Buongiorno, Ho una curiosità rispetto al problema che ho a livello cervicale. Mi hanno riscontrato

26 risposte
Buongiorno,
Ho una curiosità rispetto al problema che ho a livello cervicale.
Mi hanno riscontrato la seguente situazione a livello cervicale:
Netta riduzione e tendenza all'inversione a livello di C3-C4 della normale fisiologica curvatura. A carico dei corpi vertebrali non sono evidenti alterazioni attribuibili a lesioni in atto.
A livello di C3-C4 si osserva una lieve protrusione discale ad ampio raggio con lieve prevalenza in sede paramediana destra.
A livello di C4-C5 si osserva una protrusione ad ampio raggio del disco prevalente in sede mediana- paramediana destra.
In corrispondenza di C5-C6 si osserva una minima e lieve protrusione ad ampio raggio.
In corrispondenza di C6-C7 il disco deborda bilateralmente in sede postero-laterale specie dal lato sinistro coesiste minima protrusione ad ampio raggio in questa sede.
Nei limiti della norma l'ampiezza del canale rachideo e a carico delle sue strutture non sono visibili lesioni in atto.
A questo punto mi trovo di fronte a due scuole di trattamento:
- Osteopata: esclude totalmente qualsiasi tipologia di trust a livello cervicale e procede con trattamenti muscolo-scheletrico-viscerale
- Chiropratico: individua nel trattamento con trust, unica via per la soluzione.
Vorrei avere il vostro punto di vista avendo usufruitoe di entrambi i trattamenti in passato.
Grazie
Buongiorno, le consiglio vivamente il primo approccio. Le ernie cervicali per quanto difficilmente per loro natura siano soggette ad espulsione o migrazione rappresentano comunque una controindicazione alle tecniche HVLA (i trust). Per quanto sia Osteopata sia Chiropratico si avvalgono di queste tecniche e per quanto possano anche in alcuni casi non accentuare i sintomi sono comunque controindicate in un caso come il suo, sopratutto in fasi di dolore acuto.

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Buongiorno
Entrambi gli approcci osteopatici e chiropratici possono offrire sollievo per i problemi cervicali, ma differiscono nelle tecniche utilizzate. L'osteopatia adotta un approccio più olistico, lavorando sul riequilibrio muscolo-scheletrico-viscerale, mentre la chiropratica si concentra principalmente sul sistema nervoso e utilizza regolazioni spinali. La scelta dipende dalle preferenze personali e dalle esperienze individuali. Puoi continuare a sperimentare entrambi e vedere quale funziona meglio per te, comunicando sempre con il professionista scelto.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono da questo sito? Senza impegno economico.

Grazie
Dr. Matteo Sartini
Osteopata
Cologno Monzese
Buongiorno, per quanto riguarda i Trust o HVLA una delle controindicazioni, come indicato anche dai colleghi, sono proprio le ernie , in questo caso quindi un approccio osteopatico, che prevede un lavoro muscolo-scheletrico meno invasivo rispetto ai trust, è maggiormente indicato vista anche la situazione riportata a seguito degli esami strumentali.
Buona giornata
Dott. Ruggero De Santis
Osteopata, Posturologo
Roma
Buonasera come le hanno detto i miei colleghi con questo tipo di diagnosi sarebbe sconsigliato un approccio con trust, le consiglierei maggiormente una visita osteopatica con la quale potrà intervenire sul problema in modo diverso.
cordiali saluti.
Dott. Dimitri Cozlov
Fisioterapista, Osteopata
Verona
Capisco che ti trovi di fronte a un dilemma sul trattamento del tuo problema cervicale e apprezzo che tu stai cercando opinioni diverse. È importante tenere presente che ogni individuo risponde in modo diverso ai trattamenti e che ci sono molte variabili da considerare.

Entrambi i professionisti, l'osteopata e il chiropratico, hanno approcci distinti nel trattamento delle condizioni muscolo-scheletriche, comprese le problematiche cervicali. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i rischi ei benefici di ciascun trattamento, specialmente considerando la tua specifica situazione.

L'osteopatia si concentra sull'idea che il corpo è un sistema unitario e che il benessere dipende dal corretto funzionamento di tutte le sue parti. Gli osteopati utilizzano tecniche manuali per migliorare la mobilità, ridurre il dolore e ripristinare l'equilibrio del corpo.

D'altra parte, la chiropratica si basa sull'idea che molti problemi di salute derivano da disallineamenti della colonna vertebrale (sublussazioni) che influenzano il sistema nervoso. I chiropratici si concentrano sulla manipolazione spinale per correggere questi disallineamenti e migliorare la funzione neurologica.

Entrambi gli approcci hanno dimostrato di essere efficaci per molte persone, ma è importante che tu tenga conto delle seguenti considerazioni:

Rischio e comfort : Alcune persone potrebbero sentirsi a disagio o non sicure riguardo alla manipolazione spinale praticata dai chiropratici. Se hai preoccupazioni riguardo a questo tipo di trattamento o hai avuto esperienze negative in passato, potresti preferire l'osteopatia.

Risposta individuale : Non esiste un trattamento unico per tutti. È possibile che tu risponda meglio a uno dei due approcci in base alla tua condizione specifica, al tuo stile di vita e alle tue preferenze personali.

Consulto medico : prima di scegliere un trattamento, è consigliabile consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista in medicina dello sport. Puoi offrire una valutazione più dettagliata della tua condizione e consigliarti sul trattamento più adatto alle tue esigenze.

Esperienza del professionista : Indipendentemente dall'approccio scelto, è importante trovare un professionista qualificato ed esperto che abbia una buona comprensione della tua condizione e che possa personalizzare il trattamento in base alle tue esigenze.

In conclusione, non c'è una risposta definitiva su quale sia il miglior trattamento per te. È importante esplorare entrambe le opzioni, confrontarle in base ai tuoi obiettivi e alle tue esperienze personali, e prendere una decisione informata insieme al supporto del tuo medico di fiducia.
Buongiorno, la presenza di protrusioni è una controindicazione ai thrust; tuttavia, quando non impronta il sacco durale nè le radici spinali, e a livello clinico non sono presenti sintomi neurologici, viene considerata una controindicazione relativa. Questo significa che potenzialmente possono essere eseguiti da un professionista esperto. Detto questo, il mio consiglio è di affidarsi al primo approccio osteopatico, più cautelativo, in quanto è in grado di raggiungere la stessa efficacia in assenza dei potenziali rischi che i thrust articolari potrebbero avere in presenza di patologie discali. Cordiali saluti, Umberto Parola
Dr. Davide Savoia
Osteopata, Posturologo
Milano
Salve per prima cosa vorrei dire che l'osteopata oggi è formato a 360° e fa anche le tecniche chiropratiche ma ha molte più conoscenze e tecniche per trattare anche altre zone, 2a cosa l'osteopatia tratta anche queste situazioni ma bisogna contestualizzare il suo esame strumentale con i sintomi in clinica ergo vada a farsi visitare da un collega quotato nella sua zona. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
Dott. Roberto Casella
Osteopata
Messina
Entrambe le professioni sono altamente formate nel differenziare ed adottare le tecniche più utili e sicure.
Quindi le direi di rivolgersi al professionista di cui sente più fiducia. Cambiano gli strumenti rispetto allo stesso obiettivo: lo stato di salute.
Distinti saluti
Buongioro, sicuramente i thrust cervicali sono controindicati in caso di protrusione. Però se non sono presenti sintomi neurologici (formicolio, perdita di forza) nè midollari, dati dalla compressione della protrusione sul sacco durale o su una radice nervosa, possono essere eseguiti. Detto ciò il mio consiglio è quello di avere un approccio sì osteopatico, ma che sia un po' più soft e non si basi solo su thrust. Ci sono diverse tecniche che possnoo darle agio senza stressare troppo i tessuti.
Cordiali saluti, Osteopata Gherardi
Dott.ssa Simonetta La Prova
Osteopata, Fisioterapista
Caserta
Sono due approcci diversi. Da osteopata le posso dire che oltre alle HVLA ( trust) ci sono tante altre tecniche di approccio per le protusioni o ernie, mofasciali, articolari,ecc che abbiamo a disposizione e data la visione olistica che ha l'osteopatia, ovvero l' osteopata non si concentra solo sulla problematica cervicale, ma andando a valutare anche altre zone, si possono avere risultati davvero interessanti. La cosa importante qualora si dovesse affidare a un chiropraico o osteopata è affidarsi a un professionista serio che non si improvvisi nelle manipolazioni perchè potrebbe non risolvere se non peggiorare la sua condizione.
Distinti Saluti
Dr. Stefano Anzani
Osteopata
Milano
Come osteopata posso aiutarla a valutare le diverse opzioni di trattamento che ha incontrato. Prima di tutto, è importante comprendere che ci sono diverse filosofie e approcci nella cura della colonna cervicale, e ciò che funziona meglio per una persona potrebbe non essere adatto per un'altra.
L'osteopatia e la chiropratica sono entrambe discipline complementari che si concentrano sul ripristino dell'equilibrio e della funzionalità del corpo, ma con differenze nell'approccio e nelle tecniche utilizzate.
L'osteopatia tende ad adottare un approccio più olistico, che considera la relazione tra la struttura del corpo e la sua funzione, così come l'interconnessione tra i sistemi muscolari, scheletrici e viscerali. Gli osteopati spesso utilizzano tecniche manuali per migliorare la mobilità articolare, alleviare la tensione muscolare e promuovere il benessere generale.
D'altra parte, la chiropratica si concentra principalmente sulla correzione delle sublussazioni vertebrali, ossia disallineamenti delle vertebre che possono influenzare il sistema nervoso e causare dolore. I chiropratici utilizzano spesso tecniche di manipolazione articolare, conosciute come "trust", per ripristinare l'allineamento vertebrale e migliorare la funzione articolare.
Nel suo caso, la scelta tra osteopatia e chiropratica dipenderà dalle sue preferenze personali, dalla sua esperienza passata e dalla risposta individuale al trattamento. È importante sentirsi a proprio agio con il professionista che sceglie e comunicare apertamente le sue preoccupazioni e i suoi obiettivi di trattamento.
Infine le consiglierei di prendersi il tempo necessario per valutare le opzioni disponibili e decidere quale tipologia di trattamento adottare. Resto a disposizione. Cordialmente.
Buongiorno,

Grazie per la dettagliata descrizione del tuo quadro clinico. È importante che tu abbia già una buona comprensione del tuo problema cervicale. Le protrusioni discali che menzioni possono effettivamente causare dolore e limitazione funzionale, quindi è comprensibile la tua preoccupazione.

In risposta alla tua domanda sui due differenti approcci terapeutici, osteopatia e chiropratica, è bene considerare che entrambi possono offrire benefici, ma la scelta dipende molto dalle tue preferenze personali, dalla tua storia clinica e dalla risposta del tuo corpo ai trattamenti precedenti.

L'osteopatia, può aiutarti anche evitando le manipolazioni invasive come i trust, preferendo tecniche più morbide e olistiche che includono non solo il sistema muscolo-scheletrico ma anche le interconnessioni viscerali. Questo approccio può essere particolarmente utile se hai esperienze di sensibilità o dolore che non rispondono bene a trattamenti più intensi.

D'altra parte, la chiropratica si concentra più intensamente sull'allineamento spinale e può utilizzare i trust per cercare di ripristinare la mobilità e alleviare la compressione nervosa. Alcuni pazienti trovano grande sollievo con questo tipo di intervento.

È essenziale che tu scelga il trattamento in base alla tua esperienza personale di sollievo dal dolore e al miglioramento della funzionalità dopo i trattamenti. Potrebbe anche essere utile discutere ulteriormente con il tuo medico di base o un fisiatra, che potrebbero darti ulteriori indicazioni basate su una valutazione clinica dettagliata.

Infine, considera l'idea di combinare elementi di entrambi i trattamenti, se ciò risulta essere tollerato e benefico per te. per altre domande mi contatti. Cordiali saluti
Dott.ssa Sofia Maggioni
Dott. Federico Ghio
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Torino
Salve. Nel suo caso eviterei di eseguire thrust.
Dott. Federico Ghio
Dott.ssa Giulia Riguzzi
Osteopata
San Lazzaro di Savena
Buongiorno, nel suo caso eviterei thrust e procederei con un approccio osteopatico.
Cordiali saluti
Giulia Riguzzi
Dott. Lorenzo Orsolini
Osteopata, Posturologo
Bologna
Buongiorno, la presenza di protrusioni è una "controindicazione" ai thrust; tuttavia, quando non impronta il sacco durale nè le radici spinali, e a livello clinico non sono presenti sintomi neurologici, viene considerata una controindicazione relativa quindi. Questo significa che potenzialmente possono essere eseguiti da un professionista esperto ed ottenere ottimi risultati nel ridurre la sintomatologia come nel suo caso.Detto questo, il mio consiglio è di affidarsi al primo approccio osteopatico, più cautelativo, in quanto è in grado di raggiungere la stessa efficacia in assenza dei potenziali rischi che i thrust articolari potrebbero avere in presenza di patologie discali. Le HVLA possono essere di egual efficace, dipende come il suo corpo reagisce in quanto il trattamento è paziente-dipendente.
Dott.Lorenzo Orsolini
Buongiorno, per quanto entrambi i professionisti abbiano le loro valide ragioni per applicare un determinato tipo di trattamento, io procederei con un approccio meno invasivo a livello muscolare senza forti impulsi per evitare di aggravare la situazione cervicale. L’osteopata può sempre poi ricorrere ad alcuni aggiustamenti diretti come i thrust in caso di necessità.
Dott.ssa Valentina Poeta
Osteopata
Lido Di Ostia
Buongiorno, l'osteopatia offre diverse tecniche, per trattamenti personalizzati in base alle necessità dei pazienti, davvero efficaci.
Un approccio dolce e poco invasivo sicuramente potrà portarle benefici.
Per qualsiasi chiarimento o curiosità resto a sua disposizione.
Cordiali saluti.
Valentina Poeta Osteopata D.O.
Dott. Alberto Rossali
Osteopata
San frediano a settimo
Buon pomeriggio, per quanto riguarda le problematiche discali è necessario fare una premessa: nella fase acuta è controindicato effettuare HVLA vertebrali poiché l'edema e lo stato infiammatorio non permetterebbero di porre i vettori di forza necessari per eseguire una manipolazione sicura ed efficace esponendo al rischio di creare ulteriore infiammazione e dolore. Detto questo, ed escludendo la necessità di intervenire con altri tipi di terapie è possibile comunque applicare il trattamento osteopatico attraverso tecniche indirette ed un lavoro più globale per favorire il drenaggio e la riduzione dello stato infiammatorio. Successivamente alla fase acuta è possibile utilizzare anche tecniche HVLA in modo da avere una rilascio più netto dei tessuti periarticolari ed un recupero della mobilità. Le consiglio pertanto una consulenza osteopatica.
Salve, ogni figura professionale ha il suo modo di agire e intervenire sul problema. Il trattamento Osteopatico è volto a fornire al corpo gli strumenti per trovare la sua auto guarigione nel modo più fisiologico possibile. La chiropratica invece interviene sull'elemento che non rispecchia la biomeccanica. Esiste poi la competenza dell' operatore e la sua sensibilità. Ritengo che in ogni caso debba affidarsi alle competenze dell' operatore.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Caro paziente, la sola diagnosi senza sapere i sintomi che presenta, non è sufficiente a darle un consulto corretto e completo.
Sapere con precisione quali sono i suoi sintomi permette di colmare quel GAP che lei chiede. Meglio una figura o l'altra.
Le consiglio di prenotare un consulto on-line di 30 minuti per chiarirle la situazione e farla stare tranquillo sulla terapia più INDICATA.
Dr. Lorenzo Gomez
Osteopata
Firenze
Buongiorno, diciamo che non esiste un approccio giusto o sbagliato a priori. La soluzione più corretta è quella che si focalizza sulla risoluzione della causa del problema e non solo del sintomo e quindi ovviamente quella che le da più risultati. Personalmente mi trovo d'accordo con l'osteopata dal momento che, nonostante non sia contrario a Thrust in zona cervicale con presenza di discopatie, raramente il motivo dello sbilanciamento posturale che ha portato i dischi a protrudere o a erniare inizia dalla cervicale. Molto più spesso la cervicale è vittima di altro, per questo motivo se il trattamento si focalizza solo sulla manipolazione della zona cervicale a parere mio è un pò riduttivo. A presto!
Buonasera, le sconsiglio assolutamente i trattamenti thrust perchè andrebbero a peggiorare la sua delicata situazione! Nel suo caso c'è un'alterazione anatomica importante: la riduzione di curva cervicale non è dovuta solo ad una problematica locale. A questo livello origina l'innervazione che giunge al cranio, agli arti superiori e ai visceri. Un trattamento osteopatico globale la aiuterà a risolvere eventuali disfunzioni che le provocano l'inversione di curva.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Buongiorno,
Dal referto emerge una rettificazione della curva cervicale con alcune protrusioni discali, ma senza lesioni acute o restringimenti significativi. Per quanto riguarda la scelta del trattamento dipende dal tipo di approccio che lei preferisce.

L’osteopata lavora in modo più globale, trattando non solo la zona cervicale ma anche eventuali tensioni muscolari e fasciali che possono influenzare la postura e il movimento. Il trattamento è più graduale e punta a riequilibrare il corpo nel suo insieme.
Il chiropratico, invece, si concentra maggiormente sulle articolazioni e utilizza il trust per ripristinare la mobilità della colonna. L’obiettivo è agire in modo più diretto sulle restrizioni articolari, con manovre specifiche mirate a ottenere un miglioramento immediato.

Entrambi i metodi hanno una loro logica e possono risultare efficaci a seconda della risposta individuale al trattamento. Detto ciò, la scelta dipende dall’approccio che si ritiene più adatto alle proprie esigenze e dalla propria esperienza con queste tecniche.
Dott. Matteo Spurio
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Roma
salve, quello che le posso consigliare io è tra i due di seguire l'approccio osteopatico.
In un quadro multisegmentario e meccanicamente complesso come il suo, l’approccio osteopatico globale e progressivo sembra essere più prudente e sostenibile nel lungo termine.
Il trust cervicale non è “il male” in assoluto, ma non è mai l’unica via e in certi quadri può essere evitato a favore di strategie più conservative.


 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Non capisco la domanda.

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