Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e vorrei chiedervi qualche consiglio. Due anni fa ho iniziat
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Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e vorrei chiedervi qualche consiglio. Due anni fa ho iniziato un percorso di psicoterapia perchè ero in uno stato depressivo che durava da un paio di anni. Ho fatto un anno di sedute e quando sono riuscita a riprendere in mano la mia vita (trovando un lavoro e andando a vivere da sola perchè prima ero dai miei genitori) ho smesso di andarci perchè ero riuscita a superare quel momento critico.
Nell'ultimo anno mi sono successe molte cose positive perchè mi sono innamorata di un ragazzo e a lavoro ho anche ricevuto un aumento. Tuttavia sento che dentro di me le cose non siano così cambiate, continuo ad avere delle insicurezze su me stessa e ad avere pensieri intrusivi di fallimento nonostante non siano così frequenti come lo erano due anni fa. Non so a cosa ricondurre questa insoddisfazione, non so se fa semplicemente parte di me e mi devo "abituare" a vivere con questa senzasione o se esiste qualche altra alternativa. Vi ringrazio in anticipo.
Nell'ultimo anno mi sono successe molte cose positive perchè mi sono innamorata di un ragazzo e a lavoro ho anche ricevuto un aumento. Tuttavia sento che dentro di me le cose non siano così cambiate, continuo ad avere delle insicurezze su me stessa e ad avere pensieri intrusivi di fallimento nonostante non siano così frequenti come lo erano due anni fa. Non so a cosa ricondurre questa insoddisfazione, non so se fa semplicemente parte di me e mi devo "abituare" a vivere con questa senzasione o se esiste qualche altra alternativa. Vi ringrazio in anticipo.
Cara paziente, è importante riconoscere il percorso positivo che ha compiuto, ma è normale che questi risultati non cancellino completamente alcune insicurezze o pensieri intrusivi, specialmente se si sono radicati nel tempo. Quella sensazione di insoddisfazione che descrive non è qualcosa con cui necessariamente deve "abituarsi" a convivere. Potrebbe essere il segnale che ci sono aspetti più profondi del suo mondo emotivo o del modo in cui si percepisce che meritano attenzione. Il fatto che ora abbia maggiore stabilità e strumenti per affrontare la vita potrebbe renderla anche più pronta per esplorare queste parti di sé in modo più consapevole. Riprendere la terapia e lavorare sulle sue insicurezze potrebbe aiutarla a consolidare il benessere raggiunto e a gestire quei pensieri intrusivi che ancora la disturbano. Le consiglio comunque di ascoltare questa insoddisfazione senza giudicarla come un fallimento, ma piuttosto come un invito a conoscersi meglio e a prendersi cura di sé.
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Buongiorno
Senza aver svolto un percorso insieme, è difficile stabilire come e su quali elementi hai lavorato nel precedente percorso psicoterapico. Tuttavia noi tutti siamo il frutto delle nostre esperienze ed è quindi difficile attuare in 2 anni un cambiamento duraturo e completo di tutti quegli schemi di funzionamento forgiati nei 23 anni di esperienze passate. Pur non potendo quindi dare una risposta completa e soddisfacente, penso che le future esperienze positive che farai negli anni a venire ti aiuteranno a mettere sempre più da parte il "senso/paura di fallimento" che ancora ti accompagna. Tutti (chi più chi meno) viviamo esperienze spiacevoli, ma ciò che fa la differenza sta nel mondo in cui le affrontiamo. Spero di essere stato utile e ti auguro il meglio.
Senza aver svolto un percorso insieme, è difficile stabilire come e su quali elementi hai lavorato nel precedente percorso psicoterapico. Tuttavia noi tutti siamo il frutto delle nostre esperienze ed è quindi difficile attuare in 2 anni un cambiamento duraturo e completo di tutti quegli schemi di funzionamento forgiati nei 23 anni di esperienze passate. Pur non potendo quindi dare una risposta completa e soddisfacente, penso che le future esperienze positive che farai negli anni a venire ti aiuteranno a mettere sempre più da parte il "senso/paura di fallimento" che ancora ti accompagna. Tutti (chi più chi meno) viviamo esperienze spiacevoli, ma ciò che fa la differenza sta nel mondo in cui le affrontiamo. Spero di essere stato utile e ti auguro il meglio.
Gentile utente, le parti più dolorose di noi posso riemergere in momenti diversi della nostra vita. Forse nel percorso precedente che la molto aiutata a riprendere in mano la sua vita, non tutti i noti si sono completamenti sciolti. Oggi riemergono delle questioni, meno intensamente e meno pervasivamente nella sua vita. Potrebbe riprendere da dove a finito la prima volta o intraprendere un nuovo percorso. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, credo che potrebbe essere utile per lei contattatare il suo psicoterapeuta. Insieme potreste riprendere le fila del percorso, recuperare gli strumenti che avete costruito durante la terapia ..partendo da ciò potrà capire meglio se ci sono "rigidità" e aspetti dolorosi su cui è necessario lavorare ancora in psicoterapia.
Saluti
Giuditta Di Meo
Saluti
Giuditta Di Meo
Buonasera! Nel leggerla ho sentito una fortissima sensazione di incompiutezza e mi sono chiesto se lei non provasse qualcosa di simile. Come se ancora non le fosse permesso di vivere pienamente sé stessa e la sua vita. È possibile che, nonostante le tante cose positive, questo stato d'animo abbia a che fare in qualche modo con la fine del percorso terapeutico? A me è sembrato che si sia trattato di un'interruzione, una decisione unilaterale, non condivisa con il/la terapeuta e non seguita da un adeguato periodo di elaborazione di tutto quanto si "muove" intorno alla separazione, alla fine della relazione. Ad essere sincero, non trascurerei questo aspetto e la possibilità di una seconda tranche di psicoterapia da portare questa volta a conclusione. In bocca al lupo
Buonasera,
la depressione, non so se diagnosticata od un suo modo per denominare ciò che ha vissuto, può presentare ricadute che, anche se lievi, possono interferire con le normali attività quotidiane ed impedire di apprezzare la vita e goderla pienamente.
Quando le persone, per qualsiasi motivo, cominciano a pensare in modo più negativo, in maniera costante e prolungata, la deflessione dell'umore/depressione può ritornare.
Dopo ripetuti episodi si formano forti associazioni per cui anche un piccolo stimolo scatenante, come un normale calo dell’umore, può essere vissuto negativamente e diventare, quindi, un punto iniziale critico per una ricaduta.
Per questo le suggerirei di riprendere il percorso con la sua terapeuta,
cordialmente,
manuela ciambellini
la depressione, non so se diagnosticata od un suo modo per denominare ciò che ha vissuto, può presentare ricadute che, anche se lievi, possono interferire con le normali attività quotidiane ed impedire di apprezzare la vita e goderla pienamente.
Quando le persone, per qualsiasi motivo, cominciano a pensare in modo più negativo, in maniera costante e prolungata, la deflessione dell'umore/depressione può ritornare.
Dopo ripetuti episodi si formano forti associazioni per cui anche un piccolo stimolo scatenante, come un normale calo dell’umore, può essere vissuto negativamente e diventare, quindi, un punto iniziale critico per una ricaduta.
Per questo le suggerirei di riprendere il percorso con la sua terapeuta,
cordialmente,
manuela ciambellini
Buonasera! Il suo percorso di psicoterapia le ha permesso di uscire dalla depressione e questo è sicuramente un grande obiettivo raggiunto, è vero anche che la psicoterapia non cancella i nostri vissuti dolorosi, ci insegna a riconoscerli e a gestirli in modi più sani e utili. Spesso i disturbi depressivi, così come altri disturbi sintomatici (ad esempio i disturbi d'ansia) sono la punta dell'iceberg, sotto la quale si trovano i nostri vissuti dolorosi; probabilmente ricontattare chi l'ha seguita (o cambiare professionista se lo preferisce) e riprendere il percorso può aiutarla a vivere diversamente questa sensazione di insoddisfazione e ridurre incertezze e pensieri intrusivi!
Resto a disposizione!
Resto a disposizione!
Buongiorno,
innanzitutto complimenti per il percorso che hai fatto fino ad ora e per i traguardi raggiunti. È normale che, anche dopo un periodo di crescita personale e di cambiamenti positivi, possano emergere sensazioni di insoddisfazione o insicurezze. Questi stati d'animo non devono essere visti come un fallimento, ma come un'opportunità per conoscersi più a fondo e lavorare su aspetti che forse non erano emersi chiaramente nel percorso precedente.
La sensazione di insoddisfazione che descrivi potrebbe avere origini diverse, legate a schemi di pensiero, aspettative personali o esperienze passate che continuano a influenzarti. I pensieri invadenti e le insicurezze sono spesso segnali che indicano la necessità di esplorare meglio alcuni aspetti di sé, magari che non sono stati completamente affrontati in precedenza.
Ti invito a non abituarti a convivere con questa sensazione senza cercare di comprenderla meglio. Rivolgersi a uno specialista potrebbe essere molto utile per approfondire queste tematiche, trovare risposte e acquisire nuovi strumenti per gestire i pensieri e rafforzare la tua autostima.
Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a capire cosa alimentare queste sensazioni ea lavorare per raggiungere un benessere più completo e duraturo.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
innanzitutto complimenti per il percorso che hai fatto fino ad ora e per i traguardi raggiunti. È normale che, anche dopo un periodo di crescita personale e di cambiamenti positivi, possano emergere sensazioni di insoddisfazione o insicurezze. Questi stati d'animo non devono essere visti come un fallimento, ma come un'opportunità per conoscersi più a fondo e lavorare su aspetti che forse non erano emersi chiaramente nel percorso precedente.
La sensazione di insoddisfazione che descrivi potrebbe avere origini diverse, legate a schemi di pensiero, aspettative personali o esperienze passate che continuano a influenzarti. I pensieri invadenti e le insicurezze sono spesso segnali che indicano la necessità di esplorare meglio alcuni aspetti di sé, magari che non sono stati completamente affrontati in precedenza.
Ti invito a non abituarti a convivere con questa sensazione senza cercare di comprenderla meglio. Rivolgersi a uno specialista potrebbe essere molto utile per approfondire queste tematiche, trovare risposte e acquisire nuovi strumenti per gestire i pensieri e rafforzare la tua autostima.
Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a capire cosa alimentare queste sensazioni ea lavorare per raggiungere un benessere più completo e duraturo.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Naturalmente non so da cosa possano dipendere questo senso di insicurezza e i pensieri intrusivi di fallimento: dovrei conoscere la tua storia, di cui non so nulla. Sinceramente penso che tu abbia chiuso troppo in fretta la tua terapia. Penso che,dopo la soluzione dei problemi che vivevi in quel momento, sarebbe stato utile approfondire il lavoro e andsre a risolvere la base più profonda di quei problemi."Abituarti a vivere con questa sensazione " sarebbe accettabile se fosse chiaro che non c'è altra soluzione. Ma tu hai già sperimentato che una soluzione c'è, e passa attraverso la psicoterapia. Perchè non riprenderla? La qualità della vita è un bene prezioso!
Buongiorno, prima di tutto, desidero dirle che è molto importante il fatto che lei stia riflettendo sul proprio stato d’animo e che abbia il desiderio di affrontarlo. Non è sempre facile riconoscere che, anche in presenza di eventi positivi, possiamo continuare a percepire insicurezze o insoddisfazione.
Il fatto che lei abbia già intrapreso un percorso di psicoterapia in passato e che questo le abbia permesso di superare un momento critico è un segnale positivo! Dimostra che è in grado di lavorare su se stessa e che possiede le risorse per affrontare le difficoltà.
Le sue insicurezze e il senso di fallimento possono derivare da convinzioni radicate su se stessi, che forse non sono state completamente affrontate nel precedente percorso. Potrebbero esserci aspettative irrealistiche su cosa significhi “essere soddisfatti” o una forma di autocritica particolarmente severa.
La sensazione di insoddisfazione che descrive non è qualcosa con cui “deve convivere” senza possibilità di cambiamento. Esistono percorsi e strategie che possono aiutarla a trasformare questa sensazione in maggiore consapevolezza e serenità.
Nonostante un buon lavoro o una relazione appagante il benessere interiore spesso richiede anche un rapporto sano con sé stessi, che comprenda accettazione, gentilezza e auto-compassione.
Le consiglierei di valutare l’idea di riprendere un percorso di psicoterapia, magari con un focus più specifico sulle sue insicurezze. Un nuovo percorso potrebbe offrirle strumenti diversi per comprendere meglio le radici di ciò che sta vivendo e promuovere un cambiamento più profondo. Se desidera approfondire o ha altre domande, rimango a disposizione! Un caro saluto!
Il fatto che lei abbia già intrapreso un percorso di psicoterapia in passato e che questo le abbia permesso di superare un momento critico è un segnale positivo! Dimostra che è in grado di lavorare su se stessa e che possiede le risorse per affrontare le difficoltà.
Le sue insicurezze e il senso di fallimento possono derivare da convinzioni radicate su se stessi, che forse non sono state completamente affrontate nel precedente percorso. Potrebbero esserci aspettative irrealistiche su cosa significhi “essere soddisfatti” o una forma di autocritica particolarmente severa.
La sensazione di insoddisfazione che descrive non è qualcosa con cui “deve convivere” senza possibilità di cambiamento. Esistono percorsi e strategie che possono aiutarla a trasformare questa sensazione in maggiore consapevolezza e serenità.
Nonostante un buon lavoro o una relazione appagante il benessere interiore spesso richiede anche un rapporto sano con sé stessi, che comprenda accettazione, gentilezza e auto-compassione.
Le consiglierei di valutare l’idea di riprendere un percorso di psicoterapia, magari con un focus più specifico sulle sue insicurezze. Un nuovo percorso potrebbe offrirle strumenti diversi per comprendere meglio le radici di ciò che sta vivendo e promuovere un cambiamento più profondo. Se desidera approfondire o ha altre domande, rimango a disposizione! Un caro saluto!
Gent.ma, per come scrive, la psicoterapia che ha fatto le ha dato un aiuto significativo in un momento della sua vita. Tuttavia, se l'insoddisfazione a cui accenna persiste, non attenda una recrudescenza del disagio e provi a cercare un aiuto terapeutico per tempo. Potrebbe consultare lo specialista che già l'ha seguita per un periodo, oppure contattarne uno nuovo se pensa possa esserle di aiuto. SG
Non è affatto detto che questa insoddisfazione che sente faccia "semplicemente parte di lei" ma potrebbero esserci dei motivi più profondi che possono essere indagati e visti andando in profondità.
A volte quando si sta meglio si abbandona il percorso di psicoterapia intrapreso, ma non sempre è la decisione più giusta perché potrebbero esserci dei temi lasciati in sospeso o che meriterebbero di essere ulteriormente "guardati" ed elaborati.
A volte le fragilità possono portare a significativi cambiamenti e ad evoluzioni, per questo se sente che ci sono dei pensieri intrusivi o delle insicurezze che riemergono, questa potrebbe essere un'occasione per riprendere un nuovo viaggio dentro se stessa con l'aiuto di un professionista che potrebbe accompagnarla.
A volte quando si sta meglio si abbandona il percorso di psicoterapia intrapreso, ma non sempre è la decisione più giusta perché potrebbero esserci dei temi lasciati in sospeso o che meriterebbero di essere ulteriormente "guardati" ed elaborati.
A volte le fragilità possono portare a significativi cambiamenti e ad evoluzioni, per questo se sente che ci sono dei pensieri intrusivi o delle insicurezze che riemergono, questa potrebbe essere un'occasione per riprendere un nuovo viaggio dentro se stessa con l'aiuto di un professionista che potrebbe accompagnarla.
Buongiorno, potrebbe valutare di consultare lo/la psicoterapeuta che l'ha seguita precedentemente per terminare il percorso di terapia. La psicoterapia può anche essere interrotta quando viene "superato il momento critico" però a volte si ritiene necessaria proprio per chiudere un cerchio sulla consapevolezza di sè e crescita personale. Probabilmente le aiuterebbe a capire questa parte relativa alle insicurezze e pensieri intrusivi. In bocca al lupo.
Buongiorno, se sente che ci sono ancora delle insicurezze e dei pensieri intrusivi, non deve abituarcisi! Valuti di ricontattare il/la precedente terapeuta o uno/a nuova, per sbloccare queste tematiche.
Un saluto
Un saluto
Salve, potrebbe esserle d'aiuto intraprendere il percorso psicologico per lavorare sulla sensazione che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
In ogni fase di vita siamo nella possibilità di vedere approfondire cose che utilizziamo nel nostro vivere.
Eventi incontri e crescite personali suggeriscono nuove evoluzioni e siamo sempre nella possibilità di fare meglio e vedere con altri occhiali.
La psicoterapia può accompagnare l'esistenza sostenendo crescita e nuovi obiettivi. Mi sembra il suo un terreno fertile per proseguire in un lavoro personale di maggiore consapevolezza.
Cordiali saluti.
Dr ssa Fabiana Mazzoni
Eventi incontri e crescite personali suggeriscono nuove evoluzioni e siamo sempre nella possibilità di fare meglio e vedere con altri occhiali.
La psicoterapia può accompagnare l'esistenza sostenendo crescita e nuovi obiettivi. Mi sembra il suo un terreno fertile per proseguire in un lavoro personale di maggiore consapevolezza.
Cordiali saluti.
Dr ssa Fabiana Mazzoni
Salve,
non so se abbia pensato di intraprendere uno nuovo percorso di psicoterapia. Potrebbe essere una valida alternativa per lavorare su questa sua insoddisfazione. A volte può succedere di tornare in terapia, non è un fallimento, le situazioni cambiano come cambiamo noi (è riuscita a superare quel momento critico trovando lavoro, andando a v ivere da sola e fidanzandosi). Potrebbe trovare insieme al terapeuta le risposte che cerca.
Saluti
non so se abbia pensato di intraprendere uno nuovo percorso di psicoterapia. Potrebbe essere una valida alternativa per lavorare su questa sua insoddisfazione. A volte può succedere di tornare in terapia, non è un fallimento, le situazioni cambiano come cambiamo noi (è riuscita a superare quel momento critico trovando lavoro, andando a v ivere da sola e fidanzandosi). Potrebbe trovare insieme al terapeuta le risposte che cerca.
Saluti
Gentile utente, le insicurezze impiegano anni a formarsi e a volte dopo un lungo lavoro impariamo a conviverci. Spesso si ricorre al percorso psicologico solo quando la crisi è profonda ma il mantenimento di un "contenitore" emotivo è altrettanto importante dello stato di emergenza, per stabilizzarne gli effetti pur diradando la frequenza degli incontri. Buon percorso.
forse non ha terminato il percorso.
a volte si pensa di aver messo tutto a posto e non è non è cosi.
la vita è un continuo lavoro su più piani e dobbiamo affrontare le difficolta fiduciosi di superarle
a volte si pensa di aver messo tutto a posto e non è non è cosi.
la vita è un continuo lavoro su più piani e dobbiamo affrontare le difficolta fiduciosi di superarle
Salve, ciò che descrive potrebbe avere a che fare con uno stato depressivo di lieve intensità, data la sensazione interiore che qualcosa di non risolto si ripeta, un senso di insoddisfazione, pensieri intrusivi e di fallimento.
Questo stato non sembra giustificato dai recenti traguardi che nomina sul versante lavorativo e affettivo (benché questi potrebbero costituire fattori protettivi atti ad attenuare e ridurre l’intensità dello stato di sofferenza), a dimostrazione che la dinamica da cui si sente influenzata risiede nel suo mondo interno.
Gli stati depressivi potrebbero essere ricorrenti e tendono alla ripetizione in persone che non hanno elaborato esperienze traumatiche e/o che presentano specifici tratti caratteriali o della personalità, i quali per trasformarsi necessitano solitamente di un lungo percorso di psicoterapia, poiché definiscono il modo strutturato in cui la mente tende a funzionare e interagisce con gli stimoli interni e quelli interpersonali.
La scelta di intraprendere un nuovo percorso terapeutico è certamente un’opzione percorribile, poiché l’incontro con un* nuov* terapeuta può aiutare a mettere in luce e a lavorare su diverse dinamiche sottese alla sintomatologia depressiva. Inoltre le diverse condizioni esterne, così come le consapevolezze maturate nel precedente percorso, potrebbero costruire risorse utili al nuovo lavoro.
In bocca al lupo, un cordiale saluto
Questo stato non sembra giustificato dai recenti traguardi che nomina sul versante lavorativo e affettivo (benché questi potrebbero costituire fattori protettivi atti ad attenuare e ridurre l’intensità dello stato di sofferenza), a dimostrazione che la dinamica da cui si sente influenzata risiede nel suo mondo interno.
Gli stati depressivi potrebbero essere ricorrenti e tendono alla ripetizione in persone che non hanno elaborato esperienze traumatiche e/o che presentano specifici tratti caratteriali o della personalità, i quali per trasformarsi necessitano solitamente di un lungo percorso di psicoterapia, poiché definiscono il modo strutturato in cui la mente tende a funzionare e interagisce con gli stimoli interni e quelli interpersonali.
La scelta di intraprendere un nuovo percorso terapeutico è certamente un’opzione percorribile, poiché l’incontro con un* nuov* terapeuta può aiutare a mettere in luce e a lavorare su diverse dinamiche sottese alla sintomatologia depressiva. Inoltre le diverse condizioni esterne, così come le consapevolezze maturate nel precedente percorso, potrebbero costruire risorse utili al nuovo lavoro.
In bocca al lupo, un cordiale saluto
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