Buongiorno,sono una ragazza di 21 anni,da un anno sto insieme ad un ragazzo. Sono una ragazza paran

23 risposte
Buongiorno,sono una ragazza di 21 anni,da un anno sto insieme ad un ragazzo.
Sono una ragazza paranoica, ma negli ultimi mesi la mia ansia e le mie paure si sono accentuate, praticamente quando il mio fidanzato sta male entro in uno stato totale di ansia, inizio a preoccuparmi eccessivamente e continuo a chiedergli come sta.
Non riesco a tranquillizzarmi con nulla, e molte volte quando mi risponde di stare bene, non riesco a credergli.
Non so più cosa fare, ho provato a parlarne con lui, ma mi sento non capita..
Buongiorno a lei,
Probabilmente sarebbe utile approfondire questo aspetto con un professionista, è complicato comprendere certe ansie per chi non è del mestiere.
Resto a disposizione.
Saluti
Federica Di Fiore

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Dott.ssa Teresa Aprile
Psicologo, Psicoterapeuta
Rosolini
Buongiorno! La invito a prendere in considerazione la possibilità di iniziare un percorso terapeutico. In questo modo non solo potrà capire la dinamica che mette in atto nella relazione, ma potrà trovare strumenti utili per gestire il problema. Le faccio i miei auguri!
Dott.ssa Beatrice Gaboardi
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, mi spiace per il suo malessere. Essendo consapevole del suo stato ansioso, potrebbe valutare di andare alla ricerca dei motivi scatenanti. Facendo maggior chiarezza con sé stessa, sarà più facile gestirlo e anche spiegare al suo ragazzo il motivo della sua preoccupazione in maniera più consapevole. Siamo tutti diversi e ognuno reagisce in base alle proprie risorse ed esperienze. Un caro saluto, dott.ssa Beatrice Gaboardi
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Cara ragazza, sentirsi caricati dall'ansia di un'altra persona può essere molto sgradevole, soprattutto se non c'è una ricerca di senso per cercare di superare questo disagio. Le consiglio di concentrarsi su sé stessa, l'ansia ci dice che qualcosa non sta andando, stiamo reprimendo emozioni, viviamo in maniera poco autentica... Insomma la consideri per quello che è: un messaggio da indagare. Attraverso un percorso psicologico potrà imparare a entrare maggiormente in contatto con sé stessa e quello che prova, l'ansia potrà diminuire e lei conoscersi di più.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno
Gli stati ansiosi sono difficili da capire senza un esperto in merito.
Sono disponibile con colloqui online per capire meglio la sua situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera, per prima cosa sarebbe interessante capire da dove provenga questa sua ansia eccessiva che riferisce di provare per il suo ragazzo, ma probabilmente ha origine più remote.
In secondo luogo se ci fosse la motivazione da parte di entrambi sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia di coppia al fine di sperimentare seduta dopo seduta modalità alternative di relazione.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buona sera,
leggendola mi sembra di aver capito perfettamente quale sia il problema.
Spesso lo stesso fatto di cercare di non pensare è in sé e per sé un pensare ancor di più.
Ci sono delle strategie precise e specifiche da utilizzare in questi casi, il primo passo importante è quello di sbilanciarsi, per poter poi valutare gli effetti del pallone sonda lanciato.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Mattia Moraschini
Psicologo, Psicologo clinico
Fano
Buonasera, come consigliato dai miei colleghi la cosa migliore che può fare in questo momento è rivolgersi ad un professionista, psicologo/a o psicoterapeuta; questo le permetterà d'indagare la dinamica che sta "sotto" i suoi sintomi di ansia, al fine di fare chiarezza su quale meccanismo mette in atto e soprattutto cercare di porvi rimedio.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e nel frattempo le auguro un imbocca al lupo per il futuro.
Un saluto, Mattia.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, possi immaginare quanto possa essere fatico per lei essere sempre in apprensione per una persona a lei cara. Vivere nella continua preoccupazione rende la quotidianità molto faticosa. Potrebbe essere utile per lei approfondire da dove si origina tale preoccupazione? Cosa teme possa accadere? Come mai non riesce a lasciare andare la possibilità che l'altro non stia mentendo?
Queste e molte altre altre domande potrebbero aiutarla a comprendere tali vissuti.
Rimango a sia disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Il pensiero che chi amiamo possa essere vittima di una brutta malattia, a volte però l’apprensione è costante e indipendente dalla realtà oggettiva e fantasie di malattia morte, aggressione e così via sorgono senza che ve ne sia un motivo, non abbandonando facilmente chi le produce. Dietro l’eccessiva e costante apprensione c’è proprio questo: una rabbia più o meno intensa verso la persona oggetto della preoccupazione, rabbia che si trasforma in timore perchè a forma con la quale emerge alla coscienza sia accettabile dalla persona che la prova. Ci si può liberare dall’eccessiva apprensione e dalla paura costante, riconoscendo senza remore quali reali sentimenti si stanno provando per la persona la cui salute sembra improvvisamente o costantemente angosciarci: osservare senza giudicare ciò che si prova permette alla rabbia e ai sentimenti negativi di affiorare alla coscienza senza dover emergere sotto altra forma, la preoccupazione ossessiva.
La consapevolezza della propria rabbia consente di affrontarla domandandosi come mai la si prova. Resto a sua disposizione per affrontare in un contesto protetto come la psicoterapia la sua situazione. Cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara
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Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buonasera gentile utente, sarebbe utile per lei conoscere le motivazioni profonde di questa ansia, per capire poi, come agire con l'ausilio di un/una professionista, con la quale aprirsi e trovare gli strumenti giusti per sentirsi finalmente tranquilla.
Cordialmente, Dott.ssa Marina Costantini.
Dott. Antonio Panza
Psicoterapeuta, Psicologo
Marano di Napoli
Salve cara, è dura non sentirsi capiti. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Psicologo, Psicologo clinico
Bellizzi
Buonasera gentile utente, grazie per la sua condivisione. Le consiglio di parlarne con uno psicologo così da comprendere insieme le cause e il come gestire questa sua eccessiva agitazione. Ciò si rifletterà positivamente anche all'interno della coppia. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,

comprendo quanto sia frustrante e difficile per te affrontare l'ansia e le paure che stai vivendo nella tua relazione. È importante prendersi cura della tua salute mentale e cercare modi per gestire queste emozioni in modo efficace.

È positivo che tu abbia cercato di comunicare con il tuo fidanzato riguardo a come ti senti. La comunicazione aperta è fondamentale nelle relazioni, ma è anche importante trovare un equilibrio tra esprimere i tuoi sentimenti e non far gravare troppo il peso delle tue paure su di lui.

Ecco alcune considerazioni che potrebbero esserti utili:

1. **Riconosci le tue paure:** È un passo importante riconoscere le tue paure e l'ansia che provi. Chiediti da dove derivano queste paure e cosa potresti fare per affrontarle in modo costruttivo.

2. **Fai autocoscienza:** Cerca di essere consapevole dei tuoi pensieri e delle tue emozioni. Spesso, la paura e l'ansia possono essere alimentate da pensieri automatici eccessivamente negativi. Lavora su cambiare questi schemi di pensiero.

3. **Tecniche di rilassamento:** Esplora tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo. Queste possono aiutarti a ridurre l'ansia e a gestire meglio le tue emozioni.

4. **Supporto professionale:** Se senti che l'ansia sta diventando difficile da gestire da sola, considera l'opzione di cercare supporto da uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti ad affrontare le tue paure e a sviluppare strategie per gestire l'ansia in modo più efficace.

5. **Lavora sulla fiducia:** Rifletti sulla tua fiducia in te stessa e nella tua relazione. L'ansia può spesso radicarsi in insicurezze personali. Lavorare sulla tua autostima può contribuire a ridurre l'ansia e a migliorare la relazione.

Ricorda che l'ansia può essere gestita e che il tuo benessere è importante. Cerca di trovare un equilibrio tra il sostegno che cerchi dal tuo fidanzato e la necessità di gestire le tue emozioni in modo indipendente. Se le tue paure e l'ansia continuano a essere sopraffacenti, considera di cercare l'assistenza di un professionista.

Cordiali saluti,
Ilaria
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso a questi pensieri, specie alle questioni legate al non sentirsi compresa.
Dall'altra parte comprendo anche il suo ragazzo che, nel momento in cui sta male, potrebbe avere difficoltà a comunicarglielo temendo di scatenare la sua ansia.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nello star vicino alla persona che ama.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Sonia Castagnolo
Psicologo, Psicologo clinico
Arcore
Cara utente, dalle sue parole si percepisce la fatica. Mi trovo in accordo con i miei colleghi: un percorso psicologico in cui possa approfondire le ragioni della sua ansia potrebbe migliorare la sua qualità di vita. Un percorso le darebbe la possibilità di aumentare la consapevolezza e potrebbe fornirle degli strumenti per imparare a gestirla nel migliore dei modi. Restando a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Sonia Castagnolo
Dott.ssa Ilaria Ungheri
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, dalle sue parole emerge tanta ansia e senso di cura. Si preoccupa molto per lo stato di salute del suo fidanzato. Questo stato di ansia si presenta solo nei suoi confronti? Come mai non si sente capita nonostante lui le dica che sta bene? Sarebbe interessante approfondire la situazione, esplorando insieme eventi simili del passato.
La mia porta è sempre aperta
Dott.ssa Ilaria Ungheri
Dott.ssa Martina Mari
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cremona
Buonasera gentile utente. La ringrazio per la sua condivisione e mi spiace molto per la situazione che sta attraversando. Immagino non sia semplice convivere con questa agitazione. Le consiglerei vivamente di poter intraprendere un percorso con un professionista che possa supportarla e accompagnarla a comprendere meglio l'origine di questa agitazione e darle il supporto necessario per aiutarla a gestire la situazione con l'obiettivo di migliorare il suo benessere psico fisico. Rimango a sua disposizione. Cordialmente.
Dott.ssa Martina Mari.
Dott. Ruben Amsdem
Psicologo, Psicologo clinico
Cassino
ciao! Intanto bisognerebbe chiedersi se entri in ansia quando sta male o quando credi che lui stia male. Se ti risponde che sta bene, o vuole evitare di parlarne o realmente sta bene. In entrambi i casi, occorrerebbe comprendere di cosa tu abbia timore, se è qualcosa che fai spesso, se ti capita da molto. Insomma, messa così come l'hai riportata è una domanda che mi porta a consigliarti un percorso di terapia in cui tu possa in primo luogo iniziare a conoscerti un po' meglio. Le motivazioni alla base della tua preoccupazione eccessiva potrebbero essere mille, dal "devo essere una fidanzata presente e accudente, altrimenti lui va via" al "e ora che ho fatto? sta male per colpa mia?". Inizierei proprio a domandarmi per chi tu sia così preoccupata, se per lui o per te.

Un abbraccio!
Dott.ssa Giulia Prinzis
Psicologo, Psicologo clinico
Olbia
Salve, mi dispiace, immagino che difficile momento di ansia stia vivendo. Molto spesso chi non soffre d'ansia patologica non riesce ad immedesimarsi negli altri che invece la vivono. Provi ad avere un confronto diretto col suo fidanzato spiegandogli il suo malessere e se ha la voglia/possibilita' le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter capire da dove provengono le sue ansie e paure. Saluti
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
Da quanto espresso, sembra che la situazione la faccia soffrire molto. Esattamente da quanto tempo prova ansia? A quale episodio può ricondurla? Quali sono i sintomi che prova? Può provare a raccontare come si sente a una persona vicina, quale una cara amica, per essere compresa e accolta. Tuttavia, le consiglio di chiedere aiuto a un professionista di salute mentale; egli/ella la potrà aiutare ad affrontare la situazione e a comprendere più profondamente il suo stato psicologico. Si tratta di un intervento che può sostenerla e darle forza in questo momento difficile. Rimango a disposizione nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capita, a volte, che l’altro diventi per noi una presenza così centrale da confondersi con qualcosa di vitale, e allora ogni suo malessere viene vissuto come una minaccia diretta al nostro equilibrio. Quando questo accade, la preoccupazione non riguarda solo lui, ma anche il timore di perdere un punto di riferimento profondo, quasi a rischio di smarrirsi. La sua ansia sembra allora il modo in cui qualcosa di più antico e profondo cerca di farsi sentire, un’inquietudine che parla di un legame e della paura di non poterlo controllare. In un lavoro come quello che propongo, si dà voce a ciò che sfugge alle spiegazioni razionali, permettendo di riconoscere quel nodo interiore che alimenta il bisogno costante di conferme e di controllo. È un percorso che non impone risposte, ma apre uno spazio dove potersi ascoltare davvero, con delicatezza e senza giudizio. La invito, se lo desidera, a contattarmi: insieme potremo accogliere e dare senso a questa angoscia che oggi la nomina, per trasformarla in una via di maggiore libertà e calma interiore.
Dottoressa Laura Lanocita.

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