Buongiorno, scrivo perché sono assilito da mille dubbi: Ho 26 anni, sono in una relazione ormai giu
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Buongiorno, scrivo perché sono assilito da mille dubbi:
Ho 26 anni, sono in una relazione ormai giunta agli sgoccioli dopo 5 anni.
Il motivo principale è stato il mio chattare con un ragazza per un mese, durante un progetto che si svolse nel 2023, queste chat hanno ferito molto la mia ragazza al punto di creare una rottura probabilmente insanabile da ormai 2 anni.
Oltre a questo non sono mai riuscito ad essere aperto con la mia ragazza, nascondendole ad esempio le ragazze che mi piacevano durante la mia adolescenza, il fatto di parlare con alcune ragazze durante la mia adolescenza perché credevo di potermi fidanzare, o che ho ricevuto un bacio quando avevo 5 anni.
Lo so che l'ultima cosa potrà sembrare una sciocchezza ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Io non sono mai stato fidanzato, e quando ho baciato per la prima volta la mia ragazza le ho confessato che quello era stato il mio primo bacio:
Varie volte abbiamo parlato di questo e non le ho mai accenato di questo bacio ricevuto a 5 anni, quando pochi giorni fa ha saputo di questo le è crolatto tutto, dicendo che dopo il trauma di aver saputo delle chat con quella ragazza del progetto ( Chat che non contenevano nulla di esplicito, ma che creavano in me comunque piacere), adesso le avevo smontato anche un altro sogno ovvero che quello con lei fosse stato davvero il mio primo bacio.
Non so che pensare, lei si sente spezzata in 2, io mi sento una persona dilaniata perché non ho mai avuto il coraggio di aprirmi e la nostra relazione si è basata su un insieme di non detti.
L'immagine che lei aveva di me è crollata totalmente e questo mi fa davvero malissimo.
Non so cosa fare, chiedo scusa se sono stato prolisso e confusionario, ma sentivo di scrivere queste parole per ricevere un vostro parere.
Ho 26 anni, sono in una relazione ormai giunta agli sgoccioli dopo 5 anni.
Il motivo principale è stato il mio chattare con un ragazza per un mese, durante un progetto che si svolse nel 2023, queste chat hanno ferito molto la mia ragazza al punto di creare una rottura probabilmente insanabile da ormai 2 anni.
Oltre a questo non sono mai riuscito ad essere aperto con la mia ragazza, nascondendole ad esempio le ragazze che mi piacevano durante la mia adolescenza, il fatto di parlare con alcune ragazze durante la mia adolescenza perché credevo di potermi fidanzare, o che ho ricevuto un bacio quando avevo 5 anni.
Lo so che l'ultima cosa potrà sembrare una sciocchezza ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Io non sono mai stato fidanzato, e quando ho baciato per la prima volta la mia ragazza le ho confessato che quello era stato il mio primo bacio:
Varie volte abbiamo parlato di questo e non le ho mai accenato di questo bacio ricevuto a 5 anni, quando pochi giorni fa ha saputo di questo le è crolatto tutto, dicendo che dopo il trauma di aver saputo delle chat con quella ragazza del progetto ( Chat che non contenevano nulla di esplicito, ma che creavano in me comunque piacere), adesso le avevo smontato anche un altro sogno ovvero che quello con lei fosse stato davvero il mio primo bacio.
Non so che pensare, lei si sente spezzata in 2, io mi sento una persona dilaniata perché non ho mai avuto il coraggio di aprirmi e la nostra relazione si è basata su un insieme di non detti.
L'immagine che lei aveva di me è crollata totalmente e questo mi fa davvero malissimo.
Non so cosa fare, chiedo scusa se sono stato prolisso e confusionario, ma sentivo di scrivere queste parole per ricevere un vostro parere.
Buon pomeriggio credo che un percorso possa essere utile per ridefinire perché dei non detto.
Sono disponibile anche online se non fossi in zona.
Dott.ssa Rosella Mastropietro
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Salve paziente anonimo
Credo sia necessario un confronto aperto tra voi per porre le basi di un confronto paritario e leale
Una relazione stabile non può basarsi su i non detti
È bisogna tener conto che nella vita è bel percorso di crescita possono esserci altre persone
La lealtà nella coppia è una cosa seria
Diverso le esperienze pregresse quando non si sta insieme
Se non riuscire a con frontarvi e volete stare insieme provate a fare da soli altrimenti fatevi aiutare
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Credo sia necessario un confronto aperto tra voi per porre le basi di un confronto paritario e leale
Una relazione stabile non può basarsi su i non detti
È bisogna tener conto che nella vita è bel percorso di crescita possono esserci altre persone
La lealtà nella coppia è una cosa seria
Diverso le esperienze pregresse quando non si sta insieme
Se non riuscire a con frontarvi e volete stare insieme provate a fare da soli altrimenti fatevi aiutare
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Gentile utente, mi sembra turbato dal non corrispondere più all’immagine di sé che faticosamente ha tenuto in piedi per potersi mantenere in questa relazione. Dalle sue parole traspare quanto si è dedicato a corrispondere alle aspettative della sua ragazza. Sembra che desiderasse molto mantenersi vicino a lei e che sia andato in conflitto tra la necessità di “sperimentarsi, darsi voce e viversi spontaneamente” e la necessità di corrispondere a ciò che lei desiderava: essere l’unica da sempre e per sempre. Le capita o le è capitato di negarsi il permesso di essere se stesso anche in altri ambiti o in altri legàmi (non solo affettivi)? Un percorso di terapia potrebbe essere senz’altro una buona opportunità per ascoltarsi in modo autentico, prendersi cura di sé e muoversi di conseguenza.
Saluti
Serena Pugliatti
Saluti
Serena Pugliatti
Gentile utente di mio dottore,
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con la sua ragazza, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con la sua ragazza, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,
direi che state affrontando, come coppia, il tema del "segreto" e quello della "gelosia", farsi aiutare a traghettare certi stati d'animo aiuta a ritrovare serenità e strumenti per vivere bene lo stare in coppia.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
direi che state affrontando, come coppia, il tema del "segreto" e quello della "gelosia", farsi aiutare a traghettare certi stati d'animo aiuta a ritrovare serenità e strumenti per vivere bene lo stare in coppia.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno,
dalle sue parole emerge un forte senso di colpa e di smarrimento, comprensibile considerando il peso emotivo che questa situazione porta con sé. La sua riflessione mostra una grande consapevolezza di sé e del proprio vissuto, un passo importante per comprendere meglio cosa sia accaduto nella relazione e dentro di lei.
Il bisogno di “proteggere” l’altro da alcune verità o di evitare conflitti è comune, ma spesso finisce per creare distanza e sfiducia. Nella sua storia si percepisce come la difficoltà ad aprirsi e comunicare pienamente i propri pensieri ed emozioni abbia contribuito, nel tempo, a minare il legame di coppia. Anche episodi apparentemente piccoli — come il bacio dell’infanzia — possono diventare simbolici quando la fiducia è già fragile.
Le consiglierei di non concentrarsi solo sul “ricostruire” la relazione, ma di provare a comprendere le cause più profonde di questa chiusura emotiva: la paura del giudizio, il timore di deludere, il bisogno di essere visto in un certo modo. Lavorare su questi aspetti, magari con l’aiuto di uno psicoterapeuta, può aiutarla a ritrovare chiarezza e serenità, indipendentemente dall’esito della relazione.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe offrirle lo spazio sicuro per elaborare il senso di colpa, imparare a comunicare in modo più autentico e costruire relazioni future più equilibrate e sincere.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
dalle sue parole emerge un forte senso di colpa e di smarrimento, comprensibile considerando il peso emotivo che questa situazione porta con sé. La sua riflessione mostra una grande consapevolezza di sé e del proprio vissuto, un passo importante per comprendere meglio cosa sia accaduto nella relazione e dentro di lei.
Il bisogno di “proteggere” l’altro da alcune verità o di evitare conflitti è comune, ma spesso finisce per creare distanza e sfiducia. Nella sua storia si percepisce come la difficoltà ad aprirsi e comunicare pienamente i propri pensieri ed emozioni abbia contribuito, nel tempo, a minare il legame di coppia. Anche episodi apparentemente piccoli — come il bacio dell’infanzia — possono diventare simbolici quando la fiducia è già fragile.
Le consiglierei di non concentrarsi solo sul “ricostruire” la relazione, ma di provare a comprendere le cause più profonde di questa chiusura emotiva: la paura del giudizio, il timore di deludere, il bisogno di essere visto in un certo modo. Lavorare su questi aspetti, magari con l’aiuto di uno psicoterapeuta, può aiutarla a ritrovare chiarezza e serenità, indipendentemente dall’esito della relazione.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe offrirle lo spazio sicuro per elaborare il senso di colpa, imparare a comunicare in modo più autentico e costruire relazioni future più equilibrate e sincere.
Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità ciò che sta vivendo. Dalle sue parole emerge un forte coinvolgimento emotivo e anche una sofferenza legata alla difficoltà di mostrarsi pienamente all’interno della relazione.
È comprensibile che, dopo un’esperienza così significativa e con eventi che hanno toccato aspetti profondi della fiducia, lei si senta confuso e ferito.
Al di là di quanto accaduto nella coppia, potrebbe essere importante comprendere da cosa derivi questa difficoltà ad aprirsi e a comunicare parti più autentiche di sé, un tema che spesso ha radici profonde e merita di essere esplorato con attenzione.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a dare spazio e significato a questi vissuti, favorendo una maggiore consapevolezza di sé e del proprio modo di stare nelle relazioni.
Resto a disposizione,
Un cordiale saluto, Dott. Gianluca Pignatelli.
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità ciò che sta vivendo. Dalle sue parole emerge un forte coinvolgimento emotivo e anche una sofferenza legata alla difficoltà di mostrarsi pienamente all’interno della relazione.
È comprensibile che, dopo un’esperienza così significativa e con eventi che hanno toccato aspetti profondi della fiducia, lei si senta confuso e ferito.
Al di là di quanto accaduto nella coppia, potrebbe essere importante comprendere da cosa derivi questa difficoltà ad aprirsi e a comunicare parti più autentiche di sé, un tema che spesso ha radici profonde e merita di essere esplorato con attenzione.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a dare spazio e significato a questi vissuti, favorendo una maggiore consapevolezza di sé e del proprio modo di stare nelle relazioni.
Resto a disposizione,
Un cordiale saluto, Dott. Gianluca Pignatelli.
Dalle Sue parole si percepisce quanto dolore e senso di smarrimento stiano accompagnando questo momento. Quando un legame importante inizia a incrinarsi, ciò che fa più male non è solo la distanza che si crea, ma il crollo dell’immagine che l’altro aveva di noi — e che noi stessi avevamo costruito nel tempo.
A volte, la sincerità tardiva, anche se nasce da un desiderio autentico di chiarezza, può aprire ferite difficili da gestire. Non perché le cose “non dette” fossero necessariamente gravi, ma perché mettono in crisi la fiducia, quella sensazione profonda di poter credere nella narrazione condivisa della coppia.
In momenti come questo, è normale sentirsi divisi tra il bisogno di spiegare e quello di lasciar andare, tra la colpa e il desiderio di essere capiti. Ciò che emerge dal modo in cui scrive è un profondo bisogno di autenticità: forse è proprio da lì che, lentamente, potrà nascere un modo diverso di stare in relazione — con sé stesso, prima ancora che con l’altro.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Cabula
Psicologa Psicoterapeuta
A volte, la sincerità tardiva, anche se nasce da un desiderio autentico di chiarezza, può aprire ferite difficili da gestire. Non perché le cose “non dette” fossero necessariamente gravi, ma perché mettono in crisi la fiducia, quella sensazione profonda di poter credere nella narrazione condivisa della coppia.
In momenti come questo, è normale sentirsi divisi tra il bisogno di spiegare e quello di lasciar andare, tra la colpa e il desiderio di essere capiti. Ciò che emerge dal modo in cui scrive è un profondo bisogno di autenticità: forse è proprio da lì che, lentamente, potrà nascere un modo diverso di stare in relazione — con sé stesso, prima ancora che con l’altro.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Cabula
Psicologa Psicoterapeuta
Un bacio a 5 anni non credo possa avere importanza ed il chattare con una ragazza per un progetto, se non c'è stato un coinvolgimento emotivo tale da farle pensare di poter lasciare la sua ragazza, mi sembra ugualmente ininfluente. Forse ci sono altri elementi a causare un momento di crisi nel rapporto con la sua ragazza; in ogni caso migliorare la comunicazione con l'aiuto di una consulenza o terapia psicologica dovrebbe risolvere il problema.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso qui la sua esperienza e la sua sofferenza.
In ciò che scrive non c'è una domanda diretta quindi mi limiterò ad un commento su ciò che ha raccontato.
Da quello che scrive sembra tutto tranne che confusionario anzi, l'epilogo pare già deciso: la relazione è agli sgoccioli, la rottura di due anni fa è insanabile, dopo che le ha detto di questo bacio "è crollato tutto".
Sembra il resoconto di qualcosa già avvenuto piuttosto che la descrizione di una relazione che si vuole salvare.
L'unico appunto diverso potremmo farlo sulla questione della sua "immagine crollata totalmente". Se la persona che la sua ragazza ha conosciuto in questi anni non era davvero lei, se l'immagine crollata è di qualcuno che basa una relazione su non detti e non ha avuto il coraggio di aprirsi in passato, è davvero un male che sia crollata?
Le auguro il meglio, buona serata
In ciò che scrive non c'è una domanda diretta quindi mi limiterò ad un commento su ciò che ha raccontato.
Da quello che scrive sembra tutto tranne che confusionario anzi, l'epilogo pare già deciso: la relazione è agli sgoccioli, la rottura di due anni fa è insanabile, dopo che le ha detto di questo bacio "è crollato tutto".
Sembra il resoconto di qualcosa già avvenuto piuttosto che la descrizione di una relazione che si vuole salvare.
L'unico appunto diverso potremmo farlo sulla questione della sua "immagine crollata totalmente". Se la persona che la sua ragazza ha conosciuto in questi anni non era davvero lei, se l'immagine crollata è di qualcuno che basa una relazione su non detti e non ha avuto il coraggio di aprirsi in passato, è davvero un male che sia crollata?
Le auguro il meglio, buona serata
Gentile Utente,
immagino che questa situazione possa portare con se dolori per entrambi.
Credo possa essere utile (appoggiandosi o meno a uno specialista) che ognuno si gestisca le proprie ferite, per quindi capire se sono superabili oppure se decidere diversamente.
Un'altra possibilità è la terapia di coppia.
Un saluto
immagino che questa situazione possa portare con se dolori per entrambi.
Credo possa essere utile (appoggiandosi o meno a uno specialista) che ognuno si gestisca le proprie ferite, per quindi capire se sono superabili oppure se decidere diversamente.
Un'altra possibilità è la terapia di coppia.
Un saluto
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso questi suoi dubbi. Leggendo le sue parole, colgo una profonda confusione più su di lei che sulla relazione stessa.
Lei descrive una relazione "basata su un insieme di non detti" dove non è "mai riuscito ad essere aperto". Parla di sentirsi "dilaniato" e "assillato da mille dubbi". Ma la domanda è: questi dubbi riguardano davvero solo gli errori commessi, o riguardano chi vuole essere e cosa desidera da una relazione?
Alcune riflessioni:
Perché sente il bisogno di nascondere parti così normali della sua vita (cotte adolescenziali, un bacio a 5 anni)?
Come vorrebbe sentirsi in una relazione? Libero di essere se stesso o costantemente preoccupato di deludere?
Al di là di questa relazione specifica: chi è lei? Cosa desidera veramente?
Prima di chiedersi come riparare questa relazione, le consiglierei un percorso individuale dove esplorare la sua identità e i suoi valori, cosa cerca davvero in una relazione, perché fa fatica ad aprirsi e ad essere autentico
Solo con maggiore chiarezza su se stesso potrà prendere decisioni consapevoli sul suo futuro relazionale.
La confusione che descrive, a mio modesto parere, non si risolve "aggiustando" la relazione, ma conoscendosi meglio.
Resto a disposizione.
la ringrazio per aver condiviso questi suoi dubbi. Leggendo le sue parole, colgo una profonda confusione più su di lei che sulla relazione stessa.
Lei descrive una relazione "basata su un insieme di non detti" dove non è "mai riuscito ad essere aperto". Parla di sentirsi "dilaniato" e "assillato da mille dubbi". Ma la domanda è: questi dubbi riguardano davvero solo gli errori commessi, o riguardano chi vuole essere e cosa desidera da una relazione?
Alcune riflessioni:
Perché sente il bisogno di nascondere parti così normali della sua vita (cotte adolescenziali, un bacio a 5 anni)?
Come vorrebbe sentirsi in una relazione? Libero di essere se stesso o costantemente preoccupato di deludere?
Al di là di questa relazione specifica: chi è lei? Cosa desidera veramente?
Prima di chiedersi come riparare questa relazione, le consiglierei un percorso individuale dove esplorare la sua identità e i suoi valori, cosa cerca davvero in una relazione, perché fa fatica ad aprirsi e ad essere autentico
Solo con maggiore chiarezza su se stesso potrà prendere decisioni consapevoli sul suo futuro relazionale.
La confusione che descrive, a mio modesto parere, non si risolve "aggiustando" la relazione, ma conoscendosi meglio.
Resto a disposizione.
Buongiorno,
comprendo quanto possa sentirsi sopraffatto: quando in una relazione di coppia ci sono non detti, sensi di colpa e ferite legate alla fiducia, tutto può diventare molto pesante. È importante ricordare che alcuni episodi del passato – come un bacio ricevuto da bambino – non parlano del suo valore né di quanto sia stato sincero oggi.
A volte ciò che fa soffrire non è l’evento in sé, ma la difficoltà nel comunicare emozioni e vulnerabilità. Questo può però diventare un punto di partenza: capire cosa desidera, cosa la spaventa e che tipo di relazione vuole costruire da adulto.
Le suggerisco di concentrarsi su di sé e sui suoi bisogni emotivi: anche dai momenti di crisi può nascere più consapevolezza e un modo diverso di stare in relazione.
comprendo quanto possa sentirsi sopraffatto: quando in una relazione di coppia ci sono non detti, sensi di colpa e ferite legate alla fiducia, tutto può diventare molto pesante. È importante ricordare che alcuni episodi del passato – come un bacio ricevuto da bambino – non parlano del suo valore né di quanto sia stato sincero oggi.
A volte ciò che fa soffrire non è l’evento in sé, ma la difficoltà nel comunicare emozioni e vulnerabilità. Questo può però diventare un punto di partenza: capire cosa desidera, cosa la spaventa e che tipo di relazione vuole costruire da adulto.
Le suggerisco di concentrarsi su di sé e sui suoi bisogni emotivi: anche dai momenti di crisi può nascere più consapevolezza e un modo diverso di stare in relazione.
Buonasera, penso che per prima cosa lei debba chiarire a se stesso chi è e soprattutto cosa vuole per sé. È ancora molto giovane e probabilmente dietro a quel chattare, potrebbe esserci il desiderio di fare esperienza. Chiarisca a sé se vuole continuare questa relazione o quali sono le sue esigenze e cosa le impedisce di mostrarsi per ciò che è realmente. Dopo potrà affrontare l'argomento con la sua attuale fidanzata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. La prima evidenza è la gelosia postuma e quindi assolutamente ingiustificata della compagna dove vuole sapere ogni segreto compresa l'adolescenza e l'infanzia. Il compiacerla dicendo che è il primo bacio non le risolve il suo gelosie e poi crolla il suo mondo fatto di immagine idealizzata. Inoltre una semplice chat che non contiene nulla di esplicito non giustifica un'agonia tale per due anni Mi chiedo se da parte tua ci sia una dipendenza affettiva tale che ti porta a compiacerla ad ogni indagine di chi c'è stata prima di lei. E su questa dipendenza e probabilmente di necessità di training assertivo vi sono interventi per non stare in relazioni tossiche di gelosia.
A disposizione anche online del Dottor Gianpietro Rossi
A disposizione anche online del Dottor Gianpietro Rossi
Caro utente, dal suo messaggio emerge quanto questa situazione la stia facendo sentire confuso e spezzato. Non sembra essere solo il tema delle chat o del bacio d’infanzia, ma la distanza che si è creata nel tempo attraverso non detti, timori di deludere e aspettative molto idealizzate all’interno della coppia.
Colpisce la sua difficoltà ad aprirsi: da un lato il desiderio di proteggere la relazione, dall’altro il timore che la verità potesse ferire. Che cosa rendeva così complicato per lei condividere parti della sua storia personale?
E, allo stesso tempo, che cosa rappresentava per la sua partner quell’idea del “primo bacio perfetto” che oggi sembra crollata?
Quando una relazione si costruisce anche su immagini molto pure o idealizzate, dettagli piccoli possono assumere un significato enorme e generare fratture che vanno oltre il fatto in sé. La domanda, forse, non è quanto siano gravi gli episodi, ma che cosa rivelano sulla vostra modalità di stare in relazione.
Potrebbe essere utile, ora, chiedersi di cosa ha bisogno lei per sentirsi autentico, e di cosa ha bisogno lei per sentirsi rassicurata, e se questi bisogni riescono ancora a incontrarsi.
Colpisce la sua difficoltà ad aprirsi: da un lato il desiderio di proteggere la relazione, dall’altro il timore che la verità potesse ferire. Che cosa rendeva così complicato per lei condividere parti della sua storia personale?
E, allo stesso tempo, che cosa rappresentava per la sua partner quell’idea del “primo bacio perfetto” che oggi sembra crollata?
Quando una relazione si costruisce anche su immagini molto pure o idealizzate, dettagli piccoli possono assumere un significato enorme e generare fratture che vanno oltre il fatto in sé. La domanda, forse, non è quanto siano gravi gli episodi, ma che cosa rivelano sulla vostra modalità di stare in relazione.
Potrebbe essere utile, ora, chiedersi di cosa ha bisogno lei per sentirsi autentico, e di cosa ha bisogno lei per sentirsi rassicurata, e se questi bisogni riescono ancora a incontrarsi.
Salve e grazie per la condivisione. Capisco quanto le stia pesando.
Quello che sta accadendo non riguarda tanto il “bacio a 5 anni”, ma il fatto che nella vostra relazione si sono accumulati silenzi, omissioni e ferite non elaborate ( a partire dalle chat del 2023). Per la sua ragazza tutto questo ha fatto crollare l’immagine ideale che aveva di lei, e per lei è devastante perché sente di non essere mai riuscito a mostrarsi davvero.
La domanda ora non è se ha sbagliato tutto, ma cosa vuole fare con quello che sente oggi: chiarire, provare a ricostruire, o capire se questa relazione può ancora funzionare senza basarsi sulla paura e sui non detti.
Suggerisco di chiedere aiuto ad un professionista che può supportarla a fare ordine e a capire la direzione più giusta per lei, senza farsi schiacciare dal senso di colpa.
Un saluto
Quello che sta accadendo non riguarda tanto il “bacio a 5 anni”, ma il fatto che nella vostra relazione si sono accumulati silenzi, omissioni e ferite non elaborate ( a partire dalle chat del 2023). Per la sua ragazza tutto questo ha fatto crollare l’immagine ideale che aveva di lei, e per lei è devastante perché sente di non essere mai riuscito a mostrarsi davvero.
La domanda ora non è se ha sbagliato tutto, ma cosa vuole fare con quello che sente oggi: chiarire, provare a ricostruire, o capire se questa relazione può ancora funzionare senza basarsi sulla paura e sui non detti.
Suggerisco di chiedere aiuto ad un professionista che può supportarla a fare ordine e a capire la direzione più giusta per lei, senza farsi schiacciare dal senso di colpa.
Un saluto
Buonasera, il suggerimento che mi sentirei di darle, e che le potrebbe essere utile anche in futuro, è relativo al domandarsi perché non sia riuscito ad aprirsi con la sua ragazza: è qualcosa che riguarda solo il rapporto con lei o una modalità che caratterizza le sue relazioni in generale (anche familiari, amicali...)? Si aprirebbero due scenari molto diversi in base alla risposta a questa domanda. Non posso esprimermi molto non conoscendo la situazione, ma qualora fosse vera la prima opzione, si tratterebbe di comprendere se è qualcosa di una relazione sentimentale che la spaventa o di quella specifica relazione sentimentale; nel secondo caso, si tratterebbe di sondare meglio il tema del non aprirsi con gli altri. Comprendo la complessità del suggerimento, forse potrebbe farlo con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Ad ogni modo, imparare dall'esperienza per il futuro, mi sembra sempre un'opportunità fruttuosa. Un saluto, Ilaria Innocenti
Sembra che la vostra relazione, nonostante stia durando da ben 5 anni, sia stata basata molto su aspettative, forse reciproche, e su idealizzazioni. Forse adesso è arrivato il momento di conoscervi oltre la vostra superficie. Una tale conoscenza approfondita facilita la comprensione e l'accettazione di comportamenti dell'altro, che molto spesso sono molto meno gravi di quanto si immagini, avendo un'idea e un'aspettativa dell'altro basata sull'idealizzazione e la pretesa che l'altro sia come ci se lo aspetta.
Quando iniziamo una relazione tendiamo a mostrare i nostri lati migliori e più appetibili perché temiamo di perdere l'altra persona, abbiamo paura di essere giudicati negativamente e rifiutati. E' sempre difficile lasciar cadere le maschere perché tendiamo, noi per primi, a non voler vedere e accettare quelle parti di noi che potrebbero compromettere l'immagine che ci siamo costruiti e abbiamo dato agli altri, basata su aspettative e regole dell'ambiente in cui siamo cresciuti. I sentimenti, le emozioni e gli eventi inaspettati che ci travolgono, ci spingono a guardare le nostre parti più autentiche e profonde, spesso mandando in crisi l'immagine che avevamo costruito e mostrato in precedenza. Allora ci troviamo smarriti, confusi e disorientati, perché dobbiamo fare i conti con un'identità inaspettata, che facilmente porta con sè aspetti meno luminosi di quelli che avevamo esibito. Questo spiazza inevitabilmente sia noi che l'altro/a. Attraverso un lavoro di conoscenza e riflessione su di sè, si può imparare a comunicare e a far pace con quelle parti di noi che non avremmo voluto vedere nè far vedere, ma che, se accolte con consapevolezza e integrate, possono trasformarci in individui più autentici e completi, e consentirci relazioni più mature e soddisfacenti.
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