Indirizzi (3)

Pagamento dopo la consulenza

Con questo specialista, potrai pagare comodamente dopo la consulenza. Altro



Pazienti senza assicurazione sanitaria


Consulenza online (descrizione) • 60 €

Colloquio psicologico online • 70 €

Prima Visita (descrizione) Prestazione gratuita +5 Altro

Psicoterapia online • 80 €

Supporto psicologico • 60 €

Bonus Psicologo - Consulenza Psicologica online (descrizione) • 80 €

Mostra tutte le prestazioni

Presso questo indirizzo visito: adulti
035 630..... Mostra numero

Metodi di pagamento: Bonifico

Potrai effettuare il pagamento dopo la consulenza online.

La Procedura di Pagamento* (salvo diversi accordi presi direttamente con il Professionista)
è la seguente:

1) Conclusa la Consulenza, potrai procedere con il pagamento tramite BONIFICO sul conto a nome del Professionista:
IBAN - IT90C**********************

2) Inserisci nell 'IMPORTO = la CIFRA concordata
Inserisci nel Campo DESCRIZIONE = il tuo Nome, Cognome e la Data della consulenza
Inserisci nella CAUSALE = Consulenza

3) Inviate gentilmente un MESSAGGIO di avvenuto pagamento al Professionista
- a questo punto il procedimento è completo.
Grazie per la collaborazione!

* Per ogni eventuale dubbio in merito alla procedura non esitate a chiamarmi: **********

I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.

In caso di eventuali problemi con il pagamento, ti preghiamo di contattare lo specialista.

Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.

* Parte delle informazioni è nascosta per garantire la protezione dei dati. Potrai accedere a queste informazioni dopo aver effettuato la prenotazione.


Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.


Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).


STUDIO ASKA
Galleria Fanzago 32, Bergamo


Misure di sicurezza adottate in questo studio

Mostra

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 7 anni
Contanti, Bonifico
035 630..... Mostra numero


STUDIO PRIVATO
Via Miragolo 16, Selvino


Misure di sicurezza adottate in questo studio

Mostra

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 7 anni
Contanti, Bonifico
035 630..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite

Colloquio psicologico clinico


Consulenza online


Psicoterapia individuale


Colloquio psicologico


Consulenza psicologica


Psicoterapia


Colloquio psicologico online


Prima Visita


Psicoterapia di coppia


Psicoterapia online


Supporto psicologico

Altre prestazioni


Galleria Fanzago 32, Bergamo

Scopri di più

STUDIO ASKA


Via Miragolo 16, Selvino

Scopri di più

STUDIO PRIVATO



80 €

Consulenza ONLINE

Tariffa di cui 50 detratti dal bonus - 30 da pagare in fattura



Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 80 €

STUDIO ASKA

Da intendersi come COLLOQUIO di CONSULENZA (diverso da un Percorso di TERAPIA di COPPIA)


Via Miragolo 16, Selvino

Da 80 €

STUDIO PRIVATO

Da intendersi come COLLOQUIO di CONSULENZA (diverso da un Percorso di TERAPIA di COPPIA)



Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 80 €

STUDIO ASKA


Via Miragolo 16, Selvino

Da 80 €

STUDIO PRIVATO



Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 60 €

STUDIO ASKA


Via Miragolo 16, Selvino

Da 60 €

STUDIO PRIVATO



60 €

Consulenza ONLINE

Pratiche di Consapevolezza, Concentrazione e Focalizzazione sull'attimo Presente - Rilassamento Psicofisico, Respirazione Consapevole


Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 70 €

STUDIO ASKA

Pratiche di Consapevolezza, Concentrazione e Focalizzazione sull'attimo Presente - Rilassamento Psicofisico, Respirazione Consapevole


Via Miragolo 16, Selvino

Da 70 €

STUDIO PRIVATO

Pratiche di Consapevolezza, Concentrazione e Focalizzazione sull'attimo Presente - Rilassamento Psicofisico, Respirazione Consapevole



60 €

Consulenza ONLINE


Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 60 €

STUDIO ASKA


Via Miragolo 16, Selvino

Da 60 €

STUDIO PRIVATO



Galleria Fanzago 32, Bergamo

Da 75 €

STUDIO ASKA

Visita esplorativa di controllo e contenimento in caso di urgenza e/o impossibilità del cliente di recarsi in studio (con prezzo variabile a seconda della distanza da coprire).


Via Miragolo 16, Selvino

Da 75 €

STUDIO PRIVATO

Visita esplorativa di controllo e contenimento in caso di urgenza e/o impossibilità del cliente di recarsi in studio (con prezzo variabile a seconda della distanza da coprire).



Via Miragolo 16, Selvino

Scopri di più

STUDIO PRIVATO

I professionisti sanitari ed i centri medici sono responsabili dei prezzi mostrati e delle informazioni correlate. MioDottore non determina né influisce sui prezzi che vengono mostrati.

Esperienze

PRIMO COLLOQUIO GRATUITO*
Cell. 3881073970
(per ogni bisogno di chiarimento e domande non esitare a scrivermi o chiamarmi; verrai richiamato appena possibile).
* colloquio "conoscitivo" iniziale di circa 40 minuti:
Incontro di conoscenza reciproca di tipo esplorativo sulle potenzialità di intraprendere un percorso psicologico insieme, con una valutazione panoramica sulle possibili opzioni di frequenza e durata, con una prima definizione degli accordi di collaborazione.

PREMESSA
@
Se stai leggendo questa presentazione probabilmente ti starai chiedendo:
“Sarà 'Questo' lo Psicologo che fa per Me ???”

Buona domanda per cominciare!
E per chi questa Domanda non se la stesse facendo sarebbe bene invece porsela, essendo così essenziale per valorizzare al massimo l'importanza di una SCELTA CONSAPEVOLE, ponderata e sentita in profondità, soprattutto in un ambito come questo in cui si dovrebbe scegliere un potenziale “sconosciuto” a cui "affidare" la nostra vita, raccontare i nostri “segreti” ed “aprire” il nostro cuore, è proprio qui che diviene così cruciale scegliere con cura e consapevolezza un Professionista con cui si possa sentire da subito una particolare e positiva “sensazione” di intesa, di affinità e risonanza, un senso di fiducia e un “feeling” speciale che ci tocchi nel profondo e che ci inviti ad aprirci ad una “collaborazione” mirata al miglioramento del nostro benessere psicologico e della nostra condizione esistenziale.

Ovviamente, per chi avesse "fretta" o per chi non fosse interessato a questa riflessione preliminare e vorrebbe solo una rapida descrizione della mia cornice professionale e personale, può "saltare" direttamente più sotto alla voce: "SU DI ME".

Consapevole delle "Ristrettezze Temporali" che attanagliano un po' tutti in questo mondo moderno frenetico che ci spinge alla corsa e all'affanno, e conscio del fatto che qualcuno potrebbe cercare invece una semplice e veloce panoramica orientativa, serenamente propongo (al fine di non far "spaventare" e quindi far "fuggire" nessuno per la consistente dimensione di questo scritto) il consiglio di sfogliare pure liberamente e rapidamente anche solo di “sfuggita” le caratteristiche più salienti che attirano il suo sguardo e di rimandare ad un secondo momento l'eventuale approfondimento dei vari contenuti (che potrebbe rivelarsi poi davvero "prezioso", nel caso ne fosse interessato).

Invece, per CHI volesse prendersi il proprio Tempo e con "calma" Visionare e comprendere più in "profondità" il senso di ciò che viene qui proposto, al fine di poter fare una Scelta ponderata e consapevole di un professionista con cui collaborare, molto probabilmente "Qui" (e nel materiale Multimediale “Foto”+”Video”) troverà ciò che potrebbe rispondere alle sue domande e curiosità.

@ La SCELTA CONSAPEVOLE

Quindi, Prima di entrare nel merito della mia Vita, in questa che ritengo essere una PREMESSA fondamentale, cercherò di presentarmi con un "gesto" (invece che con delle sole "parole") di attenzione e “cura” che metta da subito in evidenza l'importanza essenziale che ha ai miei occhi la “persona” che proprio a “me” si rivolge, cercando di prendermi a “cuore” (già da ora) del processo decisionale che si appresta a fare, così da accompagnarlo, prima ancora di conoscerlo, verso una scelta che sia il più possibile “consapevole” e “sentita”: fatta cioè sia col “cuore” oltre che con la “mente”.
Tutto questo fatto anche nella consapevole eventualità che poi si scelga liberamente qualcun altro, ma nella speranza che nel fare ciò si possa aver “donato” almeno qualche elemento prezioso per la decisione in esame: un atto, un gesto concreto che possa valere più di una bella apparenza o di una sofisticata descrizione; così che possa essere coerente con uno degli assunti etici essenziali al mio operare nel mettere “in pratica” ciò che si “predica”: cioè portare la gentilezza, la cura e la compassione in “azione” (e non lasciarla solo alle "parole", così come insegnano i grandi maestri della tradizione orientale ed occidentale).

Ma “Perchè” è così essenziale questa “Scelta” ???

La risposta potrebbe sembrare facile: d'altronde non stiamo banalmente valutando la scelta di un nuovo paio di scarpe, seppur anche in questo caso possa trattarsi di un elemento utile al nostro “cammino” nella vita e, anche in questo caso, potrebbe essere molto importante che quello che scegliamo sia proprio quello “giusto per noi” (in quanto non vorremmo mai accorgerci troppo tardi che ci fanno “male” ai piedi). Ma in questo caso è semplice e intuitivo cogliere la differenza in quanto un oggetto resta pur sempre solo un “oggetto” (per quanto scontata possa sembrare come considerazione).
Ma nemmeno si tratta semplicemente di scegliere, ad esempio, un idraulico: anch'egli è un “professionista” che cerchiamo per “sistemare” qualcosa che “non va” nella nostra vita, ma così come per le scarpe anche in questo caso la scelta, seppur importante, è molto meno significativa e “vitale”, ed inoltre può essere facilmente rimpiazzata e sostituita nel caso in cui ci accorgessimo “poi” che la cosa o la persona in esame “non fa per noi”.
Ma in definitiva non si tratta neppure di scegliere nessun altro specialista della "salute", come un medico ad esempio (seppur sia una decisione di simile importanza), in quanto e soprattutto perchè ciò non implica la scelta di un professionista con cui, potenzialmente, inizieremmo a percorrere un “cammino” interiore, più o meno coinvolgente ed impegnativo, che potrebbe (e dovrebbe) non solo riparare ciò che “non funziona” (come l'idraulico) o guarire l'aspetto fisiologico-corporeo (come il medico), ma potrebbe (e dovrebbe) coinvolgere il nostro essere più "intimo", entrare in contatto profondo con la nostra "Anima" e cambiarci la Vita in meglio negli aspetti più elevati dell'essere (oltre la materia ed il corpo, ma interiormente: dalle emozioni, alla mente, allo spirito).

Ecco dunque che arriviamo al “senso” centrale del ragionamento: nel sottolineare ed evidenziare l'importanza essenziale che ha la "Scelta Consapevole" del professionista che ci accingiamo a valutare, stiamo gettando le solide basi per quello che potrebbe poi divenire lo sviluppo armonico di uno degli strumenti principali di ogni terapia ben riuscita:, la fondamentale “Alleanza terapeutica” che si instaura nella Relazione Psicoterapeuta-Persona.*

* Invece della classica etichetta di “paziente”, che con la sua connotazione richiama ed enfatizza in modo troppo accentuato la dimensione della “patologia”, dettata soprattutto dal pregiudizio che dallo Psicologo vanno solo i “matti” (vedi più avanti sezione "pregiudizi" in psicologia), preferiamo mettere in primo piano che dietro questa parola c'è sempre una “persona”, valorizzando così la dimensione “umana” dell'essere, che è quella sulla quale agisce poi veramente lo Psicoterapeuta. Il rapporto psicologo-persona è sempre qualcosa di unico ed evidenzia l’attenzione particolare all'individuo visto come essere umano e non come generico cliente, caso, categoria o etichetta patologica.

Ritornando all'importanza della "Alleanza terapeutica", possiamo ribadire che ciò che ha veramente un valore di “cura” nel processo di cambiamento e trasformazione psicologica avviato da una buona terapia, aldilà e oltre i metodi e gli strumenti utilizzati, aldilà persino del particolare approccio e orientamento teorico del terapeuta, ciò che è essenzialmente vitale al buon esito del percorso psicoterapeutico è proprio la “qualità” della “Relazione” che si instaura tra questi due poli dell'incontro.
Ed ecco quindi chiarito il perchè di questa particolare insistenza su questo aspetto della Scelta, in quanto può favorire da subito il positivo instaurarsi di questa preziosa “Alleanza Terapeutica”. Questa Relazione è l'elemento “catalizzatore” dell'incontro, cioè l'elemento “attivante e scatenante” le reazioni a cascata che portano a quella delicata alchimia della trasformazione interiore che porta ad un rinnovato benessere nella vita delle persone.
(Se restassero ancora dei dubbi in merito: si considerino gli effetti di scelte premature ed avventate che portano a terapie non efficaci, fallimentari, non riuscite o bruscamente interrotte a causa di una mancata alleanza terapeutica)
Il "rapporto" che si crea tra psicologo e persona è qualcosa di ricco e complesso che va al di là delle parole, attiva dinamiche emotive e proiettive profonde, coinvolge le qualità essenziali di apertura, disponibilità, fiducia, rispetto e stima in una dinamica di reciprocità condivisa, implica la preziosa funzione di supporto e di ascolto, e viene tutelata e protetta (tra le altre cose) anche tramite il segreto professionale.
La dinamica "relazionale" implica e necessita di “alleanza” proprio perchè si fonda su un processo di stretta “collaborazione”, su un lavoro di squadra volto alla risoluzione delle difficoltà e alla ricerca condivisa di uno stato di benessere. È un percorso nel quale la persona, attraverso la guida e il sostegno dello psicologo, ma camminando con le proprie gambe, impara a scoprire e a sviluppare le risorse che ha al proprio interno, le potenzialità interiori che potrebbe non sapere di possedere.

Ed ecco quindi che il “Dono” che qui si cerca di offrire vuole essere proprio quello di "aiutare" a costruire le solide fondamenta di questa "Relazione" essenziale già dal momento della "Scelta" effettuata grazie ad un processo attento e consapevole, ponderato e sentito, così che possa divenire il “primo passo” verso la propria “rinascita” psicologica ed esistenziale.

Da ciò che abbiamo detto fin qui dovrebbe cominciare ad emergere il "senso" e il "valore" di questa dimensione "decisionale", ed è per questo che si sta cercando di "orientare" chi sceglie ad approfondire ed espandere il proprio "sentire":

- 1 facendo appello al proprio lato “intuitivo”, ciò che gli suggerisce il “cuore”
- 2 andando oltre il proprio sentire “emotivo” avvertito di “pancia”
- 3 cercando di integrare il tutto con la propria valutazione “razionale” indicata dalla “mente”

---> Questa modalità di processo decisionale che "unisce" e “integra” queste tre dimensioni (razionalità, emozione, intuizione) portandoci verso una Scelta Consapevole, ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare più lunga e impegnativa rispetto ad una scelta fatta impulsivamente “di getto”, eppure invece è una dinamica d'azione che offre il grande ed inestimabile vantaggio di avvicinarci con grande dovizia di particolari proprio verso ciò di cui la nostra “anima” (in nostro vero sè) ha veramente bisogno e vuole in modo autentico.

Come è possibile fare ciò?

Questo avviene grazie al fatto che così NON ci si lascia "influenzare" da:
- dai "condizionamenti" di altre persone per noi importanti (inibizione, imposizione o suggestione)
- da ciò che ci “ordina” la mente (freddo calcolo dell'utile)
- oppure da ciò che i nostri “capricci” emotivi "pretendono" (reazioni di pancia)
(tutte modalità di “reazione” più che di “risposta”, che avvengono in modo autonomo e separato dalla totalità del nostro essere)

---> MA si "ascolta" invece anche il lato più "prezioso" del nostro essere: "l'intuito" che viene dal "cuore".

Così otteniamo che Mente, Emozioni e Intuizioni siano in "integrazione dinamica", e che sia l' UNITA' del nostro essere a decidere (non alcuni nuclei separati all'interno di noi)

Quindi, quello che avviene con questa particolare modalità decisionale è che si risponde in modo “responsabile” (responsabilità = abilità a rispondere) alle richieste più essenziali che la vita ci pone, ascoltando e "integrando" tutte e tre le dimensioni del nostro essere (ed è questo ciò che ci da' una vera garanzia di autenticità nella nostra scelta).

---> Noi non siamo in genere "abituati" a fare ciò, e Tutto ciò potrebbe risultare ancora troppo vago e poco utile se non fosse possibile tradurlo in un qualche “consiglio” pratico, che si renda operativo e concreto.
Ed è per questo quindi che ho provato a riassumere il senso di ciò che finora si è cercato di spiegare (nell' “espandere” così a lungo la questione), cercando di “condensare” il tutto in una “goccia essenziale” pratica ed operativa, in un appello semplice e chiaro, in un "esercizio" applicativo che possa "ispirare" la nostra scelta secondo le modalità finora descritte e abbozzate a parole.

Ciò potrebbe essere un "Esercizio prezioso" che potrà entrare a far parte del "bagaglio" delle nostre competenze in quanto potremmo applicarlo poi ad ogni scelta importante e vitale della nostra vita.

Prima di presentarlo, il consiglio è di leggere (o almeno sfogliare) i successivi contenuti qui presentati in quanto potrebbero essere molto utili come preparazione preliminare all'esercizio in sè.

Per chi invece volesse subito applicarsi nella pratica può consultarlo subito sapendo che, per comodità di ricerca, l'esercizio è stato posto in modo facilmente reperibile proprio "in fondo" a tutto questo scritto alla voce ---> Esercizio @ "L'INVITO al VIAGGIO"



---------------------------------------------------------------------------
SU di ME @

Una presentazione di sé implica inevitabilmente l'accesso alle dimensioni personali oltre che professionali del proprio essere.
E in tutto questo è “difficile” cercare di donare una descrizione di sé che non sia banale, superficiale e riduttiva, oppure, all'estremo opposto, pesante, altisonante ed eccessiva. Cercando una via equilibrata e armonica per farlo è stata necessaria una particolare “scelta di stile”, e devo ammettere che, per “Amor di Completezza”, ho scelto di privilegiare uno sguardo ad ampio raggio (come avrai già notato se hai letto fin qui) sulle dimensioni esperienziali e professionali dell'essere Psicologo e Psicoterapeuta, rispetto al proporre solo un succinto resoconto descrittivo di titoli accademici e di specializzazione, corredati di freddi termini teorici, tecnici e metodologici ma poco esplicativi della propria natura esperienziale e umana.

Se la domanda è “Chi Sono?” la Risposta sarà inevitabilmente articolata e complessa, in quanto sarebbe una forzatura indebita voler semplificare a tutti i costi ciò che per sua natura non può essere che profondo, elevato ed ineffabile:
fondamentale sarà cercare di onorare pienamente la Complessità dell'Essere Umano
(senza ricorrere a superficiali riduzionismi)

Per completare ed arricchire la descrizione verbale … si è pensato di corredarla con un Percorso ad IMMAGINI e CITAZIONI (vedi materiale inserito nel profilo alla voce “Foto” e “Video”) che possano espandere ed amplificare ciò che le parole da sole non riescono a comunicare, per cercare di fornire un “quadro” evocativo di rifermento che dipinga gli aspetti etici ed estetici più interiori.

Avvalorando l'adagio della saggezza popolare per cui “un'Immagine vale più di mille Parole”, questa sezione “immaginativa” più fluida e scorrevole potrebbe essere molto utile anche per chi non ha piacere e dimestichezza nella sola lettura (che gli potrebbe risultare impegnativa e pesante) così che possa trovare più agilmente dei riferimenti evocativi per farsi un'idea sui "personali" modi di pensare e di lavorare.

Il tutto permetterà di avere a disposizione diverse modalità “multimediali” di esplorazione della “natura” del professionista che così si presenta, e che possano guidare verso una Scelta Consapevole e illuminata dagli elementi di risonanza interiore che immagini, simboli e parole “insieme” possono evocare nell'animo di chi in definitiva effettuerà la sua valutazione ad ampio spettro.


@ PUNTI trattati:

1) CHI SONO ? Professionalità ed Esperienza

2) VISIONI e POTENZIALITA' della PSICOLOGIA:
andare Oltre i DUBBI, i TABU' e i PREGIUDIZI

3) L'INVITO al VIAGGIO: Esercizio Psicologico per una "Scelta Consapevole"


-------------------------------------

1) CHI SONO ?
Professionalità ed Esperienza

In questa sezione andremo a presentare “Quali” sono le mie esperienze formative ed esistenziali fondamentali alla professione, e il “Come” funziona l'approccio derivato con i suoi metodi di intervento.

FORMAZIONE

Ricapitolando velocemente il percorso formativo che mi ha portano fin qui in una cornice di riferimento essenziale, quello che abbiamo è:

- Laurea in PSICOLOGIA Clinica – Università di Padova (5 anni)

- TIROCINIO Post-Laurea (1 anno):
Istituto Psicopedagogico – Centro Medico di Riabilitazione “Angelo Custode”.
Abilità Professionali conseguite: aspetti applicativi di Psicologia dello Sviluppo e di Psicologia Clinica, somministrazione e analisi Test Psicologici, Supervisione Casi Clinici, assistenza in Musicoterapia, Psicomotricità, Terapie Individuali e di Gruppo

- ESAME di STATO:
PSICOLOGO iscritto all'Albo degli Psicologi - Iscriz. N° 03/9473 dell'Albo professionale dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia – Sez. A

- Scuola di SPECIALIZZAZIONE in PSICOTERAPIA (4 anni):
“Integral Traspersonal Institute” Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale
Qualifica conseguita: PSICOTERAPEUTA Transpersonale Integrale
Iscritto all'albo dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia con abilitazione all'attività psicoterapeutica - ex art. 3 della legge n.56/89

- TIROCINI di SPECIALIZZAZIONE:
Centro per il Bambino e la Famiglia - CBF - (2 anni)
Abilità Professionali conseguite: Psicologia dello Sviluppo, Assistenza Socio Sanitaria Integrata, Collaborazione Progetti di intervento su Famiglie e Minori, assistenza e Supervisione Casi Clinici di Terapia Individuale e di Gruppo
+
Consultorio Familiare - (2 anni)
Abilità Professionali conseguite: Collaborazione in Progetti di Assistenza Socio Sanitaria Integrata, Supervisione Casi Clinici, Terapie Individuali e di Coppia

- MASTER in “Bodymind Work BTE”

- Corso valido per divenire DOCENTE della SCUOLA di PSICOTERAPIA
(3 anni)


ULTERIORI INFORMAZIONI

PROGETTI
- "Supervisione INTEGRALE- Lo Sviluppo del Potenziale Umano in Sinergie Collettive" - (2013):
Progetto di Ricerca originato nel percorso di formazione valido per la docenza presso la Scuola di Psicoterapia "Integral Transpersonal Institute", attualmente in fase di sperimentazione sviluppo ed espansione autonomo all'interno di un circuito di collaborazioni tra professionisti specializzati.

- “SINERGY LAB PROJECT – Formazione, Supervisione, Consulenza” - (2016):
Progetto di Collaborazione sviluppato dall'estensione ed espansione del precedente progetto tramite la creazione di un Networking multiprofessionale di specialisti in collaborazione per la promozione di una metodologia di intervento “integrata” nello sviluppo delle Risorse Umane in ambito organizzativo.

ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Dal 2009 – ad oggi
Volontariato presso l'Associazione “AMMA Italia” che fa parte della rete e del movimento internazionale “Embracing the World” (ETW) – organizzazione umanitaria attiva in tutto il mondo, ispirata e guidata dalla leader spirituale Sri Mata Amritanandamay Devi. Dal 2017 viaggio in INDIA per diversi mesi per contribuire al volontariato nella sede centrale dell'organizzazione Amritanadamay Math, partecipando inoltre a percorsi intensivi di meditazione e pratiche di sviluppo spirituale.

-------------------------------------------------------------------

OLTRE il SAPERE @

Andando aldilà degli aspetti della “Formazione Professionale” ricevuta (per quanto indispensabile ed importante) quello che è veramente essenziale sottolineare è la sottile distinzione che corre nelle “altre” dimensioni del “SAPERE”:
“oltre” ai soli e semplici “Titoli Accademici” che riguardano l'aspetto più classico del “conoscere”, ciò che arricchisce e completa in modo integrale il vero “sapere” sono le dimensioni del “Saper FARE” e del “Saper ESSERE” – aspetti che possono essere “coltivati” essenzialmente solo attraverso percorsi esperienziali approfonditi e complessi.

Ecco quindi in estrema sintesi una panoramica dei tre punti fondamentali che costituiscono e nutrono queste “dimensioni essenziali” del “SAPERE” nel suo senso espanso ed integrato:

1- MOTIVAZIONE e PASSIONE
2- ESPERIENZE e PRATICHE
3- TRASFORMAZIONE INTERIORE


-1- MOTIVAZIONE e PASSIONE

La “Passione” per la Professionalità Scientifica e l'Arte Terapeutica è ciò che mi ha portato fino a “qui”, è ciò che mi ha aiutato ad attraversare anni di impegno formativo e professionale costellati inevitabilmente anche di difficoltà da superare (così com'è per ogni percorso di evoluzione personale e professionale), ed è ciò che ha fornito il “carburante” per rialzarsi dopo ogni caduta e “l'energia” per andare “oltre” ogni ostacolo trovato sul cammino: questo elemento è alla base di ogni “sapere” che si trasformi in “agire”, nel suo aspetto concreto e operativo, animato e vissuto.

Questa è la “scintilla” che ha acceso il “Fuoco” della Trasformazione interiore: la Passione e l'Entusiasmo per l'esplorazione e la scoperta, la Fiducia e l'Ottimismo verso le qualità e le potenzialità dell'essere umano, la Determinazione e la Volontà nel trasformare il “sapere” in “azione”.

E come frutto di questo processo, quello che si è ottenuto è l'arricchimento della Consapevolezza interiore che, nella metafora del “Fuoco” della Trasformazione, “illumina” il proprio cammino nella vita, così da poter poi far “luce” anche su quello degli altri, permettendo di intravedere panorami e percorsi esistenziali mai immaginati prima.

Cosa si intende con questa metafora del “Fuoco” ?

il FUOCO della Fiduciosa VOLONTÀ:
Accendere e vivificare la Volontà individuale condivisa per il Superamento pro-positivo delle Difficoltà agevolando Soluzioni dinamiche e partecipative.
L'intento essenziale: lo Sviluppo del Potenziale Umano attraverso Collaborazioni Sinergiche (ciò che avviene nelle dinamiche relazionali dello psicoterapeuta e dei suoi “pazienti”).

---> Stimolare, promuovere e nutrire lo sviluppo della Volontà individuale nella Sinergia condivisa: con la “Scintilla” dell'Armonia Relazionale accendere il “Fuoco” della Volontà nel singolo per “illuminare” di Sinergia tutta la dinamica Relazionale (nello psicoterapeuta prima ancora che nei suoi “pazienti”).

→ Potenziamento della “Qualità del Lavoro” - fattore che Valorizza sia l'Operatore che l'Opera in sé:

Passione è Motivazione e Volontà → ENTUSIASMO, Ottimismo e Benessere professionale

“Entusiasmo: dal greco (en) dentro, (thèos) dio; riassumibile con la “divinità interiore”.
Essere ISPIRATI di Luce: sentimento intenso di Gioa, Meraviglia, Ammirazione, Partecipazione e Dedizione Assoluta. Fra tutti i sentimenti è il più “Generoso”: è un moto d'animo contagioso, che crea gioia e non chiede niente. Chi riesce ad entusiasmarsi anche in tempi di crisi ha un passaporto per il futuro che lo porterà ovunque.
L'Entusiasmo è qualcosa di estremamente profondo, potente, massiccio. È il risvegliarsi di una Forza che ci inonda e tramite la quale non c'è meta che non sia a portata di mano, non ostacolo che non possa essere abbattuto, non collettività che non possa essere travolta e coinvolta. Stato d'Animo Attivo, Centrato e Sorridente, che schiude l'infinita realizzabilità dei Sogni.” (F. Marchesi)

L'approccio seguito si propone di intervenire sul Benessere Professionale percepito dal terapeuta (oltre che dal paziente) per aiutarlo a riscoprire e sostenere l'elemento vitale della “Passione” per la propria Professione attraverso percorsi di ri-significazione motivazionale orientati a ricreare e rinnovare il fattore propulsivo essenziale che è la “Forza di Volontà”.
Passione → Emozione + Motivazione: stimolazione alla riscoperta dell'Entusiasmo, per andare “oltre il Dovere, per riscoprire il Volere”.
Questa vuole essere la “formula” utilizzata per mantenere vivo lo stimolo alla “conoscenza di sé” (prima ancora che di quella degli altri), finalizzata ad espandere e migliorare la propria efficacia professionale, e si candida sicuramente come un'ottima “garanzia” di “qualità” (oltre ad essere un'ottimo strumento da utilizzare per risvegliare e stimolare l'entusiasmo anche nelle persone che allo psicoterapeuta si rivolgono).


-2- ESPERIENZE e PRATICHE

Con questo aspetto si vuole mettere in evidenza il fatto che ciò che davvero “conta” nella pratica psicoterapeutica (affinché possa essere ritenuta di “alta qualità”) è l'esperienza di Vita “vissuta”, la dimensione “Esperienziale”.
Detto in modo semplice e sintetico, si potrebbe seguire l'adagio della saggezza popolare che suggerisce che in ogni dimensione esistenziale e professionale “Vale più la Pratica che la Grammatica”, e che quindi ha più valore "l'esperienza vissuta" che la "teoria studiata".

Ed è così che nel percorso personale e professionale che mi ha portato fin qui si è privilegiata la dimensione “esperienziale” (fare pratica ed esperienza) attraverso una dinamica attivata già a partire dalla formazione ricevuta (approccio “integrale”, vedi più avanti, così fortemente focalizzato sulle esperienze pratiche), poi seguita, continuata e approfondita attraverso i tirocini di specializzazione, il fondamentale percorso di terapia “didattica” individuale (vedi molto più avanti: “differenze tra psicologia e psicoterapia”), i percorsi di aggiornamento e di “formazione continua” (anche in modalità facoltativa oltre che obbligatoria), così come attraverso le fondamentali esperienze cliniche dirette donate negli anni dall'attività psicoterapeutica fatta sul campo (sul banco di prova della realtà viva), ma in definitiva e “soprattutto” attraverso il processo di costante e perseverante “lavoro su sé stessi” sostenuto attraverso percorsi “esperienziali” diretti di “pratiche” individuali e personali di Trasformazione integrale.


PRATICA Trasformativa Integrale
– il “Viaggio” esplorativo e trasformativo del proprio Mondo Interiore –
(fatto in prima persona dallo psicoterapeuta prima ancora che suggerito ai propri "pazienti")
Ecco una “Panoramica” schematica, riassuntiva ed orientativa delle “concrete” esperienze personali e professionali che vanno “oltre” la semplice dimensione accademica, e che costituiscono le tappe essenziali di questo "viaggio":

- Approfondimento “pratico” delle Filosofie Orientali, pratiche Meditative, percorsi di Yoga (approfonditi con anni di prolungati viaggi in India, ma soprattutto tramite la "pratica quotidiana" perseverante e costante, sotto la guida di un Maestro autentico realizzato)
- Esperienze prolungate di Solitudine Contemplativa
- Esperienze annuali di Pratiche di Evoluzione Collettiva sostenute all'interno di un “Cerchio di Cura”
- Pratiche di Contemplazione della natura e dell'essere
- Sperimentazioni di Pratiche Sciamaniche e Psichedeliche
- coltivazione etica del senso del “Bello, Buono, Giusto” in una chiave esistenziale e spirituale, in un percorso elaborato e promosso personalmente: “un'Etica Estetica per un Estetica Estatica”
- Volontariato Attivo (Compassione “in Azione”) - pluriennale esperienza (tra Italia e India)
- Attivismo Ecologico: contributi nelle attività di tutela e protezione dell'ambiente, promozione di una cultura di rispetto per la sacralità della vita di tutti gli esseri collegati in una interconnessione dinamica vitale che fa di “madre terra” un organismo vivente unitario in un universo consapevole (Teoria di “Gaia”: Visione Scientifica oltre che Spirituale)

- Impegno Attivo nell'ambito dello Sviluppo delle Risorse Umane (Formatore, Supervisore, Consulente)
- Sviluppo del Modello di Supervisione di equipe e di organizzazioni: “Supervisione Integrale”,
completato ed espanso nell'ambito del
- “Progetto Sinergia” – lo Sviluppo del Potenziale Umano in Sinergie Collettive



-3- TRASFORMAZIONE INTERIORE

Ed infine ecco quello che è la realizzazione ed il coronamento dei primi due punti (Esperienza+Passione), il “Percorso di Trasformazione Personale” effettuato dal Terapeuta stesso in prima persona, ciò che “Chiude il Cerchio” della propria professionalità per “Aprire Spirali” (per usare una metafora visiva che renda il senso “evolutivo” della questione) che rendano la “Vita Viva”, sofferta vissuta onorata e celebrata nelle sue elevate vette così come nelle sue profondità abissali, così da poter fare dello psicoterapeuta stesso uno “strumento” capace di “catalizzare” la Trasformazione, avvenuta “prima” e personalmente in “sé stesso”, così che possa “poi” promuoverla e favorirla anche negli “altri”, nelle persone che a lui si rivolgono per chiedere comprensione, sostegno e guida.

Questo aspetto così essenziale risponde alla scelta “Etica” del professionista di applicare la fondamentale ed essenziale “Coerenza” tra “Parola e Azione”, il mettere in Pratica ciò che si insegna e che si propone agli altri, applicandolo e facendolo in primo luogo su “sé stessi”: da cui il pluriennale percorso di esplorazione e trasformazione interiore effettuato con le succitate pratiche ed esperienze trasformative (dalla psicoterapia fatta in prima persona alle pratiche meditative ed evolutive fatte quotidianamente).

Come insegna la saggezza dei Nativi Americani, va sottolineata l'importanza di “camminare la propria parola” invece di “parlare del proprio cammino”: cioè il mettere in pratica con coerenza ciò che si dice e non, come succede spesso, il mero “predicare bene ma razzolare male” (come la saggezza popolare ribadisce).

Caratteristica distintiva essenziale di uno Psicoterapeuta, rispetto ad un semplice Psicologo (come verrà approfondito più avanti in “Differenze tra Psicologia e Psicoterapia”), è il fatto, non certo marginale o di poco conto, che nei 4 anni e più di specializzazione post-universitaria il professionista è tenuto in maniera improrogabile ad effettuare:
- un Tirocinio di specializzazione (in ambiti di “pratica” psicoterapeutica)
- un persorso di Supervisione Didattica (dei casi clinici che affronta nel suo operare professionale)
- ma soprattutto un percorso personale di Analisi Interiore con uno Psicoterapeuta che lo accompagni ad esplorare e trasformare i nuclei profondi del suo essere (ogni scuola di psicoterapia con metodi e approcci diversi ma ognuno focalizzato sul perfezionamento e la crescita interiore, psicologica, emotiva e relazionale).
(esperienza questa che non è obbligatoria per un semplice psicologo, il quale raramente la affronta)

Perchè è così importante tutto ciò?
→ ricordiamoci che la caratteristica essenziale della terapia è la “relazione” umana (emotiva, affettiva, cognitiva) su cui si fonda il processo di psicoterapia. Essendo fondato sulle dinamiche relazionali terapeuta-paziente, risulta fondamentale riconoscere nella “persona” dello Psicoterapeuta lo “strumento” elettivo di intervento e trasformazione, che si fa guida, modello e catalizzatore per il percorso di trasformazione interiore del paziente.

Tutto ciò implica il “coraggio” e la “volontà” di “mettersi in gioco” in prima persona, lavorando duramente su sé stessi per poter arrivare ad essere dei professionisti competenti e preparati da un'approfondita “pratica” personale, ed arrivare a divenire degli esseri umani consapevoli della complessità della propria natura e della necessità di una “purificazione” interiore dalle “scorie” che tutti inevitabilmente ci portiamo dentro per le imperfezioni e problematiche esistenziali che ogni vita vissuta porta con sé: tutto ciò costituisce un'estrema “garanzia” di professionalità terapeutica e di etica umana.


-----------------------------------------------------

Ma detto questo, che può apparire già troppo personale, non voglio dilungarmi oltre avendo già detto più dell'essenziale (per evitare dettagli e approfondimenti che possono sembrare solo inutili auto-celebrazioni compiacenti) e vorrei invece introdurre preziosi argomenti utili per orientarci verso una possibile risposta alle domande e perplessità (introdotte inizialmente) di chi cerca uno Psicologo o uno Psicoterapeuta.

Ribadiamo il tema centrale: l'importanza della SCELTA Consapevole

2) PSICOLOGIA:
andare Oltre i DUBBI, i TABU' e i PREGIUDIZI

Ma procediamo con ordine: “Chi è” e “Cosa fa” uno Psicologo ?
E poi... “Chi” si rivolge allo Psicologo?

Quando si decide che può essere utile rivolgersi ad uno PSICOLOGO possono venire “DUBBI”, incertezze, insicurezze e confusioni generate da domande che turbinano nella mente senza riuscire a trovare una risposta semplice e chiara:
è più che legittimo e normale, è la prima difficoltà da affrontare, a cui si associa inesorabilmente la mancanza di informazione corretta sull'argomento che contraddistingue il contesto culturale medio in cui siamo immersi, ed è qui che si può arrivare a “scivolare” verso i classici “Tabù” e “Falsi Miti” che circondano la Psicologia in sé, credenze erronee che possono essere alimentate e nutrite da voci distorte raccolte per “sentito dire” e inesattezze dettate dalla suddetta “paura” (più o meno inconscia).

@ i TABU' sullo PSICOLOGO e sulla PSICOLOGIA

Le “perplessità e i dubbi” nei confronti dello Psicologo possono essere più che legittimi, in quanto affidare il proprio intimo essere ad uno “sconosciuto” può instillare timore, diffidenza e sfiducia, ma tutte queste "ombre negative" possono essere vinte grazie ad una Scelta oculata e consapevole (da una parte) e grazie alla garanzia fornita dall' ''Etica professionale (dall'altra).

Questi dubbi potrebbero essere dovuti anche a quello che si sente in giro (le suddette "voci di corridoio") da persone sfiduciate per aver avuto esperienze negative con professionisti "sbagliati":
da cui si evince (e si ribadisce) l'importanza di una SCELTA Consapevole.

Interrogativi che possono affollare la mente:
"Ma siamo sicuri che lo Psicologo fa per me ?"
"E se poi non funziona ?"
"E se perdo solo tempo e soldi ?"
"E se non ne trovo uno adatto a me ?"
“e poi... che Differenza c'è tra PSICOLOGO e PSICOTERAPEUTA?

L'intento di questo scritto di presentazione è proprio il tentativo di rispondere a queste domande e quello di portare un minimo di chiarezza sulla questione.

Questi sentimenti di incertezza e confusione si mischiano poi con il timore di non riuscire ad ottenere ciò che nel profondo si desidera veramente (un aiuto psicologico nel migliorare la propria condizione di vita e il proprio benessere), andando così ad alimentare la nebbia dei "dubbi" con il freddo paralizzante della "paura", tanto che ci si potrebbe lasciar scoraggiare dal pensiero sfiduciato e deprimente (basato su una presupposizione erronea e limitante) che "tanto non funzionerà", che sia tutto “vano ed inutile” (intendendo il supporto di uno psicologo), cadendo nella più grande delle trappole della mente:
la Negatività che uccide la Creatività !
(e con essa ogni possibilità di Soluzione alle proprie “Crisi”)*
* [Vedi nel materiale del profilo, sezione “Video”, in cui c'è una illuminante dichiarazione di Einstein in merito ai poteri della creatività per uscire dalle difficoltà).

È capitato forse a tutti di sentirsi dire: “Io non credo in queste cose...”:

è importante ricordare che anche chi “non crede” nella psicologia in realtà vive
in costante contatto con essa, perché le dinamiche psichiche rappresentano l’essenza più profonda della vita di ogni individuo.


Preliminare alla risposta a queste domande essenziali, viene la necessità di chiarire e dissolvere alcuni dei classici “Pregiudizi” (tabù, falsi miti e credenze limitanti) che circondano, annebbiano e distorcono la figura dello Psicologo.

Per entrare nel merito di queste spinose questioni, riteniamo sia cosa utile prendere spunto da una panoramica su alcuni dei più comuni “Pregiudizi” che annebbiano il panorama culturale riferito allo Psicologo e alla Psicologia, ognuno dei quali corredato da una chiarificazione mirante a smentirli ed a dissolverli, così da mettere in luce le reali dimensioni e potenzialità di questa difficile e nobile professione.


@ i PREGIUDIZI FONDAMENTALI *

* = con citazioni e spunti d'ispirazione liberamente tratti e modificati da:
OPL – Online – materiale divulgativo Ordine degli Psicologi della Lombardia
Psicologi Online – articolo


1° PRE-GIUDIZIO:
lo Psicologo è solo per i “Matti”...

Andare Oltre la sola visione "psicopatologica":
anche SE sicuramente alcune persone che si rivolgono allo psicologo soffrono di disturbi psichici più o meno intensi, va altrettanto specificato e sottolineato che le patologie psicologiche “gravi” (a cui di solito associamo la parola “matti”) sono una ristretta tipologia altamente problematica (psicosi, schizofrenia etc.) con gravi scompensi psicologici e comportamentali, che il più delle volte sono di stretta competenza Medico-Psichiatrica (per intendersi: sono solo i medici che possono prescrivere psicofarmaci o i ricoveri ospedalieri d'urgenza – noti come TSO: trattamenti sanitari obbligatori), e questi casi gravi corrispondono a individui che difficilmente possono essere presi in carico da un semplice psicologo (in quanto sono di pertinenza dell'ambito classico della psichiatria - approccio medico-farmacologico alle cure mentali: tutto un altro "pianeta").

Invece, molto più comuni ed attinenti alla professionalità psicologica sono persone relativamente “Normali” che però stanno attraversando una problematica esistenziale acuta e circoscritta (una disarmonia emotiva, una difficoltà relazionale, un periodo di crisi, un evento stressante, una fatica nel vivere, etc.).
Così esposta la questione, diventa quindi evidente che questa possibilità di “crisi” è un qualcosa che Tutti noi attraversiamo in particolari momenti nel corso della nostra Vita, ed quindi una dinamica “naturale” e “normale” dell'essere umani.

Va ricordato che nel corso della propria esistenza non avere alcuna difficoltà, crisi o problemi è solo un'utopia, una fantasia irrealizzabile, e che quindi la cosa più saggia che possiamo fare invece è imparare la capacità (e l'arte) di accettare, affrontare e soprattutto “gestire” i “problemi” della vita (dinamica in cui l'aiuto di uno psicologo può rivelarsi veramente preziosa).

A volte queste “difficoltà” posso essere così intense da sembrare insormontabili, ed a volte può essere molto saggio riconoscere di aver bisogno del sostegno di qualcuno che ci possa aiutare a trovare una diversa prospettiva da cui guardare la nostra vita, che ci possa offrire un luogo protetto in cui poter riflettere sulla nostra esistenza nel cercare una via di uscita creativa dalla crisi che sembra paralizzante e insormontabile.

Qui sta a noi la scelta di affidarci ad un professionista esperto per uscire da queste crisi più velocemente e più arricchiti grazie alla guida e all'aiuto qualificato di uno Psicologo, scoprendo così la preziosa qualità di trasformare le avversità in opportunità di crescita e miglioramento.
Di fronte a questa scelta sono molti che hanno il coraggio di chiedere Aiuto (il che implica anche la nobile umiltà di saper chiedere quando serve, invece della presunzione di voler fare sempre tutto da soli (vedi il prossimo pregiudizio: psicologo è per i deboli, io ce la farò da solo) ma altrettanto numerosi sono le persone che si lasciano irretire da quest'ultimo pre-giudizio limitante.

Ma ancor più specifico e pertinente al ricorso verso uno psicologo è una dimensione altamente sottovalutata e poco valorizzata dal pensiero comune (a causa dei vari pregiudizi-timori che aleggiano intorno a questa professione):
questa è il trattamento elettivo delle persone che stanno “Bene” ma che hanno la consapevolezza e il coraggio di mettersi in gioco per affrontare un Viaggio conoscitivo e trasformativo di sé stessi nella lungimirante ottica evolutiva di voler crescere e migliorare, sapendo nel profondo che non c'è limite alle possibilità evolutive della dimensione umana, e riconoscendo di poter stare ancora meglio grazie alla conoscenza di sé e alla scoperta delle proprie potenzialità inesplorate: la ricchezza interiore che sboccia e fiorisce grazie al pieno sviluppo del potenziale umano.
Questa è una tipologia preziosa e rara, ma che per fortuna è in grande aumento grazie al diffondersi e all'espansione di una cultura del benessere e della salute che va ben oltre i pregiudizi che stiamo trattando, e questo è ciò può donare a molte persone l'opportunità, la dignità e l'onore di una vita vissuta al meglio delle proprie potenzialità: potrebbe essere anche la tua occasione... pensaci e valutala in serenità.



2° PREGIUDIZIO:
lo Psicologo è solo per i “Deboli” (e io voglio fare da Solo)...

Perchè una credenza di questo tipo può essere limitante e riduttiva?

Un mito da sfatare è la presunta vulnerabilità e debolezza dell’individuo che richiede un sostegno psicologico.
In realtà è l’esatto contrario: divenire consapevoli del proprio disagio e trovare la motivazione personale di affrontarlo unita al “coraggio dell'umiltà” che ci suggerisce di ricercare una guida professionale che ci accompagni nel “viaggio interiore” e che ci aiuti ad fronteggiarlo e superarlo, sono indice di personalità equilibrata, sana, lungimirante e soprattutto onesta con sé stessa (non si illude di dover fare sempre tutto da sola).

Se il cercare soluzioni ai propri problemi in modo autonomo e indipendente è salutare e benefico, ed è sicuramente un segno di determinazione e volontà, allo stesso tempo è assolutamente vero e reale che molti problemi della vita non si risolvono solo con la caparbietà, soprattutto quando ci accorgiamo che i nostri tentativi, anche se ripetuti, falliscono e le difficoltà che comportano aumentano nel trascinarsi avanti senza soluzione, così che potrebbero diventare insormontabili se trascurati od omessi (come l'orgoglio ferito spesso fa pur di non riconoscere e ammettere non solo il fallimento nel cercare una soluzione, ma soprattutto il bisogno di un aiuto).
Infatti ci vuole un grande coraggio per riuscire a “chiedere aiuto” quando i nostri sforzi da soli non bastano. Un tipo di coraggio particolare e speciale che va oltre lo sterile “orgoglio” di volercela fare da soli a “tutti i costi” (solo per dimostrare a sé e agli altri che “io non ho bisogno di nessuno”), un tipo di coraggio che si sposa con la fiducia verso il genere umano (gli “altri”) e che si nutre di un'altrettanto speciale tipo di umiltà: quello che chiamerei il “coraggio" dell'umiltà "nobile” (non certo un'umiltà dettata dalle limitazioni e ristrettezze, ma bensì un'umiltà frutto della ricchezza interiore che sa riconoscere quando è bene saper chiedere).

Nobiltà d'Animo è ciò a cui ci si riferisce: riconoscere Disagi e Limiti personali (senza nasconderli, ometterli o, peggio ancora, attribuirli e proiettarli sugli altri) è in realtà un grande Atto di Forza (autentica, serena, riconoscente) e non è certo una “debolezza” (come sostenuto da chi scivola sul piano inclinato di questo pregiudizio).

Ultima cosa importante, proprio per rincuorare le persone che hanno molto a cuore l'aspetto di autonomia e auto-determinazione del proprio essere (caratteristica che, come si diceva all'inizio, è una Virtù e un Valore sacrosanto): qualunque cosa accada nel percorso psicologico con un professionista, il “merito” e la responsabilità del “cambiamento-miglioramento” avvenuti sono esclusivamente della persona coinvolta, in quanto lo psicologo può servire solo come “guida”, sostegno e supporto del processo in corso, ma nessuno può affrontare e superare il disagio psichico al posto nostro (il professionista non può “camminare” con i nostri piedi, può solo indicarci la strada e magari spronarci e incoraggiarci a percorrerla, ma: nostra è la responsabilità e il merito di farlo). Questa è un'ottima tutela della nostra libertà e responsabilità individuale.

Dimensione “Relazionale” della cambiamento-cura-trasformazione:
“Alleanza terapeutica” = Collaborazione con finalità condivisa

Ovviamente questo ragionamento si applica anche per chi caratterialmente è sul versante opposto rispetto al bisogno di autonomia: estrema dipendenza dagli altri con totale delega di responsabilità, riassumibile con l'affermazione: “questo è il mio problema, me lo risolva lei”.
Il desiderio di cambiare è ben diverso dal pretendere che qualcuno ci risolva i problemi.

Come appena evidenziato, ciò non è assolutamente possibile in quanto il processo di cambiamento psicologico è un percorso che è da affrontare “camminando” con i propri piedi, e nessuno può farlo per noi (per quanto un professionista possa essere essenziale nell'aiutarci a scegliere il cammino e nel sostenerci nel percorso aiutandoci a trovare la forza e la fiducia per affrontarlo).
Una persona ha detto:
"Ciascun individuo ha ricevuto nelle proprie mani un Meraviglioso Potere, sia usato nel bene o nel male:
la silenziosa, inconsapevole, invisibile influenza sulla propria vita".



3° PREGIUDIZIO:
lo Psicologo potrebbe “Manipolare” la mia Mente...

Cerchiamo di sfatare anche questo falso mito:
lo Psicologo non è dotato di poteri paranormali, non è dotato di lenti a raggi x capaci di leggere i nostri pensieri e non emana raggi laser che possono modificare il nostro comportamento a nostra insaputa, nemmeno con poteri ipnotici e suggestivi (i quali, per quanto siano stati portati alla ribalta del grande pubblico tramite spettacoli e dicerie che sconfinano nella “magia”, restano una pratica specialistica riservata – scuole ipnoterapiche – che può avere effetto solo previa nostra esplicita disponibilità a parteciparvi).

Lo psicologo non è onnipotente, onnisciente o superiore alle persone che a lui si rivolgono, non cerca di inculcare i propri valori e non dice agli altri come comportarsi.
È anche lui una semplice "persona", un'essere umano competente di psicologia ma non certo un “mago” prestigiatore.
Inoltre la Psicologia non implica sempre un bisogno di “curare”, non tutto si sistema con una pillola, e lo psicologo non ha certo la “bacchetta magica”.

Ma soprattutto la tutela e la garanzia per una qualsiasi persona che si rivolga ad un vero Psicologo (iscritto all'Albo professionale) è la dimensione Etica del professionista che è tenuto al rigoroso rispetto del Codice Deontologico degli Psicologi il quale, tra le altre cose afferma:
“lo Psicologo Rispetta l'autonomia e le credenze dei sui pazienti, si astiene dall'imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza...”

L'iscrizione all'Albo garantisce che il professionista abbia compiuto l'iter formativo ed esperienziale necessario per esercitare la professione con i sufficienti requisiti etici e umani di rispetto e tutela dell'altro, così che anche nei casi di persone altamente suggestionabili e influenzabili (come può capitare per certe dimensioni di fragilità psicologica) si astenga in modo rigoroso dall'illudere, raggirare o prevaricare.

I più critici attaccano la professione dicendo:
“Gli psicologi fanno i soldi sulle sofferenze degli altri”.

Affermazione pericolosa e fuorviante ma facilmente falsificata dai dati dell'evidenza reale:
non si sceglie di lavorare in campo umanistico e sociale solo per denaro, ma perché si è spinti da nobili valori etici e umanitari.
L''interesse e l'obiettivo primario sono il “bene” di chi ci sta di fronte.

Fare lo psicologo significa credere in ciò che si fa, prendere a cuore il benessere dei propri pazienti e dedicare a loro più tempo di quello che può rappresentare la classica seduta di un’ora. Lo psicologo riflette prima e anche successivamente. Cerca di affrontare con loro la situazione, entra in relazione, prova empatia nei loro confronti, si interessa sinceramente, favorisce la consapevolezza, offre il proprio aiuto, cerca di essere un terreno fertile e favorevole per il cambiamento.
Nel processo di cura avviene una sospensione del giudizio, l’accettazione completa della persona, non vi sono colpe ma si affrontano con serenità le proprie paure e le proprie vergogne.
Non si ricerca il soddisfacimento immediato ma un benessere più duraturo.


---------------------------------------------------------------------------

VISIONI e POTENZIALITA' della PSICOLOGIA @

Il Coraggio di affrontare i propri problemi:
“Non ci si Libera di una cosa Evitandola, ma soltanto Attraversandola” - Cesare Pavese
Ciò che Divide è ciò che Può UNIRE:
Aprire Spiragli di Comunica-Azione tra le Mura del Silenzio

“Conoscere” ed andare “Oltre” a questi “Pre-Giudizi” (evitando così i “timori” e le “resistenze” inconsce che inducono) ci permette di scegliere più liberamente e consapevolmente di affidarci alla professionalità dello Psicologo e Psicoterapeuta, ed è quindi il primo passo verso:

- il prendersi Cura di Sé
- la Promozione del proprio Benessere

Panorami di intervento e Potenzialità d'Azione:
Infatti, se liberiamo il campo mentale dai pregiudizi più comuni, andando Aldilà e Oltre i falsi miti e le convinzioni limitanti, cosa si può dire di positivo e reale sulla Scienza Psicologica?

Tra le Scienze Umanistiche la Psicologia è la disciplina che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle dinamiche relazionali. Come tale, la Scienza Psicologica non è solo un “sapere” ma è anche e soprattutto una “prassi” (quindi una “pratica”) impegnata nelle dimensioni del “sapere”, del “saper fare” e in modo elettivo del “Saper Essere”.

Ambiti di applicazione “pratica” della Psicologia Dinamica e Clinica :
Ciclo di Vita – dimensione evolutiva esistenziale dalla nascita alla terza età
Salute e Benessere – dalla sofferenza e diagnosi psicopatologica alla promozione del benessere e della salute.
Educazione e Sviluppo – dalle dinamiche di crescita ai processi di formazione

Lo Psicologo è un professionista sanitario che opera per la Salute e il Benessere delle persone e della comunità, utilizzando strumenti e tecniche di intervento psicologico sia in caso di difficoltà, disagio e sofferenza, così come per migliorare, promuovere e sviluppare le dimensioni personali e/o di comunità.

Lo Psicologo è un professionista che valorizza le abilità e le risorse presenti al fine di promuovere il “cambiamento” per potenziare (“empowerment”) e sostenere e l'evoluzione dell'essere individuale e/o sociale, avvalendosi di una pluralità di strumenti e metodi (colloquio clinico, osservazione empatica, test psicometrici, counseling, coaching, empowerment, etc.) finalizzati ad affrontare contesti personali, familiari e sociali complessi e mutanti.
@
E per chi fosse arrivato fin qui nel leggere, mi congratulo per la determinazione e la perseverante volontà di conoscere e approfondire (ottime qualità che sono indice di buonissime possibilità di affrontare un proprio viaggio di esplorazione interiore in modo profondo e proficuo), e non posso far altro che concludere "augurandoti" ogni "bene" (per la tua scelta, per il tuo percorso, per la tua evoluzione) , e "donandoti" il semplice proposito:
che tutto questo impegno possa trasformarsi in un...
---> “Buon Viaggio”.
...a cominciare già dal piccolo-grande esercizio a seguire...


..........................@..............................


3) L'INVITO al VIAGGIO @ Esercizio Psicologico per una "Scelta Consapevole"

Questo potrebbe divenire un "Esercizio prezioso" che potrà entrare a far parte del "bagaglio" delle nostre "competenze" in quanto potremmo applicarlo poi ad ogni scelta importante e vitale della nostra vita.

"Ricapitoliamo" ciò che abbiamo già detto sull'importanza di una SCELTA CONSAPEVOLE:

---> far emergere il "senso" e il "valore" della dimensione "decisionale"

---> cercare di "orientare" chi sceglie ad approfondire ed espandere il proprio "sentire":

- 1 facendo appello al proprio lato “intuitivo”, ciò che gli suggerisce il “cuore”
- 2 andando oltre il proprio sentire “emotivo” avvertito di “pancia”
- 3 cercando di integrare il tutto con la propria valutazione “razionale” indicata dalla “mente”

---> Questa modalità di processo decisionale che "unisce" e “integra” queste tre dimensioni (razionalità, emozione, intuizione) portandoci verso una Scelta Consapevole, ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare più lunga e impegnativa rispetto ad una scelta fatta impulsivamente “di getto”, eppure invece è una dinamica d'azione che offre il grande ed inestimabile vantaggio di avvicinarci con grande dovizia di particolari proprio verso ciò di cui la nostra “anima” (in nostro vero sè) ha veramente bisogno e vuole in modo autentico.

Come è possibile fare ciò?

Questo avviene grazie al fatto che così NON ci si lascia "influenzare" da:

- dai "condizionamenti" di altre persone per noi importanti (inibizione, imposizione o suggestione)
- da ciò che ci “ordina” la mente (freddo calcolo dell'utile)
- oppure da ciò che i nostri “capricci” emotivi "pretendono" (reazioni di pancia)
(tutte modalità di “reazione” più che di “risposta”, che avvengono in modo autonomo e separato dalla totalità del nostro essere)

---> MA si "ascolta" invece anche il lato più "prezioso" del nostro essere: "l'intuito" che viene dal "cuore".

Così otteniamo che Mente, Emozioni e Intuizioni siano in "integrazione dinamica", e che sia l' UNITA' del nostro essere a decidere (non alcuni nuclei separati all'interno di noi)

Quindi, quello che avviene con questa particolare modalità decisionale è che si risponde in modo “responsabile” (responsabilità = abilità a rispondere) alle richieste più essenziali che la vita ci pone, ascoltando e "integrando" tutte e tre le dimensioni del nostro essere (ed è questo ciò che ci da' una vera garanzia di autenticità nella nostra scelta).

---> Noi non siamo in genere "abituati" a fare ciò, e Tutto ciò potrebbe risultare ancora troppo vago e poco utile se non fosse possibile tradurlo in un qualche “consiglio” pratico, che si renda operativo e concreto. Ed è per questo quindi che ho provato a riassumere il senso di ciò che finora si è cercato di spiegare (nell' “espandere” così a lungo la questione), cercando di “condensare” il tutto in una “goccia essenziale” pratica ed operativa, in un appello semplice e chiaro, in un "esercizio" applicativo che possa "ispirare" la nostra scelta secondo le modalità finora descritte e abbozzate a parole.

---> Quindi mi rivolgo direttamente proprio a TE che in prima persona stai valutando di fare questa scelta, “donandoti” un suggerimento facilmente comprensibile e attuabile, in ciò che amo definire un “INVITO al VIAGGIO”:
@
Carissimo\Carissima,
INIZIA con il prenditi il tuo TEMPO senza avere “fretta” (nonostante qualsiasi “urgenza” tu possa sentire, la fretta è sempre una pessima consigliera) seguendo l'adagio della saggezza popolare: “affrettati lentamente, arriverai prima” (in quanto eviterai gli errori e le sviste causate dalla fretta che si precipita sul risultato immediato).

POI, per procedere senza farti frenare dai dubbi e dai timori innescati dalla Paura (col suo ampio spettro di alternative: paura di sbagliare, di non farcela, di non essere adeguato etc.) che rappresenta il “lato oscuro” della tua forza interiore che potrebbe paralizzarti e dissuaderti dal procedere, ed invece coltiva la FIDUCIA interiore verso te stesso, nutrendola di pensieri positivi e illuminandola con la serenità della tua coscienza lungimirante: questo è ciò che ti permetterà di fare la SCELTA Migliore “per Te”.

QUINDI, Esplora Valuta Soppesa le “informazioni” oggettive raccolte (servizi offerti, prestazioni, credenziali, orari, tariffe, etc.) e cerca di Sentire e Approfondire le tue “sensazioni-impressioni” che ogni professionista ha mosso in te (un qualcosa che vada “oltre” la semplice valutazione superficiale della “apparenza” ma che, partendo pure da quella, possa scendere in profondità dentro noi stessi per lasciar emergere un sentimento che sia il più intimo possibile).

POI, solo DOPO aver vagliato tutti i dati con la Mente e aver sentito muovere tutte le Emozioni che ti hanno generato nel profondo, “Lascia” tutta questa “marea” di informazioni e sensazioni a “decantare” (cioè lasciale a “riposarsi” nel contenitore del tuo essere – questo è un passo importante per non cadere in facili scorciatoie della mente che corre verso soluzioni dettate da impressioni fugaci, apparenze illusorie o ragionamenti incompleti), e fai questo “rilassamento” per almeno una Notte (dimensione in cui si attraversano gli stati onirici che animano sogni e visioni, e grazie all'accesso alle dimensioni più profonde del tuo essere, può portare fertili ispirazioni, anche nel caso in cui non ci ricordiamo minimamente dei nostri sogni - come si dice: “la notte porta consiglio”).

A questo PUNTO arriva L'INVITO al VIAGGIO vero e proprio:
@
Trova un momento tranquillo e uno spazio protetto nella tua giornata per dedicarti con calma a questo piccolo ESERCIZIO di “Respirazione Consapevole” (che è l'invito al viaggio in sé, e che potrai utilizzare per ogni processo “decisionale” della tua vita che ritieni essere importante):

- Siediti comodamente ma con la Schiena ben eretta
- Chiudi gli Occhi
- Respira profondamente, lentamente...
(cerca di respirare dalla pancia: metti il palmo della Mano destra sull'addome per facilitare una respirazione addominale, senti la pancia che si alza e si abbassa)

- Osserva il tuo Respiro
(il respiro va e viene, osservalo semplicemente, la mente ti distrarrà continuamente con pensieri e giudizi, è normale, non preoccuparti, cerca solo di riportare delicatamente la tua Attenzione al Flusso del Respiro... ogni volta che la mente “fugge via” tu pazientemente “ritorna” ad osservare il respiro... la pancia che si espande e contrae, il flusso dell'aria che entra ed esce... continua per almeno 5/10 minuti – mettere un timer potrà aiutarti)

- Fai la tua DOMANDA (riferita alla scelta di “un” professionista tra “più” alternative) e lascia che la parte più profonda della tua Anima suggerisca la “tua” RISPOSTA (non esiste la risposta esatta in assoluto ma solo quella più giusta per te)... prenditi il tuo tempo... lascia fluire emozioni e pensieri (che inevitabilmente sorgeranno) e continua ad osservare... la Risposta è lì, nel Qui e Ora che vivi nelle tue profondità-altezze, e potrà presentarsi come sensazione, pensiero, immaginazione, intuizione... (è nel “qui e ora” del momento in cui si è veramente presenti a sé stessi, qui è la ricchezza e il “tesoro” interiore; ricorda: essere “Ora è ORO”).

Ricorda che l'Anima non “urla” come fanno le emozioni della pancia, non “comanda” come i pensieri giudicanti della mente, ma ama “sussurrare” delicatamente le sue intenzioni... per poterla sentire concediti il Tempo, il Rilassamento e soprattutto il SILENZIO interiore per poterla Sentire...
L'esercizio in sé ha proprio lo scopo di creare le condizioni mentali che favoriscono questo prezioso Silenzio interiore, così che, quando le “onde” della mente si siano rilassate sia possibile vedere nelle nostre profondità proprio come attraverso le acque di un lago tranquillo.

Non preoccuparti se non arriva subito una risposta chiara e univoca... potrebbe succedere è normale (sopratutto per chi non ha dimestichezza con esercizi di rilassamento meditativo), ma sfrutta l'esercizio per arrivare a godere di uno stato di maggiore calma, tranquillità e di apertura che sicuramente favorirà un successivo processo decisionale più consapevole.

E sopratutto non demordere dopo un solo tentativo: se avrai la determinazione, la pazienza e anche il coraggio di poter ripetere questo semplice esercizio le volte che ritieni necessarie la sua portata e il suo effetto andranno ad amplificarsi gradualmente con la pratica.
@
BUON VIAGGIO...
e soprattutto...
... BUONA VITA
Altro

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
M
Presso: Consulenza ONLINE psicoterapia online

Ho avuto la fortuna di incontrare uno psicologo di rara bravura ed empatia. Sin dal primo incontro, ho percepito una profonda capacità di ascolto che mi ha fatto sentire compreso e accolto. Ogni sessione è un’opportunità per esplorare i miei pensieri e sentimenti, e il dottore si ricorda con attenzione tutto ciò che gli viene raccontato, dimostrando un’autentica cura per il mio percorso.

Una delle qualità che più apprezzo è la sua capacità di farmi vedere le cose sotto una nuova luce. Attraverso le sue intuizioni e domande, riesco a trovare prospettive nuove e più positive, che mi aiutano a gestire meglio le difficoltà della vita quotidiana. Grazie al suo supporto, mi sento molto meglio, come rinato.

Consiglio vivamente questo professionista a chiunque cerchi non solo un supporto psicologico, ma anche una guida empatica e competente.

Grazie mille Dottore!

A
Presso: STUDIO ASKA psicoterapia

Professionista con la P maiuscola empatico rassicurante calmo attento ad ogni dettaglio. Scrivo questa recensione dopo diversi incontri e devo dire che mi sta aiutando attivamente per la mia problematica. Lo consiglio caldamente a chi cerca un vero dottore della mente e dell’animo. grazie

G
Presso: STUDIO PRIVATO Prima Visita

Empatico e professionale, Francesco Sonzogni aiuta le coppie a ritrovare equilibrio e armonia.


M
Presso: STUDIO ASKA supporto psicologico

Professionista molto disponibile e gentile.
Mi sono trovata a mio agio già dalla prima seduta.


M
Presso: STUDIO ASKA psicoterapia

Col Dottor Sonzogni si comincia un viaggio, non un semplice incontro psicologico, cercando di entrare nei meandri interiori attraverso le piccole cose e non solo con i disagi e traumi che possono avere caratterizzato la nostra esistenza.
Francesco ti lascia parlare apertamente facendoti arrivare al nocciolo della questione con le tue forze, tenendoti con una mano eterea sul cammino migliore del tuo essere.


L
Presso: STUDIO PRIVATO colloquio psicologico

Tutto ok molta attenzione nei confronti del paziente grazie


S
Presso: STUDIO ASKA Prima Visita

Primo impatto più che positivo, il dottore è molto empatico e trasmette molta serenità


I
Presso: Consulenza ONLINE Prima Visita

Bravissimo. Super competente. Consigliatissimo a chi vuole intraprendere un viaggio di riscoperta del sé e cura interiore


J
Presso: STUDIO ASKA psicoterapia individuale

Dopo il primo app conoscitivo sono uscita dallo studio convinta a pieno di iniziare un percorso con lui.
Mi sono sentita a mio agio da subito.
Quando vado da lui mi sento leggera, serena e tranquilla.
Ottimo professionista, empatico, disponibile e ottimo ascoltatore.
Super consigliato!


G
Presso: Consulenza ONLINE consulenza online

Il dottore è molto empatico. Ha capito subito il mio problema. Mi sono sentita molto meglio dopo la prima consulenza. Lo consiglio a tutti !


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 10 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno,
ho scritto pochi giorni fa, relativamente ala fine di una relazione a seguito di tradimento.
gli avvenimenti spiacevoli sono stati diversi prima di scoprire il suo tradimento. Capisco che uno possa non voler stare più con una persona, ma non capisco la mancanza di responsabilità e correttezza verso l'altro. credo che ogni essere umano in quanto tale meriti rispetto, dal conoscerlo o meno.
Cosa mi lascia sconcertata riguardo alla relazione con il mio ex compagno è la mancanza più totale di rispetto verso la mia persona. Ma neanche un minimo di affetto? di correttezza? di visibilità?
Come ho accennato gli episodi spiacevoli, prima della scoperta del suo tradimento sono stati diversi: ad esempio in un litigio mi ha descritto come persona orribile, che non meritava nulla, incolpando solo me dei nostri problemi ( e io gli ho anche creduto e sono corsa ai ripari. Perché in quest'occasione non è riuscito ad essere sincero e a chiudere la sua farsa?) Successivamente ho trovato dei profilattici (non non li abbiamo mai usati) ed anche in quest'occasione chiedendo una spiegazione lui mi ha risposto che non erano cose che mi riguardavano, che non avevo diritti di conoscenza, ma semplicemente se non mi fidavo potevo andarmene (eh sì, sono rimasta e gli ho creduto) fino a quando ho scoperto il tradimento che a detta sua era un gioco, un gioco che non mi riguardava e non avrei neanche dovuto conoscere.
Ha chiesto perdono, dicendo che io ero la persona per lui più importante, l'amore e che avrebbe fatto di tutto per recuperare nel nostro rapporto.
Ovviamente a parole…. A fatti nulla, anzi, spesso nel mese successivo alla scoperta, non tornava neanche a casa. Diceva che io logoravo me stessa e lui per un gioco.
Gli credevo con tutta me stessa, ho cercato di credergli, ma ero come sempre invisibile. Avevo attacchi di ansia, che le rare volte che tornava a casa lui anche vedeva ma non ha mai mai e mai avuto un minimo scrupolo.
Ho deciso, dopo aver toccato il fondo, di non essere più invisibile andandomene. Lui tolto che a risposte a miei messaggi non ha mai fatto nulla, se non mettersi l'amante subito in casa. Mi ha detto che sono io che sono andata via, io che ho messo fine a tutto.
Ora io so che valgo, che non sono invisibile, sto facendo un percorso e sto raccogliendo poco alla volta i frutti. Ma quello che mi ha fatto credere ancora rimane, come un velo grigio che ancora fa parte dei pensieri, della considerazione.
Provo ribrezzo per chi riesce a distruggere le persone non assumendosi mai le proprie responsabilità. Può capitare di non voler più stare con una persona, ma perseverare nel infliggere dolore, la disonestà a cosa portano?

Buongiorno Gentile Utente,
avevo già seguito la sua prima domanda ma non avevo potuto rispondere per mancanza di tempo purtroppo (spero potrà ben capire), ma ora che ho un attimo le voglio rispondere perchè la sua lunga condivisione, come la precedente, contiene tutta la carica emotiva che la sta travolgendo e non posso fare a meno che empatizzare con lei in questa sua difficile situazione e mostrarle tutta la mia solidarietà. C'è sicuramente molto elemento di sfogo in questa sua dichiarazione che esprime tutta l'incredulità e l'alienazione, oltre che il dolore, provata di fronte ad una situazione davvero di difficile comprensione e accettazione: da qui è facile intuire la genesi dentro la sua anima del "ribrezzo" di cui ci parla qui in conclusione, insieme alla sua domanda che racconta tutta l'ineffabile emozione provata che sconfina nell'apparente "assurdità" del comportamento altrui, così incurante dei sentimenti e della sofferenza di una persona che fino a qualche attimo prima era la compagna della sua vita! Detto questo spero avrà inteso che mi è chiaro il quadro generale in cui si trova, le difficoltà che vive e il dolore che prova. Quindi provo a rispondere alla sua domanda conclusiva (ben sapendo che è ben poca cosa rispetto a tutta la tempesta emotiva che la travolge). Si chiede giustamente quale è il "senso" della disonestà e del continuare ad essere insensibili perseverando ad infliggere dolore a chi ci è vicino: "a cosa portano" ? Evidentemente non portano da "nessuna parte" se non che portano a complicare ed amplificare le conseguenze delle proprie "malefatte". Ma se un senso non c'è quello che è più saggio chiedersi potrebbe essere: quanto "cieca" può essere una persona che continua a nuocere agli altri senza considerazione alcuna??? Domanda retorica che riguarda solo lui - risposta facile: non c'è limite alla "miseria" umana ! Basti pensare alle atrocità che la gente commette durante le guerre, genocidi etc... (quindi un senso negativo c'è: l'abisso oscuro dell'egoismo umano). MA per fortuna l'anima umana molto altro e molto di più e la buona notizia è che non c'è limite alla potenza dell'Amore vero autentico e nobile (basti pensare alle innumerevoli opere umanitarie che hanno costellato la storia dell'umanità e che si nascondono anche oggi nelle azioni compiute dai piccoli e grandi eroi della "quotidianità" umana che non è mai sotto i riflettori ma che si prodiga nelle "prime linee" di intervento e cura delle emergenze e dei bisogni esistenziali dei sofferenti, così come nella promozione del benessere della grande famiglia umana... ). Ma sicuramente questa non è la risposta che cerca, sebbene può esserle utile come cornice di riferimento in cui inserire la sua personale sofferenza che sta vivendo. Ma allora verrebbe da chiedersi: dove è questo amore che gli amanti traditi si sono sentiti dichiarare all'origine della loro relazione? Ebbene, purtroppo, la maggior parte delle relazioni sentimentali si basa su un tipo (e su un livello) di amore molto diverso da quello di cui abbiamo appena accennato: l'amore romantico il più delle volte è macchiato e inquinato da un profondo e malcelato egoismo, il cui lato oscuro emerge non appena le cose cominciano ad andare male e i tempi della "luna di miele" sono ormai solo lontani ricordi. Ed ecco quindi che si presentano gli scenari dell'allontanamento (reciproco o di uno dei due) seguiti quasi sempre dal tradimento e la menzogna, per poi degenerare spesso nel cinismo e nella crudeltà! Purtroppo questa non è una eccezione, ma più spesso la regola, e quel che vediamo sono tante varianti di questo unico tema oscuro e venato di drammaticità. Il comportamento del suo ex compagno è una di queste varianti (e forse una di quelle del peggiore gusto): menzogna, tradimento, negazione di responsabilità e proiezione di colpa sull'altro!!! (non le risuona come una triste sintesi di ciò che vi è successo?).
Ma quel che veramente conta per la cura del suo benessere e della sua vita, non è tanto quindi chiedersi il senso di ciò che il lato oscuro dell'altro sta facendo contro me, bensì piuttosto il chiedersi cosa può fare lei in questa situazione per uscire dal tormento di questa situazione e dalla sofferenza che sembra intramontabile... Sì ma come? Innanzitutto continuando con forza e coraggio il percorso che dice di stare facendo, difendendosi dagli attacchi subiti amplificando la consapevolezza del suo valore e della sua dignità (come dice lei : "io so che valgo"), ed esercitandosi ad applicare la difficile Arte del "lasciar andare" la presa che ancora la lega a lui, coltivando le qualità dell'intelligenza emotiva che più mi servono a prendermi cura di me stessa: guarire la rabbia e la nausea (ribrezzo) che mi ha provocato, nutrire le mie capacità di accettazione (attenzione non "rassegnazione passiva") ma una qualità attiva che può donarmi un raggio di luce e serenità anche in mezzo alla tempesta, e col tempo lo sforzo e il cammino la più preziosa delle qualità: il Perdono!!! Attenzione che con ciò non intendiamo riaprigli la porta del cuore.. bensì il Perdono inteso come liberazione dai legami di risentimento che mi imprigionano a lui. Come dice il Poeta: Perdonare è Liberare un prigioniero per poi scoprire che quel prigioniero eri TU.
Quindi concludo (essendomi già dilungato troppo) augurandole con tutto il Cuore che possa trovare dentro di Sè le Forze della Luce necessarie ad uscire da questa "Notte Oscura" incamminandosi verso la Rinascita della sua Vita arricchita di nuova e più profonda consapevolezza che le permetta di evocare e attirare sul suo percorso un compagno davvero degno della sua Anima rinnovata!
Purtroppo le cose da dire sarebbero ancora tante e il tempo invece è sempre poco... ma non esiti a contattarmi se le può far piacere continuare la comunicazione.
E quindi semplicemente: Buon Viaggio verso la Luce! Un grande Abbraccio di Arcobaleno possa scaldarle e illuminarle il Cuore per alleggerirlo e sollevarlo verso nuove altezze in cui scoprire le qualità sublimi dell'Amore autentico dentro sè (prima ancora che nell'altro). Luce, Pace e Bene.
Francesco

Dott. Francesco Sonzogni

Salve! È un periodo molto stressante e ultimamente mi capitano dei momenti di 5/10 minuti di forte ansia in cui avverto sudorazione, dolore al petto, tremori e un forte senso di confusione. Potrebbe essere un attacco di panico? Grazie in anticipo

Buongiorno, dalle informazioni che ci fornisce si evince che sono sintomi che riflettono un disagio appartenente allo spettro dei disturbi d'ansia e nello specifico potrebbe sicuramente essere "anche" un attacco di panico, ma è sicuramente prematuro e avventato affermarlo senza un'ulteriore analisi e approfondimento del caso effettuabile tramite un percorso di psicoterapia. Dalla sua domanda si intuisce però una curiosità di tipo "diagnostico" (cioè queale "etichetta" psicopatologica potrei apporre al mio disagio?) e molto probabilmente, essendo i disturbi d'ansia molto "popolari" e gli "attacchi di panico" molto frequenti nella popolazione ne avrà forse sentito parlare e la tematica la avrà incuriosita (del tipo: magari è ciò che mi sta accadendo anche a me?!), ed ecco che quindi mi permetto di darle degli spunti riflessione che vanno oltre la sua domanda specifica ma che cercano di rispondere a ciò che la sua domanda allude implicitamente: sicuramente i suoi sintomi "potrebbero" essere il corrispettivo di un "attacco di panico" ma ciò che veramente conta sapere in ogni caso (che sia un'ipotesi corretta o meno) è che qualsiasi disturbo psicologico, per quanto inquadrabile con "etichette" verbali generalizzate, comporta un approccio alla soluzione che è altamente personale e soggettivo in quanto ognuno di noi è un essere individuale unico e irripetibile, con caratteristiche di personalità, di esperienza e di vissuto altamente e strettamente personalizzate, così come lo è sia lo sviluppo dei sintomi e la via verso la loro soluzione. quindi mi permetto di invitarla a spingere la sua curiosità un pò oltre la sola volontà di conoscere il "nome" del proprio disagio, e andare verso l'indagine di "cosa" lo origina e soprattutto verso il "come" si possa risolverlo con successo, ed affrontare così con coraggio un percorso di auto-conoscenza interiore e profonda, un "viaggio" verso la scoperta del proprio sè più intimo che le permetta di arginare i propri limiti esistenziali e sviluppare le proprie risorse e potenzialità nascoste aldilà di questi sintomi. Per fare questo il modo migliore è scegliere una "guida" psicoterapeutica che la accompagni in questo "viaggio" interiore verso territori inesplorati di sè. Concludo co un adagio: l'ansia è un sintomo comune a milioni di persone nel mondo, ma la sua libertà da questi sintomi che la potrà portare a scoprire la sua personale fonte e sorgente del vero e autentico benessere esistenziale è sicuramente unica e solo sua, quindi: Buon Viaggio per uscire da questo "tunnel" ed andare verso la Luce del suo vero Essere.

Dott. Francesco Sonzogni
Vedi tutte le risposte

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.