Buongiorno, vorrei porre una domanda molto semplice: si può fare qualcosa per "migliorare" o addirit

22 risposte
Buongiorno, vorrei porre una domanda molto semplice: si può fare qualcosa per "migliorare" o addirittura eliminare la timidezza?
Buongiorno!
Mi chiedo quante volte si è già imposto di superare questo problema, cercando il "comportamenyto giusto"...
Deve essere stato difficile...
La timidezza le rende difficile la vita? Nel senso che arrossisce o si blocca per la vergogna?

Ha avuto bullismo a scuola? Mi è capitato di aiutare a risolvere persone che avevavo avuto questo problema e assieme una timidezza forte.

Forse, non so se è il suo caso, potrebbe essere utile cercare la causa nel passato, nella gioventù.
Perché talvolta l'inadeguatezza si crea già da piccoli.

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Buongiorno gentile utente,
è una domanda molto generica pertanto la mia risposta non può che esserlo altrettanto. La timidezza spesso è un tratto temperamentale, quindi parte del proprio modo di essere, ma comunque ci si può lavorare per far si che non diventi un problema nelle situazioni di vita quotidiana. Altre volte può nascondere veri e propri stati d'ansia sociale e quindi manifestarsi solo in determinate circostanze. E' importante quindi comprendere quali significati porti questa manifestazione. Se la timidezza sottende una bassa autostima, anche in questo caso ci sono degli interventi che possono migliorare la situazione, andando ad approfondire le situazioni nelle quali la persona fa esperienza di sé in modo più o meno soddisfacene. Varia molto da individuo a individuo, e il focus dell'attenzione non è la timidezza ma il "chi", ovvero il soggetto con la propria storia e i propri significati. Pertanto le direi che, pur nel rispetto di sé, delle proprie caratteristiche personali, c'è sempre un margine di miglioramento e di modificazione del proprio modo di fare esperienza e di stare al mondo. L'obiettivo di tutte le psicoterapie è proprio quello di ottenere questi cambiamenti esistenziali. Un percorso psicologico può essere intrapreso anche se non vi è una psicopatologia alla base, ma come percorso di crescita personale. Saluti!
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Buongiorno, può sembrare una domanda semplice, non lo è. Ci sono moltissime variabili in gioco a partire da quanto la timidezza le crei o meno difficoltà nelle attività quotidiane. Che cosa si dice quando quando sente di essere timido?
Caro Utente, Lei pone una domanda davvero interessante che prevede una risposta articolata. In primo luogo sarebbe importante capire a quale tipo di timidezza si riferisce, poichè ciascuno di noi può essere timido in alcuni contesti e non in altri oppure può essere presente una timidezza per così dire trasversale a diversi ambiti e contesti. In alcuni casi la timidezza può essere superata, mentre in altri blocca e paralizza, impedendo lo svolgimento di una buona vita sociale e lavorativa. In ogni caso sarebbe opportuno indagare all'interno di un percorso terapeutico ciò che per Lei significa "essere timido" e se e come questo tratto ostacoli la sua vita quotidiana. Personalmente non credo sia possibile eliminare completamente la timidezza poichè è un tratto della personalità, fa parte di Lei e sebbene possa ostacolarla in alcune situazioni, non possiamo ignorare l'altra faccia, positiva, della stessa medaglia, che è la sensibilità. Sicuramente però, attraverso un lavoro terapeutico, è possibile comprendere in modo approfondito le sue origini e a fronte di quali situazioni insorge. Una maggiore conoscenza di Sé e della sua timidezza potranno aiutarla nella gestione di questo aspetto.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott.ssa Carola Celeste
Buongiorno, è difficile dire se si possa eliminare un aspetto se poi questo è un tratto di noi...forse è meglio chiedersi se sia giusto
Credo che il senso di un lavoro emotivo non sia una trasformazione per diventare chi non siamo, ma una accettazione e una nuova visone di Sè più tollerante e anche tenera verso le nostro più intime fragilità umane. Resto a disposizione,

Dott.ssa Isabella Uguccioni
Buongiorno, ha fatto una domanda molto interessante. La timidezza nel nostro tempo è considerata una caratteristica poco adeguata e debole. Io penso che sia una forma di sensibilità e di selettività che andrebbe accolta piuttosto che scacciata. Non volendo però correre il rischio di semplificare, andrebbe capito quanta timidezza c'è e quanto le sta impedendo di fare cose che vorrebbe fare. Qualora volesse, resto a disposizione.
Un saluto, Alessandro D'Agostini
Buongiorno, la timidezza esprime un senso abituale di disagio che può tradursi in vari comportamenti. Sente la sua timidezza come un limite alla sua quotidianità? Forse potrebbe esplorare questo vissuto così importante che la porta a porci questa domanda inserendolo nel quadro generale della sua vita, cercando anche di comprendere meglio se si tratta di un limite che vuole superare o di una sua peculiare caratteristica. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile utente, la timidezza non è una condizione patologica. Quello che sembra essere presente tra le righe di ciò che scrive fa pensare piuttosto alla volontà di migliorare se stesso e lavorare sui propri livelli di autostima. Chieda pure una consulenza psicologica. Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Un caro saluto, Luigi.
Buon giorno gentile utente, la timidezza può essere essere una risorsa o motivodi blocco e disagio, dipende dalla persona come la vive e come e quanto condiziona la vita sociale, lavorativa. Buona giornata dott. Ssa allocca Annalisa
Gentile Utente,
certo, è possibile essere più smaliziati in contesti in cui tipicamente entriamo in punta di piedi, comprendendo come nasca la timidezza e da cosa sentiamo che ci separa; non penserei invece ad eliminare la timidezza che, come altre emozioni che tendiamo ad evitare come l'ansia, sono necessarie al pari delle emozioni più piacevoli. Non so se la timidezza a cui lei pensa caratterizzi molte delle sue dimensioni di vita, o solo qualche occasione ma vorrebbe comunque liberarsene, in ogni caso è un argomento che potrebbe comunque approfondire con un consulto e decidere se e come eventualmente intervenire. Un caro saluto
Gentile utente, la domanda che lei pone è solo apparentemente semplice. Innanzitutto, bisognerebbe definire meglio il concetto di "timidezza" e capire in quali comportamenti e vissuti esso si declini nella sua vita. Dal quesito che lei pone, relativo alla possibilità di eliminare questa caratteristica, intuisco si tratti di una parte di lei che vive come limitante e poco gradevole. Ritengo che sarebbe importante approfondire se la timidezza di cui parla sia per lei effettivamente limitante o sia più semplicemente un aspetto di lei che, tuttavia, è in armonia con il resto della sua personalità. Questo distinguo è fondamentale per comprendere se sia realmente opportuno intervenire e con quali modalità. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
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buonasera il suo messaggio è generico però c'è da dire che la timidezza può creare un'insieme di barriere personali ,sociali, professionali e creare un disagio significativo per la persona. essendo il suo messaggio generico non so se può essere il suo caso . in ogni modo con una psicoterapia la timidezza si può affrontare e superare . per qualsiasi informazione resto a sua disposizione . saluti Dott.ssa Sabrina Scarpetta
Gentile utente, la timidezza è un tratto molto comune, una caratteristica e non un difetto, come avere i capelli di un colore piuttosto che un altro. E' importante capire se ciò di cui parla è davvero timidezza o qualcosa di più che quindi può diventare di interesse clinico. Potrebbe richiedere un consulto psicologico per approfondire questo tema che tanto le sta a cuore.
Non esiti a contattarmi se ha bisogno.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dalla timidezza si guarisce? è questo quello che sembra chiedersi. Prima di rispondere a questa domanda bisognerebbe capire cosa intende lei per timidezza. Concordo con chi le dice che essere timidi non è un difetto ma un tratto caratteriale che può essere valorizzato; il problema è come lei lo percepisce e come impatta sulla sua vita. Lavorare su di sé per acquisire più sicurezza e di conseguenza risultare più "spigliati"? Questo è senza dubbio possibile.
Buongiorno. Sì, si può trattare la timidezza eccessiva e le possibilità di successo sono molto buone. La psicoterapia la condurrà all'auto conoscenza e alla fiducia in se stessa. Questo la aiuterà a distogliere il fuoco dai contenuti minacciosi e concentrarsi sulle proprie risorse. L'ipnoterapia ericsoniana, abbinata all' EMDR, possono essere molto efficaci nel rivedere gli schemi di pensiero e di comportamento associati alla timidezza. Cordiali saluti
buongiorno. grazie di aver condiviso con noi questo suo interrogativo. difficile esser esaustivi su un argomento così ampio. le consiglio una psicoterapia ad orientamento approccio breve e strategico che l'aiuterà in tempi brevi a risolvere il suo interrogativo. per maggiori informazioni mi contatti
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Buongiorno. La timidezza in sè non è un fattore critico finché non incide negativamente sulla vita quotidiana. Quindi sarebbe importante comprendere quali azioni sono bloccate dalla timidezza. Un tratto del carattere più riservato e sensibile non va trasformato, si può lavorare sulla autostima bassa che Invece può incidere nelle relazioni, con l’idea di non essere capace di fare determinate cose come gli altri, così come sul vissuto di vergogna. Spesso i timidi hanno alle spalle episodi in cui la timidezza ha infatti creato loro vergogna e questi possono essere elaborati di modo che non influenzino più il presente.
Buona giornata
Buonasera. La sua è una domanda in effetti molto interessante perchè di complessa risposta. La timidezza ha tante sfaccettature e tanti livelli e se lei chiede se si possa eliminare è probabile che la senta come un fattore di impedimento. Un percorso terapeutico alla scoperta di sè potrebbe permetterle di valorizzarla e "dosarla" nelle situazioni e nei modi più consoni al suo essere. La saluto!
Gentile utente, sarebbe interessante capire cosa lei intenda con il termine "timidezza" e che ruolo essa eventualmente assuma nella sua esistenza; un percorso di conoscenza e consapevolezza di Sé certamente può aiutarla!
Buongiorno, la sua domanda appare sicuramente "semplice" (come lei dice) ma la risposta rischia di essere troppo generica e vaga in assenza di ulteriori informazioni e cornici di riferimento. Chiarita questa premessa essenziale, quello che posso risponderle è che la "timidezza" è un tratto caratteriale molto comune e generico ma le sue "radici" vanno rintracciate (per ognuno in modo diverso) nel proprio bagaglio di esperienze che risalgono fino all'infanzia, costituendo così una dinamica di esplorazione di sè che è molto soggettiva e per molti versi unica (così come lo è la nostra natura più autentica). Ma questo non deve certo scoraggiarci e anzi può essere lo stimolo e l'innesco di un "Viaggio" di scoperta del proprio mondo interiore che, con le sue meraviglie e le sue insidie, può essere attraversato con una Guida che ci accompagni e ci mostri la via grazie alla sua esperienza e professionalità. Conoscere Se stessi è il vero senso di una vita compiuta e ricca che ci permette di scoprire le radici dei nostri disagi emotivi e relazionali, per poter trasformare le nostre avversità interiori in potenzialità di miglioramento e crescita personale ed umana. Quindi, per arrivare al nucleo della sua domanda, la risposta è: Sì, si può fare sicuramente qualcosa (anche molto) per "migliorare" la propria "timidezza", nel riscoprire la fiducia in sè e negli altri, nel recuperare le abilità sociali e interpersonali che ci permettano la serenità del dialogo aperto e collaborativo. Inoltre per molti casi la timidezza può anche essere "eliminata" del tutto, sradicandola dalle radici, dalle profondità dei nuclei più nascosti del nostro mondo interiore e sommerso, attraverso un percorso di terapia che possa riuscire ad essere intenso ed efficace. Concludo con doveroso accorgimento: tutto dipende dalla quantità e dalla qualità di energia e di tempo che vorrà e potrà dedicare a questo "Viaggio" di riscoperta di Sè. Non vogliamo illudere nessuno dicendo che sia facile ed immediato (vedi inoltre le premesse alla risposta), ma sicuramente, come dico sempre alle persone che mi chiedono consigli, questa "piccola" sintomatologia che chiamiamo "timidezza" può essere la punta di un "iceberg" che ci comunica e ci riporta verso la scoperta di un intero "mondo sommerso", donandoci la preziosa "opportunità" di intraprendere un percorso di Consapevolezza Interiore che arricchirà ed espanderà le "potenzialità" delle dimensioni esistenziali della nostra Vita interiore e relazionale, così come di quella professionale e sociale. Quindi, spero possa diventare per Lei la "Scintilla" che accenda il "Fuoco" della Trasformazione interiore alla scoperta della propria Natura più autentica. Buon Viaggio.
Salve, la timidezza non si elimina, ma la si può integrare.
Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, le consiglio di affrontare un percorso insieme ad un professionista. Con il giusto approccio potrà riuscire a mitigare gli aspetti che ha citato.
MMM

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