanciato.
Questo legame è significativo per te, ma potrebbe essere utile esplorare le radici di questa dipendenza affettiva lavorando sulla tua autonomia emotiva, magari con l'aiuto di un terapeuta che può darti maggiore autonomia serenità. Considera di ampliare il tuo mondo sociale e interessi per trovare un equilibrio e ridurre la paura di essere abbandonato.
Dott.ssa Ornella Izzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Boscoreale
Buonasera, mi chiedevo a cosa le serve una diagnosi...c'è tanta confusione tra ciò che siete nella realtà e ciò che siete nella sua testa. Sento necessario che lei si chieda che ruolo vorrebbe che avesse il suo ex professore nella sua vita? Come mai è così difficile per lei fare i conti con questo pensiero? Ci sono tanti altri elementi che emergono da questo messaggio che sicuramente richiedono un aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ornella Izzo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,
può succedere che un alunno si affezioni in maniera importante ad un insegnante. Non cercherei una diagnosi, quanto piuttosto rifletterei su cosa rappresenti questa persona al punto tale da colmare tutta la sua affettività in questo momento.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Roberta Portelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Botticino sera
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua esperienza. Essere aiutati, sostenuti da un insegante, quando l'insegnante è una persona attenta e disponibile alla relazione è una cosa bellissima, capisco che tu ti senta ancora legato alla sua persona, che desideri passare del tempo con lui e che l'insegnante ti manifesti il suo affetto. Tuttavia, è importante per te capire come mai tu sia così angosciato dall'idea che lui si distacchi da te, non corrisponda il tuo affetto, possa morire. Credo che parlarne con una terza persona, un professionista psicoterapeuta, possa aiutarti molto a districare i tuoi sentimenti e le tue paure. Dott.ssa Roberta Portelli
Dott.ssa Laura Mandelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Lecco
Gentile Utente, da quello che scrive traspare la sua grande sensibilità e tutto il suo investimento su questa persona. Sicuramente ha rappresentato tanto per lei: una persona che crede in lei e che l'ha sostenuta nelle sue difficoltà. Detto questo è importante che lei lavori su questo attaccamento perché, per quanto è comprensibile sviluppare un affetto per una persona che ci aiuta nel tempo, quello che dice fa pensare ci siano delle paure e delle fatiche che vanno al di là di questa persona ("ho paura che muoia"). Sarebbe importante darsi uno spazio in cui rielaborare la sua storia e il tipo di relazione che ha avuto con le sue figure primarie di riferimento, perché è li che sviluppiamo i nostri stili di attaccamento. Un caro augurio, Dott.ssa LAura MAndelli
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente, grazie per la condivisione di questo suo disagio. A mio parere per rispondere alle sue domande dovrebbe iniziare un percorso terapeutico. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove viene fatta una prima raccolta anamnestica e viene circoscritta la problematica a cui far seguire un percorso terapeutico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buongiorno Utente,
con alcune persone si può sentire una particolare sintonia, ma è da meglio comprendere cosa sia utile al suo benessere cosa su cui, dato il contesto, non mi sento di potermi sbilanciare con ulteriori pareri.
Le consiglio uno spazio individuale in cui approfondire questi aspetti relazionali (es. il timore della perdita, gli aspetti di "gelosia" a cui accennava).
Un saluto
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Caro ragazzo, da quanto descrive, sembra che lei provi un forte legame emotivo verso questa persona, che potrebbe essere alimentato da un bisogno di sicurezza, affetto e vicinanza. È possibile che ci sia una componente di dipendenza affettiva o di timore dell'abbandono, soprattutto se la relazione con questo ex professore rappresenta per lei una figura di supporto emotivo importante.

Questi sentimenti non sono sbagliati, ma è utile esplorare da dove nascono. Spesso derivano da un bisogno di conferma e stabilità che si proietta su una figura significativa. Le consiglierei di valutare una psicoterapia breve strategica, che potrebbe aiutarla a comprendere meglio la natura di questo legame, a gestire le emozioni di gelosia e paura, e a sviluppare una maggiore indipendenza emotiva. È importante imparare a coltivare relazioni equilibrate e a trovare serenità anche dentro di sé, senza dipendere totalmente dagli altri.
Dott.ssa Fabiana Schilliro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile Utente,
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Per una comprensione più approfondita, sarebbe necessario acquisire ulteriori informazioni.
I nostri comportamenti e modalità relazionali affondano le radici nella nostra storia personale e familiare. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a esplorare le motivazioni sottese ai suoi comportamenti e a individuare strategie efficaci per affrontarli.
Sono disponibile per eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Fabiana Schillirò
Dott.ssa Noretta Lazzeri
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, da quanto posso intuire dalle sue parole, la relazione che ha instaurato con il suo ex professore di sostegno è molto forte. Questa figura significativa è stata una guida durante il suo percorso scolastico, proprio per questo ruolo che ha avuto, dovrebbe condividere con lui questi pensieri, per permetterle di fare un ulteriore passo in avanti nella sua autonomia autonomia affettiva e aiutarlo ad ampliare la sua cerchia relazionale.
A mai pensato di affrontare queste tematiche con un percorso psicologico per individuare i nodi tematici che lo tengono bloccato in questo rapporto:
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità
Con affetto
Dott.ssa Noretta Lazzeri
Dott.ssa Ilaria Salvaderi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
ciao, posso comprendere la tua confusione e ti sono vicina in un momento tanto delicato. E' molto difficile comprendere quando sono le relazioni e quando i nostri pensieri a darci tanto tormento. io ritengo mediante un percorso di psicoterapia cognitivo-coportamentale possa trovare alcune risposte alla natura dei pensieri e affrontarne il significato. potrebbero essere tante cose, parlarne con uno specialista in modo individuale è sicuramente la soluzione migliore
Dott.ssa Giada Valmonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Caro utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso qua i suoi dubbi.
Non è possibile e non sarebbe neanche professionale da parte mia parlare di dipendenza affettiva o di sindrome abbandonica, quello che le posso suggerire e che, in questi casi, troverei molto utile sarebbe un tipo di di percorso basato sulla Schema therapy.
spero di esserle stata di aiuto,
Dott.ssa Giada Valmonte
Ciao , probabilmente parliamo di una dipendenza affettiva data , appunto, da un continuo oùsostegno che lui ti ha dato nel corso della tua adolescenza trascorsa a Scuola . sarebbe efficace per te iniziarre un percorso di psicoterapia per migliorare alcuni aspetti comportamentali .
non ti preoccupare e soprattutto non andare alla ricerca della tua diagnosi !
Dr. Pietro Maria Buffa
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Ciao carissimo,
quello che provi è puramente umano ed anche bello. Penso che le categorie psicologiche (dipendenza affettiva, sindrome abbandonica) per il momento non ti servano per affrontare la questione. Ti consiglio di parlare apertamente con il tuo ex professore dei tuoi sentimenti e discuterne insieme. Se la cosa non ti porta a nulla rivolgiti ad uno psicoterapeuta.
I miei migliori auguri,
Dott. Buffa
Dott.ssa Cristina Bernucci
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Velletri
Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere complesso gestire emozioni così intense verso il suo ex professore. Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a navigare attraverso questi sentimenti:
Comprendere i Suoi Sentimenti:
è importante riconoscere e accettare i sentimenti che sta provando. La connessione emotiva con il suo ex professore sembra molto forte e significativa per lei. Questa intensità di sentimenti può essere confusa, soprattutto quando si tratta di qualcuno che ha avuto un ruolo importante nella sua vita.
Riflessioni sulla Relazione
Amicizia e Limiti: mantenere un rapporto di amicizia con il suo ex professore è prezioso, ma è importante stabilire confini chiari per proteggere il suo benessere emotivo. Riflettere sui limiti che vorrebbe stabilire può aiutare a mantenere una relazione sana e bilanciata.
Esprimere i Propri Sentimenti: può essere utile esprimere chiaramente i suoi sentimenti e le sue aspettative, in modo da evitare fraintendimenti e garantire che entrambi possiate capire meglio i reciproci bisogni e limiti.
Gestione delle Emozioni
Paura dell'Abbandono: la paura che descrive, come la preoccupazione che il suo amico possa morire o non ricambiare i suoi sentimenti, è comprensibile. Lavorare sulla gestione di queste paure, attraverso il dialogo con un professionista o mediante tecniche di rilassamento, può essere di grande aiuto.
Attività di Auto-Cura: impegnarsi in attività che le portano gioia e soddisfazione può aiutare a diversificare le fonti di benessere emotivo, riducendo la dipendenza da una singola relazione.
Riflessioni e Supporto
È possibile che la sua connessione con il professore sia alimentata da un forte bisogno di supporto e sicurezza emotiva. Esplorare altre relazioni di supporto e costruire una rete sociale diversificata può contribuire a un equilibrio emotivo più stabile.
Conclusione
I suoi sentimenti sono validi e meritevoli di attenzione. Prendersi cura di sé stessa e riflettere su come gestire al meglio questa relazione può aiutarla a trovare maggiore serenità. Se sente il bisogno di ulteriori strumenti per gestire queste emozioni, non esiti a cercare il supporto di un professionista.
Le auguro il meglio nel suo percorso di crescita personale.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Gentilissimo, aver condiviso quattro anni con il suo professore ha fatto si che si sia creato un bel rapporto tra voi, lui l'ha accolta e accompagnata per una buona parte del suo percorso scolastico e ora lei ha paura che lui non ci sia più per lei, che possa 'lasciarla' ... ha paura di non saper vivere senza di lui. Il suo professore continuerà ad esserci per lei ma lo farà anche mantenendo una certa distanza, non ha bisogno di 'tenerla sempre per mano'. Certo lei avrebbe piacere di sentirsi dire che le vuole bene ma questo lei lo sa e lui glielo sta già dimostrando con la sua presenza e il suo ascolto nei momenti in cui è giù, nei momenti bui, con le passeggiate che fate assieme .... Parli con lui dei suoi dubbi e delle sue paure, vedrà che troverà il modo di rassicurarla. Immagino le faccia paura non averla sempre accanto ma credo che ora lei sia in grado di fare tante cose anche senza di lui, è cresciuto ed è diventato 'grande'.
Qualora le sue paure persistessero mettendola ulteriormente in difficoltà le consiglieri di rivolgersi a un professionista con il quale poter costruire un suo spazio nel quale poter condividere pensieri ed emozioni che la fanno star male. Insieme potrete trovare le strategie più adatte per ridurre le sue paure e poter pian piano vivere in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. È naturale sviluppare un forte legame con persone che ci hanno supportato e che ci hanno fatto sentire ascoltati e compresi, come nel suo caso. Le suggerisco però di considerare un consulto psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara

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