Buongiorno sono una ragazza di 19 anni sana senza problemi ereditari e sopratutto senza dei fattori
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Buongiorno sono una ragazza di 19 anni sana senza problemi ereditari e sopratutto senza dei fattori rischio che sono sicura dalla visita di cui vi parlerò dopo,se ci fossero state anomalie mi avrebbero sicuramente messo al corrente...c'è qualche psicoterapeuta per la terapia TCC che mi può seguire online?Non ho disponibilità di pagare al momento ma credo io soffra del disturbo d'ansia e ipocondria e non so come fare a stare tranquilla..
Da un evento che mi è successo ho la costante paura che possa avere un problema di salute al cuore e di avere l'infarto o l'arresto cardiaco o ancora peggio l'MCI e nonostante le continue rassicurazioni e anche due visite fatte un mesetto fa in pronto soccorso con elettrocardiogramma e analisi del sangue ripetute due volte non hanno riscontrato nulla non riesco a tranquillizzarmi e a fermare i pensieri e a pensare che vengano totalmente a caso senza nessun motivo
Se ci fosse qualcuno disponibile ad aiutarmi forse credo mi sentirei meglio...e credo sia la cura piu giusta
Resto in attesa cordiali saluti
Da un evento che mi è successo ho la costante paura che possa avere un problema di salute al cuore e di avere l'infarto o l'arresto cardiaco o ancora peggio l'MCI e nonostante le continue rassicurazioni e anche due visite fatte un mesetto fa in pronto soccorso con elettrocardiogramma e analisi del sangue ripetute due volte non hanno riscontrato nulla non riesco a tranquillizzarmi e a fermare i pensieri e a pensare che vengano totalmente a caso senza nessun motivo
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Buonasera, cerchi su mio dottore. Non è detto che gli specialisti leggano la sua richiesta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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Buongiorno,
quello che descrive è molto comune tra le persone che vivono un periodo di forte ansia: anche dopo visite mediche rassicuranti, la mente continua a generare scenari catastrofici che sembrano “più veri” delle prove oggettive. Questo può accadere soprattutto quando è presente un disturbo d’ansia con componenti ipocondriache: i pensieri arrivano in modo improvviso, si agganciano a sensazioni corporee del tutto normali e generano un circolo di allarme difficile da interrompere da soli.
Il fatto che le visite in Pronto Soccorso – con ECG e analisi del sangue ripetute – non abbiano mostrato nulla è un dato molto importante. A 19 anni, senza fattori di rischio e con accertamenti recenti, il cuore è nella grande maggioranza dei casi sano. Ma quando l’ansia prende il sopravvento, anche rassicurazioni mediche solide possono non bastare: è proprio questo uno dei segnali che un supporto psicoterapeutico potrebbe essere utile.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è infatti uno dei trattamenti più efficaci per l’ansia e l’ipocondria. Aiuta a riconoscere i pensieri automatici che scatenano la paura, a ridurre il controllo costante del corpo e a spezzare quel circolo che mantiene l’ansia alta nonostante le prove rassicuranti.
Capisco anche la difficoltà economica: molti professionisti offrono percorsi online, alcuni con tariffe agevolate o possibilità di concordare un piano sostenibile. Vale la pena chiedere direttamente allo specialista: spesso ci sono più possibilità di quanto si pensi.
Vista la sofferenza che sta vivendo, il mio consiglio è di approfondire questo momento con un professionista: non perché ci sia qualcosa di grave, ma perché merita di sentirsi meglio, più padrona dei suoi pensieri e più tranquilla riguardo alla sua salute.
Resto a disposizione per un eventuale consulto online.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive è molto comune tra le persone che vivono un periodo di forte ansia: anche dopo visite mediche rassicuranti, la mente continua a generare scenari catastrofici che sembrano “più veri” delle prove oggettive. Questo può accadere soprattutto quando è presente un disturbo d’ansia con componenti ipocondriache: i pensieri arrivano in modo improvviso, si agganciano a sensazioni corporee del tutto normali e generano un circolo di allarme difficile da interrompere da soli.
Il fatto che le visite in Pronto Soccorso – con ECG e analisi del sangue ripetute – non abbiano mostrato nulla è un dato molto importante. A 19 anni, senza fattori di rischio e con accertamenti recenti, il cuore è nella grande maggioranza dei casi sano. Ma quando l’ansia prende il sopravvento, anche rassicurazioni mediche solide possono non bastare: è proprio questo uno dei segnali che un supporto psicoterapeutico potrebbe essere utile.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è infatti uno dei trattamenti più efficaci per l’ansia e l’ipocondria. Aiuta a riconoscere i pensieri automatici che scatenano la paura, a ridurre il controllo costante del corpo e a spezzare quel circolo che mantiene l’ansia alta nonostante le prove rassicuranti.
Capisco anche la difficoltà economica: molti professionisti offrono percorsi online, alcuni con tariffe agevolate o possibilità di concordare un piano sostenibile. Vale la pena chiedere direttamente allo specialista: spesso ci sono più possibilità di quanto si pensi.
Vista la sofferenza che sta vivendo, il mio consiglio è di approfondire questo momento con un professionista: non perché ci sia qualcosa di grave, ma perché merita di sentirsi meglio, più padrona dei suoi pensieri e più tranquilla riguardo alla sua salute.
Resto a disposizione per un eventuale consulto online.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Il fatto che tu abbia chiesto aiuto è già un segno di grande forza. Ci sono due strade che puoi percorrere:
Crescita personale ed economica Puoi coltivare i tuoi talenti, lavorare su te stessa e magari trovare un lavoro dignitoso che ti dia indipendenza economica e la libertà di scegliere un terapeuta privato in futuro.
Risorse pubbliche e agevolazioni Puoi rivolgerti a un consultorio familiare o a un servizio pubblico di salute mentale (CSM), che offrono supporto gratuito o a basso costo. Ci sono anche sportelli psicologici online e associazioni che ti possono sostenere. Inoltre, esiste il Bonus Psicologico, un contributo statale che copre parte delle spese delle sedute di psicoterapia.
Non sei sola: ci sono risorse e strumenti che puoi attivare subito. Ogni passo che fai verso la consapevolezza e l’autonomia è già una vittoria.
Crescita personale ed economica Puoi coltivare i tuoi talenti, lavorare su te stessa e magari trovare un lavoro dignitoso che ti dia indipendenza economica e la libertà di scegliere un terapeuta privato in futuro.
Risorse pubbliche e agevolazioni Puoi rivolgerti a un consultorio familiare o a un servizio pubblico di salute mentale (CSM), che offrono supporto gratuito o a basso costo. Ci sono anche sportelli psicologici online e associazioni che ti possono sostenere. Inoltre, esiste il Bonus Psicologico, un contributo statale che copre parte delle spese delle sedute di psicoterapia.
Non sei sola: ci sono risorse e strumenti che puoi attivare subito. Ogni passo che fai verso la consapevolezza e l’autonomia è già una vittoria.
Salve, in merito alla sua richiesta, a maggior ragione dato che ha effettuato dei controlli medici in ospedale, può rivolgersi al pubblico per un colloquio psicologico.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Buongiorno,
si rivolga ad un centro di salute mentale della sua zona, potrebbero affidarle uno specialista pagando solo il ticket. Dai disturbi d'ansia è possibile guarire attraverso la psicoterapia.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
si rivolga ad un centro di salute mentale della sua zona, potrebbero affidarle uno specialista pagando solo il ticket. Dai disturbi d'ansia è possibile guarire attraverso la psicoterapia.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile,
La ringrazio per aver condiviso con tanta chiarezza ciò che sta vivendo. Capisco quanto le paure legate alla salute possano essere difficili da gestire, soprattutto quando persistono nonostante le ripetute rassicurazioni mediche e gli esami risultati nella norma. Le sue preoccupazioni non sono “casuali”: spesso l’ansia nasce in momenti di particolare vulnerabilità e può amplificare ogni sensazione corporea, facendo sembrare imminenti rischi che non ci sono.
Esistono professionisti che offrono percorsi online e alcuni servizi pubblici permettono l’accesso a costi ridotti. Cercare un sostegno è un passo importante e può aiutarLa a ritrovare tranquillità e una maggiore fiducia nel Suo corpo.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Iafolla
La ringrazio per aver condiviso con tanta chiarezza ciò che sta vivendo. Capisco quanto le paure legate alla salute possano essere difficili da gestire, soprattutto quando persistono nonostante le ripetute rassicurazioni mediche e gli esami risultati nella norma. Le sue preoccupazioni non sono “casuali”: spesso l’ansia nasce in momenti di particolare vulnerabilità e può amplificare ogni sensazione corporea, facendo sembrare imminenti rischi che non ci sono.
Esistono professionisti che offrono percorsi online e alcuni servizi pubblici permettono l’accesso a costi ridotti. Cercare un sostegno è un passo importante e può aiutarLa a ritrovare tranquillità e una maggiore fiducia nel Suo corpo.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Iafolla
Buongiorno, leggendo la sua domanda pubblica, possiamo definire con un certo grado di sicurezza, vista l'esculsione di problemi organici effettuata, che al momento abbia strutturato una forte ansia. Rispetto a questo, seguendo un percorso di psicoterapia che si concentra prorpio sull'orgine di quei pensieri intrusivi, si potrebbe agire con una ristrutturazione cognitiva, una consapevolezza di tutta la sintomatologia fisica, e insieme a delle tecniche di rilassamento per la gestione di alcune situazioni fobiche, si potrebbe gradualmente arrivare a far rientrare queste forti attivazioni che le creano disagio, in questo momento della vita. Le auguro una buona giornata!
Salve,
capisco quanto questa situazione possa essere faticosa per lei. Vivere con una paura costante legata alla propria salute, soprattutto dopo un evento che l’ha spaventata, può generare un circolo di pensieri intrusivi e di allerta difficile da interrompere, anche quando gli esami medici risultano rassicuranti. La Terapia Cognitivo-Comportamentale può essere molto utile nel lavorare su ansia e preoccupazioni di tipo ipocondriaco, ma comprendo che al momento lei non abbia la possibilità di sostenere una spesa. Per percorsi gratuiti o con costi molto ridotti, le suggerirei innanzitutto di rivolgersi al Centro di Salute Mentale (CSM) della sua zona. Può accedervi tramite il suo medico di base e, qualora fosse indicato, le verrà offerta la possibilità di intraprendere un percorso psicologico o psicoterapeutico. Inoltre, anche scuole di specializzazione in psicoterapia o centri clinici universitari offrono spesso trattamenti a tariffe calmierate, mantenendo un buon livello di qualità. Nel frattempo, cerchi di ricordare che le visite e gli accertamenti che ha già svolto sono un elemento oggettivo molto importante e che se ci fossero stati segnali preoccupanti, i medici l’avrebbero certamente informata. L’ansia può però far percepire i sintomi come minacciosi anche quando non lo sono, ed è proprio su questo meccanismo che una psicoterapia può aiutarla a lavorare con efficacia. La invito quindi a rivolgersi alle strutture pubbliche o convenzionate disponibili nella sua zona, non deve affrontare tutto da sola e ha pieno diritto di accedere a un supporto adeguato.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
capisco quanto questa situazione possa essere faticosa per lei. Vivere con una paura costante legata alla propria salute, soprattutto dopo un evento che l’ha spaventata, può generare un circolo di pensieri intrusivi e di allerta difficile da interrompere, anche quando gli esami medici risultano rassicuranti. La Terapia Cognitivo-Comportamentale può essere molto utile nel lavorare su ansia e preoccupazioni di tipo ipocondriaco, ma comprendo che al momento lei non abbia la possibilità di sostenere una spesa. Per percorsi gratuiti o con costi molto ridotti, le suggerirei innanzitutto di rivolgersi al Centro di Salute Mentale (CSM) della sua zona. Può accedervi tramite il suo medico di base e, qualora fosse indicato, le verrà offerta la possibilità di intraprendere un percorso psicologico o psicoterapeutico. Inoltre, anche scuole di specializzazione in psicoterapia o centri clinici universitari offrono spesso trattamenti a tariffe calmierate, mantenendo un buon livello di qualità. Nel frattempo, cerchi di ricordare che le visite e gli accertamenti che ha già svolto sono un elemento oggettivo molto importante e che se ci fossero stati segnali preoccupanti, i medici l’avrebbero certamente informata. L’ansia può però far percepire i sintomi come minacciosi anche quando non lo sono, ed è proprio su questo meccanismo che una psicoterapia può aiutarla a lavorare con efficacia. La invito quindi a rivolgersi alle strutture pubbliche o convenzionate disponibili nella sua zona, non deve affrontare tutto da sola e ha pieno diritto di accedere a un supporto adeguato.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
Salve paziente anonimo
Il servizio sanitario di zona può aiutarla gratuitamente per il resto deve rivolgersi a centri ( anche online) a prezzi calmierati
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Il servizio sanitario di zona può aiutarla gratuitamente per il resto deve rivolgersi a centri ( anche online) a prezzi calmierati
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Gentilissima, si tratterà di affrontare la sua ansia, stante che tutti gli esami diagnostici e i pareri dei curanti sono negativi; non avendo possibilità economiche si affidi ad un Centro di Salute Mentale del territorio di competenza, così potrà chiedere loro se offrono un servizio gratuito on line; in genere si tratta di pagare il costo dell'impegnativa, ma è molto contenuto.
Buona ricerca
Buona ricerca
Buongiorno,
comprendo quanto possa essere difficile convivere con queste paure – soprattutto quando i pensieri arrivano all’improvviso e sembrano più forti della "ragione". Hai già fatto un passo molto importante chiedendo aiuto.
Se in questo momento non hai la possibilità di pagare un percorso privato, esistono comunque diverse opzioni da parte della sanità pubblica:
Il tuo Medico di Medicina Generale (MMG) può farti una prescrizione per il Servizio di Psicologia Clinica della tua AUSL. È un percorso pubblico, gratuito o con ticket contenuto, e comprende proprio la presa in carico per problemi d’ansia.
I Consultori familiari o “Spazi Giovani” sono servizi pubblici dedicati ai ragazzi fino ai 25 anni, con psicologi e psicoterapeuti che possono seguirti gratuitamente. Puoi andarci direttamente, senza impegnativa.
Se frequenti l'università, molte sedi hanno sportelli psicologici gratuiti per giovani adulti.
Il passo più importante ora è non restare da sola con queste paure: qualcuno può aiutarti davvero a gestirle, e tu meriti di stare bene.
comprendo quanto possa essere difficile convivere con queste paure – soprattutto quando i pensieri arrivano all’improvviso e sembrano più forti della "ragione". Hai già fatto un passo molto importante chiedendo aiuto.
Se in questo momento non hai la possibilità di pagare un percorso privato, esistono comunque diverse opzioni da parte della sanità pubblica:
Il tuo Medico di Medicina Generale (MMG) può farti una prescrizione per il Servizio di Psicologia Clinica della tua AUSL. È un percorso pubblico, gratuito o con ticket contenuto, e comprende proprio la presa in carico per problemi d’ansia.
I Consultori familiari o “Spazi Giovani” sono servizi pubblici dedicati ai ragazzi fino ai 25 anni, con psicologi e psicoterapeuti che possono seguirti gratuitamente. Puoi andarci direttamente, senza impegnativa.
Se frequenti l'università, molte sedi hanno sportelli psicologici gratuiti per giovani adulti.
Il passo più importante ora è non restare da sola con queste paure: qualcuno può aiutarti davvero a gestirle, e tu meriti di stare bene.
Gentile Utente, mi trova disponibile. Se vuole, mi contatti pure e proviamo ad accordarci. Resto a disposizione, Dottoressa Monica Mugnai
Buonasera e grazie per aver condiviso le sue difficoltà.
Quello che descrive, cioè la paura persistente di un problema cardiaco (nonostante ripetuti accertamenti medici rassicuranti) non riguarda soltanto l’idea di una malattia, ma il modo in cui l’angoscia trova un luogo nel corpo per manifestarsi. In psicoanalisi diremmo che il cuore è diventato il punto in cui l’ansia si è depositata, il luogo scelto dal suo inconscio per rendere visibile un conflitto interno che non riesce ancora a nominare. La sua età, 19 anni, è un passaggio cruciale: si sta separando simbolicamente dalle figure adulte, sta entrando nella vita come soggetto autonomo, e questo movimento può generare delle angosce che non trovano parole. Quando l’angoscia non trova rappresentazioni, si “incarna” e il corpo diventa il portavoce. Per questo motivo: nessun elettrocardiogramma può rassicurare completamente, perché il problema non nasce dal cuore biologico, ma dal cuore come luogo simbolico, come centro dell’identità e della vitalità. È come se qualcosa dentro di lei dicesse: “Sto vivendo qualcosa che fa paura, ma non so cosa. Allora lo dico attraverso il corpo.” Questo non significa che lei “immagina” i sintomi: significa che il suo corpo sta facendo il lavoro di dire per lei ciò che, per ora, non riesce a dire a parole. Lei cerca rassicurazioni continue (“non avrò un infarto?”), ma la rassicurazione dura poco perché non risponde alla vera domanda, che è: “Chi mi aiuta a contenere ciò che sento e non capisco?” In questo senso, la sua richiesta di trovare qualcuno che la segua è già un passo clinicamente molto importante.
Quello che descrive, cioè la paura persistente di un problema cardiaco (nonostante ripetuti accertamenti medici rassicuranti) non riguarda soltanto l’idea di una malattia, ma il modo in cui l’angoscia trova un luogo nel corpo per manifestarsi. In psicoanalisi diremmo che il cuore è diventato il punto in cui l’ansia si è depositata, il luogo scelto dal suo inconscio per rendere visibile un conflitto interno che non riesce ancora a nominare. La sua età, 19 anni, è un passaggio cruciale: si sta separando simbolicamente dalle figure adulte, sta entrando nella vita come soggetto autonomo, e questo movimento può generare delle angosce che non trovano parole. Quando l’angoscia non trova rappresentazioni, si “incarna” e il corpo diventa il portavoce. Per questo motivo: nessun elettrocardiogramma può rassicurare completamente, perché il problema non nasce dal cuore biologico, ma dal cuore come luogo simbolico, come centro dell’identità e della vitalità. È come se qualcosa dentro di lei dicesse: “Sto vivendo qualcosa che fa paura, ma non so cosa. Allora lo dico attraverso il corpo.” Questo non significa che lei “immagina” i sintomi: significa che il suo corpo sta facendo il lavoro di dire per lei ciò che, per ora, non riesce a dire a parole. Lei cerca rassicurazioni continue (“non avrò un infarto?”), ma la rassicurazione dura poco perché non risponde alla vera domanda, che è: “Chi mi aiuta a contenere ciò che sento e non capisco?” In questo senso, la sua richiesta di trovare qualcuno che la segua è già un passo clinicamente molto importante.
Buongiorno,
Dato che vorrebbe iniziare un percorso ed al momento non ha la disponibilità economica per poterne usufruire potrebbe rivolgersi al suo medico di medicina generale che può richiedere di accedere tramite il SSN a delle consulenze con uno psicologo di base.
Spero di esserle stata d'aiuto nel mio piccolo.
Un saluto
GDM
Dato che vorrebbe iniziare un percorso ed al momento non ha la disponibilità economica per poterne usufruire potrebbe rivolgersi al suo medico di medicina generale che può richiedere di accedere tramite il SSN a delle consulenze con uno psicologo di base.
Spero di esserle stata d'aiuto nel mio piccolo.
Un saluto
GDM
Cara ragazza,
Ho letto con attenzione la tua richiesta e comprendo tutta l'angoscia che stai vivendo. A 19 anni, vivere con il pensiero costante che il proprio cuore possa fermarsi è estenuante, perché ti toglie la libertà di progettare il futuro e ti costringe a vivere in una costante "sala d'attesa" del pronto soccorso, anche quando sei a casa tua.
Vorrei dirti subito una cosa: il fatto che le visite mediche e gli elettrocardiogrammi siano negativi, ma tu continui ad avere paura, non vuol dire che tu sia “pazza” o che i medici si sbagliano. Significa che il problema non è nell'organo "cuore", ma nel sistema di allarme della tua mente.
Dal tuo racconto emerge un meccanismo molto preciso:
1. L'Evento Scatenante: È successo qualcosa che ti ha fatto sentire improvvisamente vulnerabile ed esposta. Quell'evento ha rotto la tua sensazione di sicurezza.
2. Il Controllo del Corpo: Per non sentire quella vulnerabilità, hai iniziato a "controllare" il tuo corpo. Ma il cuore è un organo che funziona meglio se non lo si ascolta. Più lo controlli, più noti piccoli segnali normali, ti spaventi, il battito accelera per l'ansia, e tu leggi quell'accelerazione come la prova dell'infarto imminente.
3. Il Fallimento della Rassicurazione: Le rassicurazioni dei medici fungono da contenitore temporaneo della tua paura ("il cuore è sano"), calmano la tua parte logica per qualche ora, ma non spengono la tua parte emotiva, che continua a sentirsi in pericolo di vita.
Tu cerchi una Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), che è ottima, ma nel mio lavoro utilizzo un approccio (Cognitivo-Interpersonale) che va anche oltre: non ci limitiamo a dirti "non pensarci", ma lavoriamo per capire perché in questo momento della tua vita, a 19 anni, la tua mente ha bisogno di spostare tutta l'attenzione sul cuore per non affrontare un'altra paura (forse quella di crescere, di svincolarsi, o di affrontare un cambiamento?).
Sulla questione economica: Capisco perfettamente la difficoltà. Come professionista privato il mio lavoro ha un costo, ma la salute mentale è un diritto. Il mio consiglio è duplice:
1. Se vuoi provare a capire se questo approccio fa per te e se possiamo trovare una soluzione sostenibile (per esempio il bonus psicologo, o se i tuoi genitori possono supportarti in questo investimento sulla tua salute), sono disponibile per un primo colloquio conoscitivo gratuito.
2. In alternativa, ti invito caldamente a rivolgerti al Consultorio Giovani della tua ASL o al CSM (Centro di Salute Mentale) di zona: offrono percorsi gratuiti o con ticket minimo, e non devi restare sola con questa paura.
L'ipocondria non passa con un altro elettrocardiogramma, ma imparando a tollerare di essere vivi (e quindi vulnerabili) senza dover controllare ogni battito.
Un caro saluto,
dottor Marco Feola.
Ho letto con attenzione la tua richiesta e comprendo tutta l'angoscia che stai vivendo. A 19 anni, vivere con il pensiero costante che il proprio cuore possa fermarsi è estenuante, perché ti toglie la libertà di progettare il futuro e ti costringe a vivere in una costante "sala d'attesa" del pronto soccorso, anche quando sei a casa tua.
Vorrei dirti subito una cosa: il fatto che le visite mediche e gli elettrocardiogrammi siano negativi, ma tu continui ad avere paura, non vuol dire che tu sia “pazza” o che i medici si sbagliano. Significa che il problema non è nell'organo "cuore", ma nel sistema di allarme della tua mente.
Dal tuo racconto emerge un meccanismo molto preciso:
1. L'Evento Scatenante: È successo qualcosa che ti ha fatto sentire improvvisamente vulnerabile ed esposta. Quell'evento ha rotto la tua sensazione di sicurezza.
2. Il Controllo del Corpo: Per non sentire quella vulnerabilità, hai iniziato a "controllare" il tuo corpo. Ma il cuore è un organo che funziona meglio se non lo si ascolta. Più lo controlli, più noti piccoli segnali normali, ti spaventi, il battito accelera per l'ansia, e tu leggi quell'accelerazione come la prova dell'infarto imminente.
3. Il Fallimento della Rassicurazione: Le rassicurazioni dei medici fungono da contenitore temporaneo della tua paura ("il cuore è sano"), calmano la tua parte logica per qualche ora, ma non spengono la tua parte emotiva, che continua a sentirsi in pericolo di vita.
Tu cerchi una Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), che è ottima, ma nel mio lavoro utilizzo un approccio (Cognitivo-Interpersonale) che va anche oltre: non ci limitiamo a dirti "non pensarci", ma lavoriamo per capire perché in questo momento della tua vita, a 19 anni, la tua mente ha bisogno di spostare tutta l'attenzione sul cuore per non affrontare un'altra paura (forse quella di crescere, di svincolarsi, o di affrontare un cambiamento?).
Sulla questione economica: Capisco perfettamente la difficoltà. Come professionista privato il mio lavoro ha un costo, ma la salute mentale è un diritto. Il mio consiglio è duplice:
1. Se vuoi provare a capire se questo approccio fa per te e se possiamo trovare una soluzione sostenibile (per esempio il bonus psicologo, o se i tuoi genitori possono supportarti in questo investimento sulla tua salute), sono disponibile per un primo colloquio conoscitivo gratuito.
2. In alternativa, ti invito caldamente a rivolgerti al Consultorio Giovani della tua ASL o al CSM (Centro di Salute Mentale) di zona: offrono percorsi gratuiti o con ticket minimo, e non devi restare sola con questa paura.
L'ipocondria non passa con un altro elettrocardiogramma, ma imparando a tollerare di essere vivi (e quindi vulnerabili) senza dover controllare ogni battito.
Un caro saluto,
dottor Marco Feola.
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