Buongiorno, sto seguendo un regime alimentare ma ho sempre fame e mi abbuffo, cosa posso fare? Buo

24 risposte
Buongiorno, sto seguendo un regime alimentare ma ho sempre fame e mi abbuffo, cosa posso fare?
Buona giornata
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, sarebbe utile approfondire le cause di ciò che ha descritto attraverso un percorso di supporto psicologico ed eventualmente contattare anche altre figure professionali che si occupano di problematiche alimentari.
Sarei felice di seguirla in questo percorso.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Dominga Gulli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Messina
Gentile utente, "cosa posso fare" mi sembra un ottimo punto di partenza per esplorare che cosa sta succedendo e quale eventuale direzione instradare. Continuerei l'esplorazione... perché sta seguendo un regime alimentare? Da quanto tempo? Si sta facendo aiutare da un nutrizionista/dietista? Se si, provi a parlarne con lui/lei. Può succedere che i disagi nel rapporto con il cibo non riguardino esclusivamente un sufficiente apporto calorico ma siano appannaggio di disagi psichici e/o emotivi. Se è seguita dal punto di vista nutrizionale da un professionista che le conferma che il regime alimentare è adeguato le suggerisco di svolgere una consulenza psicologica affinché possa comprendere se e come la sua fame e le abbuffate rispecchiano un disagio psicologico, come curarlo e guarirlo. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Dott. Gianluca Zazzi
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Sarzana
Buonasera, La sensazione di fame costante e le abbuffate possono avere diverse cause, tra cui: squilibri ormonali. Alcuni ormoni regolano l'appetito e il senso di sazietà. Squilibri in questi ormoni possono portare a una maggiore sensazione di fame. Dieta troppo restrittiva: una dieta troppo rigida e ipocalorica può rallentare il metabolismo e aumentare la sensazione di fame, portando a abbuffate reattive. Fattori psicologici: emozioni come stress, ansia e noia possono innescare il desiderio di mangiare, anche se non si ha fame fisica. È importante sottolineare che non esiste una soluzione unica per tutti. Ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. Ti consiglio di lavorare con un professionista della salute per identificare le cause specifiche del tuo problema e trovare le strategie più adatte a te.
Ricorda, cambiare le abitudini alimentari richiede tempo e pazienza. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. Continua a perseverare e a cercare il supporto necessario.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve,mi auguro che il suo regime alimentare sia stato preparato da un professionista. Unire all’alimentazione alcune modalità che la possano rendere più consapevole di quali siano le cause che la spingono ad avere fame potrebbe essere interessante per lei. La mindfulness potrebbe aiutarla ad acquisire quegli strumenti di attenzione e consapevolezza che le permetterebbero di essere maggiormente presente quando si avvicina al cibo. Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
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Dott.ssa Adriana Bettoso
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Trieste
Gentile, le consiglio di contattare il nutrizionista che le ha consigliato questo regime alimentare, se una dieta è fatta bene non dovrebbe creare un senso di fame esagerato ma se cosi' fosse, può sempre modificarla.
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la prima cosa da fare se non l'ha già fatto è parlare con chi le ha prescritto il regime alimentare. Spiegare bene cosa e come le succede. Fare un check generale sulla salute. Un sostegno psicologico le potrebbe essere utile per affiancare un lavoro sui suoi vissuti, comprendere che succede dentro di lei, motivarla e sostenerla. Nella sua lettera ci sono troppi pochi elementi per poter aggiungere di più. Se vuole, approfondire ci sono. Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, buongiorno e grazie per aver condiviso con noi questa difficoltà. È molto positivo che tu stia cercando di affrontare questa situazione e cerchi delle soluzioni.

Quando si segue un regime alimentare, è normale che possano sorgere momenti di difficoltà, come la sensazione di fame costante o la tendenza a cedere alle abbuffate. Questo può accadere per diverse ragioni, e capire cosa sta accadendo nel tuo caso specifico è il primo passo per trovare una soluzione.
Prima di tutto, è importante che tu ti assicuri che il regime alimentare che stai seguendo sia equilibrato e adatto alle tue esigenze specifiche. A volte, regimi troppo restrittivi possono portare a una sensazione di privazione, che può innescare un ciclo di fame e abbuffate. Potresti trovare utile riflettere su quanto il tuo piano alimentare soddisfi realmente il tuo fabbisogno energetico e nutrizionale. Potresti parlare con un nutrizionista o un dietologo, che può aiutarti a rivedere il tuo regime in modo che sia sostenibile e bilanciato, senza farti sentire affamato/a.

Oltre a questo, è importante considerare anche gli aspetti emotivi e psicologici legati al cibo. Spesso, la fame che percepiamo non è solo fisica, ma anche emotiva. Situazioni di stress, ansia o noia possono portare a cercare conforto nel cibo. In questi casi, può essere utile esplorare altre modalità per gestire queste emozioni, come l'attività fisica, la meditazione o anche semplicemente dedicarsi a un hobby che ti piace.

Un altro aspetto da considerare è il modo in cui affronti i momenti di abbuffata. Può essere utile cercare di non giudicarti troppo duramente quando accade, ma piuttosto cercare di capire cosa ha scatenato quel comportamento. Accettare che può capitare è importante per non cadere in un circolo di sensi di colpa che potrebbe alimentare ulteriormente il problema.

Infine, è fondamentale che tu ascolti il tuo corpo e i suoi segnali. Mangiare quando hai fame e fermarti quando sei sazia, anche se richiede pratica e pazienza, può aiutarti a sviluppare un rapporto più sano con il cibo.

Spero che questi spunti possano esserti utili. Non esitare a cercare ulteriore supporto se senti di averne bisogno. Prenditi cura di te!
Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.






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Dott.ssa Letizia Muzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pontassieve
Buongiorno
è necessario comprendere quali sono i pensieri, le situazioni e le emozioni presenti prima, durante e dopo le abbuffate e soprattutto comprendere il significato che ha per Lei il cibo. Sarebbe opportuno che si rivolga ad uno specialista psicoterapeuta esperto anche in dipendenza alimentare/affettiva. Se necessita di ulteriori indicazioni o chiarimenti non esiti a contattarmi, dott.ssa Letizia Muzi
Dott.ssa Carlotta Soldan
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Milano
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua difficoltà. Capisco quanto possa essere frustrante affrontare questa situazione. È davvero difficile seguire un regime alimentare quando la fame sembra non lasciarti tregua, e ti ritrovi poi a cedere alle abbuffate. Mi piacerebbe capire meglio alcune cose: quando senti questa fame più intensa? Ci sono momenti particolari della giornata o situazioni specifiche in cui succede? E cosa provi emotivamente prima o dopo un’abbuffata? Ad esempio, ti capita di sentire troppo stress o di sentirti triste, in colpa? A volte dietro ai comportamenti come quelli che hai descritto, oltre alla componente fisica della fame, c'è anche un bisogno emotivo che non trova spazio e che porta a cercare conforto nel cibo. Potrebbe darsi che il regime alimentare che stai seguendo sia troppo restrittivo o non adatto alle tue necessità, sia fisiche che emotive. Ti suggerirei di valutare, magari con l'aiuto di un nutrizionista, se il regime alimentare può essere adattato per renderlo più equilibrato e sostenibile. Parallelamente, possiamo lavorare insieme per comprendere meglio le emozioni che possono scatenare queste abbuffate, e trovare strategie per gestirle in modo diverso. Resto a tua disposizione per approfondire questo percorso e aiutarti a ritrovare un equilibrio che ti faccia sentire meglio con te. Un caro saluto, dott.ssa Carlotta Soldan.
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Buongiorno, per il regime alimentare che sta seguendo, sarebbe utile contattare il professionista a cui si è rivolta/o, così da personalizzare e bilanciare al meglio l’assunzione di cibo. Va però precisata una cosa, che il rapporto con il cibo dipende sopratutto dal rapporto con noi stessi, ecco perché le consiglio una consulenza psicologica, così da approfondire e fare chiarezza dentro di Lei, ritrovando il suo benessere e la sua serenità.

Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto
Dott.ssa Giuseppina Simona Di Maio
Psicologo, Psicologo clinico
Casavatore
Gentile utente, il regime alimentare le è stato prescritto e formulato su misura da un professionista?
Se la risposta è positiva bisogna sempre considerare che l'alimentazione (il cibo) ha una forte relazione con l'assetto psicologico e la componente psicologica della persona stessa. Se il regime che segue è bilanciato e non la "riduce alla fame", bisognerebbe considerare di affiancare al percorso dimagrante un supporto psicologico al fine di comprendere il ruolo che il cibo ha avuto- ha- avrà nella sua vita.
Saluti.
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Psicologo, Psicologo clinico
Lido Di Ostia
Buongiorno. Prima di tutto, sarebbe necessario approfondire il regime alimentare che sta seguendo: è bilanciato? Assicura tutti i nutrienti di cui ha bisogno? A volte, diete troppo restrittive o squilibrate possono aumentare la fame e il desiderio di abbuffarsi. Sarebbe innanzitutto importante consultare un nutrizionista per assicurarsi che la dieta sia adatta alle sue necessità ed evitare assolutamente le diete "fai da te". Inoltre, il senso di fame può essere influenzato da diversi fattori, anche emotivi e psicologici. Potrebbe essere utile imparare a distinguere tra la fame fisica e la fame emotiva: la fame fisica si sviluppa gradualmente ed è soddisfatta mangiando una varietà di cibi. La fame emotiva, invece, è spesso improvvisa e legata a desideri specifici o a emozioni. Le abbuffate spesso possono essere un modo per affrontare emozioni difficili come stress, ansia o tristezza. Se ritiene che lo stress o altre emozioni stiano influenzando il suo comportamento alimentare, potrebbe essere utile esplorare le cause sottostanti. Una combinazione di educazione alimentare e supporto psicologico potrebbe aiutarla a sviluppare una relazione più sana e flessibile con il cibo. Resto disponibile per un eventuale approfondimento insieme. Cordialmente, dott.ssa Eleonora Scancamarra
Dott.ssa Pinella Chionna
Psicologo clinico, Psicologo, Professional counselor
Mesagne
Buongiorno,
comprendo quanto possa essere frustrante seguire un regime alimentare e sentirsi costantemente affamati, portando poi a episodi di abbuffate. Questo potrebbe essere un segnale che il regime alimentare che sta seguendo non è completamente adatto alle sue esigenze, sia a livello nutrizionale che psicologico.
Le consiglierei di rivolgersi a un professionista, come un nutrizionista o dietologo, che possa valutare il suo piano alimentare e fare eventuali aggiustamenti per renderlo più equilibrato e soddisfacente. È importante che la dieta sia sostenibile e che non le faccia sentire privazioni troppo intense, perché questo può facilmente portare a compensare con abbuffate.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare eventuali aspetti emotivi legati alla fame e alle abbuffate. A volte, infatti, la fame che percepiamo non è solo fisica, ma può essere legata a emozioni come stress, ansia o noia. Lavorare su queste dinamiche, magari con l’aiuto di uno psicologo, può essere un passo importante per ritrovare un equilibrio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o consigli.
Buona giornata,
Dott.ssa Pinella Chionna
Dott.ssa Eleonora Mini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Muggiò
Buongiorno, seguire un regime alimentare diverso dalla dieta a cui si è abituati non è sempre facile e può portare anche a momenti di frustrazione e sconforto. Prima di tutto, questo regime alimentare è stato predisposto da un professionista? E' molto importante che lo sia per evitare squilibri controproducenti se non addirittura dannosi. Il mio consiglio è quello di affiancare un percorso di supporto psicologico per poter gestire al meglio le emozioni, confrontarsi e parlare liberamente delle sue paure o ansie o dubbi e comprendere da cosa nasce l'abbuffata per poterla arginare. Rimango a completa disposizione online per ogni necessità! Un caro saluto, Dott.ssa Mini
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione riguardo al regime alimentare che sta seguendo. La sensazione di fame costante e il desiderio di abbuffarsi possono essere segnali importanti che meritano attenzione. Tuttavia, con le informazioni fornite, è difficile determinare con precisione la causa di questi sintomi.
È possibile che il regime alimentare che sta seguendo sia troppo restrittivo e non fornisca al suo corpo i nutrienti necessari. Questo potrebbe portare a una sensazione di fame persistente e a episodi di abbuffate. In questo caso, potrebbe essere utile consultare un professionista dell’alimentazione, come un dietologo o un nutrizionista, che possa valutare il suo piano alimentare e suggerire eventuali modifiche per renderlo più equilibrato e sostenibile.
Inoltre, è importante considerare che le abbuffate potrebbero avere anche componenti psicologiche. Lo stress, l’ansia o altre emozioni possono influenzare il nostro rapporto con il cibo. Se ritiene che questi fattori possano essere rilevanti, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo che possa aiutarla a esplorare e gestire questi aspetti.
La invito a prendersi cura di sé e a cercare il supporto di professionisti qualificati per affrontare questa situazione in modo completo e personalizzato.
Le auguro una buona giornata e spero che trovi presto una soluzione che la faccia sentire meglio.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima immagino il disagio che sta vivendo tra ,la restrizione alimentare che ha iniziato e il suo bisogno intenso di riempire lo stomaco.... un vero comportamento conflittale...La invito quindi ad informare il suo nutrizionista (SPERANDO CHE NE ABBIA CONSULTATO UNO) se dovesse persistere nonostante le correzioni alla dieta.....probabilmente si tratta di fame emotiva..e quindi la invito a fare una consulenza psicologica. Resto a sua disposizione e la saluto cordialmente - dott. Adriana Gaspari
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Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ti consiglierei di fare una seduta con un terapeuta di approccio breve strategico. Potrebbe esser molto utile per te.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Valeria Oliveri
Psicologo, Psicologo clinico
Montespertoli
Gentile utente, per prima cosa le suggerisco di confrontarsi con il professionista che le ha proposto il suddetto piano alimentare - condividendo il suo vissuto personale. Le informazioni riportate non sono sufficienti a decretare l'eventuale presenza di disturbi alimentari. In ragione di ciò le consiglio di intraprendere un percorso psicologico con un professionista specializzato nel trattamento di suddetti disturbi. Saluti Dr.ssa Oliveri
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera. A volte tutto ciò che si restringe diventa la propria abbuffata.
Sarebbe importante conoscerla nello spazio di terapia ed esplorare insieme gli episodi di abbuffata per comprendere gli antecedenti che la innescano.
Antecedenti che possono essere situazioni, pensieri, emozioni difficili.
Non solo, anche come vive il post abbuffata e se eventualmente ci sono, ad esempio, delle condotte compensative.
Ogni persona è una storia unica. Ogni sintomo, ogni malessere va esplorato alla luce della propria storia.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Dott. Francesca Gabrielli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, innanzitutto il suo regime alimentare è auto-prodotto o gliel'ha strutturato un/una nutrizionista? Ad ogni modo nel primo caso consiglio di effettuare una visita da uno specialista della nutrizione, e nel secondo caso consiglio comunque di parlarne con chi la segue. Inoltre suggerisco un consulto con uno psicologo per capire quali sono le ragioni dietro le sue "abbuffate" . Saluti
Dr. Giacomo Bonetti
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente,
comincerei dal condividere queste informazioni con il professionista che ha messo a punto il regime alimentare che sta seguendo. Dopo di che, uno psicologo potrebbe aiutarla con il problema delle abbuffate.
Dott. Giacomo Bonetti
Dott.ssa Laura Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
quando si verificano episodi di abbuffata bisogna considerare una serie di aspetti.
Le lascio delle riflessioni che possono essere di supporto per comprendere meglio il problema:
- leggo l'espressione "regime alimentare" che mi fa immaginare un'alimentazione molto restrittiva e fatta di privazioni. Spesso il privarsi dei cibi che ci piacciono, o di quelli ritenuti "junk food" può innescare il forte desiderio di quegli stessi cibi e questo potrebbe comportare una perdita di controllo che sfocia nell'abbuffata. La domanda dunque è: quanto è equilibrato ed inclusivo il suo menu settimanale? C'è spazio anche per ciò che le piace? O ci sono solo restrizioni?
La chiave per un equilibrio alimentare non è mai la restrizione, ma l'inclusione sapiente e proporzionata di tutti gli alimenti badando a quantità e frequenza.

- Leggo poi "ho sempre fame". Ci sono varie sfumature della fame, da quella fisiologica a quella che risponde a dei bisogni emotivi aiutandoci a gestire le emozioni (mangiare per noia; per rabbia; per tristezza). Mangia in risposta ad una fame fisiologica o per gestire le sue emozioni? Ci sono delle situazioni particolari che le attivano maggiormente il rischio di abbuffata (ad esempio: quando sto da sola a casa; mi accade sempre dopo cena; dopo una litigata)?

- "Cosa posso fare?" - Per quanto sappia che la risposta, di per sè, non può essere esaustiva e risolutiva, mi auguro di averle fornito delle riflessioni e delle domande a cui rispondere per iniziare ad orientarsi meglio rispetto al problema affinchè possa chiedere aiuto a professionisti dell'area psicologica e nutrizionale.
Buongiorno, grazie per la sua domanda. Quello che descrive è un’esperienza abbastanza comune quando si segue un regime alimentare restrittivo o non equilibrato. Spesso la fame persistente può dipendere da diete troppo povere di proteine, fibre o grassi buoni, che aiutano a sentirsi sazi più a lungo. Distribuire il cibo in più pasti o spuntini può ridurre la sensazione di fame intensa. A volte, l’abbuffata non è solo fame fisica ma anche risposta a stress, ansia o noia; tenere un piccolo diario dei momenti in cui si mangia può aiutare a riconoscere questi segnali. È importante non colpevolizzarsi: gli episodi di abbuffata sono comuni e giudicarsi duramente rischia di alimentare il circolo vizioso. Se la fame intensa e le abbuffate diventano frequenti, può essere utile confrontarsi con un nutrizionista o uno psicologo specializzato in alimentazione, per trovare un equilibrio sostenibile e sicuro. Cercare un equilibrio nutrizionale e lavorare anche sugli aspetti emotivi legati al cibo può aiutare a gestire la fame e ridurre le abbuffate, migliorando il benessere complessivo.

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