Buongiorno sono mamma di una bambina di 14 mesi. Da quando ne aveva circa 8-9 ha iniziato a mettere

24 risposte
Buongiorno sono mamma di una bambina di 14 mesi. Da quando ne aveva circa 8-9 ha iniziato a mettere in atto quelli che a mio avviso (e confermato dalla pediatra) sono comportamenti di masturbazione infantile in particolare quando si trova seduta sul seggiolone. I comportamenti in questione si manifestano in maniera non sistematica, magari non tutti i giorni anche se spesso, e quando accade io e il papà in maniera molto serena tentiamo di distrarla in altro modo e se non funziona la facciamo scendere direttamente. Il problema è che da circa un paio di mesi a questa parte ha preso a farlo per addormentarsi. Lei si addormenta solo in braccio o dentro il marsupio ed in entrambi i casi inizia a strusciarsi fortemente su di me, mantenendo le gambette unite immagino per creare attrito mentre si dimena e inarca la schiena e il sedere, arriva persino ad ansimare, e si irrigidisce fino a quando non si lascia andare del tutto, crollando nel sonno. Ora, so che la masturbazione non è un qualcosa da demonizzare, ma la bambina è decisamente ancora troppo piccola per proporle ragionamenti e spiegazioni sul come,quando e dove sia opportuno ricorrere a tali pratiche. Il punto è che non vorrei che questo comportamento si cronicizzasse e che divenisse una condizione imprescindibile per prendere sonno, magari anche nel tempo quando sarà un pó più grande. Che ne pensate? Grazie mille
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve, comprendo le sue preoccupazioni. In termini psicologici, va notato che la masturbazione infantile rappresenta una fase normale dello sviluppo sessuale, caratterizzata da una precoce esplorazione del proprio corpo. Tale comportamento, in particolare durante il momento del sonno, potrebbe riflettere un bisogno di comfort e rassicurazione. Consiglierei di adottare un approccio che favorisca comportamenti sostitutivi positivi e rassicuranti nel momento del sonno come la creazione di rituali serali calmanti. Nel caso in cui la situazione persista o si intensifichi, potrebbe considerare la consulenza di uno psicologo infantile che potrà fornirle un'analisi più approfondita della situazione e suggerire strategie personalizzate per gestire il comportamento in questione. Cordiali saluti, DM

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Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Bologna
Gentilissima,
Come diceva il collega è normale che durante l’infanzia si mettano in atto i primi comportamenti di autoerotismo. Ci sono ricerche che evidenziano che già nella fase prenatale il bambino/a può toccare i propri genitali. Vista l’età di sua figlia sembra comprensibile che non abbia compiutezza dell’atto, ma che lo faccia perché potrebbe trovare nel piacere una forma di sicurezza. Interessante potrebbe essere “prendere nota” di quando mette in atto questi comportamenti, qual è la situazione ambientale, cosa la circonda in quei momenti, se a casa c’è una situazione stressogena o che la bambina potrebbe vivere come tale. Utile, inoltre, potrebbe essere cercare di distrarre la bimba in quei momenti con della musica per esempio e vedere come reagisce, quindi proporle “un’esperienza correttiva” che potrebbe essere più funzionale.
Se le fa piacere mi tenga aggiornata.
Cordialmente
Dott.ssa Cristina Campigli
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Sarnico

Comprendo le sue preoccupazioni riguardo al comportamento di sua figlia. La masturbazione infantile è un comportamento abbastanza comune nei bambini in tenera età e di solito non è motivo di preoccupazione. È importante affrontare la situazione con sensibilità e comprensione.

E' positivo che lei e il papà affrontiate la situazione con calma e cercando di distogliere la sua attenzione in modo delicato. Tuttavia, se il comportamento sembra diventare un'abitudine per addormentarsi, potrebbe essere utile cercare di introdurre altre routine o tecniche di addormentamento per aiutarla a stabilire diversi modi per conciliare il sonno.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutare:

Routine di addormentamento rilassante: Crea una routine pre-nanna che coinvolga attività rilassanti come un bagno caldo, leggere una storia, cullarla dolcemente o ascoltare musica tranquilla. Questo potrebbe aiutare a calmare la sua mente e il corpo prima di andare a letto.

Creare un ambiente rilassante: Assicurati che il suo ambiente di sonno sia confortevole, con luci soffuse e una temperatura piacevole. Questo può contribuire a favorire il sonno in modo tranquillo.

Introdurre un comfort object: Potresti considerare l'introduzione di un oggetto rassicurante come un peluche o una coperta morbida che possa essere associato al sonno. Questo potrebbe aiutarla a sentirsi al sicuro e tranquilla.

Orari regolari per il sonno: Cerca di mantenere orari regolari per il sonno in modo che la sua routine si sviluppi intorno a un ciclo sonno-veglia prevedibile.

Sebbene la masturbazione infantile sia normale, se il comportamento persiste o diventa problematico, potrebbe essere utile consultare uno specialista, come uno psicologo infantile o un terapista familiare. Questi professionisti possono fornire consigli specifici e supporto per gestire la situazione in modo appropriato.

Ricordi che è normale sentirsi preoccupati come genitore, ma cercare di affrontare la situazione con calma, comprensione e, se necessario, con l'assistenza di professionisti può essere il modo migliore per gestire questa fase di crescita della sua bambina.
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Dott. Andrea Moro
Psicologo, Psicologo clinico
Alghero
Buongiorno, come hanno menzionato i colleghi, è importante sottolineare che i comportamenti di questo tipo sono comuni nel corso dello sviluppo infantile e spesso rappresentano una fase normale e naturale. La sessualità infantile è una parte integrante del processo di crescita e sviluppo, e i bambini esplorano il proprio corpo e le sensazioni fisiche in modo spontaneo.
Nel vostro caso, è lodevole che abbiate adottato un approccio calmo e distrattivo quando tali comportamenti si manifestano. Tuttavia, comprendo la vostra preoccupazione riguardo al fatto che il comportamento di masturbazione si stia legando al sonno della vostra bambina.
È comune che i bambini sviluppino routine o rituali per agevolare il sonno, e ciò potrebbe includere comportamenti auto-soothing. Tuttavia, un aspetto da considerare è la possibilità che questi comportamenti possano derivare da fattori ambientali o emotivi. Un'analisi più approfondita potrebbe coinvolgere la valutazione della routine serale, dell'ambiente di sonno e di eventuali cambiamenti che la bambina potrebbe aver sperimentato.
Se persistono le preoccupazioni o se il comportamento evolve in modi che sembrano indicare disagio, potrebbe essere utile consultare uno specialista in psicologia infantile o uno psicologo dello sviluppo. In alternativa potreste sentire il parere di un Neuropsichiatra Infantile per effettuare una valutazione più approfondita.
Resto a disposizione per eventuali ulteriori domande o chiarimenti.
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Proprio come detto dai colleghi la masturbazione è un comportamento comune nell'infanzia. È comprensibile però possa preoccupare gli adulti che vedono questi comportamenti. Se volete approfondire la cosa potresti rivolgervi ad un collega specializzato nell'infanzia.
Dott. Marco Cenci
Dott. Francesco Mangiafico
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Torino
Buongiorno, la masturbazione infantile è espressione di sviluppo, come dice lei non va "demonizzata", tuttavia è importante considerare che sua figlia ricorre a questo poco prima di addormentarsi, quindi presumibilmente come pratica rasserenante. Teniamo in considerazione anche il contesto in cui si verifica e le possibilità che la bambina ha di potersi tranquillizzare. Di per sé non è un problema, sarebbe comunque meglio contattare uno psicologo infantile qualora questi comportamenti si prolunghino per molto tempo.
Cordialmente.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Dott.ssa Lorena Menoncello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, come hanno evidenziato i miei colleghi, non è tanto rilevante l'autoerotismo della bambina, ma il fatto che l'autoregolazione delle emozioni passi attraverso questa modalità.
Lei ci ha scritto che vostra figlia si addormenta solo in braccio a voi e questo è un nodo molto importante da approfondire. Infatti, i bambini devono sviluppare progressivamente modi per rilassarsi e calmarsi secondo un processo autonomo e autoregolato. Il fatto che sia indispensabile il vostro intervento per farla dormire ci dimostra che l'apparato psicologico della bambina non ha ancora acquisito la capacità di auto-consolarsi, se non con l'aiuto dell'adulto o con l'autoerotismo. Vi consiglio di lavorare con uno specialista dell'età evolutiva sulla problematica dell'autoregolazione emotiva e sulla modalità di addormentamento che la famiglia ha messo in atto fino ad ora.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dottoressa Menoncello
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, penso sia difficile darle una risposta senza conoscere di più non solo la bambina, ma anche l'ambiente familiare e sociale in cui la bambina vive, dal momento che potrebbe avere un'influenza. Il comportamento potrebbe passare con la crescita, ma anche essere una spia di un malessere emotivo, per cui le consiglierei un colloquio di consulenza psicologica
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, il comportamento di sua figlia non è inusuale e spesso è dettato da una ricerca immediata di gratificazione che a mio parere va indagata. Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta che si occupa di infanzia per una valutazione della situazione. Una volta avuto il quadro generale, saprà darvi indicazioni specifiche al caso. Sono dell'idea che piccole difficoltà identificate precocemente possano essere risolte in breve tempo e senza strascichi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Pamela D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Cara utente, grazie per aver voluto condividere la sua condizione di difficoltà in questo momento.
I comportamenti di autoerotismo nell’infanzia sono normali e rappresentano una fase di scoperta del proprio corpo che tende con la crescita a diminuire. Tuttavia, se come descritto dalle sue parole, tale comportamento si manifesta in modo sistematico e diventa necessario alla bambina per calmarsi o addormentarsi, potrebbe segnalare una difficoltà nella regolazione emotiva che necessita quindi di passare dal corpo (per rilassarsi e prendere sonno arriva al culmine dell’irrigidimento e della tensione muscolare).
Potrebbe essere utile individuare i momenti in cui questo comportamento emerge e, per quanto riguarda il momento dell’addormentamento, creare una routine (fissa negli orari e nelle modalità con cui si svolge) che aiuti la bambina a contenere le proprie emozioni e rilassarsi in modo sicuro. La prevedibilità è un elemento che facilita la calma.
La sua preoccupazione da mamma è del tutto naturale e se dovesse persistere o osservare un peggioramento della situazione, la invito senza timore a rivolgersi ad uno psicologo specializzato in età evolutiva. Avrete così la possibilità di analizzare in modo più approfondito la situazione e gli elementi che ne sostengono la manifestazione per individuare poi il significato di questa sintomatologia e le eventuali strategie per risolverla.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore necessità. Un caro saluto, dr.ssa Pamela D’Angelo
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno. È comprensibile che siate preoccupati per i comportamenti di masturbazione infantile della vostra bambina. A questa età, è normale che i bambini esplorino il proprio corpo e sperimentino sensazioni piacevoli. È importante mantenere un atteggiamento neutrale e non repressivo nei confronti di tali comportamenti. Tuttavia, se siete preoccupati che possa diventare un comportamento di routine per addormentarsi, potreste cercare di introdurre rituali di sonno alternativi, come la lettura di una storia o l'utilizzo di un oggetto di transizione. Se la situazione persiste o si intensifica, potrebbe essere utile consultare uno specialista dello sviluppo infantile per una valutazione più approfondita. Ricordate che ogni bambino è unico e che è importante rispettare il suo sviluppo individuale.
Rimango a disposizione, nel caso in cui vogliate approfondire. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Gentilissima, I bambini esplorano il mondo con il proprio corpo e sua figlia ha scoperto per caso il rilassamento che consegue alla masturbazione il che, di conseguenza, ha rinforzato quel comportamento e la sua ripetizione. È probabile sia una cosa passeggera ma si può pensare di proporre alla bambina delle abitudini precedenti l'addormentamento che siano rilassanti di per sé, le coccole, un bagnetto caldo, una ninna-nanna ... E ciò potrebbe far 'rilassare' anche voi genitori, sentendovi attivi nel fare qualcosa che possa portare al benessere della bambina.
Qualora volesse approfondire l'argomento resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Dott.ssa Marta Enrica Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, come è stato affermato dai e dalle mie colleghe è comune che durante l'infanzia i bambini manifestino comportamenti di autoerotismo. Considerando l'età della sua figlia, è plausibile che non abbia piena consapevolezza di questo atto, ma potrebbe ricorrervi come fonte di comfort. Potrebbe essere interessante osservare quando si manifestano questi comportamenti, l'ambiente circostante e le situazioni in cui avvengono. È importante considerare se ci sono momenti stressanti o situazioni che la bambina potrebbe percepire come tali nell'ambiente domestico.
Un approccio potrebbe essere quello di tentare di distrarre la bambina con stimoli alternativi per valutare la sua reazione e eventualmente proporle un'esperienza alternativa che potrebbe essere più funzionale e rassicurante per lei. In aggiunta, potrebbe essere utile considerare una psicoterapia familiare.
Se le fosse gradito, mi farebbe piacere avere aggiornamenti in merito a come la bambina reagisce a queste proposte. Resto a disposizione per ulteriori suggerimenti o chiarimenti. Cordiali saluti.
Dr. Marco Casella
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Come già hanno espresso i colleghi non è un comportamento per cui preoccuparsi. Può essere utile trovare oggetti o routine che sostoituiscano la sua pratica ma può passare anche da solo. Cordiali saluti, Marco Casella.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,
come anticipato dai colleghi che mi hanno preceduto è importante sottolineare che comportamenti di questo tipo sono comuni nel corso dello sviluppo infantile e spesso rappresentano una fase normale e naturale. La sessualità infantile è una parte integrante del processo di crescita e sviluppo, e i bambini esplorano il proprio corpo e le sensazioni fisiche in modo spontaneo. Molto importante non approcciare negativamente alla cosa ma magari distrarla quando tali comportamenti si manifestano.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Salve, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo o ad un neuropsichiatra infantile per poter comprendere al meglio cosa stia accadendo a sua figlia
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile che tu sia preoccupata riguardo a questo comportamento. La masturbazione infantile è una fase normale dello sviluppo e molti bambini esplorano il proprio corpo in modi diversi. Tuttavia, capisco le tue preoccupazioni riguardo alla possibile cronicizzazione del comportamento.

È importante mantenere una prospettiva aperta e rispettosa nei confronti della sessualità infantile. Potrebbe essere utile parlare con la tua pediatra per ottenere ulteriori consigli e rassicurazioni. Nel frattempo, puoi continuare a gestire la situazione come fai attualmente, cercando di distrarre la bambina in modo delicato e sereno.

Se il comportamento sembra diventare un problema o influenzare il sonno in modo significativo, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile o uno specialista in sviluppo infantile. Tuttavia, è importante notare che molti bambini superano queste fasi di esplorazione del corpo senza che ciò diventi un problema duraturo.

Ricorda che ogni bambino è unico, e se hai dubbi o preoccupazioni specifiche sulla tua bambina, consultare un professionista della salute sarà la scelta migliore per ottenere consigli personalizzati.
Dott.ssa Sara Marigo
Psicologo
Lonigo
Gentile utente , comprendo che tali comportamenti, seppur caratteristici di uno sviluppo tipico del bambino, possano causare disagio nell'adulto. Tali comportamenti generalmente sono dovuti alla scoperta del proprio corpo.
Mi sembra di capire, però, che spesso siano associati al momento del sonno e nella necessità di calmarsi, un po' come forma di regolazione delle proprie emozioni: il mio consiglio è quello di provare ad instaurare una differente routine del sonno che permetta di farla rilassare in maniera differente. Questo perché la ripetitività permette di appoggiarsi alla prevedibilità che a sua volta rasserena perché ci fa sentire di avere il controllo. Il momento del sonno è il massimo momento in cui siamo costretti a cedere il controllo e quindi è naturale che i bimbi siano agitati. Il senso è trovare un nuovo elemento che faciliti la calma.
Sono disponibile a guidarvi nel trovare insieme strategie concrete da mettere in atto, che siano personalizzate e attuabili nella vostra quotidianità.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore necessità
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Capisco le sue preoccupazioni sul comportamento di sua figlia. Potrebbe essere utile cercare alternative per favorire il sonno senza reprimere il suo comportamento. Consiglierei di consultare un pediatra o un professionista della salute mentale per trovare soluzioni appropriate. Cordiali saluti
Dott. Marco Dusi
Psicologo clinico, Psicologo, Terapeuta
Bassano del Grappa
Buonasera, come lei ha già fatto notare la bambina è troppo piccola per capire queste cose, agire adesso potrebbe compromettere la sua sessualità e il rapporto sano con il suo corpo in futuro. Le consiglio di lasciarla fare e intervenire più avanti negli anni quando se ne potrà parlare. Potrebbe essere più dannoso per la piccola intervenire ora che non comprende, sente solo piacere e lo identifica come una cosa positiva, è logico e naturale. Lo stratagemma che la piccola ha trovato per prendere sonno funziona ed è buono per lei. Quando sarà più grande avrà accesso anche a altre opzioni.

Cordialmente

Dott. Marco Dusi
Dott. Andrea Alberti
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso le sue preoccupazioni qui. Credo sia importante mettere a fuoco questo comportamento di sua figlia. Quando una bambina o un bambino così piccoli si strofinano i genitali non ha nulla a che vedere con l’idea della masturbazione che si può avere da adulti o da adolescenti. Quello che viene ricercato non è qualcosa di legato alla sessualità o all’eccitazione ma alla sensazione di sicurezza, magari di calore data da un movimento ripetitivo. Rappresenta un modo per gestire possibili paure o angosce, un gesto auto-consolatorio che attraverso il tatto e il contatto con il proprio corpo (due cose importantissime a quell’età) cerca di contenerle. È possibile che in questi momenti prenderla in braccio o accarezzarla facendole sentire la vicinanza della mamma o del papà sia un buon modo per tranquillizzarla.
Buona giornata,
Dott. Andrea Alberti
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione riguardo ai comportamenti della sua bambina. È importante sapere che la masturbazione infantile, nelle prime fasi della vita, è generalmente un comportamento normale, spesso legato alla curiosità o a sensazioni fisiche piacevoli. Tuttavia, quando diventa ripetitiva o legata a momenti specifici come l'addormentamento, è utile intervenire delicatamente per evitare che diventi un'abitudine. Continuare a distrarla o deviare la sua attenzione, come già fate, è un buon approccio. È anche utile cercare di stabilire una routine rassicurante e tranquilla per il sonno, così che non dipenda da questo comportamento per addormentarsi. Se il comportamento persiste o diventa più problematico, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile per un ulteriore supporto.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno gentile mamma, la situazione che descrivi è delicata e comprensibile è la preoccupazione che suscita in te. Come sai nei bambini piccoli, la scoperta del corpo e delle sensazioni piacevoli è normale e fa parte dello sviluppo e anche la masturbazione infantile a questa età non è indicativa di problematiche psicologiche: spesso è un comportamento auto-calmante, una strategia per regolare emozioni o sensazioni corporee, e può comparire soprattutto in momenti di stress o stanchezza, come quando la bambina cerca di addormentarsi.

Quello che osservi, il comportamento diventato un rito per addormentarsi, è significativo perché si sta instaurando una modalità che associa la stimolazione corporea al rilassamento e al sonno. Questo non è negativo in sé, ma se diventasse l’unico modo per dormire, nel tempo potrebbe limitare la capacità della bambina di autoregolarsi attraverso altre strategie più funzionali e sicure.

Prova ad introdurre alcune strategie diverse:

1. **Incrementare gradualmente altre modalità di rilassamento**: introdurre abitudini calmanti alternative, come coccole, ninna nanna, carezze sulla schiena o gioco tranquillo, prima del sonno, in modo da associare il rilassamento anche ad altri comportamenti.
2. **Distacco graduale dal contatto diretto**: provare a farla addormentare in braccio o nel marsupio senza stimolazione corporea diretta, offrendo invece il contatto fisico sereno (coccole, carezze) per rassicurare.
3. **Routine prevedibile e sicura**: mantenere orari regolari, luci soffuse e una sequenza di azioni coerente può aiutare la bambina a sviluppare sicurezza e autonomia nel momento del sonno.
4. **Osservare senza giudizio**: è importante non rimproverarla, né trasmettere senso di colpa; il comportamento è naturale e non deve essere stigmatizzato, altrimenti rischia di creare ansia o vergogna.
5. **Monitoraggio e supporto pediatrico**: continuare a dialogare con la pediatra per eventuali dubbi o evoluzioni, in modo da avere un riferimento professionale e rassicurante.

Un lavoro terapeutico utile, se il comportamento dovesse persistere o se tu percepissi disagio crescente, potrebbe essere un percorso di supporto genitoriale, volto a sviluppare strategie di autoregolazione e gestione del sonno nei bambini piccoli, senza trasmettere giudizi sul corpo e sulle emozioni. Questo permette di accompagnare la crescita emotiva e corporea della bambina in modo equilibrato, promuovendo autonomia e sicurezza. Un cordiale saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Gentile Utente, comprendo profondamente la sua preoccupazione, soprattutto perché ciò che osserva avviene in un momento molto delicato come l’addormentamento e coinvolge un contatto corporeo così diretto con lei. Vorrei rassicurarla subito rispetto a un punto fondamentale: ciò che descrive rientra pienamente nei comportamenti esplorativi tipici dello sviluppo precoce e, da un punto di vista sistemico, può essere letto come un modo attraverso cui la bambina regola se stessa, il proprio corpo e il proprio stato di attivazione. A 14 mesi non vi è alcuna componente di intenzione sessuale, né vi è consapevolezza del significato del gesto; si tratta piuttosto di un meccanismo autoregolativo che molte bambine e bambini utilizzano per calmarsi, per scaricare tensione o per addormentarsi. Lei ha fatto bene a chiedere un confronto, perché questi comportamenti, pur essendo fisiologici, possono generare nelle figure genitoriali un certo spaesamento proprio per la loro intensità e per la posizione in cui avvengono. È importante osservare che sua figlia riesce ad addormentarsi solo in braccio o nel marsupio: questo ci dice che il corpo del genitore, in questa fase, è il suo principale strumento di regolazione emotiva. Il movimento di sfregamento e il mantenere le gambette unite non sono altro che un modo per trovare un ritmo interno, un’autoconsolazione simile a quella di alcuni bambini che si succhiano un dito, strofinano la guancia contro un tessuto o oscillano avanti e indietro. In altre parole, sua figlia ha trovato un movimento che la aiuta a passare da uno stato di attivazione a uno stato di quiete. Capisco tuttavia il timore che questo diventi un comportamento rigido o necessario nel tempo. Da un punto di vista sistemico, ciò che facilita l’evoluzione spontanea del comportamento è proprio l’atteggiamento che voi già state adottando: non drammatizzare, non punire, non bloccare in modo brusco. Quando un comportamento viene vissuto dal sistema familiare come tollerabile e non caricato di ansia, tende a perdere intensità con la crescita, perché il bambino sviluppa gradualmente strategie più mature di autoregolazione e nuovi modi di addormentarsi. Ciò che potete fare, nel quotidiano, è sostenere questa evoluzione senza forzarla, introducendo piccoli cambiamenti che ampliino le possibilità della bambina: offrire un rituale serale più ricco di prevedibilità (canzoncina, voce calma, contenimento morbido), creare condizioni in cui l’addormentamento non dipenda unicamente dal contatto diretto e progressivamente favorire una transizione verso modalità meno corporee. Questo non significa interrompere ciò che funziona, ma solo accompagnare una crescita graduale. È molto importante che lei e il papà rimaniate sereni: la bambina percepisce lo stato emotivo dei genitori come una bussola e, se vi sente tranquilli, non si irrigidirà su quel gesto come unico modo possibile. In genere, questi comportamenti tendono a ridursi spontaneamente tra i 18 e i 24 mesi, quando la capacità di autoregolarsi e di addormentarsi si arricchisce di nuove competenze. Il fatto che voi abbiate già osservato il fenomeno, lo abbiate contestualizzato e ne parliate insieme, è un ottimo segnale: significa che il sistema familiare è attento, sintonizzato e capace di affrontare questi passaggi senza allarmismo. Se nei prossimi mesi doveste notare un aumento significativo dell’intensità o una difficoltà generalizzata ad addormentarsi senza quel gesto, potremmo valutare insieme strategie più mirate, ma da quanto descrive ora non vi sono elementi che facciano pensare a un rischio di cronicizzazione. Sua figlia sta semplicemente usando il corpo per rassicurarsi, e con il tempo imparerà strade diverse. Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Falqui

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