Buongiorno, ho un dubbio che probabilmente è solamente una mia paranoia. Nel corso degli ultimi 11 a

15 risposte
Buongiorno, ho un dubbio che probabilmente è solamente una mia paranoia. Nel corso degli ultimi 11 anni ho intrapreso per due volte un percorso di psicoterapia con uno stesso professionista (il primo percorso era legato a difficoltà nello studio e bassa autostima, il secondo si è concentrato più che altro su motivazioni lavorative), ciascun percorso è durato circa due anni e non ho nulla da ridire sul professionista che, anzi, mi è stato di grande aiuto. Da un anno circa sto avendo problemi di ansia (tema sulla quale avevamo iniziato a lavorare l'ultima volta ma che non avevamo approfondito perché non rappresentava un problema come lo è ora) e vorrei riprendere i contatti con lo stesso psicoterapeuta sia per "riprendere dove avevamo lasciato" sia perché mi sono trovata bene. Secondo voi potrei rivolgermi nuovamente allo stesso psicoterapeuta o è eccessivo? Non ho mai vissuto il rapporto con il terapeuta come "dipendenza", ho provato il timore che penso provi chiunque sia abituato a sentirsi accompagnato e si trovi a dover camminare con le proprie forze. Rivolgermi a lui sarebbe una sorta di "riprendere il discorso" con qualcuno che conosco e di cui mi fido. In attesa delle vostre risposte, vi ringrazio anticipatamente
Buongiorno, il suo desiderio di voler riprendere con il precedente terapeuta è più che legittimo e comprensibile. Ogni persona è fatta in maniera diversa e può preferire o meno percorsi differenti. Se lei sente il bisogno di riprendere con chi l'ha seguita precedentemente lo faccia in modo sereno.
Un caro saluto
Dr.ssa Martina Franchi

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Salve, ci sono fasi della vita in cui sentiamo l'esigenza di riprendere il discorso con qualcuno di importante per noi. Non si neghi questa opportunità. Starà meglio lei e starà meglio chi le sta accanto.
Gentile utente, se con il collega si è creato questo rapporto di fiducia e alleanza, non vedo perchè non riprendere da dove ha lasciato. Sentirsi al sicuro nel proprio setting terapeutico è fondamentale.
In bocca a lupo
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Non c'è nulla di male a ricontattare un professionista con cui si è lavorato bene, e con cui si è creato un rapporto terapeutico di fiducia. Non esiti a ricontattarlo: se dovessero poi esserci dei problemi a riprendere dal punto dove vi siete lasciati, sarà lui a farglielo presente. Le auguro il meglio, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, è assolutamente che lei abbia desiderio di riprendere il suo percorso con il suo vecchio terapeuta specialmente se sì è trovata bene e si sente con lui a suo agio.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Elena Sirotti
Gentile utente,
il colloquio clinico in terapia, ha l’obiettivo di indurre cambiamenti radicali nella percezione della realtà soggettiva disfunzionale del paziente, se questi cambiamenti in passato sono avvenuti e si è trovata bene non vedo perchè cambiare "strada", solo quando le cose non funzionano dobbiamo avere la forza di modificare la direzione, Saluti.

Buongiorno, non esiste una scadenza o un limite alla terapia. Il ritmo, le battute di arresto e la ripresa sono sempre una storia a sé, ogni percorso è personale. In genere se c'è stato un valido supporto è un buon motivo per riprendere sulla nuova difficoltà o tematica.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buon pomeriggio,
premesso che la scelta è chiaramente libera-personale, posso comprendere faccia riferimento a un professionista con cui valuta aver fatto un buon percorso. Eventualmente può tematizzare la cosa direttamente al/alla collega.
Saluti
Buon pomeriggio, credo la tua scelta sia fondata, se hai vissuto bene e superato le difficoltà insieme al tuo terapeuta, nei precedenti percorsi. Fidati delle tue intenzionalità verso il tuo terapeuta e parlane con lui. Buon percorso. Dott.ssa Barretta
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno la relazione di fiducia che si crea con il terapeuta è fondamentale per il buon esito della terapia. Lei utilizza la frase "riprendere il discorso" su altre tematiche emerse che è come riprogrammare nuovi obbiettivi di terapia. Si dia la possibilità di riprendere il suo percorso di psicoterapia come se fosse una nuova fase. Buon proseguimento! un saluto Dott.ssa Valentina Biddau
Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Mi spiace molto per la situazione che descrive, comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. E' fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici.
Si dia la possibilità di riprendere il suo percorso di psicoterapia come se fosse una nuova fase.
Buongiorno,
da quello che descrive appare chiaro che con il terapeuta con il quale ha svolto i precedenti percorsi si è instaurato un buon livello di fiducia e una buona alleanza terapeutica.
Dal mio punto di vista, potrebbe essere utile ed efficace per lei ricontattare il suo terapeuta di fiducia proprio in virtù del fatto che fiducia e alleanza sono gli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di un percorso di psicoterapia.
Può capitare che, in periodi diversi della vita, si senta la necessità di riprendere un percorso di psicoterapia che era stato concluso (nel senso che aveva portato a compimento gli obiettivi che si era prefissato in quel lasso di tempo) in quanto le esperienze che la vita ci propone ci richiedono una continua capacità di evolvere e di mutare. Può capitare, infatti, di sentirsi nuovamente "bloccati" e possono manifestarsi delle difficoltà a fluire con gli eventi e con il naturale dinamismo della vita. In questi casi, può essere molto utile riprendere il percorso di psicoterapia.
Spero di esserle stata di aiuto.
Buona terapia.
Dott.ssa Rossana Saponara.
buongiorn, i colleghi hanno risposto più chr ampiamete alla sua domanda. A me resta da chiederle: ne ha parlato con il suo terapeuta? Proprio perchè c'è una relazione affdabile e sicura e non sente in questo suo desiderio una forma di dipendenza potrebbe pensare di concedersi un incontro o due per valutare con il suo terapeuta il significato di questo "ritorno". Anche perchè come ben sa ha sempre la possibilità di uscire da quel percorso così come di riaprire quella porta se ne sente il bisogno. In bocca al lupo per la sua scelta
Gentilissimo utente

Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni. È comprensibile che tu possa sentirsi incerto riguardo alla decisione di riprendere il contatto con lo stesso psicoterapeuta dopo un periodo di tempo. È importante prendersi cura della propria salute mentale e cercare il supporto di cui si ha bisogno.
Rivolgersi nuovamente allo stesso psicoterapeuta potrebbe essere una scelta valida, specialmente se hai avuto esperienze positive con lui in passato e ti senti a tuo agio con il suo approccio. Riprendere il discorso con qualcuno che conosci e di cui ti fidi potrebbe essere un passo significativo verso il tuo benessere emotivo.

Non c'è nulla di sbagliato nell'avvalersi della guida di un professionista, soprattutto quando si affrontano problemi come l'ansia. Il terapeuta è lì per aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, le tue preoccupazioni e le tue difficoltà, e insieme potete lavorare per trovare strategie per affrontarle.

Se senti che tornare da lui potrebbe essere utile per te, ti incoraggio a farlo. È importante seguire il tuo istinto e fare ciò che ritieni sia meglio per te e per il tuo benessere emotivo.

Resto a disposizione per ulteriori domande o dubbi che potresti avere.

Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini

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