Buongiorno volevo fare una domanda… semplice curiosità… se una persona seguita da uno psicoterapeuta

20 risposte
Buongiorno volevo fare una domanda… semplice curiosità… se una persona seguita da uno psicoterapeuta, giorni prima di una seduta, pensa di farla finita, può contattare il terapeuta per telefono o è meglio aspettare l’appuntamento??
Grazie mille
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi dispiace per la domanda che pone perché lascia intendere che sta attraversando un periodo molto complesso. Ritengo che, senza abusarne, si possa sempre contattare il terapeuta tra una seduta e l'altra in un momento di effettivo bisogno Tuttavia se fosse possibile aspettare per voi riparlarne in maniera più approfondita in seduta credo sarebbe meglio non tanto più una questione di disturbo pensi per una questione di poter trattare in maniera più dettagliata l'argomento.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, la possibilità di contattare il proprio terapeuta è qualcosa che si pattuisce insieme durante i primi colloqui. Detto ciò se lei si sentiva di scrivere al suo terapeuta, poi sarà lui a decidere come gestire la sua urgenza.
Inoltre si ricordi sempre che se si trova in un momento di grande dolore con dei pensieri che possano mettere a rischio la sua vita, può sempre recarsi in pronto soccorso dove riceverà tutto il supporto di cui ha bisogno.
cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Buonasera gentile utente. Il contatto telefonico da parte dei pazienti è a discrezione del terapeuta: alcuni terapeuti permettono di essere contattati telefonicamente, concordandolo con il paziente e, frequentemente, raccomandando di non "eccedere", (come alcuni pazienti tendono a fare). Altri terapeuti non lo consentono. La sua pare essere una questione di urgenza e, in tal caso, il terapeuta (a mio avviso) potrebbe/dovrebbe essere contattato. Come le ha risposto la collega Dott.ssa D'Angelo, se sono presenti franche ideazioni a rischio della propria incolumità e/o una pianificazione, il mio consiglio è quello di rivolgersi al P.S., i cui uno psichiatra valuterà la sua condizione clinica, se si tratti di una situazione di urgenza/emergenza e deciderà sul da farsi. Cordiali saluti. Dott. Ceruti
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. La domanda che lei fa per curiosità richiede a mio avviso una risposta complessa che non è possibile fornire in modo completo attraverso questo spazio. Per grandi linee, la possibilità e le modalità con cui contattare il proprio psicoterapeuta e gli altri servizi in casi di questo genere vengono discusse e concordate all'interno dei colloqui. In generale, nei casi in cui è presente il rischio suicidario si prevede di rivolgersi al Pronto Soccorso per ricevere immediata assistenza ed aiuto, il proprio psicoterapeuta ed eventualmente altre figure di riferimento. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, se intende finire la terapia è meglio aspettare. Se intende, come temo, finire con la sua vita, la chiami.
Spero di aver interpretato male la sua domanda....
Claudia m
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

in caso in cui vi sia un pericolo reale di suicidio il paziente può contattare lo specialista da cui è seguito. Nella maggior parte dei casi viene, lo psicoterapeuta effettua un invio al centro crisi più vicino, struttura sanitaria adeguata ad accogliere questo tipo di problematiche.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Francesca Froiio
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, la sua domanda lascia intendere che sta attraversando un periodo davvero complesso. La possibilità di contattare il terapeuta oltre lo spazio di terapia, viene concordata in sede di colloquio. Se lei sente che non può aspettare il prossimo colloquio, si senta libero di contattare il suo terapeuta che a sua volta saprà indicargli come è meglio procedere. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, ovviamente può contattare il suo psicologo quando vuole se sente di avere una emergenza. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, può scrivere al suo terapeuta in modo che anticipate il vostro appuntamento e parliate insieme del suo stato depressivo e della necessità di affiancare un aiuto farmacologico Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, mi sembra opportuno che il paziente contatti il proprio terapeuta nel momento di massimo bisogno.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Massimo Mestroni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Trieste
Buonasera. Sono dell'idea che un'ideazione autolesiva e suicidaria, sia un motivo più che valido per contattare il proprio terapeuta, soprattutto se l'ideazione è sentita in modo pressante. Fatta questa premessa, nonostante una disponibilità a mio avviso doverosa da parte di un terapeuta in casi del genere, va tenuto presente che la natura stessa ad esempio di una libera professione non può garantire a tutti gli effetti un costante servizio di emergenza, per cui è importante tenere presente la possibilità di rivolgersi al Pronto Soccorso, che tra l'altro dovrebbe essere in contatto diretto con servizi specialisti come ad esempio l'SPDC - Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura - (o almeno così si chiama dalle mie parti). Ad ogni modo, al di là di eventuali servizi forniti dalle Aree di Emergenza e dai Pronto Soccorso, qualora emergano spinte suicidarie, andrebbe sempre considerata pure una valutazione psichiatrica, per prevedere anche un'eventuale terapia farmacologica da affiancare alla psicoterapia.
Cordialmente,
M.M.
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Buonasera, mi spiace per ciò che sta vivendo. Ovviamente le direi di aprirsi e di farsi sostenere da chi le è caro. Contatti il suo terapeuta che sicuramente le offrirà supporto, in caso si rechi al pronto soccorso dove le daranno un supporto immediato. Forza la sostegno anche io da qui, forte forte forte! Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Mi spiace molto per ilsuo dolore. Se sente che è un momento particolarmente difficile contatti il suo terapeuta e poi parli con lei/ lui nella seduta successiva di come si è sentit*, è molto importante. Lei è IMPORTANTE, spero che il suo percorso la possa aiutare al meglio.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, la ringrazio per averci contattato. Quello che mi sentirei di suggerirle è di confrontarsi con il suo terapeuta in modo da stabilire quando e come contattarlo al di fuori delle sedute e come gestire le emergenze, fa parte delle regole del setting terapeutico. Di solito si può contattare il terapeuta in situazioni di emergenza al di fuori delle sedute, ed eventualmente anticipare la seduta e approfondire la situazione alla prima seduta possibile. Come hanno già suggerito i colleghi, in casi di estrema emergenza è consigliabile recarsi al pronto soccorso informando tempestivamente anche il terapeuta che la sta seguendo. Un caro saluto.
Dott.ssa Greta Tovaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Salve.
Che cosa intende con "farla finita"? Si riferisce alla possibilità di togliersi la vita? In questo caso sarebbe consigliato parlarne col suo terapeuta, magari prima al telefono, e poi anche in seduta. Parlare di questi pensieri potrebbe aiutarla a non agirli. E mi ha colpito molto anche un altro termine che ha usato "curiosità", un altro modo per dire di una cura, una preoccupazione che in fondo ha nei confronti di sè. Non si faccia problemi nel domandare: sia pure "curioso".
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Dott.ssa Gessica De Cesare
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, in casi così delicati, il paziente può chiamare il suo psicoterapeuta, che dovrebbe fargli chiamare anche lo psichiatra, se è in cura farmacologica, o mandarlo al pronto soccorso. Inoltre, potrebbe anche chiamare il 118 e riferire l'accaduto per mandare un'ambulanza a casa del paziente, e avvisare i familiari. Gessica DC
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, se l'ideazione suicidaria parte da uno stato di profonda sofferenza che in quel momento il paziente non è grado di sostenere, al punto da voler porre fine alla sua vita, deve assolutamente chiamare il terapeuta per anticipare la seduta, o quantomeno avere un riscontro/supporto rispetto ad un momento così critico. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Fabiana Schilliro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gent.le utente,
mi dispiace se sta attraversando un periodo difficile. Se si trova in un momenti di urgenza come descrive non esiti a contattare il suo terapeuta. Inoltre si ricordi in momenti di difficoltà può contattare sempre il pronto soccorso dove riceverà tutto l'aiuto di cui ha bisogno.
Resto a disposizione.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Fabiana Schillirò
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
In situazioni di emergenza come quella che descrivi, è fondamentale non aspettare la seduta programmata. Ti consiglio di contattare immediatamente il tuo terapeuta o un professionista di emergenza per un supporto tempestivo. La psicoterapia breve strategica può essere un approccio utile per affrontare situazioni difficili in modo rapido ed efficace, in modo da ridurre il carico emotivo e intervenire prima che la situazione diventi troppo grave.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, è molto importante che una persona che sta attraversando un momento così difficile e ha pensieri di autolesionismo o suicidio cerchi immediatamente supporto. In una situazione come quella che descrive, il contatto con lo psicoterapeuta non solo è possibile, ma consigliato. Molti terapeuti sono disponibili anche al di fuori delle sedute, soprattutto in casi di emergenza emotiva. Nel caso in cui non riuscisse a mettersi in contatto con il suo psicoterapeuta, le suggerisco di rivolgersi a un servizio di supporto telefonico, come i numeri di emergenza dedicati al benessere psicologico, o anche a un pronto soccorso se la situazione fosse particolarmente grave. Non bisogna mai aspettare la seduta programmata se si ha un'urgenza emotiva, è fondamentale intervenire tempestivamente per garantire la propria sicurezza. Se i pensieri autolesionistici sono ricorrenti o intensi, sarebbe importante anche discutere con lo psicoterapeuta eventuali strategie di coping più immediate e pratiche da adottare nel quotidiano per gestire queste emozioni. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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