Buongiorno, purtroppo sto vivendo un bruttissimo periodo causato soprattutto da una situazione famil

19 risposte
Buongiorno, purtroppo sto vivendo un bruttissimo periodo causato soprattutto da una situazione familiare orribile. Non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre ma adesso la situazione è peggiorata. Lei è alcolizzata, ho scoperto già da un po' che beve ma lei continua a mentire. Mi offende di continuo, scarica tutta la sua rabbia su di me e mi dice parole tremende. Questo mi sta portando ad avere forti attacchi di panico, ho anche paura di uscire per un semplice giro in auto. Sto iniziando a soffrire anche di claustrofobia e la fiducia in me stessa è sempre di meno. Credo che al momento quello che potrebbe aiutarmi è andare via di casa, perchè purtroppo mio padre è completamente assente, ma non ho la condizione economica per farlo. Cosa mi consigliate?
Buongiorno, mi dispiace molto per quello che sta vivendo e per la sofferenza che può provare in questa situazione. Immagino non sia una situazione semplice da gestire e che senta la necessità di allontanarsi. Sicuramente inziare un percorso psicologico potrebbe darle gli strumenti e l'aiuto necessario per gestire questa situazione e cercare di trovare delle soluzioni. Se lo desidera, è un percorso che potremmo svolgere insieme.
Rimango a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott.ssa Samanta Mattana

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Gentile utente, comprendo la voglia di fuggire da una situazione familiare simile, ma provi a fermarsi un attimo. Quello che credo possa essergli utile in questo momento è uno spazio tutto suo, dove potersi concentrare su se stessa e sfogare tutta la rabbia che questa situazione le provoca. Sentirsi impotente di fronte una dipendenza di una persona a noi cara è una sensazione orribile, essere l'oggetto di proiezione della rabbia di qualcuno ci porta ad esplodere ed ecco la comparsa degli attacchi di panico e dell'insicurezza che prova. Il mentire di sua madre è una conseguenza della dipendenza, non solo sua madre nega a lei di essere dipendente dall'alcol ma lo nega anche a se stessa. Non mi spingerei ad andare oltre senza prima avere un quadro chiaro della situazione, ma a mio parere un percorso di supporto psicologico le farebbe bene. Avere uno spazio tutto per lei ed essere ascoltata potrebbe portarla a prendere decisioni meno impulsive e aumentare la sua autostima così da gestire gli attacchi di panico che le creano disagio. Per quelli si potrebbe anche pensare di iniziare un percorso che includa tecniche di rilassamento e controllo del respiro. Per qualsiasi altro dubbio o domanda non esiti a contattarmi. Resto a disposizione, eventualmente anche in videocall.
Dr.ssa Giulia Galfano
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, è comprensibile la sofferenza che sta vivendo. Assistere alla dipendenza di un proprio caro non è cosa facile. Le consiglio di ritagliarsi uno spazio tutto suo in cui prendersi cura di sé. Con l'aiuto di un professionista potrà equipaggiarsi di nuovi modi per gestire la delicata fase che sta attraversando. Un caro saluto, dott.ssa Giada D'Amico
Ciao,

Mi dispiace sentire ciò che stai passando. È importante cercare un supporto professionale, come un consulente psicologico, se lo desideri. Mantenere il focus sul tuo benessere personale, cercare il sostegno di amici fidati o parenti e valutare opzioni come organizzazioni di supporto per situazioni familiari difficili possono essere passi utili.
Gentilissima, la convivenza con un famigliare con dipendenza è certamente difficile e fonte di timori, ansie, paure. Non stento a credere che nella sua vita ora manchi quel pò di sana e indispensabile spensieratezza, e la presenza di una figura genitoriale come porto sicuro.
La sua sintomatologia pare alquanto invalidante al momento e purtroppo non ho un consiglio sufficientemente efficace da offrirle in grado di risolvere questa complicata situazione, se non quello di prendersi cura di sé e trovare spazio in un contesto sicuro e non giudicante, come quello della terapia, per ricominciare da sé.
Un caro in bocca al lupo!
Buongiorno, mi dispiace molto per quello che sta vivendo e per la sofferenza che può provare in questa situazione. Immagino non sia una situazione semplice da gestire e che senta la necessità di allontanarsi ma spesso non è l'unica soluzione, soprattutto se ci sono cose non dette che ti porteresti con te ,l'ideale sarebbe creare un momento di condivisione in cui poter condividere come si sta senza aver paura di essere messi in discussione.. Sicuramente iniziare un percorso psicologico potrebbe darle gli strumenti e l'aiuto necessario per gestire questa situazione e cercare di trovare delle modalità che la fanno stare meglio. Se lo desidera, è un percorso che potremmo svolgere insieme.
Gentile Utente,
emerge dalle sue parole la complessità della situazione che si trova a vivere in questo momento. Le consiglio di pensare alla possibilità di intraprendere un percorso di supporto psicologico che la possa accompagnare nell’affrontare questo momento della sua vita.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Cara utente, in queste poche righe emerge molto chiaramente lo stato di disagio e malessere che sta provando e vivendo. Ciò che più mi sento di consigliarle è di valutare un percorso psicologico che la possa aiutare a prendere le distanze da sua madre, e dalle dinamiche familiari disfunzionali che è costretta a subire, un percorso la può aiutare a ritrovare la sua via per elaborare tali vissuti. Si prenda cura di sè. Se il tema economico la preoccupa potrebbe iniziare a cercare su internet il servizio territoriale più vicino a lei che le possa dare supporto psicologico gratuitamente. Rimango sua disposizione per qualsiasi necessità Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, innanzitutto, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza così ricca. Quello che sta sperimentando: la paura di uscire per un semplice giro in auto, l'iniziare a soffrire di claustrofobia e l'indebolimento della fiducia in sé stessa, sono tutti elementi che lei nota e già per questo si intravedono delle risorse su cui lavorare con un professionista. Anche perché è una situazione di per sé delicata che merita uno spazio più ampio di quello possibile attraverso una risposta scritta come questa. Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Se, come presumo, non ha la possibilità di pagare in autonomia una psicoterapia, si rivolga ad un consultorio della sua città o zona, e chieda se può attivare lì un qualche percorso (le liste d'attesa possono essere molto lunghe e il numero di sedute ridotto, ma anche lì troverà sicuramente degli eccellenti colleghi). E sì, cambiare casa aiuterebbe moltissimo ad abbassare i livelli di tensione e stress, e permetterebbe a lei di non sentirsi minacciata, svalutata, bloccata. Un caro saluto.
Buongiorno, mi spiace per quello che sta vivendo, sicuramente la situazione non è facile, si vede come si senta bloccata nella situazione molto difficile, sicuramente distaccarsene potrebbe aiutare ma non è un’azione istantanea per tanti versi, da quello economico a quello emotivo, quello che le consiglierei è di investire sulla sua salute mentale iniziando un percorso per superare il suo disagio personale e ritrovarsi per trovare la sua personale soluzione per uscire dalla situazione. Se vuole rimango disponibile a tale scopo.
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Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo! Credo sia importante che si ritagli uno spazio tutto suo all'interno di un percorso psicologico: questo le consentirebbe di esplorare le risorse che può mettere in gioco in questo momento così faticoso della sua vita per riuscire a stare meglio. Se l'aspetto economico la mette in difficoltà in questo senso, si potrebbe rivolgere ad un Consultorio Famigliare sul suo territorio. Anche le amicizie fidate le possono essere aiuto in un periodo tanto delicato, fornendole supporto, momenti di leggerezza e restituendole il fatto di non essere da sola. Un caro saluto
Gia il fatto che tu sia qui a scrivere e chiedere aiuto è un ottimo punto di partenza. La consapevolezza del disagio della tua famiglia, deve darti la spinta per uscirne e pensare a te stessa. Ricordati che certe ferite ce le portiamo dentro per sempre quando si vive un'infanzia cosi. Se ti dovessi rendere conto che, soprattutto nelle relazioni vivi disagi emotivi importanti, non rimandare a chiedere aiuto.
in bocca al lupo per il tuo futuro!
Mi sembra che ci siano un bel pò di pressioni su di lei in questo momento, e mi pare di capire che nessuna di queste trova uno spazio adeguato. Sento angoscia ed estraneità nelle sue parole. Credo che un punto di partenza potrebbe essere iniziare a scrollarsi qualche peso di dosso, per poi comprendere il perchè dell'averne subito tanto la pressione.
Salve, mi dispiace per la sua difficile e dolorosa situazione familiare, non quanti anni ha, ma penso che lei dovrebbe concentrarsi su se stessa e fare il "possibile" per salvarsi. Sarebbe possibile per lei andare da un parente, un'amica molto disponibile che conosce la sua situazione? Non si aspetti che sua madre (almeno che non decida di curarsi) possa cambiare perchè questo le genererebbe ancora più rabbia e delusione. Trovi una soluzione che sia giusta per lei, potrebbe rivolgersi anche a qualche Servizio o associazione del suo paese che le può dare una mano.
Qualora ne abbia bisogno rimango disponibile per un colloquio.
Cordiali saluti
dr.ssa Bellavia
Gentilissima, grazie mille per la condivisione. Comprendo come la situazione che sta vivendo sia per lei difficile da sostenere e sia fonte di sofferenza. Confrontarsi con una dipendenza non è mai cosa facile, specie quando a soffrirne sono persone care. Come suggerito anche dai colleghi, valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio suo, dove iniziare a prendersi cura di sé; uno spazio psicologico potrebbe essere un valido supporto per lei in questo momento di vita. Per quanto riguarda l'aspetto economico, potrebbe far riferimento ai servizi attivi sul suo territorio, che permettono di effettuare percorsi psicologici a prezzi calmierati o in forma gratuita, come i consultori familiari. Le auguro di riuscire a trovare la strada e il modo per stare meglio. Cordiali saluti. Dott.ssa Zenucchi
Gentile utente, mi dispiace moltissimo per la sua difficile situazione e per la sofferenza che la accompagna, comprendo la voglia di fuggire da una situazione familiare simile. Ci sentiamo spesso impotenti e confusi di fronte ad una dipendenza di una persona a noi cara e possono essere comuni sentimenti ambivalenti di rabbia, odio, tristezza e protezione.
Purtroppo tutto ciò si riversa su di noi, creando ansie e paure.
Il mentire di sua madre e la rabbia che le riversa è una conseguenza della dipendenza, non solo sua madre nega a lei di essere dipendente dall'alcol ma lo nega anche a se stessa, e quando non riusciamo ad accettare una situazione la difesa istintiva è quella di riversare il dolore sugli altri, con frustrazione e aggressività.
Anche questo purtroppo poi si interiorizza e ci fa dubitare di noi stessi, del nostro valore o amabilità.
L'unica cosa che osso consigliare è di appoggiarsi ad un professionista per comprendere meglio strategie per gestire le sue più che comprensibili emozioni e sofferenza, avere uno spazio tutto per lei ed essere ascoltata potrebbe aiutare ad aumentare la sua autostima così da gestire gli attacchi di panico che le creano disagio, ed a capire che le difficoltà di sua madre non sono una responsabilità di cui può farsi carico e da sola. Potrebbe anche provarsi ad affacciare ai servizi del territorio, i consultori o i servizi di supporto che possano consigliarle anche un modo per agganciare sua madre quando si sentirà pronta ad affrontare le proprie difficoltà.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Gentile utente, la sofferenza che sta vivendo è sicuramente molto gravosa e assistere alla dipendenza di un genitore non è cosa facile, sia per l'immagine che si ha di lui sia per tutte le manifestazioni comportamentali che ne derivano. Le consiglio di ritagliarsi uno spazio tutto suo in cui prendersi cura di sé e rielaborare il vissuto doloroso.
Resto a disposizione se volesse confrontarsi ulteriormente sulla questione anche online, ma sappia che c'è anche la possibilità di essere seguita nel pubblico rivolgendosi al suo medico di base. Le tempistiche saranno di sicuro più lunghe, ma se la difficoltà economica che riporta le impedisse un'immediata presa in carico privata, il Sistema Sanitario Nazionale potrebbe offrirle una valida alternativa.
Le auguro di stare meglio il prima possibile, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

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