Buongiorno seppur non di frequente ho improvviso crisi di pianto( senza motivo) e senso di abbandono

22 risposte
Buongiorno seppur non di frequente ho improvviso crisi di pianto( senza motivo) e senso di abbandono che mi porta a vagare e portarmi con me la tristezza,a volte in luoghi chiusi occasionalmente avverto senso di ansia.Sono felicemente sposata ,da bambina ed adolescente ho avuto un rapporto conflittuale con mia madre ,inoltre prendo la melatonina (zinco selenio) da 6 mesi. cosa mi consigliano grazie
... chi l'avrebbe abbandonata??? mi sembra utile un colloquio preliminare e penso una psicoterapia....con le madri è facile come donne avere dei conflitti., va capito quali e perchè......
e cosa mi dice di suo padre?? non lo nomina...
vagare...è qualcosa che dice qualcosa di lei....così co
me il conflitto con sua madre,,,,
cerchi una consulenza psicoterapica..
io esercito a torino,,,temo sia lontano per lei...

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Mi sembra un poco depressa...! Deve consultare uno specialista psichiatra almeno per una indicazione.
andrebbe chiarito il motivo del pianto apparentemente immotivato, come pure di ansia, tristezza e del vagare, in base alla diagnosi eventuale, proposta poi la terapia se necessaria, cordiali saluti
Buonasera. Dalle sue parole si comprende che questa situazione da un lato la spaventa, e quindi a volte sembra minimizzarla, ma dall'altro la spinge a mettersi in discussione, forse come occasione per elaborare un suo personale modo di stare al mondo che potrebbe andarle, adesso, un pò stretto. Ascolti la sua "probabile depressione", potrebbe trattarsi anche di una vaga crisi esistenziale che, come ogni crisi, potrà risolversi in un altro modo di occuparsi di sè.
Salve Signora, il consiglio è quello di richiedere una consulenza psicologia,sarebbe interessante capire come mai 6 mesi fa ha avuto necessità si prendere melatonina...a questa sua tristezza si era aggiunto qualcos altro?ad esempio difficoltà del ritmo sonno veglia?da quanto tempo durano questi episodi di pianto, tristezza?sono tanti gli elementi mancanti nella sua descrizione. Provi con l aiuto di un esperto a mettere insieme 'i pezzi del suo puzzle' e sicuramente riuscirà ad acquistare consapevolezza e serenità.
Cordialmente
Potrebbe essere molto utili per lei alcuni colloqui di consulenza psicologica per comprendere il significato nella sua vita attuale e passata di questi momenti di pianto e degli stati d'ansia. Anche se spesso questi vissuti sono improvvisi e sembrano senza ragione, é fondamentale comprenderne l'origine e il senso per affrontarli al meglio. Il professionista potrà valutare il percorso migliore per lei, psicoterapeutico e, se necessario, farmacologico. In bocca al lupo
Seppure ha una vaga idea dell'origine della sua angoscia, da sola trova diversi ostacoli per andare oltre. Io coglierei questi piccoli segnali come qualcosa di prezioso da utilizzare per avviare un percorso di autocoscienza. La inviterei a chiedere una consultazione psicoanalitica.
Salve, bisognerebbe indagare di più sulla fase dell'attaccamento che ha avuto nella sua infanzia con la figura materna, lei scrive un rapporto conflittuale fin da bambina e nel periodo adolescenziale. Bisognerebbe andare indietro proprio nel primo anno di vita, perchè il processo di costruzione del legame d'attaccamento avviene attraverso una successioni di fasi durante il primo anno di vita. Da ciò che lei descrive mi sembra una donna un pò sola, che cosa vuole comunicare con la parola vagare? Come se lei riferisse che non riesce a trovare la sua strada, dovrebbe fare una buona psicoterapia per riuscire a trovare dentro di sè una risposta a tutte le sue riflessioni, le auguro di fare un buon lavoro, cmq io sono una psicoterapeuta di Roma se vuole comunicare con me io sono disponibile anche on-line.
Buongiorno, il fatto di piangere senza un apparente motivo potrebbe indicare diverse cose. Potrebbe essere utile avere un colloquio con uno psicologo per cercare di identificare cosa le sta accadendo e cercare di porvi rimedio attraverso una terapia, farmacologica o meno.
Arrivederci
Salve,forse negli ultimi 6 mesi c'è stato qualche evento che può aver dato origine a difficoltà di dormire, tristezza e senso di abbandono anche se scrive di essere felicemente sposata.
Le suggerisco di chiedere un supporto psicoterapeutico per capire ed affrontare al meglio questa fase della sua vita.
Mi sto chiedendo quanti anni ha.

Un saluto
Ci sono a volte dentro di noi contenuti dolorosi chiusi in un cassetto che a tratti si apre e con prepotenza e irruenza sembrano invadere tutti spazi. Per la mia esperienza posso dire che sarebbe opportuno e utile trovare uno spazio psicologico per condividere questi contenuti che percepiamo angoscianti, anche se non sono legati a gravi fatti reali accaduti. Uno spazio psicologico consente di aprire lentamente il cassetto, guardando i pensieri, le emozioni, le fantasie che ci sono, con a fianco un professionista che possa aiutare a comprendere quello che da soli non si vede. E' spesso sufficiente dedicare uno spazio psicologico ma anche fisico (lo studio di un professionista) a queste emozioni, per dare un contenimento e sollievo.
Buongiorno, potrebbe essere depressa, si rechi da uno
psichiatra per ricevere una diagnosi precisa.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi
Salve, le sensazioni che descrive, dovrebbero richiamare una condizione depressiva. deve valutare lei quanto sono realmente pesanti da sopportare. da quello che scrive forse potrebbe considerare l'ipotesi di un lavoro di sostegno ed esplorazione. sono certo che trovera' immediato sollievo.
Cordiali Saluti.
Probabilmente ha un disturbo dell'umore o un disturbo Borderline di personalità, ma bisognerebbe approfondire in studio.
Buongiorno, le crisi di pianto che lei descrive come immotivate potrebbero avere una loro spiegazione, ma spesso è difficile ascoltarsi e riconoscere le nostre difficoltà. Allo stesso modo anche il suo senso di abbandono potrebbe essere approfondito e trovare un sua collocazione..le consiglierei di provare a parlare con uno psicologo che possa aiutarla ad esplorare e chiarire questi vissuti ed emozioni.
Nulla di quanto ci accade è senza motivo:lei stessa accenna a difficoltà di rapporto con sua madre sia nell'infanzia che nell'adolescenza. Ha mai pensato che ripercorrere la sua storia con l'aiuto di un terapeuta potrebbe esserle di aiuto?
Buon giorno nel trattamento della depressione la terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata efficace al pari di molti farmaci. dal suo racconto credo emerga l' esigenza di riprendere il controllo sui suoi stati mentali e sui comportamenti che influenzano il tono del suo umore.
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Buongiorno,
viste le situazioni che descrive, le consiglierei di cercare aiuto terapeutico per comprendere da dove nasca questa sua angoscia e senso di abbandono.
Le domande potrebbero essere molte. cosa è successo in questo periodo? in che rapporto è con sua figlia? quanti anni ha ed a quanti anni è nata la sua conflittualità con sua mamma.
Penso che ci sia qualcosa di non risolto che ora sta mettendo nella sua fase di vita. chieda aiuto :-)
Buonasera,
Come accennato dai colleghi un percorso di sostegno psicologico può aiutarla a rispondere alle sue domande, valutando più approfonditamente la situazione che descrive. Sarebbe importante capire quando e come si presenta la sintomatologia descritta ed inserirla nel suo contesto di vita e di sviluppo. Un percorso psicologico può aiutarla ad avere una maggiore consapevolezza di sé e del suo vissuto emotivo.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Salve, ciò che descrive sembrerebbe far parte di un quadro depressivo con componente ansiosa.
Sarebbe opportuno che si recasse da un collega con indirizzo cognitivo e comportamentale.
Saluti
Salvatore De Costanzo
Gentile paziente,
i sintomi che descrive appartengono alla sfera ansiosa e depressiva. Se si guarda dentro potrà capirne le cause, comprendere davvero come mai si sente così.. e poi potrà incamminarsi verso un maggiore benessere. Potrebbe giovarle rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la guidi e la sostenga nel percorrere questo cammino alla scoperta di sè e volto ad incrementare la sua serenità

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