Buongiorno, ho assunto cipralex per 1 anno per problemi di dissociazione. Dopo aver scalato le goc

24 risposte
Buongiorno,
ho assunto cipralex per 1 anno per problemi di dissociazione.
Dopo aver scalato le gocce da 10 a 4 gradualmente e aver assunto 4 gocce per diversi mesi, ora ho concluso la cura (concorde con il medico).
È 1 settimana e mezza che ho terminato la cura ma mi sento sempre stanca, assonnata, mi pesano le palpebre e ho giramenti di testa e sensazione di compressione dalla testa ai piedi.. mi sto preoccupando e questo ovviamente causa più sintomi del dovuto.
Ho iniziato ad assumere del magnesio per evitare la stanchezza, ma è normale tutto questo? O sto ricadendo nel loop iniziale?

Grazie mille
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno e grazie per la condivisione, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo, è difficile vivere con un corpo che sembra voglia tradirci. Le consiglio di consultare nuovamente uno specialista e nel frattempo darsi la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia per fronteggiare questa nuova situazione e riappropriarsi della sua vita. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno

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Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno. I sintomi di cui parla sono di competenza medica, quindi è importante che lei chieda allo psichiatra, poiché ha il diritto di avere risposte e indicazioni sugli effetti dell'uso dei farmaci. Con uno psicologo lei può parlare dei significati che attribuisce a tutto questo, delle emozioni che tutto questo le procura. E se per questo volesse parlarne, la invito ad un colloquio online.
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Capisco la paura di ritornare ad una fase iniziale che aveva archiviato. Io credo che il contesto di questi sintomi possa aiutarci a capirli meglio: che periodo sta vivendo? è stanca o affaticata per qualcosa in particolare? c'è stato qualche evento che l'ha scossa? Che cosa le fa ricollegare questi sintomi al disturbo dissociativo? Erano sintomi presenti anche prima che cominciasse la cura? All'epoca ha fatto un percorso solo con un medico o si è fatta seguire anche da uno psicologo? Gli interrogativi sono tanti, io credo che vista la delicatezza della sua storia sia importante prendersi cura della sua situazione fin da subito, affidandosi a un professionista. Se avesse bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti sono a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Rossella Chiusolo
Psicologo, Psicoterapeuta
Aprilia
Buongiorno deve sentire il dottore con cui ha concordato di sospendere la cura con lo psicofarmaco, potrebbero essere sintomi di normale assestamento. Esclusa la causa legata al farmaco,può interrogarsi su cosa sta affrontando in questo periodo tramite l ausilio di uno psicoterapeuta. Cari saluti Rossella Chiusolo
Dott.ssa Valeria Sicari
Psicologo, Psicoterapeuta
Vicenza
buonasera grazie per ver condiviso con noi il suo malessere e mi dispiace stia vivendo questo momento di difficoltà le consiglio come già i miei colleghi hanno fatto di riprendere contatti con il suo medico curante e di riferire a lui la comparsa di questi sintomi e la invito a valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la aiuti ad affrontare questo periodo di difficoltà e capire cosa ci sta sotto. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari
Dott. Antonino Genova
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, per quanto riguarda i sintomi sarebbe bene contattare il medico con cui ha intrapreso il percorso farmacologico, e chiedergli se magari posso essere effetti legati all'interruzione della terapia, poi se crede di averne bisogno potrebbe iniziare una terapia parallela con uno psicologo per indagare meglio, da quando, perchè o come sono sorti tali problemi.
le auguro una buona serata, e resto a disposizione .
Dott. Antonino Genova
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, il medico che le ha prescritto la cura dovrebbe essere informato per valutare il caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, per tutte le informazioni sul farmaco, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il medicinale.
Le consiglio di intraprendere anche un supporto psicologico per aver maggiori risultati e più a lungo nel tempo.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere die dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera.
Quando si interrompe un farmaco è sempre un momento delicato per questo è molto utile aggiornare il proprio curante rispetto al proprio stato di salute.Provi a contattare il suo medico curante e gli riferisca i suoi sintomi.
Inoltre, può valutare insieme al suo medico se potesse esserle utile anche un supporto psicologico per sviluppare/potenziare risorse psichiche che la possano aiutare a far fronte ad eventuali difficoltà psicologiche, se presenti.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott. Claudio Pieroni
Psicologo, Psicologo clinico
Lecce
Buonasera, da quello che leggo potrebbe soffrire di normali sintomi da sospensione che potrebbero scomparire nell'arco di una settimana o due. E' importante comunque che contatti al più presto il suo medico curante per una diagnosi adeguata e valutare insieme a lui una strategia per ridurre al minimo il suo disagio. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, innanzitutto ritengo fondamentale discutere la questione con il medico che le ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere la maggiore efficacia dell'approccio combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Le consiglio di rivolgersi al medico che l'ha seguita, è lui la persona più indicata.
Dott. Marco Cenci
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, dal momento che nella maggioranza dei casi i sintomi dissociativi sono di origine traumatica occorrerebbe approfondire questo aspetto e, se presente, trattarlo. Consiglio quindi di effettuare una consulenza presso un/a psicoterapeuta..
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera,
Concordo con i colleghi nel dire che quando si interrompe un farmaco è un momento delicato ed è importante essere seguiti anche in questa fase aggiornando il suo medico curante riferendogli i sintomi.
I sintomi dissociativi sono di origine traumatica perciò sarebbe opportuno affiancare, se ancora non lo ha fatto, il percorso medico/farmacologico con un percorso psicoterapeutico per approfondire diversi aspetti e trattarli. Consiglio di effettuare una consulenza presso un/a psicoterapeuta che si occupa di questo tema, meglio se in presenza.
Un saluto
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Buonasera, interrompere un farmaco è un momento decisamente delicato. Sicuramente senta il suo medico e le spieghi bene la situazione. Se poi ha bisogno di ulteriore supporto, uno psicoterapeuta potrebbe essere sicuramente un valore aggiunto visto che le terapie combinate hanno spesso un ottimo effetto. Su questa piattaforma troverà sicuramente un/una collega che le infonde fiducia e che potrebbe esserle affianco mentre le sensazioni tipiche dalla fine di una cura farmacologica si fanno ancora sentire. Grazie
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
sarebbe opportuno rivolgesse tali perplessità al medico prescrivente che in questo momento sta gestendo anche il suo scalaggio farmacologico, figura più indicata ad accogliere ed orientare la sua specifica richiesta.
Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Claudia Vallardi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, i sintomi che descrive potrebbero essere di competenza medica. Sicuramente il suo corpo sta vivendo una fase di transizione e potrebbe avere bisogno di un controllo più approfondito (ad esempio prelievi, consulto medico, integrazioni etc.). Ne parli il prima possibile con il medico curante che l'ha seguita, saprà certamente come procedere.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Vallardi
Dott.ssa Adele Trezza
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente, ciò che posso consigliarle è di rivolgersi nuovamente allo psichiatra che l'ha seguita in precedenza per attenzionare questi sintomi. Inoltre, potrebbe essere utile iniziare un percorso con uno psicologo da portare avanti parallelamente ad un eventuale cura farmacologica oppure anche solo per comprendere ciò che sta accadendo dentro di lei. Resto a disposizione in presenza e online. Cordiali saluti, dott.ssa Adele Trezza
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, i sintomi da lei descritti sono tipici della sospensione della cura farmacologica. E' importante si rivolga al suo psichiatra per poter essere sostenuta, rassicurata e potrebbe necessitare di un controllo più approfondito. Cordiali Saluti Dott. Edoardo Bunone.
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Buongiorno. È comprensibile sentirsi preoccupati dopo aver terminato un trattamento con Cipralex, specialmente se hai fatto una riduzione della dose e ora stai sperimentando sintomi fisici come stanchezza, giramenti di testa e sensazione di compressione. Questi sintomi potrebbero essere effetti collaterali della sospensione del farmaco, poiché il corpo potrebbe necessitare di tempo per adattarsi alla mancanza del farmaco stesso.
È importante sapere che alcuni sintomi di astinenza possono verificarsi dopo aver interrotto un SSRI (inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina) come Cipralex, anche dopo un'interruzione graduale. Questi sintomi possono includere: stanchezza, vertigini, difficoltà di concentrazione e anche sintomi fisici come quelli che stai descrivendo.
Tuttavia, è fondamentale non trascurare questi sintomi, specialmente se la tua preoccupazione e l'ansia stanno aumentando. Ti consiglio di contattare il tuo medico o lo specialista che ti ha seguito per discutere della tua situazione. Potrebbero essere necessarie valutazioni più approfondite per escludere altre cause e per capire come gestire al meglio i tuoi sintomi.
Intanto, continua a prenderti cura di te stesso, mantieni uno stile di vita sano e se hai bisogno, non esitare a cercare supporto psicologico o terapeutico. Ricorda che il processo di recupero può richiedere tempo e ogni persona reagisce in modo diverso alla sospensione dei farmaci.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Gentile utente, la sospensione del farmaco potrebbe portare a degli scompensi fisici, ma le consiglio di consultare il proprio medico esponendo attentamente le sue problematiche. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Sicuramente il corpo ha necessità di tempo di adattarsi a qualsiasi cambiamento.. contatti il suo medico e le consiglio anche un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto.
Dottoressa Versari Debora.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
quello che descrive è un momento delicato e complesso, in cui il corpo e la mente stanno cercando di ritrovare un nuovo equilibrio dopo la sospensione di un trattamento importante. La stanchezza, i giramenti di testa e la sensazione di compressione possono essere sia effetti residui dell’interruzione del farmaco, sia manifestazioni amplificate dalla preoccupazione che lei stesso riconosce come presente.
Le chiedo: cosa significa per lei questa fatica che ancora sente? Quali paure emergono in questo stato di vulnerabilità? Spesso, quando il corpo si indebolisce, la mente tende a “correre” per cercare di prevenire un possibile pericolo, alimentando così un circolo di ansia e sintomi fisici.
Prendersi cura di sé in questo momento significa anche accogliere con pazienza questi segnali, ma senza restare intrappolati nel timore che tutto possa peggiorare. Potrebbe essere utile un percorso di supporto che la aiuti a gestire queste sensazioni, a riconoscere cosa le sta dicendo il suo corpo e a lavorare sulle emozioni sottostanti, per evitare che la preoccupazione alimenti il disagio.
Non è solo una questione di farmaci, ma di un equilibrio più ampio, che può essere coltivato passo dopo passo, insieme a un professionista che la sostenga in questa fase di transizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
salve,
quello che descrive è una reazione molto comune dopo la sospensione di un farmaco come il Cipralex, anche se la riduzione è stata graduale. I sintomi di stanchezza, sonnolenza, giramenti di testa e sensazione di pesantezza sono spesso legati a fenomeni di adattamento del sistema nervoso centrale alla riduzione della serotonina modulata dal farmaco. Non necessariamente indicano una ricaduta dei sintomi originali di dissociazione, ma più un temporaneo squilibrio fisiologico mentre il corpo si regola nuovamente.

È normale che questi sintomi possano persistere per alcuni giorni o settimane dopo la sospensione, soprattutto nei primi 7–14 giorni. Continuare a seguire una routine regolare di sonno, alimentazione e idratazione, insieme a tecniche di rilassamento e attività fisica leggera, può aiutare il sistema nervoso a riequilibrarsi. L’assunzione di magnesio può essere utile per la sensazione di stanchezza, ma non sostituisce la regolazione naturale dei neurotrasmettitori.

Se i sintomi dovessero peggiorare o durare più a lungo del previsto, è importante contattare il medico che ha prescritto il farmaco per valutare se sia necessario un piccolo aggiustamento o strategie aggiuntive di supporto. In parallelo, può essere utile adottare un percorso di gestione dello stress e della stanchezza post-sospensione, con tecniche di grounding, esercizi di respirazione e attenzione alla regolazione corpo-mente, così da ridurre il circolo ansioso che può amplificare le sensazioni fisiche.

Se vuole, posso aiutarLa a impostare un programma concreto di recupero energetico e regolazione dei sintomi post-sospensione, studiato per ridurre giramenti di testa, pesantezza e stanchezza senza ricadere in ansia e preoccupazione.
Saluti, resto a disposizione.

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