Buongiorno mia figlia di 23 anni è da circa 1 anno che va da una psicologa per ritrovare se stessa

21 risposte
Buongiorno
mia figlia di 23 anni è da circa 1 anno che va da una psicologa per ritrovare se stessa e la sua serenità interiore.
Qualche cambiamento inizio a vederlo però quando ha le giornate "No" ed entra in crisi non so cosa fare e come comportarmi in quanto io cerco sempre di rassicurarla e parlare ma in lei si scatena tanta rabbia e a volte non so come fare.
Ho pensato di rivolgermi alla sua psicologa direttamente e farmi consigliare sul comportamento che dovrei adottare.
Voglio farlo per aiutare sia mia figlia e sia me stessa e trovare la serenità insieme.
Secondo Voi sarebbe utile?? non vorrei assolutamente intralciare il suo percorso.
Salve, ritengo che in prima battuta potrebbe parlare con sua figlia affinchè ci sia una condivisione di questo aspetto che reputo molto importante; se per sua figlia non c'è problema può rivolgersi alla psicologa per cercare di stabilire insieme il lavoro migliore. Se invece lei richiede l'intervento di un professionista per elaborare vissuti suoi personali ed interiori, ritengo che la scelta di rivolgersi alla stessa psicologa della figlia non sia la soluzione migliore. In sostanza, dipenda dalla domanda che lei porta.
Cordialmente, dott. FDL

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Gent. sig.ra io penso che il passaggio indispensabile sia quello di chiedere a sua figlia cosa pensa di questa sua idea e solo in un secondo momento contattare la psicologa che ha in carico sua figlia.
Cordialmente
Gentile Utente,
È un’idea assolutamente giusta, ma deve essere condivisa da sua figlia, che essendo maggiorenne può coinvolgerla a sua discrezione. Proponga con franchezza e rispetto la sua intenzione a sua figlia, e la ragazza condividerà questo aspetto con la terapeuta. Tipicamente il coinvolgimento dei genitori è funzionale, allo scopo di interrompere dinamiche che senza la volontà di nessuno alimentano il malessere nei figli. Un caro saluto
Salve, credo che non debba intromettersi nella terapia di sua figlia, è un suo spazio privato e bisognerebbe rispettare i confini.
Comunque, può sicuramente condividere questa idea con sua figlia e vedere cosa ne pensa.
Buona serata.
Dott. Fiori
Salve. Capisco la sua preoccupazione ma è importante che abbia fiducia e rispetto per sua figlia.
Una buona psicoterapia prevede ciò che sta succedendo a sua figlia, perché sta trovando una sua dimensione e la manifestazione della rabbia è importante per potersi affermare. Le giornate no sono positive, perché sua figlia sta iniziando a poter sostenere le sue fragilità. Non prenda iniziative senza essersi consultata con sua figlia.
Poi, se volesse avere un sostegno per lei, si scelga uno psicoterapeuta che possa seguire lei.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Gentile Utente, gli elementi che condivide, come il tipo di disagio, non sono molti e pertanto si può rispondere in modo molto generico. Sua figlia è maggiorenne quindi il contratto fra il professionista è il paziente non consente di violare il segreto professionale anche con un genitore preoccupato. Sicuramente è per lei possibile parlare con sua figlia ed esprimere questi suoi punti di vista. Certo il suo desiderio di entrare nella "stanza" dello psicoterapeuta è un fatto mentale che apre la strada a molte ipotesi. In conclusione perché non fare la cosa più semplice come parlare con sua figlia di questi temi in modo aperto, rispettoso e con quell'affetto che lega un genitore ad un figlio che si avvia verso la vita adulta. Un cordiale saluto
Gentilissima, la ringrazio per la condivisione di questa sua situazione. I colleghi le hanno già fornito preziose informazioni. Potrebbe anche valutare, dopo averne parlato con sua figlia, la possibilità di intraprendere un percorso psicologico isieme con sua figlia, in aggiunta a quello che sua figlia sta già affrontando: uno spazio di dialogo per voi, per poter parlare di voi e della vostra relazione. Resto disponibile per ulteriori informazioni e approfondimenti.
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Gentile signora, comprendo lo stato di apprensione per sua figlia dettato dall'affetto che ha per lei, ma forse vale la pena confrontarsi con sua figlia, parlare con lei con rispetto e delicatezza. Consideri che il percorso di psicoterapia che sua figlia sta facendo è il Suo spazio, garantito dalla privacy, dalla riservatezza e il professionista non può violare il segreto professionale (sua figlia è maggiorenne).
La saluto cordialmente,
dr. Germi
Gentile utente di mio dottore,
ho la sensazione che stia esprimendo un suo bisogno, di un suo spazio di riflessione e sostegno, come lei dice “Voglio farlo per aiutare sia mia figlia e sia me stessa e trovare la serenità insieme”
Al momento però non mi sembra che sia una riflessione condivisa anche da sua figlia.
Mi chiedo quali siano i suoi di vissuti in relazione al percorso che coinvolge sua figlia: restiamo sul significato che può avere per Lei una domanda di questo tipo e quale la richiesta di uno spazio suo, diverso da quello di sua figlia.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cara signora, ne parli con la psicologa di sua figlia. Conosce ormai la situazione e saprà sicuramente aiutarla e darle il consiglio più idoneo.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buona sera, credo sia utile!. C'è la possibilità anche di partecipare a gruppi di parent training per genitori.
Buona serata,
Dott.ssa Chiara Pavia
Cara Signora,
la deontologia degli psicologi ci impone il segreto professionale. Vuol dire che la psicologa di Sua figlia non potrà parlarLe di lei e probabilmente le riferirà della telefonata. È necessario per il rapporto di fiducia che si crea tra il paziente e il terapeuta, condizione indispensabile per poter lavorare e ottenere dei risultati. Per cui Le sconsiglierei di rivolgersi direttamente alla psicologa. Rischierebbe anche una incomprensione con la ragazza. Allo stesso tempo capisco la Sua preoccupazione, vuole bene alla figlia e desidera il meglio per lei. Potrebbe allora parlarle apertamente, dirle che vorrebbe aiutarla e chiedere se c'è qualcosa che Lei possa fare. Può anche rendersi disponibile, nel caso la figlia sia d'accordo e la collega lo ritenga opportuno, per fare un incontro congiunto per dare a Lei - mamma qualche strumento utile. A volte inviamo i genitori, se sono d'accordo, da un collega con cui collaboriamo per lavorare su alcuni fattori, ma non vorrei addentrarmi in questo argomento, non conosco la situazione concreta. Spero di esserLe stata utile e Le auguro di trovare la via migliore per stare vicino alla Sua ragazza. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Carissima, capisco le sue preoccupazioni e trovo amorevole il voler aiutare sua figlia nel modo migliore. La psicologa che segue sua figlia è vincolata dal segreto professionale e non potrebbe rivelarle alcun dettaglio senza l’autorizzazione della diretta interessata. La cosa migliore da fare è parlare con sincerità a sua figlia, in una giornata “buona”, spiegandole le sue preoccupazioni e chiedendole di poter parlare con la psicologa, in sua presenza o da sola. Un caro saluto.
Se come dice vuole andare dalla psicologa della figlia, sappia che così non l'aiuta. Anzi è bene che sua figlia faccia il suo percorso senza che la madre entri nel suo spazio. Dopo tutto è maggiorenne. Se vuole aiutarla in qualche modo faccia anche lei un suo percorso ma assolutamente con un'altra psicologa. Cordiali saluti. Lina Isardi
Gentile signora,
se vuole capire i comportamenti di sua figlia, provi prima di tutto a parlarne con lei. Se invece è difficile aprire un dialogo, le consiglierei di intraprendere un percorso con un altro psicologo. Sua figlia ha raggiunto la maggiore età già da qualche anno, anche se è giovane, comunque è una persona adulta. È molto probabile che sua figlia già parli del vostro rapporto con la sua psicologa. Un cordiale saluto
Buongiorno Signora. Vede i percorsi specialmente all'età di sua figlia, mirano ad una maggiore autonomia, e questo spesso implica un impatto di distacco dalle figure primarie, semplicemente perchè dall'esterno lei ha difficoltà a tradurre e leggere il comportamento di sua figlia, che è presa da un lavoro abbastanza impegnativo a livello attentivo, e che non deve trascurare produce effetti anche nello spazio temporale tra una seduta e l'altra. Spesso poi certe dinamiche si inaspriscono, ma mi sembra di capire che non è il vostro caso. Se vuole, potremmo avere un appuntamento online o per via telefonica, come più gradisce, in cui potrei esserle di aiuto. non chieda nulla alla psicologa di sua figlia, verrebbe sicuramente valutato come intromissione nella sua vita, non è purtroppo una cosa fattibile, a meno che la psicologa di sua figlia non sia di indirizzo sistemico relazionale, ovvero che può lavorare su diversi congiunti previa autorizzazione di entrambe le parti. Rimango a sua disposizione, e spero di essere stata chiara nella mia concisione. Se vuole, mi scriva un messaggio in privato dal sistema. Grzie. Dr.ssa Cristina Pizzi
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Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno. Cerchi di rispettare il più possibile l'intimità dei contenuti emersi nel lavoro che sua figlia ha intrapreso con la collega. Non è facile ma necessario per la bontà del trattamento.

Saluti

MT
Buongiorno,
mi dispiace per la vostra situazione. Potrebbe essere d'aiuto esprimere questo suo bisogno a sua figlia, per poi eventualmente concordare su suo consenso un appuntamento, in cui siate presenti insieme, con la psicologa che la segue.
Se la rabbia aumenta in seguito ai tentativi di rassicurazione, forse non è questo il modo migliore per attenuare le crisi. Ha provato ad affrontare l'argomento con lei quando è più calma?
Cari saluti,
Dott.ssa Elena Dall'Olio
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Salve, ritengo che le possa essere utile intraprendere un percorso individuale in cui condividere quanto ci ha scritto, per trovare delle strategie funzionali con cui agganciare sua figlia, senza farle percepire che sta intralciando il percorso psicologico che lei sta facendo. Qualora valutasse questa opzione mi rendo disponibile. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola

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