Buongiorno ho questo problema sto seguendo una dieta con un nutrizionista ma mi sono accorta che mi

15 risposte
Buongiorno ho questo problema sto seguendo una dieta con un nutrizionista ma mi sono accorta che mi sento lo stomaco pieno ma di bocca ho sempre fame cosa posso fare
Sarò banale, ma ha provato a parlarne con il professionista che la segue? Sicuramente conosce la sua situazione molto meglio e potrà aiutarla con cognizione di causa. Detto questo, cerchi di capire se la sua è "vera fame" o solo "voglia". La VERA FAME, quella fisiologica, viene in genere all'ora dei pasti ed è rivolta al cibo vero e proprio: pasta, riso, verdura, frutta, uova, carne, pesce ecc. Dopo aver mangiato si placa. La VOGLIA invece non ha niente a che vedere con il bisogno di nutrirsi: viene anche subito dopo mangiato ed è rivolta a dolci o cibi salati, insomma a "golosità". E da come la descrive, la sua mi sembra più "voglia". Se è così, si ricordi che la voglia di cibo maschera ALTRE NECESSITA', bisogni emotivi o psicologici. Non si sconfigge la voglia di cibo ripiegando su "spuntini salutari" o "resistendo". Nell'immediato può sì cercare di distrarsi: uscire di casa, fare qualcosa che le piace ecc. Ma a lungo termine deve ASCOLTARSI, capire di cosa ha REALMENTE BISOGNO: perché mangia? Si sta annoiando? Si sente triste? Arrabbiata? Sola? Stressata? Se questo è il suo reale bisogno è questo che deve cercare di soddisfare. Mangiare non serve. E' solo una copertura. La sua mente non la lascerà in pace finché non avrà affrontato e risolto il vero problema.

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Buonasera. Concordo quanto detto in modo esaustivo dalla mia collega. Con quasi assoluta certezza la sua è una fame di origine nervosa e/o emotiva. A parte cercare di trovarne le vere ragioni inconsce e risolvere i conflitti interiori, potrebbe esserle utile un'integrazione di griffonia, il cui principio attivo rappresenta il precursore della serotonina, che agisce sui centri della fame nervosa. L'associazione della Rhodiola, che ne inibisce la ricaptazione, permette alla serotonina di prolungarne i tempi di attività. Sia le dosi che i tempi di somministrazione vanno però concordati da chi la segue e conosce bene il suo caso, sia clinico che in termini di abitudini e stile di vita.
Mi contatti senza problemi per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Musumeci
Buon giorno, sono d'accordo con quanto detto dalle colleghe. Sembrerebbe una fame di origine nervosa che può avere molteplici origini. E' un impulso che nasce dalla testa e non dallo stomaco, pertanto può manifestarsi in periodi di particolare stress o ansia, di origine lavorativa piuttosto che familiare, delusioni, arrabbiature e quant'altro.
La causa andrebbe indagata sicuramente rivolgendosi allo specialista che la segue, nel frattempo provi a eliminare dalla dispensa cibi ipercalorici e a reagire a questi episodi di fame nervosa con attività che la distraggano: sport, attività creative, telefonare a un'amica, uscire a fare una passeggiata, ecc.
Come già detto ci sono anche sostanze naturali che possono aiutare, come il citrus aurantium (arancio amaro) e la rodiola rosea che combattono la fame nervosa, mentre il tiglio, la melissa e la passiflora, da assumere come infusi, contengono gli stati d'ansi.
A sua disposizione per altri chiarimenti.
Dott.ssa Mascia Venturino
Buongiorno,
Spesso questa voglia continua di mangiare non ha niente a che vedere con il senso di sazietà. Il nostro corpo ci manda dei segnali che spesso riflettono il nostro stato d'animo e il nostro equilibrio psico-fisico. In molti casi di stress, ansia e nervosismo il cibo diventa come una valvola di sfogo ma non essendo questo il suo "compito" non può darci quello che cerchiamo. Io le consiglierei di rivolgersi ad un nutrizionista che dopo un'attenta anamnesi può indicarle la strada più giusta per lei. Dott.ssa Claudia Pettinacci
Buongiorno, molto spesso si tratta di una sensazione di fame apparente; ovvero la paura di aver ingerito poco cibo ci porta indirettamente ad avere fame, è un meccanismo compensatorio del nostro cervello, istinto primordiale che ci porta a cercare cibo continuamente (10000 anni fa non c'erano i supermercati e i fast food!).

Io le consiglio di confrontarsi con il professionista che l'ha seguita e di esporgli queste sue "difficoltà"; vedrà che saprà perfettamente cosa fare per alleviare la sensazione di fame! Michele Predieri - Nutrizionista e Lifestyle Trainer
Buongiorno, di certo proverei ad esporre a chi la segue la sua problematica così da poter trovare una soluzione insieme.
Dal mio punto di vista posso dirle che la sensazione di stomaco "pieno" in molti casi deriva dalla scorretta abitudine di mangiare molto velocemente, masticando poco; questo crea una sensazione di ripienezza gastrica a volte fastidiosa.
La costante sensazione di fame che avverte potrebbe derivare da una scorretta ripartizione dei pasti e degli alimenti nel corso della giornata ed eventualmente da un comportamento di tipo compensatorio nei confronti del cibo. Il mio consiglio è quello di cercare di mangiare in almeno 15-20' masticando bene, favorendo così una corretta digestione.
Buongiorno le consiglio di parlarne con il suo nutrizionista, il mio consiglio e' capire da dove proviene la "fame emotiva".
Cordialita'
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Ne parli col suo nutrizionista.

Buonasera, parli di questo problema con il nutrizionista che la sta seguendo. Molte volte la problematica non è da ricercare nel cibo ma da ricercare nella psiche. Quindi oltre ad un consulto nutrizionale forse avrà bisogno anche di un consulto con uno psicologo. A volte questi problemi vanno affrontati in modo multidisciplinare perchè ogni professionista cura un determinato aspetto. è il lavoro di team che porta alla risoluzione dei problemi. Cordiali Saluti
Salve,ne parli con il suo nutrizionista.Potrà rivedere il piano alimentare(alcuni cibi hanno un effetto saziante)e/ o consigliarle qualche tisana.Cordiali saluti
Gentile Utente, le consiglio di parlare attentamente con il suo specialista, di fargli capire quali sono le sue esigenze e di spiegargli quali sono gli ostacoli e cosa non va nella terapia nutrizionale. Saluti!Dott.ssa Mansi Rita.
Buonasera, ciò significa che è necessario modificare sia l’approccio nutrizionale che quello “psicologico”: i due aspetti vanno di pari passo e, migliorando uno, automaticamente migliora anche l’altro
Buonasera gentile utente, si rivolga al suo nutrizionista per maggiori spiegazioni. Molte volte la problematica non è da ricercare nel cibo ma da ricercare nella psiche. Si rivolga anche ad uno psicologo. Cordiali Saluti
buona sera, se sta seguendo un piano alimentare contatti il professionista e si faccia consigliare , in generale per quello che ha detto potrebbe anche aver bisogno di uno psicoterapeuta.
saluti
Buongiorno
Si rivolga al suo nutrizionista
Le consiglio di praticare anche attività motoria
saluti
Dott. Albis

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