Buongiorno, Sono una ragazza di 23 anni. Vorrei avere un piccolo supporto in merito a un problem

20 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 23 anni.
Vorrei avere un piccolo supporto in merito a un problema che da un mese circa mi sta distruggendo.
Premetto con il dire che sono una persona piuttosto insicura da sempre; ho sempre pensato di avere qualcosa di sbagliato e spesso ho dato retta al giudizio altrui, rendendomi conto di non fare scelte per me stessa, secondo ciò che provavo, ma solo per influenze altrui.
Detto ciò, due anni fa ormai ho chiuso una relazione, che io ho ritenuto essere la mia prima storia seria (durata 1 anno e con un mio vicino di casa che conoscevo di vista da 20 anni). Ragionando successivamente mi sono resa conto che si trattava più di un’ossessione che di una relazione sana, in quanto questo ragazzo si faceva rincorrere sempre, non aveva mai tempo per me e spesso mi diceva che le sue priorità erano altre. Io credevo di esserne innamorata e ho impiegato 2 anni a rialzarmi, a capire che la mia vita non girava attorno a lui, a capire che potevo fare le cose anche da sola. In questi due anni ho conosciuto un ragazzo, più grande di me di 10 anni, che mi è stato accanto come amico, ascoltandomi, capendomi e mi sono resa conto di quanto sia riuscito, piano piano, ad avvicinarsi a me senza pretendere nulla, ma cercando di conoscermi per come realmente sono, andando oltre l’aspetto fisico.
Qualche mese fa, in pieno lockdown, mi sono resa conto che mi mancava non vederlo, sentirlo, ecc e passato quel periodo qualcosa è scattato, abbiamo cominciato ad uscire e tutt’ora stiamo insieme.
Nel secondo lockdown ho trascorso 1 settimana a casa sua, ero felice, serena, innamorata ma l’ultimo giorno mi sono resa conto che ero un po’ stanca, che volevo tornare a casa mia (dove vivo con i miei genitori, ho la mia camera, il mio pc, le cose dell’Università) e da lì ho iniziato a farmi domande del tipo “se volevo tornare a casa, allora significa che mi sono stancata?”.
Da lì, fino ad oggi, continuo ad avere domande che si affollano nella mia mente, mi chiedo se realmente io lo ami (quando fino a quel momento e ancora adesso mi rendo conto che è la prima relazione sana, in cui non ho incertezze da parte sua sul fatto di amarmi, sono serena e non amo l’idea della relazione ma voglio la persona che è lui.
Sono me stessa in sua compagnia e sto bene come non sono mai stata)
Ho letto di un doc da relazione e mi ritrovo in tutto.. sono passata dall’avere dubbi sul suo aspetto fisico(dato che prima eravamo amici e in quel periodo ero uscita con altri ragazzi, tutti ragazzi che mi hanno presa in giro come han sempre fatto anche i precedenti, mi chiedevo se non fosse che in realtà non ero presa da lui a livello estetico dato che per 2 anni siamo stati amici e non provavo attrazione per lui), ma poi mi convincevo e capivo che a me lui piace per quello che é; quando sto con lui voglio coccolarlo, voglio baciarlo.
Insomma, una serie di loop mentali che mi stanno facendo del male, perché capisco che la persona che ho accanto è pura e genuina e non capisco se sia un mio blocco mentale, una paura dell’amare davvero qualcuno che stavolta non scapperebbe, ma anzi mi tratterebbe come si deve e come ho sempre desiderato (e ora mi ritrovo a cercare una falla nella relazione anche se a livello di relazione va tutto bene).
Faccio confronti con altri ragazzi, foto che vedo su instagram ecc e mi rispondo che a me piace lui esteticamente e come persona, ma poi ci ricado ancora perché la mia mente torna sempre a dirmi “hai avuto dei dubbi, pensaci”.
Aggiungo che sono in piena sessione con l’università e soffro di ansia e attacco di panico a volte e non riesco a gestirli come si deve.
Il problema è che ora mi alzo sempre stanca, ho male allo stomaco e mangio pochissimo e ho paura di rovinare l’unico vero legame che sento che è importante per me.
A volte mi immagino un futuro con lui e per assurdo mi immagino io e lui con l’anello al dito, poi mi tornano i pensieri e i sensi di colpa del tipo “aspetta, hai avuto dei dubbi, ora rimuginaci sopra da capo”. Non so come uscire da questa situazione, perché quando sono con lui ci sono momenti in cui non ci penso e mi sento tranquilla e serena e poi ci ricado in un attimo e sto male.
Non voglio perdere l’unica persona che per me significa tranquillità, ma ho paura di non saperlo amare come si deve (che se ho anche un solo dubbio o vedo un ragazzo e penso “che carino” allora significa che non amo il mio fidanzato) o di non sapere cosa sia l’amore e di star sbagliando tutto..
Grazie..
Buongiorno, mi sembra di capire che ti sei ascoltata cogliendo il bisogno di ritornare nel tuo ambiente e che questo abbia scatenato in te il dubitare di quello che provi per questa persona. Leggere i sintomi su internet è sconsigliato poiché non viene considerata la storia della persona che fa un determinato tipo di ricerca su google (ne tanto meno i tuoi pensieri, le tue emozioni) per cui ti invito a non basarti su quanto leggi. Per poterti supportare affinché questo possa essere proficuo e funzionale alla tua richiesta sarebbe importante contattare un professionista in modo che tu possa esplorare e dare significato a quanto vivi in questo momento. Rimango a disposizione, un caro saluto

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Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto posta recarle sofferenza la presenza di questi dubbi ed idee ossessivi. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei sintomi che presenta onde evitare che la situazione possa irrigidirsi e minare anche le relazioni future. Sarebbe opportuno, Inoltre, indagare Come mai giochi un ruolo così importante per lei il giudizio degli altri. Sarebbe meglio, Inoltre, a mio avviso, evitare di trovare diagnosi su internet spesso ambigue e fuorvianti.
Cordialmente, Dott FDL
Gentile giovane utente, sarebbe utile prestare attenzione a come si è sentita in questo secondo lockdown, dove dice che proprio da lì, ha iniziato a farsi domande, di essersi stancata e di aver provato la mancanza di casa. Soprattutto, se era la prima volta che passavate così tanto tempo insieme qualche dubbio può sopraggiungere, e sarebbe utile indagare se, e come, avete cogestito questa breve convivenza. Inoltre, internet è un posto sconveniente dove ricercare informazioni personali, soprattutto, se così intime. Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Gentile Signora nella sua nota si evidenzia una situazione di disagio in merito a vari elementi. Sicuramente può essere una buona possibilità quella di prendere contatto con uno psicoterapeuta per un consulto e per valutare le eventuali o ulteriori attività. La situazione di disagio che lega al giudizio degli altri e al relazionarsi in senso generale è presente nella sua nota ma mancano molti elementi per approfondirne le ragioni che purtroppo posso essere solo ipotizzate ed anche in modo molto generico. Pertanto un incontro con uno specialista è un momento in cui poter lavorare su questi temi e valutare le alternative possibili. In ogni caso la decisione se approfondire o meno questi argomenti è solo sua ma il disagio che emerge nel suo racconto è un elemento che lei stessa indica, quindi perché non fare il secondo passo e chiedere un consulto. Un cordiale saluto
Buona sera,
Posso immaginare che non sia facile avere tutti questi dubbi; è normale che possa sentirsi stanca e confusa. Possibile che quello che lei descrive come catena di pensieri che mettono in dubbio il suo amore verso questa persona, sia una protezione. Ritengo utile approfondire questo aspetto tramite una consulenza psicologica.
Ci sono altri elementi di disagio emotivo che lei descrive e che meritano di essere valutati e approfonditi per una migliore gestione. Il primo è quello relativo al giudizio degli altri e l'altro i sintomi ansiosi.
Rimango a disposizione !
Buona serata,
Dott.ssa Chiara Pavia
buongiorno cara ragazza, mi spiace per questa situazione di malessere e tensione. il mio suggerimento immediato é quello di fermarti un momento per cercare di recuperare un po di lucidità nel loop dei tuoi pensieri. avete passato del tempo insieme poi è emerso il desiderio di tornare a casa tua, tra i tuoi spazi, i tuoi affetti più cari, le tue cose... stare insieme non significa non avere bisogno dei propri spazi, non desiderare del tempo solo per sè. io credo che qualche incontro con un collega possa aiutarti a dirimere un po' i tuoi dubbi, a cercare una risposta e a mettere un po' di ordine.
ti auguro di riuscire a trovare la serenità e se dovessi avere altre domande non esitare a contattarmi.
Buon Anno
Dr.ssa Oltolini
Cara utente, deve essere veramente difficile vivere con questi dubbi. Provi a riflettere sul fatto che potrebbe essere normale sentirsi stanca e aver bisogno di tornare a casa, nel proprio ambiente, e riprendere contatto con la propria intimità. Specialmente in una fase iniziale, in cui ci si può sentire emotivamente presi dall’altra persona e avere poco spazio mentale per pensare ad altro quando si sta 24/24 insieme. Si può sentire la necessità di staccare e riprendere a svolgere in totale indipendenza le normali faccende della vita quotidiana. Senza tuttavia compromettere il sentimento che si prova per chi le sta accanto.
Per quanto riguarda l’ansia e il panico forse converrebbe approfondire quest’aspetto in un contesto protetto come la psicoterapia. Specialmente se tali aspetti, invalidano lo svolgimento della vita quotidiana.
Resto a disposizione.

Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente,
da quello che ci racconta sembra che voglia scoprire cosa prova a partire da indizi "esterni" ai sentimenti stessi: sensazioni fisiche, pensieri... prove di un sentimento che sembra sfuggirle. Cosa c'è che davvero la agita? la possibilità che un sentimento cambi, o che non sia perfetto come dovrebbe essere? sicurezza e passione sono due facce dei rapporti amorosi, spesso in conflitto tra loro - ed è normale. Le sconsiglio di leggere su internet nel tentativo d farsi una diagnosi da sola, ma di rivolgersi ad uno psicologo o a uno psicoterapeuta per chiarire meglio che ruolo giocano per lei i rapporti sentimentali- ciascuno cerca qualcosa in particolare ma sesso lo ignoriamo.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Gentile utente, credo che l'ansia e gli attacchi di panico di per sé indichino che "qualcosa non va". Dentro di lei albergano malesseri ai quali è opportuno dare voce. Non conosco il suo passato, i rapporti familiari e la storia personale che possono dare molte informazioni sul modo in cui lei potrà guarda il mondo e la sua relazione. Provi a contattare uno psicoterapeuta, le sarà di grande aiuto per fare chiarezza e porre non distruggere le cose belle che la vita ha da offrirle. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Dalla sua condivisione, a mio avviso, emerge principalmente una difficoltà che vive nel fidarsi di ciò che sente autenticamente, dei sentimenti che prova, in particolare se sono sentimenti "ambivalenti", che cerca di "risolvere" mettendo continuamente in discussione se stessa ed altri aspetti della sua vita (la relazione con il suo fidanzato nello specifico della sua descrizione), con la conseguenza di provare poi una gran fatica rispetto all'intenso "lavorio mentale" che ne deriva.
Credo che gli articoli e le varie notizie presenti su Internet possono essere una fonte di informazione in generale, ma non possono essere un punto di riferimento attraverso il quale assumere precise posizioni rispetto a se stessa ed alla propria vita.
Se vuole lavorare su se stessa rispetto a quanto ha condiviso le suggerisco di rivolgersi ad uno specialista psicoterapeuta con cui valutare l'inizio di un intervento attraverso il quale poter recuperare la piena fiducia in se stessa, nelle sue scelte e nelle sue decisioni, in altre parole, migliorare la sua salute ed il suo benessere. In tal modo potrà esplorare ed approfondire maggiormente anche ciò che ha accennato ma che non ha approfondito sufficientemente (anche per ragioni di spazio immagino): mi riferisco all'ansia, agli attacchi di panico, al risveglio con la sensazione di essere stanca, al "male allo stomaco" ecc.
I miei migliori auguri,
Dott. Felice Schettini
Cara ragazza,
Molto probabilmente sta attraversando un periodo molto complesso di crisi individuale in cui non da cosa è giusto per se e cosa non lo è. I suoi dubbi così come i suoi sintomi ansiosi posso celare proprio questo tipo di disagio. Per poter approfondire maggiormente la conoscenza di sé e dei suoi reali dedicare e pian piano poter esser più lucida ed in sintonia con se stessa potrebbe esser opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia con il quale potersi riconoscere. Solo riconnettendosi a se stessa e si suoi bisogni potrebbe tornare a stare meglio ed in pace con se stessa e gli altri.
Se vuole può contattarmi in privato, potrei aiutarla a superare questo momento così delicato e complesso.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Salve, credo che per lei sia importante intraprendere un percorso di psicoterapia per fare un po' di chiarezza interiore.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buongiorno, la sua età è spesso piena di dubbi e incertezze. La sua insicurezza di base non l'aiuta certo a decidere nel modo migliore della sua vita. Prima di poter amare serenamente un'altra persona ha bisogno di poter amare se stessa, di far chiarezza sulla sua vita, su cosa veramente vuole e dove vuole andare. Rispondere a queste domande può essere molto difficile specialmente nel suo caso che è una persona che mette in dubbio ogni cosa e sembra non avere certezze. Chieda un aiuto psicologico per iniziare un percorso di crescita che le permetta di rafforzare la sua identità così da poter realizzare ciò che per lei è più peculiare senza dover confrontarsi con la moda, con i social o con tutto ciò che di effimero popola il nostro mondo allontanandoci da noi stessi e dalla realtà. Un saluto Dott. Roberto Pitzalis
Buongiorno,
sembra che la Sua autodiagnosi sia piuttosto azzeccata.
Un percorso psicoterapeutico ci starebbe, ma non per fugare i dubbi, quanto per aprire un dialogo con la parte che dubita.
Il sintomo ha SEMPRE una valenza protettiva, ma il più delle volte protegge una parte indifesa e vulnerabile.
Quando, attraverso la psicoterapia, avrà modo di accedere al Suo Parco delle Risorse, potrà sentirsi in grado di riprendere il proprio percorso (con o senza il suo ragazzo) in quanto fiduciosa nella capacità di USARE il dubbio a proprio vantaggio, come strumento di conoscenza e non come prova di qualcosa.
Cordialmente.
Cara utente comprendo bene i suoi dubbi e la sua sofferenza, non conosco la sua storia affettiva ma posso azzardare che non essendo abituata a dare valore al suo sentire e ai suoi pensieri si senta smarrita e piena di dubbi.
Se vicino alla persona che sta frequentando in questo momento si sente serena ed apprezzata per quella che è, senza dover più rincorrere nessuno, io le consiglio di non farsi troppe domande sulla sua relazione.
La chiarezza, invece, dovrebbe farla sul suo dubitare sempre di se stessa, sul suo sentirsi sbagliata.
Un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a capire perché si dà così poco valore ed imparare a fidarsi di più del suo giudizio (lei è la persona che sicuramente ne sa di più su di sé).
Se noi per primi siamo convinti di meritare poco involontariamente andiamo a cercarci chi ci dà poco. Se siamo convinti di essere persone di poco valore pensiamo sia normale che anche il nostro partner ci consideri poco. Com’è possibile che qualcuno ci ami e ci apprezzi? Sicuramente anche quel qualcuno allora vale poco!
Se si sciolgono questi nodi e si inizia a dare a noi stessi il giusto valore non sembrerà più così strano che un’altra persona di valore ci ami e ci apprezzi.
Spero di esserle stata di aiuto.Un caro saluto.
Daniela Benvenuti
Buonasera, lei nella sua domanda ci scrive tutte le sue insicurezze sui suoi rapporti affettivi, ma non ci scrive nulla della sua infanzia del rapporto con i suoi genitori e che tipo di attaccamento ha avuto. Tutti i modelli operativi interni (MOI) che abbiamo assimilato nella nostra infanzia, il più delle volte li riproponiamo. Sarebbe bene che lei inizi un percorso psicoterapeutico, per elaborare tutto ciò che lei ci ha descritto, per riuscire a darsi una risposta a tutte le domande che si sta facendo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, sicuramente emerge dalla sua lettera un gran bisogno di confrontarsi per comprendere se stessa e i suoi stati d'animo. Oltre ai suoi vissuti nelle relazioni affettive, sembra avere molti dubbi su di sé, i suoi spazi, i suoi desideri, e aver bisogno di risposte. Credo che sia utile un percorso dove imparare a conoscere e gestire l'ansia ed affrontare una ad una le problematiche e le paure che ci descrive. Solo comprendendo se stessa, credo riesca in seguito a fare chiarezza su come vivere le relazioni, sui suoi spazi, sul proprio modo di amare e i suoi bisogni.
Le consiglio di rifletterci e prendere in considerazione di concedersi uno spazio per prendersi cura di sé.
Un caro saluto, dott.ssa Michela Solia
Buongiorno, penso che potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico per elaborare i suoi vissuti e le sue esperienze dolorose. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera,
nelle sue parole si legge tanta confusione, ansia e preoccupazione e di questo mi dispiace molto.
La difficile situazione che stiamo vivendo a livello globale ha certamente complicato e amplificato tutto: tutte le paure, le ansie, i timori. E può dunque capitare di esserne sopraffatti e di sentirsi confusi.
Credo che potrebbe esserle di aiuto contattare una/uno psicologa/o per avere la possibilità di parlare dei tanti aspetti che la preoccupano: l'ansia, i pensieri sul rapporto con il suo compagno e i sensi di colpa, che la portano a somatizzare e stare male fisicamente. Sono certa che uno spazio di sostegno, ascolto e supporto possa essere di grande importanza in un momento come questo. Per ritrovare benessere e serenità e fare un poco di chiarezza.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera gentile utente! Leggendo quanto da lei scritto traspare una situazione caotica fonte di ansia, intrusioni, stanchezza mentale e relative somatizzazioni . Posso immaginare quanto sia frustrante vivere quotidianamente il suo malessere e di questo me ne dispiace.
Contattare un professionista della salute mentale, nello specifico uno psicoterapeuta, potrebbe essere un'occasione nella quale fare chiarezza circa i processi mentali/emotivi sottostanti al suo disagio.
Riflettere insieme sulle cause scatenanti , sui fattori di mantenimento e sui suoi significati personali fa sì che lei possa avere possibili spiegazioni che tengano in conto della sua persona, della sua storia di vita ecc...
In questo modo potrà arrivare a una lettura personale del malessere e dei sintomi, che si differenzia notevolmente dalle spiegazioni trovate sul web, le quali non tengono conto del funzionamento globale di una persona e per questo risultano essere fuorvianti e poco corrette.
Le faccio i miei migliori auguri per quello che verrà.
Dott.ssa Berbotto Silvia

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