Buongiorno ho 53 anni in preso per 2 anni venlafaxina msono ingrassata molto. Ora provo ad assumere

Buongiorno, seguendo una dieta o comunque delle indicazioni di comportamento alimentare dati da un professionista sicuramente riuscirà a tornare in forma. È molto facile non accorgersi realmente di come/cosa/quanto si mangi, serve una valutazione specialistica. No al fai da te!

Buongiorno Gentile Utente,

Purtroppo questi farmaci possono avere un impatto significativo sul mantenimento del peso.
Il consiglio è quello, in primo luogo, di farsi seguire nell’assunzione della terapia farmacologica, in modo da poter fare prontamente gli opportuni adattamenti.
Inoltre, è consigliabile un monitoraggio dell’alimentazione, in modo da eliminare o ridurre al minimo i cibi meno adatti e integrarne di migliori.
Le auguro una buona giornata.
Dr Simone Tirelli

Buongiorno. Purtroppo l'aumento ponderale è uno dei più comuni effetti collaterali della assunzione di psicofarmaci. Ce ne sono molti di ultima generazione che hanno meno impatto sul peso e su questo può consultarsi con lo specialista che la segue. Può integrare con una adeguata alimentazione e un po' di attività fisica. Basta una passeggiata quotidiana di 35 minuti per mantenersi in forma. Cari saluti

Gentile Utente, la terapia farmacologica che sta assumendo, può avere un impatto sul peso corporeo. Le consiglierei, per qualsiasi dubbio o necessità, di confrontarsi con il professionista che le ha prescitto la terapia. Seguire un regime alimentare sano e fare un po' di attività fisica potrà risultare sicuramente utile. Le auguro un buon proseguimento.

Buongiorno signora,
ha affiancato anche all'uso di psicofarmaci una psicoterapia?
Oggi tutta la ricerca concorda nel ritenere imprescindibile l'una dall'altra. I farmaci da soli non riescono a risolvere alcuni problemi, non solo, spesso hanno effetti collaterali, altrettanto indesiderati delle ragioni per cui si era scelto di assumerli.
Perciò è fondamentale, valutare, collaborando tra psichiatra e psicoterapeuta, non solo o non tanto la sostituzione di un farmaco con un altro quanto piuttosto ed addirittura, laddove possibile, la dismissione dell'uso degli stessi.
Così procedono i terapeuti più moderni.
Certo, debbo esser franca, fondamentale è quello che lei è disposta a fare, i cambiamenti che lei è disposta a metter in atto e quel che lei ha ancora interesse, curiosità e desiderio di imparare del mondo, della vita e di come funzioniona in relazione ad altri.
Un saluto cordiale.
Dr.ssa Marzia Sellini