buongiorno, scrivo perché ultimamente mi sento un pò giù e quasi in colpa..verso la persona con cui

24 risposte
buongiorno, scrivo perché ultimamente mi sento un pò giù e quasi in colpa..verso la persona con cui sto, premetto che abbiamo tanta differenza d'età (io 25 lui 20 anni più grande), purtroppo da qualche giorno gli avevo parlato di non stare più bene e volermi prendere un momento per me, da sola..non che lui abbia fatto cose o altro, anzi mi ama e dice di volermi e lo so..però io purtroppo stavo sentendo ultimamente la differenza d'età, il giudizio, nonostante lo sentissi già dall'inizio però ora non so perché mi capita di pensarci molto di più, il problema ora è che lui ci sta male e fa star male me, mi scrive che non riuscirebbe a stare senza di me e io ci sto male a leggere i messaggi suoi così..non so come prenderla e mi sento di dover stare con lui per non farlo stare male..ma io avrò sempre questi pensieri dell'età.. non so cosa fare perché vorrei che lui stesse bene e rimanere in buoni rapporti..
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso qualcosa di così personale.
Le suggerirei di prendersi un momento per riflettere su ciò che la fa stare bene indipendentemente dalla relazione. È importante ricordare che entrambi meritate una relazione in cui si resta insieme per amore autentico, non per senso di colpa o per evitare di ferire l’altro.
Si chieda con sincerità cosa desidera davvero per sé, per il suo benessere e per il suo futuro.
Resto a disposizione, Dott.ssa Elena Dati

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Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile Utente, buongiorno. Colgo la fatica nel suo racconto e la consapevolezza di trovarsi in un momento di svolta piuttosto delicato. Posso immaginare il dubbio e la sensazione di disorientamento che questa nuova fase della sua vita comporta. La situazione che sta vivendo è complessa da gestire, sia in merito ai suoi vissuti emotivi che nei confronti della persona con cui ha una relazione. Tuttavia è importante comprendere che dare ascolto al proprio benessere emotivo è fondamentale ed è un impegno che ognuno di noi ha per tutta la vita.
Posso immaginare il suo senso di colpa nei confronti del suo compagno....va detto che ascoltarsi e dare fiducia a ciò che si sente è molto faticoso, ma rispecchia effettivamente il nostro sentire....
In questo momento, forse pensare di farsi supportare da un percorso psicologico può esserle d'aiuto e darle quello spazio necessario per respirare e lasciar decantare tutte le emozioni che stanno emergendo e che chiedono di essere accolte, comprese e ascoltate. Resto a disposizione e le auguro ogni bene. Dott.ssa Letizia Turchetto
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Buongiorno,
comprendo il tuo malessere e la sensazione di colpa che stai vivendo. Le tue emozioni sono valide e meritano attenzione.
La differenza d'età nella coppia può comportare sfide legate a fasi di vita differenti, obiettivi contrastanti o pregiudizi sociali. Tuttavia, ciò non significa che la relazione sia destinata a fallire. È fondamentale valutare se i valori, i desideri e le aspettative siano allineati tra voi due. La comunicazione aperta e il rispetto reciproco sono essenziali per affrontare le difficoltà e prendere decisioni consapevoli.
Se desideri, sono disponibile per un colloquio, sia individuale che di coppia, per esplorare insieme le tue emozioni e trovare un percorso che ti permetta di sentirti serena e in pace con te stessa.
Resto a disposizione per aiutarti a comprendere meglio la situazione e a prendere decisioni che rispettino il tuo benessere emotivo.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Melissa Marchionni
Psicologo, Psicologo clinico
Colleverde
Gentile paziente,
capisco la sua difficoltà e il suo senso di colpa. A volte scegliere per sè non significa necessariamente fare del bene all'altro. Forse lei si sta interrogando maggiormente sui suoi desideri. Mi domando se il problema sia solo quello dell'età o se non ci sia anche un incongruenza tra gli obiettivi che vi date. La invito, ad ogni modo, a guardarsi bene dallo scegliere cosa fare a partire dal giudizio altrui, quello ci sarà in ogni situazione. Si domandi piuttosto cosa desidera e se i suoi desideri possono convivere con la relazione con quest'uomo.
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno,
quello che sta vivendo è una situazione delicata, e le sue parole mostrano quanto lei sia sensibile al dolore dell’altro, ma anche quanto stia cercando sinceramente di ascoltare ciò che sente dentro di sé. È un equilibrio difficile, e non c’è una risposta immediata o semplice.

Quando iniziamo a sentire che qualcosa dentro di noi cambia — anche se l’altra persona non ha “fatto nulla di sbagliato” — è importante dare valore a quelle sensazioni, senza colpevolizzarsi. I pensieri legati alla differenza d’età o al giudizio degli altri possono essere presenti sin dall’inizio, ma è possibile che solo con il tempo emergano con più forza, portandoci a rivedere cosa desideriamo davvero.

Sentirsi in colpa perché l’altro soffre è umano, ma non possiamo restare in una relazione solo per non ferire l’altro: sarebbe ingiusto per entrambi. Ogni persona ha diritto a vivere legami autentici, in cui si sente libera e serena. E anche il dolore della separazione, per quanto difficile, è affrontabile, e non spezza: né chi lo vive né chi lo teme.

Può essere molto utile, in questo momento, prendersi uno spazio di ascolto per sé — magari con l’aiuto di un professionista — in cui comprendere meglio cosa prova, cosa desidera e come comunicarlo nel modo più chiaro e rispettoso possibile. Stare nel presente, con attenzione e senza giudizio (come insegna anche la mindfulness), può aiutarla a ridurre la confusione e a ritrovare un orientamento più autentico.

Un caro saluto, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Dott.ssa Piera Cenname
Psicologo, Psicologo clinico
Bolzano
Buongiorno, sono la dott.ssa Piera Cenname. Credo che il primo aspetto da tenere in considerazione è comprendere se stiamo bene con l'altra persona, se ci sentiamo bene. Prendere le distanze dall'altra persona non significa non tenerci ma al contrario tenere a se stessi e all'altro. In ogni relazione questa parte è fondamentale per dare valore al rapporto perchè se con l'altro sia che si tratti del fidanzato, di un amico, ecc.... è importante non trascurare quest'aspetto, forse è il primo punto su cui è importante soffermarsi per comprendere per quale motivo non stiamo bene con l'altro. A volte per caratteri diversi, a volte semplicemente, perchè non proviamo gli stessi sentimenti.
Le auguro buona fortuna e se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o domande sono a sua disposizione
Cordiali saluti, Piera Cenname
Dott.ssa Ilenia Morreale
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Cara,
mi sembra che tu stia vivendo un conflitto interno intenso, dove da una parte senti il bisogno di ascoltarti e prenderti uno spazio per te, mentre dall’altra ti pesa profondamente il dolore che la tua decisione potrebbe provocare nell’altra persona. Potrebbe esserci una componente di responsabilità che senti di avere nei confronti del suo benessere, tanto da farti mettere da parte le tue esigenze. Il fatto che la differenza d’età, pur presente fin dall’inizio, ora stia diventando più centrale nei tuoi pensieri, può indicare che qualcosa dentro di te si sta muovendo, forse un cambiamento nei tuoi bisogni, nel modo in cui ti immagini la relazione o anche nel rapporto con te stessa. Il senso di colpa che descrivi sembra legato più al dolore che pensi di provocare, che a una reale convinzione di stare facendo qualcosa di sbagliato. Forse potrebbe essere utile chiederti: che spazio c’è, in questo momento, per ciò che senti tu, a prescindere da come lui reagisce?
un saluto cordiale
Ilenia Morreale
Dott.ssa Angela Ritella
Psicologo, Psicologo clinico
Turi
La fine di una relazione e i dubbi che porta con sé possono comportare il turbinio di emozioni che sta sperimentando in questo momento.
Sono a Sua disposizione per aiutarLa a fare chiarezza dentro di sé e a gestire questa situazione così delicata per Lei e il Suo partner.
Dott.ssa Giorgia Iaconetti
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, la ringrazio per la condivisione.
Inizio con il dirle che mi dispiace per ciò che sta affrontando.
Chiedere ciò di cui si sente il bisogno non è mai facile ma è importantante per potersi sentire meglio. Il tempo servirà ad entrambi per poter accettare e capire meglio.
Potrebbe essere utile iniziare un percorso per poter parlare di queste emozioni in un posto sicuro e accogliente.
Un caloroso saluto.
Dr. Annalisa De Filippo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Sesto San Giovanni
Gentilissima, è comprensibile la sofferenza per la fine di una relazione ma non ci sono colpe. Lei ha il diritto di chiudere questa storia se sente che è quello che desidera (non per i giudizi esterni ma ascoltando i suoi bisogni): stare con una persona dovrebbe essere una scelta serena e non un dovere ("sento di dover stare con lui per non farlo stare male"). Sarà un momento difficile per entrambi ma superabile; forse non sarà possibile "rimanere in buoni rapporti" ma sarà necessaria una chiusura... dipenderà anche dai bisogni di lui. Forse questo pensiero può un pochino aiutarla: è un uomo che merita una persona che voglia stare con lui e non che si senta obbligata a stare con lui; e lasciandolo gli dà questa possibilità.
I migliori auguri.
Dott.ssa Annalisa De Filippo, Psicologa Psicoterapeuta
Dott. Luca Lepore
Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buonasera. A volte è davvero complicato riuscire a ritagliarsi un momento di pausa da una relazione. Non è sempre facile gestire le emozioni e i sentimenti che sono ancora così intensi.
Consiglio di intraprendere un percorso psicologico al fine di trovare un momento dove centrare i pensieri e focalizzarti su di tè.
Non esitare a contattarmi anche per una consulenza online.
Rimango a disposizione!
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Cara ragazza,
quello che stai provando è più comune — e più profondo — di quanto pensi. Non sei cattiva, né egoista. Sei solo una persona giovane che sta cercando di ascoltarsi, in mezzo a emozioni complesse e a un legame affettivo che ti fa sentire tanto ma, forse, anche troppo responsabile del dolore dell’altro.

Hai fatto qualcosa di molto importante: hai detto la verità, anche se scomoda. Hai riconosciuto che dentro di te c'è un disagio che non puoi più ignorare. E lo hai comunicato con rispetto. Questo è un atto di onestà, non di colpa.

La differenza d’età non è sempre un problema, ma a volte può diventarlo — soprattutto se comincia a occupare troppo spazio nei tuoi pensieri, se senti che pesa nel modo in cui ti vedi, in cui ti immagini nel futuro, in cui ti relazioni agli altri. Quando qualcosa che ci dava forza all'inizio inizia a diventare una fonte di dubbio, è un segnale da ascoltare, non da zittire.

È comprensibile che lui soffra. Ti ama, non vuole perderti, e cerca di trattenerti. Ma se le sue parole ti fanno sentire in colpa, o ti mettono addosso la responsabilità del suo benessere, questo rischia di imprigionarti in una relazione in cui non sei più libera di capire cosa vuoi davvero. L'amore non dovrebbe farci sentire in debito.

Stare in buoni rapporti, volersi bene anche dopo, è un desiderio nobile. Ma può accadere solo se entrambi accettano che l’altro ha il diritto di scegliere la propria strada, anche se fa male.

Questo momento ti sta chiedendo di avere coraggio: il coraggio di non restare solo per evitare il dolore dell’altro, e di fidarti del fatto che anche lui, per quanto oggi soffra, saprà andare avanti. E lo farà con più dignità se sentirà che la tua scelta non nasce da un senso di colpa, ma da un bisogno autentico.

Tu hai diritto di capire chi sei, cosa vuoi, e con chi senti di poter crescere serenamente.
Se vuoi, posso aiutarti a fare un po’ di chiarezza, passo dopo passo.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
grazie per aver condiviso un momento così delicato e personale.

Da ciò che scrivi, emerge un vissuto complesso, fatto di sentimenti contrastanti: da un lato la consapevolezza dell’affetto che il tuo partner prova per te, dall’altro la sensazione crescente di disagio legata alla differenza d’età, al giudizio esterno e al bisogno personale di spazio.

È importante sottolineare che non c’è nulla di sbagliato nel sentire il bisogno di riflettere su sé stessi e sulla direzione che una relazione sta prendendo, soprattutto quando emergono dubbi o pensieri ricorrenti che generano disagio. Il fatto che tu senta il peso della responsabilità verso il benessere dell’altro, al punto da mettere da parte il tuo, è un segnale da non trascurare: le relazioni sane si fondano sul rispetto reciproco, ma anche sull’equilibrio tra il dare e il ricevere.

Il senso di colpa che descrivi è molto comune in queste situazioni, ma può diventare un ostacolo alla tua libertà emotiva. È importante riconoscere che non siamo responsabili della felicità degli altri in modo assoluto, e che anche l’altro ha la possibilità (e il diritto) di affrontare e gestire le proprie emozioni e difficoltà.

Inoltre, quando il partner comunica un disagio profondo al punto da farti sentire in trappola emotiva, diventa fondamentale interrogarsi sul tipo di dinamica che si sta instaurando: la sofferenza dell’altro non può diventare il motivo principale per restare in una relazione che ti fa sentire in crisi o in dubbio.

Per comprendere meglio questi vissuti, dare un significato alle emozioni che provi, e prendere decisioni più consapevoli e serene, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Nunzio Raciti
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Buonasera. Rispetto alla decisione che sembrerebbe aver preso rispetto alla sua relazione fa riferimento a motivazioni quali la "differenza di età" che, come giustamente sottolinea anche lei, le era già nota si dall'inizio e il "giudizio" alludendo ad una possibile influenza esterna a lei rispetto a questa decisione. Credo che prima di prendere una decisione definitiva dovrebbe cercare di capire quali sono le possibili ragioni per cui sta valutando di interrompere la sua relazione. Saluti
Dott. Niccolò Orsi Bandini
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, grazie per la condivisione.
Indipendentemente dai motivi che la hanno portata a chiudere la relazione, che sono suoi personali e non li discuto, vorrei aggiungere qualcosa riguardo alla parte finale.
Ovvero lei dice chiaramente che sente una forte responsabilità verso il benessere di quest'uomo, che di per sè è anche un sentimento ammirevole, ma non può essere messo come priorità a discapito dei propri bisogni.
Non possiamo forzarci in situazioni che non ci fanno stare bene per l'altra persona, lei ha la responsabilità del suo benessere, così come il suo ex compagno è responsabile del suo.
Purtroppo dobbiamo anche accettare che le nostre scelte, per quanto ben intenzionate, possano ferire l'altro, in questo caso quindi consiglierei di muoversi con empatia, comprensione, ma anche fermezza. E' facile in queste fasi farsi prendere da rimorsi, sensi di colpa e ripensamenti che riguardano il passato, ma che non hanno a che vedere con i nostri effettivi bisogni.
Le auguro di riuscire a superare presto questo momento tumultuoso, dott. Niccolò Orsi Bandini.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità e delicatezza il momento che sta attraversando. Le sue parole mostrano una profonda empatia, non solo verso il suo compagno, ma anche verso se stessa, e questo è un aspetto molto importante su cui vorrei soffermarmi. A volte ci troviamo in situazioni relazionali che, pur essendo caratterizzate da affetto, attenzione e amore, iniziano a farci sentire un certo disagio interiore. Non perché l’altra persona abbia fatto qualcosa di sbagliato o perché l’affetto sia venuto meno, ma semplicemente perché qualcosa dentro di noi inizia a cambiare. È proprio questo che lei sta vivendo. Sta ascoltando una parte di sé che si sta facendo spazio, che le sta chiedendo un momento di riflessione, forse anche di ridefinizione personale. Il fatto che fin dall’inizio lei abbia percepito la differenza d’età come qualcosa di presente, ma gestibile, e che ora invece questo elemento sia diventato più ingombrante nei suoi pensieri, ci dice che le sue esigenze emotive e identitarie stanno evolvendo. Questo è normale, soprattutto alla sua età. A 25 anni si è in un periodo di passaggio fondamentale nella vita, in cui spesso si comincia a chiedersi cosa si desideri davvero in una relazione, quale direzione prendere, quali progetti costruire. In una prospettiva cognitivo-comportamentale, ciò che merita attenzione è proprio la sua esperienza soggettiva: i pensieri ricorrenti legati alla differenza d’età, il timore del giudizio esterno, il senso di colpa che sente nei confronti del suo compagno. Sono tutte dimensioni che possono generare un conflitto interiore molto forte, soprattutto quando si ha a cuore il benessere dell’altro. Ma è proprio qui che si inserisce una distinzione importante: prendersi cura dell’altro non deve significare dimenticare se stessi. Il senso di colpa che lei sente è umano e comprensibile, ma non dovrebbe diventare il motivo per cui resta in una relazione che non sente più pienamente sua. Il legame affettivo che ha con questa persona è reale, ma ciò non toglie che lei abbia il diritto (e direi anche il dovere verso se stessa) di ascoltare ciò che prova, anche se questo comporta una rottura o un cambiamento difficile da affrontare. Quando ci sentiamo responsabili delle emozioni dell’altro, possiamo facilmente cadere nella trappola del “devo restare perché lui non saprebbe come fare senza di me”. Ma questo pensiero, seppur carico di compassione, rischia di farle vivere una relazione non più in linea con i suoi bisogni. In terapia, in questi casi, si lavora molto proprio su questo tipo di pensieri: sulla differenza tra responsabilità emotiva e responsabilità affettiva. Lei può voler bene a questa persona, può desiderare di mantenere un rapporto di rispetto e affetto, ma non è sua la responsabilità di colmare ogni vuoto o tristezza che lui possa provare. È legittimo che lei voglia prendersi del tempo per sé. Questo non significa che sia una persona fredda o distante, ma solo che ha bisogno di capire cosa vuole, al di là delle pressioni emotive o dei sensi di colpa. Non esiste una scelta giusta in assoluto, esiste una scelta coerente con chi lei è oggi, con ciò che sente davvero. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla molto a mettere in ordine questi pensieri, a lavorare sul senso di colpa e a ritrovare un dialogo più autentico con se stessa. Le relazioni più sincere nascono proprio quando entrambi si sentono liberi di esprimere ciò che provano, anche se questo comporta prendere strade diverse. Qualunque sarà la sua decisione, ciò che conta è che venga da un ascolto profondo e rispettoso di sé. Lei ha il diritto di cercare la serenità, senza sentirsi in colpa per ciò che prova. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Rossella Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, capisco il suo disagio e la sofferenza di affrontare una possibile rottura. Al di là dell’età, se lei sta vivendo un momento di crisi o di dubbio, dovreste cercare di comunicare in modo aperto i vostri dubbi e i vostri pensieri. Se poi reputerà che questa sia la sua scelta, può trovare un modo di comunicarlo e affrontarlo nel modo più sincero possibile. Lei può decidere e ponderare solo le proprie azioni e decisioni, non quelle del suo partner. È possibile che lui la capisca e che accetti amorevolmente la sua decisioni, ma potrebbe anche soffrirne e non essere in grado di affrontarlo interiormente, perlomeno non subito, ma su questo lei non può influire, ma solo fare la scelta che sia più sana per lei, e che quindi, con il tempo, sarà anche quella giusta per il suo partner.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Chiara Bellini
Psicologo, Psicologo clinico
Oristano
Se desidera approfondire l'argomento sono a sua disposizione.

Dottoressa Bellini
Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissima, grazie per la sua condivisione. Sembra che in questo momento così delicato, lei abbia preso una decisione coraggiosa, quella di volersi prendere un momento per se stessa, facendo un passo indietro. Questa decisione ha prodotto una reazione emotiva e comportamentale nel suo partner, che si esprime nel manifestarle il suo desiderio di stare insieme a lei. La sua sofferenza sembra produrre in lei un senso di colpa che le fa metter in discussione la sua decisione iniziale. Probabilmente se ha scelto di prendersi un momento di riflessione per comprendere che cosa fare, significa che in questo momento è attraversata da sensazioni e emozioni contrastanti, ambivalenti. Forse potrebbe essere utile utilizzare realmente questa separazione per provare a capire che cosa lei realmente desidera da una relazione, se l'età per lei rappresenta un ostacolo insormontabile, far luce sui suoi bisogni e di conseguenza scegliere ed assumersi la responsabilità di tale scelta. In questo momento così confuso potrebbe giovarle avere la possibilità di esplicitare questa ambivalenza all'interno di un percorso psicologico che possa supportarla nella sua decisione. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Dott.ssa Francesca Natale
Psicologo, Psicoterapeuta
Carrara
Buongiorno,
quello che racconti mi sembra carico di autenticità e di fatica. Stai vivendo un momento in cui due bisogni legittimi — il tuo bisogno di prenderti spazio e il suo bisogno di vicinanza — sembrano muoversi in direzioni opposte, e questo crea inevitabilmente dolore.
Poter riconoscere che l’altra persona ti ama non significa dover restare, soprattutto se qualcosa dentro di te ha iniziato a muoversi, a interrogarsi, a desiderare altro. Non è una colpa sentire il peso di una differenza d’età che prima sembrava meno ingombrante. A volte i pensieri diventano più forti proprio quando cerchiamo di reprimerli a lungo, e il fatto che emergano ora forse racconta che sei in un momento di passaggio, di crescita personale.
Il dolore dell’altro esiste, ma non può essere una ragione per sacrificare la tua verità. Le relazioni si nutrono di scelte libere, non di obblighi o di paure. E se anche oggi ti senti confusa, è importante che tu possa sostare in questa confusione, senza forzarti a prendere decisioni per “sistemare le cose” in fretta.
A volte, volersi bene significa anche lasciarsi il tempo per capire da dove arrivano certi pensieri e cosa vogliono dirci.
Un caro saluto,
Francesca Natale
Dott.ssa Giulia Sedda
Psicologo clinico, Terapeuta, Psicologo
Roma
Cara utente, la situazione che sta attraversando è molto delicata e credo meriti un approfondimento con un professionista che possa valutare insieme a lei le motivazioni sottostanti alle sue insofferenze. La differenza di età può aprire una riflessione profonda su cosa vi lega e su cosa in questo momento la sta spaventando. La sofferenza del suo compagno immagino sia difficile per lei da gestire ma in questo momento è la sua sofferenza che merita e necessita comprensione. Resto a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
Comprendo la difficoltà nel gestire le emozioni e la preoccupazione per il partner. Le dinamiche relazionali, soprattutto quando ci sono differenze significative, possono portare a riflessioni profonde e talvolta contrastanti, e trovare un equilibrio può non essere semplice.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere uno spazio per esplorare meglio i tuoi bisogni e sentimenti.
Un caro saluto,
dott.ssa Lucia Boniotti
Dott.ssa Elisabetta Di Maso
Psicologo, Psicologo clinico
Bitonto
Buonasera, non sempre le separazioni sono semplici o serene a volte sono più complicate ma sono necessarie...se una situazione fa vivere male sicuramente non è una situazione in cui rimanere... concentrati sulla tua persona, sui tuoi desideri, sui tuoi obiettivi e comprenderai la strada da percorrere.

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