Buongiorno ho 37 anni e sono un podista per passione, sei mesi fa ernia L4-L5 espulsa e migrata, pun

19 risposte
Buongiorno ho 37 anni e sono un podista per passione, sei mesi fa ernia L4-L5 espulsa e migrata, punture poi fisioterapia e ora la schiena va bene anche dopo sforzo intenso per lavori pesanti, non da problemi anche correndo per 1-2 ore..unico problema è al piede che è come dire rallentato nei movimenti, sensibilita' e forza sono ritornati (in principio era debole con intorpidimento ultime 3 dita) ma se provo a correre su terreno sconnesso non risponde in maniera reattiva..ho provato anche diversi esercizi ma ho sempre questo problema di rallentamento come se gli impulsi che comandano i movimenti arrivassero in ritardo...Cosa si può fare per risolvere? Grazie
Salve, sicuramente ha già ottenuto un buon risultato e questo è molto positivo. Le sequele da ernia espulsa purtroppo molte volte riguardano proprio ciò che riferisce. Tendenzialmente, alla fisioterapia, si possono affiancare sedute osteopatiche per cercare di ripristinare una corretta funzione e integrazione del distretto interessato. In questo periodo di quarantena può seguire dei tutorial di neurodinamica facilmente reperibili in rete, se preferisce può anche contattarmi per un videoconsulto gratuito tramite piattaforma MioDottore. Cordialmente.

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Buonasera!
Le consiglierei di associare oltre ad interventi di fisioterapia, anche delle sedute di osteopatia; grazie alla valutazione osteopatica è possibile evidenziare se ci sono delle particolari aree che stanno attuando dei compensi e quindi mantenendo ulteriormente la sintomatologia che riferisce.
In questo caso i diversi approcci uniti a degli esercizi mirati possono esserle d'aiuto per ripristinale al meglio la funzionalità e la mobilità del distretto interessato.
Cordiali Saluti
Buonasera,
tenga conto che quando è coinvolta la componente neurologica, i tempi di recupero si allungano. Il nervo ha bisogno di un lasso di tempo maggiore per ripristinare la propria fisiologia. In ogni caso sicuramente avrebbe senso ricorrere ad una rieducazione propriocettiva, con tavoletta propriocettiva, strategia che credo il fisioterapista abbia già messo in atto.
Come già detto dai colleghi, una valutazione osteopatica può aiutare per migliorare l'assetto posturale e ripristinare il corretto asse di carico dell'arto inferiore, dall'elica podalica, al ginocchio e a risalire fino alla colonna vertebrale.
Cordiali saluti.
Salve,l’ernia espulsa ha creato una compressione radicolare sciatalgica che purtroppo ha compromesso i muscoli del piede, quindi si parla di una sciatalgia di 3 grado che prende fino a sotto l'articolazione della caviglia.Anche se ad oggi è scomparsa la lombalgia, ovvero il suo mal di schiena e questo si verifica molto spesso, il nervo che è stato compresso ha bisogno di tempi di recupero per riprendersi, aiutato anche da esercizi propriocettivi specifici sui muscoli del piede. Ad oggi le consiglierei una visita posturale ed osteopatica per valutare eventuali asimmetrie del bacino ed altre situazioni su tutta la colonna vertebrali, aspetti viscerali e di occlusione che le hanno portato all' erniazione di L4-L5 ..questo insieme ad esercizi mirati di tonificazione e stretching la potrà aiutare nella prevenzione e mantenimento di un buono stato tonico muscolare della sua colonna. A sua disposizione la saluto
Salve,
Sicuramente ha già seguito un iter corretto per la riabilitazione in seguito alla sua patologia a livello lombare.
Ora che ha lavorato bene in quella zona dove ha dolore andrebbe analizzata la sua postura a 360 gradi vedendo se ci sono altre problematiche connesso o meno che posso aiutarla a caricare di meno sul suo appoggio , cercando di migliorare la sua corsa . Per questo le consiglio un consulto osteopatico associato alle terapie che sta effettuando.
A sua disposizione
Salve, tenuto conto che lei ha una problematica neurologica probabilmente il nervo ancora non è totalmente "libero" da compressione, quindi le consiglierei, oltre a ciò che ha già fatto, quando possibile, una visita osteopatica in modo che si possano ristabilire le normali funzionalità dei vari distretti corporei, probabilmente l'ernia non è altro che la somma dei suoi compensi posturali, in questo caso l'osteopata cerca da dove può provenire la causa del suo problema.
Distinti saluti.
Buongiorno, le suggerisco di fare degli esercizi miofasciali, per il tratto lombare e l'arto inferiore e non solo sul piede. in rete può trovarne, servono per mobilizzare le fasce profonde del tessuto muscolare andando a liberare quelle parti che avvolgono i nervi e quindi aumentano la circolazione e l'ossigenazione dei tessuti, oltre ad aumentare l'elasticità della parte.
Quando si potrà, potrebbe essere utile una valutazione osteopatica di tutto l'arto inferiore e dei visceri. Buona guarigione.
salve sarebbe opportuna una valutazione osteopatica per scovare le probabili restrizioni a livello fasciale e neurologico causate dall'evento. probabilmente un trattamento sarebbe molto utile. a disposizione per eventuali chiarimenti e buona corsa
Salve
Stando a quanto descritto da lei la poca reattività del piede potrebbe dipendere da una condizione tessutale a livello L4-L5 non ancora completamente risanata, ragion per cui ci sarebbe ancora una perturbazione neurologica radicolare a monte con conseguente deficit motorio sul territorio di distribuzione dello SPE (nervo sciatico popliteo esterno che innerva la parte esterna del piede dal punto di vista motorio).
Una o più sedute di OMT saranno sicuramente indicate.
Buongiorno, è abbastanza comune, nei casi di ernia lombare con sciatalgia, che la conduzione neurologica dell'arto inferiore richieda tempi di recupero più lunghi rispetto al dolore lombare. Da questo punto di vista la sua condizione e i suoi tempi di ripresa mi sembrano fisiologici. Penso anche che continuare a stimolare il piede "proponendogli" terreni diversi sia già di per sè un ottimo stimolo propriocettivo quindi non demorda e continui ad allenarsi su terreni il più diversificati possibile: erba, sabbia, roccia, pista ecc .. Durante la quarantena è chiaramente difficile reperire terreni così diversi quindi le consiglio di camminare scalza e provare a stimolare il piede su superfici differenti, cercando di percepire il piede e le sensazioni percettive che sperimenta. Oltre a questo, si possono eseguire moltissimi esercizi propriocettivi sulla pedana stabilometrica, le consiglio di contattare il fisioterapista, di sicuro saprà consigliarla. Buona giornata. Elisa
Buongiorno, il risultato che ha ottenuto è già ottimo. Sarebbe utile inquadrare il problema che ad oggi ha a livello globale. Consiglio quindi di associare alla fisioterapia anche dei trattamenti di osteopatia.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Salve, concordo con i consigli dati dai colleghi, anche riguardo alla consulenza osteopatica, visti i risultati raggiunti e la risposta del suo organismo, credo che un trattamento osteopatico la possa aiutare ulteriormente. Complimenti e auguri
Buongiorno, i risultati che ha già ottenuto sono sicuramente ottimi. Per i sintomi che rimangono al piede le consigliere di ricontttare il suo fisioterapista da cui aveva fatto riabilitazione che saprà darle ulteriori esercizi per aiutarla. Inoltre anche dei trattamenti osteopatici le potrebbe essere utili nel suo caso per avere un approccio più globale e prevenire una successiva insorgenza dei sintomi. Cordiali saluti
Buongiorno, provi con un Osteopata a farsi trattare le zone in disfunzione lungo il decorso del nervo, dalla zona lombare al piede. Grazie. Buona giornata.
Buongiorno, trattandosi di una struttura neurologica il tempo per un recupero completo è prolisso. Come già espresso dai colleghi, una visita osteopatica potrebbe aiutarla a ridurre i tempi di recupero e, associando degli esercizi di tipo propriocettivo al piede, aiutarla a ristabilire il suo stato di salute. Resto a disposizione. Cordialmente
Buongiorno premettendo che un nervo schiacciato dovuto ad un'ernia migrata può portare una guarigione al 100% nei mesi perchè nervo è fatto di un materiale viscoso che impiega molto a decomprimersi; detto questo le dico che gli esercizi son sempre gli stessi con o senza tavoletta propriocettiva, circonduzioni a scarico etc. ma le consiglio di farsi vedere da un collega perchè a volte soprattutto in casi di ernia espulsa e quindi problmea acuto che poi è diventato cronico, si associano altre problematiche come ad esempio rigidità fasciale (muscolare) che porta a tensioni maggiori e quindi ipotizzio diffivoltà di scorrimento di alcuni nervi e difficoltà di approvigionamento di sostanze nutritizie per compressione di rami collaterali arteriosi o venosi. Insomma come vede le ipotesi sono molte. Nel frattempo provi a fare stretching non solo del piede ma di tutto il corpo per le connessioni delle catene muscolari, faccia gli esercizi suddetti si almimenti correttamente per non creare ulteriori congestioni interstiziali e facccia degli automassaggi con palline da tennis o rulli. Se non sa come farli mi segua sui miei profili instagram e facebook che può trarre spunto.
Cordialmente.
Osteopata Davide Savoia
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno, le consiglierei di consultare un osteopata per avere una valutazione precisa della sua condizione attuale e per poter valutare con lui la miglior strategia per risolvere la sua problematica. Cordiali saluti.
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie

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