Buongiorno, sono una ragazza autistica e abito in Sicilia (provincia di Catania), soffro da molti an

20 risposte
Buongiorno, sono una ragazza autistica e abito in Sicilia (provincia di Catania), soffro da molti anni di anoressia e ho deciso di chiedere aiuto e intraprendere una terapia psicologica. Sto cercando da molti mesi ma tra tutti gli approcci terapeutici non riesco a decidere a chi rivolgermi, c’è un modo per capire quale sia la terapia più adatta a me?
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
buongiorno per rispondere al suo quesito a mio parere l'approccio adatto, che in qualche modo ha la possiblità di poter accogliere entrambi gli aspetti ( autismo e anoressia), è il cognitivo comportamentale e l'approccio Gestalt
Il primo per la guida che viene data al pz nel corso delle sedute e l'altro per il lavoro sulla consapevolezza di sè.

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Dott.ssa Claudia Lotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao, hai fatto un passo importante nel decidere di chiedere aiuto. Per l’anoressia gli approcci con maggiore efficacia scientifica sono la terapia cognitivo-comportamentale specifica per i disturbi alimentari (CBT-E) e, in alcuni casi, l’EMDR, se ci sono vissuti traumatici legati al corpo o al controllo.
Il modo migliore per capire quale sia adatto a te è fare un primo colloquio e valutare con il terapeuta come ti senti nel rapporto e quale metodo risponde meglio ai tuoi bisogni.
Dott. Ubaldo Balestriere
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
ti ringrazio per aver scritto e per il coraggio che stai mostrando nel chiedere aiuto, è un passo importante, e non scontato. Capisco quanto possa essere difficile orientarsi tra tanti approcci terapeutici, soprattutto quando si vive un percorso delicato come il tuo.
In realtà non esiste una terapia “migliore in assoluto”, ma un percorso che risuona di più con te, con la tua sensibilità e il tuo modo di sentire. La cosa più importante è sentirti accolta, capita e al sicuro.
Nel mio approccio lavoriamo con mente, corpo e respiro, aiutando la persona a riconnettersi alle proprie risorse interiori e ad ascoltare profondamente se stessa.
Se vuoi, possiamo parlarne insieme con calma: offro un primo colloquio gratuito, così da conoscerci e capire se questo tipo di percorso può fare al caso tuo.
Un caro saluto

Dottor. Ubaldo Balestriere

Dott. Alessandro D'Addazio
Psicologo, Psicologo clinico
San Benedetto del Tronto
Buongiorno, essendo l'anoressia una patologia sfaccettata, il trattamento migliore risulta essere quello multidisciplinare. Per tale ragione, la invito a fare riferimento a dei centri specializzati presenti sul suo territorio, i quali saranno in grado di suggerirle e fornirle il piano terapeutico più adeguato.
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buongiorno! Considerato i limiti del contesto e dello strumento, posso solo provare a fornire qualche indicazione pratica. Forse, sarebbe opportuno chiedere una valutazione presso il centro per l’assistenza a persone con disturbo del comportamento alimentare a lei più vicino. Di solito, non occorre l’impegnativa del medico di famiglia. Trova l’indirizzo, i contatti e le modalità per il primo accesso su internet. Qualora si trattasse di un franco disturbo alimentare, infatti, è indispensabile un équipe multiprofessionale, che si prenda cura sia degli aspetti fisici che di quelli più profondi. Saranno loro, qualora necessario, ad orientarla verso un/una psicoterapeuta privato. Abbia fiducia, troverà colleghi professionalmente preparati e umanamente dotati. Sebbene non faccia alcun riferimento alla sua storia, alla sua famiglia e alle sue relazioni, accenna ad un Disturbo dello Spettro Autistico, che credo vada considerato nel progetto terapeutico affinché possa avere una vita piena e serena. In bocca al lupo per tutto
Dott. Simone Matarese
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
Ha fatto un passo molto importante nel decidere di chiedere aiuto. La terapia più adatta dipende dalla sua storia e dalle sue caratteristiche personali. Per l’anoressia, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è tra le più efficaci, spesso integrata con mindfulness e lavoro sulla regolazione emotiva.
Se desidera, possiamo parlarne insieme per aiutarla a individuare il percorso più adatto a lei.
Dott. Giulio Ciccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno , in genere i disturbi alimentari vengono trattati in contesti terapeutici multidisciplinari, dove entrano in gioco figure di vario, tipo come Medici nutrizionisti e psichiatri, psicologi ed educatori. Di certo vi saranno cliniche specializzate anche nella sua zona con questa impostazione trattamentale, sia in ambito pubblico che privato. L'approccio terapeutico individuale è sconsigliato perché da solo non porta a grandi risultati, soprattutto per disturbi così radicati negli anni. Un percorso psicoterapico anche breve potrebbe però aiutarla a calibrare meglio il problema e ha indirizzarsi verso il servizio più adatto. In genere per i disturbi che lei ha riportato l'approccio cognitivo comportamentale dovrebbe essere quello più indicato, tuttavia per esperienza personale posso anche dirle che l'incontro tra paziente terapeuta è efficace nella misura in cui non dimentica mai la componente umana che lo sostanzia, quindi a parità di approccio, spesso quello che fa la differenza è come si sentirà nel qui ed ora, di fronte alla persona scelta. Spero di esserle stato di aiuto, in caso mi faccia sapere anche attraverso i canali che questa piattaforma mette a disposizione. Cordialità
Dott.ssa Greta Pisano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile ***,
Comprendo quanto possa essere difficile cercare aiuto, soprattutto dopo un lungo periodo di sofferenza, e apprezzo molto il coraggio con cui ha deciso di intraprendere questa strada.

Per quanto riguarda la scelta dell’approccio terapeutico, è assolutamente comprensibile sentirsi disorientati: esistono infatti diverse scuole di pensiero e metodologie, ciascuna con caratteristiche specifiche. In generale, più che cercare “l’approccio perfetto”, è importante trovare un* professionista con cui lei si senta accolta, compresa e al sicuro. La qualità della relazione terapeutica è spesso uno dei fattori più determinanti nell’efficacia del percorso, a prescindere dall’approccio utilizzato.

Tuttavia, data la complessità della situazione che descrive , la presenza di una condizione dello spettro autistico e una lunga storia di disturbo alimentare , potrebbe essere utile orientarsi verso un* psicoterapeuta con esperienza nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare. Questo può garantire una maggiore sensibilità e competenza nel costruire insieme un percorso personalizzato.

Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti o per un primo confronto.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Greta Pisano
Psicologa – Psicoterapeuta
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
innanzitutto ti faccio i complimenti per la decisione di chiedere aiuto: è un passo molto importante e coraggioso. Capire quale approccio terapeutico sia più adatto a te può effettivamente sembrare difficile, soprattutto di fronte alle tante possibilità che esistono oggi.

Non esiste una risposta unica o “migliore in assoluto”, perché molto dipende dalla persona, dalla sua storia e dalle difficoltà che sta affrontando. In generale, per i disturbi alimentari come l’anoressia, gli approcci che hanno mostrato maggiore efficacia sono quelli cognitivo-comportamentali, eventualmente integrati con interventi basati sulla mindfulness o con tecniche di elaborazione del trauma come l’EMDR, quando sono presenti esperienze dolorose o traumatiche alla base del disturbo.

Nel tuo caso, considerando anche la presenza di una condizione dello spettro autistico, è importante trovare un professionista che abbia esperienza sia nei disturbi alimentari sia nella neurodivergenza, così da poterti offrire uno spazio di comprensione autentica e un percorso personalizzato.

Il mio consiglio è di fissare un primo colloquio con uno o più terapeuti di diversi orientamenti: spesso è proprio il colloquio conoscitivo a far capire se ci si sente accolti, compresi e a proprio agio — elementi fondamentali per l’efficacia della terapia.

Per approfondire e orientarti meglio nella scelta, è consigliato rivolgersi a uno specialista che possa valutare insieme a te il percorso più indicato.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Anna Muia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, spesso non c'è una psicoterapia adatta alla persona, ma è il terapeuta che attraverso la sua empatia e insieme al paziente fanno la differenza. Per i suoi problemi alimentari, forse sarebbe utile un terapeuta sistemico relazionale, che lavori anche con le famiglie, nel caso ce ne fosse bisogno. Un'altra terapia molto funzionale con i disturbi alimentari è l'EMDR
Dott.ssa Isabella Castelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Salve. È indispensabile rivolgersi ad un professionista per risolvere definitivamente il disturbo alimentare di cui soffre.
Ci sono vari tipi di psicoterapie, alcune più incentrate sulla problematica presente, altre che prendono in considerazione il problema esplorando le dinamiche familiari, ed altre che vanno più nel profondo e che mirano a capire che cosa si nasconde dietro alla problematica evidente.
In ogni caso, al di là dell’approccio terapeutico, è fondamentale che lei si rivolga ad una persona dalla quale sentirsi accolta e capace di trasmetterle sensazioni positive. Da lì si svilupperà il suo percorso terapeutico e arriverà a stare bene
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bruino
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso qualcosa di così personale — riconoscere di aver bisogno d’aiuto e cercarlo è già un passo molto importante.
Capisco quanto possa essere difficile orientarsi tra i vari approcci terapeutici, soprattutto quando si porta con sé una storia complessa come l’anoressia e una sensibilità legata al funzionamento autistico.
Non esiste una terapia “giusta in assoluto”, ma un percorso che si costruisce su misura, a partire dal tuo modo di percepire, sentire e comunicare.
Più che il nome dell’approccio, spesso ciò che fa la differenza è la sensazione di fiducia e comprensione che si crea con il/la terapeuta.
Ti consiglierei, se puoi, di fare un primo colloquio conoscitivo con uno o due professionisti: potrà aiutarti a capire come ti senti nella relazione e se il modo di lavorare ti fa stare a tuo agio.
Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti o per aiutarti a orientarti meglio nella scelta.
Un caro saluto!
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Per l'anoressia uno degli approcci più indicati è quello sistemico relazionale, ma ci tengo a precisare che il grosso nell'efficacia di una terapia lo fa l'incontro e la relazione tra terapeuta e paziente. Le suggerisco di cercare tra i terapeuti sistemici della sua zona, ma se dovesse incontrare un terapeuta di un altro approccio che la convince e di cui si fida continui con lui o lei senza esitazioni: è il rapporto di fiducia che fa la differenza, più dell'approccio. Se avesse altre domande non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Ornella Prete
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
Dovrebbe assolutamente trovare colleghi che lavorano con persone con alto funzionamento autistico come credo lei sia, utilizzando tecniche di psicoterapia adeguate.
Dott.ssa Elisa Morandotti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, potrebbe rivolgersi ad un professionista esperto in disturbi alimentari e/o in spettro autistico. Per quanto riguarda la terapia più adatta, molto fa la relazione con il professionista. Se è indecisa, le consiglierei di iniziare facendo un primo colloquio così da capire se si trova a suo agio con il terapeuta che incontra.
Dott.ssa Jasmine Scioscia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Salve cara utente,

Le terapia sono più o meno tutte valide allo stesso modo ,come riportano gli studi non ce n'é una più efficace dell'altra ,quello che le consiglio però di cercare di scriversi su un quadernetto cosa vorrebbe dalla terapia, in che modo le piacerebbe affrontare le varie problematiche ,se sente il bisogno per esempio di lavorare anche con il corpo o di fare delle esperienze concrete durante il percorso e infine scrivere sopratutto qual'è il suo obiettivo (le consiglio di metterlo in una forma più reale possibile con più dettagli possibili). Questo lavoro le permetterà attraverso la scrittura , di capire meglio attraverso testa, anima e cuore dove potersi orientare..e poi male che vada ,come succede a tanti può sempre cambiare approccio .
Spero di esserle stata in qualche maniera di aiuto ,le aguro buona giornata.
Cordialmente
Dr. Jasmine Scioscia
Dott.ssa Jessica Guidi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Lucca
Buongiorno
intanto vorrei dirti che il passo che stai facendo — quello di cercare aiuto in modo consapevole — è davvero importante, e non scontato. È un segno di forza, non di debolezza.

Capire quale tipo di terapia sia più adatto a te, soprattutto con un quadro complesso come quello che descrivi (autismo + disturbo alimentare), è una domanda molto profonda e legittima. Ti rispondo con calma, cercando di darti una mappa chiara ma anche umana, perché scegliere un terapeuta non è solo una questione “tecnica”, ma anche di relazione e sensibilità.
i miei migliori saluti
J Guidi
Dott. Andrea Maldifassi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
capire quale terapia sia più adatta non è sempre semplice: spesso è più importante trovare un terapeuta con cui ci si senta a proprio agio e ascoltati, più che un approccio in particolare.

Un primo colloquio può essere utile proprio per capire insieme se il metodo e il modo di lavorare fanno per lei.
Se vuole, posso aiutarla a orientarsi o darle qualche indicazione su come procedere, anche a distanza.

Cordiali Saluti
Dott. Andrea Maldifassi
Dott.ssa Chiara Calamida
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Como
Buongiorno,
la terapia che risulta più efficace per i disturbi alimentari è sistemico-relazionale, secondo le evidenze scientifiche. Questo però non elimina la premessa di base: è importante la relazione terapeutica e quindi il rapporto con il professionista. Per questo le consiglio di rivolgersi ad un Dottore che le ispiri fiducia.

Rimango a disposizione,
Dott.ssa Chiara Calamida
Dott.ssa Veronica Lokar
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Trieste
Cara ragazza, ha fatto bene a pensare di farsi aiutare. Dovrebbe andare da un professionista serio, con una solida formazione ed esperienza, preferibilmente anche nel settore pubblico. Se ha un rapporto di fiducia con il suo medico di base o di chi la segue per il problema dell'anoressia potrebbe chiedere a questi/a un nominativo valido.
Buona fortuna.

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