Buongiorno, ho bisogno urgente di un parere medico professionale. Mio padre da due mesi lotta con
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Buongiorno,
ho bisogno urgente di un parere medico professionale.
Mio padre da due mesi lotta con diverse malattie, è stato ricoverato da inizio luglio, gli hanno riscontrato diversi problemi: vasculite, reni compromessi, formazione tumorale al colon (asportata con laparoscopia il 23 agosto insieme a una parte di colon) e rischio mielite. Ha fatto dieci sedute di dialisi mentre era ricoverato. È stato dimesso l' 11 settembre, il 16 settembre notte è stato male, diarrea e sangue nelle feci. Mia madre il 17 mattina ha chiamato l'ospedale dove era ricoverato (che si trova in un altra provincia, rispetto a quella di loro residenza), ma non hanno ritenuto necessario vederlo. Al pomeriggio allora l'hanno portato al pronto soccorso della loro cittá, dove gli hanno fatto un analisi e risultava l'emocromo al valore 8, non hanno comunque ritenuto necesserio fare una trasfusione, l'hanno rimandato a casa, chiedendo che tornasse oggi per un controllo. Oggi, tornato all'ospedale, l'emocromo era ulteriormente calato, a 7, ma ugualmente non hanno ritenuto necessario fare trasfusione e l'hanno rimandato a casa. Io abito lontano da loro, e ora sono molto preoccupata, ho paura che a causa dell'emergenza covid ci possa essere meno disponibilitá di letti e personale, e di conseguenza un assistenza ridotta verso pazienti con patologie gravi come mio padre. Ho letto che gli gioverebbe una dieta ricca di vitamina b12 e ferro, ma a causa delle sue patologie non puó consumare carni rosse, e carni bianche in quantitá limitata, e non sá (i dottori non hanno dato indicazioni precise) se puó consumare tonno in scatola, uova, frutta secca e frutta disidratata, o se puó prendere integratori di vitamina b12 e ferro (ricordo male o gli integratori non vanno bene per persone con patologie ai reni?). Chiedo un parere, un consiglio anche su alimenti, sono molto preoccupata. Vi ringrazio in anticipo, Barbara.
ho bisogno urgente di un parere medico professionale.
Mio padre da due mesi lotta con diverse malattie, è stato ricoverato da inizio luglio, gli hanno riscontrato diversi problemi: vasculite, reni compromessi, formazione tumorale al colon (asportata con laparoscopia il 23 agosto insieme a una parte di colon) e rischio mielite. Ha fatto dieci sedute di dialisi mentre era ricoverato. È stato dimesso l' 11 settembre, il 16 settembre notte è stato male, diarrea e sangue nelle feci. Mia madre il 17 mattina ha chiamato l'ospedale dove era ricoverato (che si trova in un altra provincia, rispetto a quella di loro residenza), ma non hanno ritenuto necessario vederlo. Al pomeriggio allora l'hanno portato al pronto soccorso della loro cittá, dove gli hanno fatto un analisi e risultava l'emocromo al valore 8, non hanno comunque ritenuto necesserio fare una trasfusione, l'hanno rimandato a casa, chiedendo che tornasse oggi per un controllo. Oggi, tornato all'ospedale, l'emocromo era ulteriormente calato, a 7, ma ugualmente non hanno ritenuto necessario fare trasfusione e l'hanno rimandato a casa. Io abito lontano da loro, e ora sono molto preoccupata, ho paura che a causa dell'emergenza covid ci possa essere meno disponibilitá di letti e personale, e di conseguenza un assistenza ridotta verso pazienti con patologie gravi come mio padre. Ho letto che gli gioverebbe una dieta ricca di vitamina b12 e ferro, ma a causa delle sue patologie non puó consumare carni rosse, e carni bianche in quantitá limitata, e non sá (i dottori non hanno dato indicazioni precise) se puó consumare tonno in scatola, uova, frutta secca e frutta disidratata, o se puó prendere integratori di vitamina b12 e ferro (ricordo male o gli integratori non vanno bene per persone con patologie ai reni?). Chiedo un parere, un consiglio anche su alimenti, sono molto preoccupata. Vi ringrazio in anticipo, Barbara.
Gentile Barbara, la situazione di suo padre sembra essere decisamente troppo complicata e delicata per essere trattata in questa sede. L'unica cosa che ritengo opportuno dirle è di confrontarsi chiaramente con lo specialista o gli specialisti che hanno in cura suo padre e che conoscono tutti i dettagli della sua situazione. Nella sua richiesta ha dato molte informazioni che però non restituiscono un quadro nitido della situazione; azzardare un consiglio alimentare in questo caso sarebbe un po' come sparare alla cieca. Le faccio tanti cari auguri a suo padre in primis e a lei.
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Cara Barbara, concordo con la collega circa la complessità della situazione clinica di tuo padre. In ogni caso per quanto riguarda gli alimenti da te citati posso dirti che sicuramente, in caso di compromissione dei reni (e dialisi), sono sconsigliati in quanto molto ricchi di proteine....fermo restando la necessità di vagliare con esattezza le necessità di tuo padre considerando l'insieme delle patologie.
buona giornata
buona giornata
Gentile Signora, la sua preoccupazione è comprensibile. Potrebbe vedere se nell'ospedale dove è stato ricoverato esiste un servizio di dietetica e prenotare una consulenza tramite il centro di prenotazione dell'ospedale. In tale maniera avranno già la cartella clinica del paziente, diversamente può effettuare una consulenza online anche tramite mio dottore con uno specialista di Nutrizione Umana.
Buongiorno, trattandosi di problematiche mediche è assolutamente necessario rivolgersi a degli specialisti che sapranno indicarle anche se è necessario o meno una consulenza nutrizionale. Saluti
Gentile Barbara,
la gestione nutrizionale per persone con problemi renali, è piuttosto delicata, cerchi pertanto un bravo professionista per una dettagliata consulenza nutrizionale (le ASL spesso hanno dei centri specializzati in nefrologia che potrebbero prendere in carico la situazione) in modo che un nutrizionista specializzato in questa tipologia di problematiche, possa, dopo un'attenta anamnesi, indicarle la migliore terapia dietetica.
la gestione nutrizionale per persone con problemi renali, è piuttosto delicata, cerchi pertanto un bravo professionista per una dettagliata consulenza nutrizionale (le ASL spesso hanno dei centri specializzati in nefrologia che potrebbero prendere in carico la situazione) in modo che un nutrizionista specializzato in questa tipologia di problematiche, possa, dopo un'attenta anamnesi, indicarle la migliore terapia dietetica.
Gentile Barbara, putroppo, deve parlare con medici specialisti, le consiglio, medici che magari lavorano in team. Come nutrizionista il massimo che si può fare per suo padre è un'approccio nutrizionale anti-infiammatorio come quelli che applicavo presso il centro tumorale di milano. Cordiali saluti
Gentile Barbara, non sono d'accordo nel consigliarle di rivolgersi unicamente all'ospedale...un dietista privato che si sa prendere le proprie responsabilità sa bene che terapia dietetica attuare, una terapia che tenga conto sia dei reni compromessi sia del tumore al colon asportato. Bisognerebbe attuare una alimentazione ipoproteica adatta alla dialisi per impattare il meno possibile i reni e per dare il giusto apporto di ferro e B12, ma abbastanza proteica da riformare la massa magra che sicuramente è stata persa a causa del tumore. Sicuramente la dietista deve collaborare anche con il medico di suo padre per pianificare una terapia dietetica su misura ed evitare possibili complicanze. La prima informazione che le dico è che in questi casi il secondo piatto dovrebbe essere presente una volta al giorno, tra i secondi è inclusa la carne bianca 2 volte a settimana e 1 volta quella rossa magra, non bisogna ridurre le proteine di alta qualità provenienti da carne, pesce, uova e formaggi freschi magri ma le proteine che provengono dai legumi (da evitare), dai salumi (da limitare), e dalla pasta/cereali e panificati che andrebbero presi aproteici, non posso dirle la marca perchè MioDottore me lo impedisce. Considerando i reni compromessi è necessario eliminare/limitare tutti gli alimenti che contengono molti sali minerali come per esempio la frutta secca e la frutta disidratata e limitare a una volta al giorno i latticini come latte parzialmente scremato o yogurt bianco (per evitare di eccedere con il carico di fosforo). Potrebbe chiedere al medico di base di farvi la ricetta per gli alimenti aproteici in modo da avere l'esenzione. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti può scrivermi. Spero di esserle stata un po' di aiuto, Dott.ssa Maria Luz Viloria
Gentile Barbara,
sicuramente la situazione risulta complicata ma sicuramente un'alimentazione mirata è di supporto e opportuna. Le consiglio in primo luogo comunque di confrontarsi con il medico che segue suo padre per definire anche gli ultimi avvenimenti e precisare il quadro clinico. In seguito può rivolgersi ad un professionista della nutrizione di sua scelta, tenendo conto che è fondamentale la collaborazione dello stesso con il medico, per cui se ci fosse un servizio dietetico al quale il medico fa riferimento sarebbe preferibile. Buona giornata
sicuramente la situazione risulta complicata ma sicuramente un'alimentazione mirata è di supporto e opportuna. Le consiglio in primo luogo comunque di confrontarsi con il medico che segue suo padre per definire anche gli ultimi avvenimenti e precisare il quadro clinico. In seguito può rivolgersi ad un professionista della nutrizione di sua scelta, tenendo conto che è fondamentale la collaborazione dello stesso con il medico, per cui se ci fosse un servizio dietetico al quale il medico fa riferimento sarebbe preferibile. Buona giornata
Salve, un valore di emoglobina pari a 7–8 g/dL è effettivamente basso (anemia moderata-severa), ma la decisione di procedere o meno con una trasfusione dipende da più fattori, tra cui:
- la sintomatologia clinica (fiato corto, stanchezza, tachicardia);
- patologie pregresse (es. cardiovascolari);
- la risposta del paziente a eventuali terapie orali.
Per quanto riguarda l’alimentazione:
- una dieta ricca di ferro e vitamina B12 può certamente aiutare in caso di anemia, tuttavia, se non può consumare carni rosse o bianche in quantità, è corretto considerare altri alimenti ricchi di ferro, come: tonno in scatola, sgombro, salmone, uova, in particolare il tuorlo, legumi (lenticchie, fagioli, ceci), frutta secca (mandorle, noci) e disidratata (albicocche secche, prugne), verdure a foglia verde (spinaci, bietole), se ben tollerate.
Per favorire l’assorbimento del ferro non-eme (di origine vegetale), è utile associare alimenti ricchi di vitamina C (es. agrumi, kiwi, peperoni).
In questo caso gli integratori di ferro e vitamina B12 possono essere molto utili, soprattutto in soggetti con carenze accertate e difficoltà alimentari. Tuttavia, è fondamentale che vengano prescritti da un medico dopo aver valutato la causa dell’anemia (carenziale, cronica, infiammatoria, post-emorragica…), i livelli di ferritina, vitamina B12, acido folico, ecc.
In presenza di patologie renali, alcuni tipi di integratori potrebbero essere controindicati o da usare con cautela.
Le consiglio di insistere per una valutazione ematologica più approfondita, eventualmente anche in regime privato se i tempi del SSN sono troppo lunghi. Un follow-up ravvicinato è importante vista la discesa dei valori di emoglobina e il quadro clinico complesso.
Spero di esserle stato utile, cordiali saluti!
- la sintomatologia clinica (fiato corto, stanchezza, tachicardia);
- patologie pregresse (es. cardiovascolari);
- la risposta del paziente a eventuali terapie orali.
Per quanto riguarda l’alimentazione:
- una dieta ricca di ferro e vitamina B12 può certamente aiutare in caso di anemia, tuttavia, se non può consumare carni rosse o bianche in quantità, è corretto considerare altri alimenti ricchi di ferro, come: tonno in scatola, sgombro, salmone, uova, in particolare il tuorlo, legumi (lenticchie, fagioli, ceci), frutta secca (mandorle, noci) e disidratata (albicocche secche, prugne), verdure a foglia verde (spinaci, bietole), se ben tollerate.
Per favorire l’assorbimento del ferro non-eme (di origine vegetale), è utile associare alimenti ricchi di vitamina C (es. agrumi, kiwi, peperoni).
In questo caso gli integratori di ferro e vitamina B12 possono essere molto utili, soprattutto in soggetti con carenze accertate e difficoltà alimentari. Tuttavia, è fondamentale che vengano prescritti da un medico dopo aver valutato la causa dell’anemia (carenziale, cronica, infiammatoria, post-emorragica…), i livelli di ferritina, vitamina B12, acido folico, ecc.
In presenza di patologie renali, alcuni tipi di integratori potrebbero essere controindicati o da usare con cautela.
Le consiglio di insistere per una valutazione ematologica più approfondita, eventualmente anche in regime privato se i tempi del SSN sono troppo lunghi. Un follow-up ravvicinato è importante vista la discesa dei valori di emoglobina e il quadro clinico complesso.
Spero di esserle stato utile, cordiali saluti!
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