Buongiorno, ho 19 anni e mezzo. Faccio la colf. Aiuto con le faccende domestiche un signore di 64 an

19 risposte
Buongiorno, ho 19 anni e mezzo. Faccio la colf. Aiuto con le faccende domestiche un signore di 64 anni che lavora all'estero. Lui è sposato ed ha due figli di qualche anno più grandi di me. La moglie lavora a Roma, e non può raggiungerlo sempre all'estero per aiutarlo con le faccende domestiche. Per caso, qualche mese fa (poco prima che cominciasse la pandemia), pubblicai un annuncio su un giornale locale della città estera dove vivo. Pochi giorni dopo mi arrivò una telefonata di un signore che chiedeva se potevo andare da lui, perchè aveva bisogno di una colf. Io accettai, e andai da lui. Appena arrivai ci conoscemmo. Tra le prime domande che mi fece, mi chiese, il perchè una ragazzina giovane come me, avesse deciso di fare questo lavoro. Io gli risposi che avevo bisogno di una famiglia. La mia famiglia non mi ha mai voluto bene, i miei genitori mi menavano sempre, anche se sono stata sempre tranquilla e la prima della classe a scuola.
Col passare del tempo, conobbi anche la moglie di questo signore, in via telematica.
Con questo signore, ci dormo insieme tutte le notti, perchè per questioni di spazio non ha un altro letto. Il letto dove dormiamo è grande e non ci diamo fastidio, ma spesso capita di risegliarci la mattina, tutti abbracciati stretti stretti. Ci guardiamo, ci sorridiamo. I primi giorni che ero con lui, non avevo nemmeno i vestiti di ricambio. Gli ho raccontato che i miei genitori mi avevano buttato tutto. Lui allora mi ha comprato qualche cambio. Mi sento così in debito con lui... e quando glielo faccio notare, mi dice che non devo preoccuparmi di questo. Se in casa mi capita di combinare qualche guaio, lui non mi sgrida. Le prime volte, gli dicevo sempre: Ma non me lo dai un cazzotto? Lui mi guardava e mi diceva sempre che non meritavo cazzotti, non meritavo le botte. Proprio per questa sua grande dolcezza nei miei confronti, io mi sono innamorata di lui. È l'unica persona che mi tratta bene, che vuole il meglio per me! Io glielo vorrei dire che lo amo, ma ho paura. E se dopo mi caccia via di casa? Io non voglio perderlo, ma non so come dirgli questa cosa...
Grazie per l'aiuto.
Gentilissima, da quello che scrive nella lettera lei soffre di una carenza affettiva profonda avendo avuto una famiglia da cui non si è sentita amata e che le ha usato violenza. In tali casi il rischio che si corre è quello di sentirsi innamorati di chi dimostra un po' di quell'affetto di cui lei sente tanto bisogno. Le consiglio di chiedere un aiuto psicologico per potere affrontare all'interno di una relazione terapeutica i suoi traumi e la sua sofferenza. E' necessario infatti elaborarli altrimenti continueranno a condizionare la sua vita e le sue scelte.

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Buongiorno cara ragazza, mi spiace molto per il suo vissuto traumatico e di sofferenza. io le consiglierei di prendersi del tempo per sè, per capire meglio i suoi sentimenti. per la prima volta ha qualcuno che la vede, la considera, la consiglia e la rispetta ed è facile affezzionarsi ed "innamorarsi" di questa idea. se lei ne avesse le possibilità io le consiglierei di parlarne direttamente con un terapeuta che possa aiutarla anche solo a capire meglio questi sentimenti.
le auguro il meglio,
buone FEste
cordiali saluti
Dr.ssa Oltolini
Gentilissima, il suo racconto turbolento della sua vita familiare e le sue parole molto tenere mi hanno davvero colpito, è molto comune, per chi ha subito una lunga storia di maltrattamenti (fisici ed emotivi) ricercare dove possibile un po' di quell'amore, quella gentilezza, quella premura, quel calore che è mancato dolorosamente per tanto e troppo tempo. Probabilmente la grande riconoscenza che nutre per il signore presso il quale abita e lavora che è così protettivo e gentile con lei, può averla spinta a percepire di essere innamorata, questo "sentimento" è contestualizzabile alla luce della sua situazione ma sarebbe caso di approfondire e analizzare bene il vissuto alla base ossia: probabilmente il suo "innamoramento", assolutamente comprensibile, nasce dal suo bisogno di essere amata, rispettata, apprezzata e accolta, che le è mancato.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare.
Le suggerisco di valutare nuovamente l'inizio di un percorso di terapia per ricominciare con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se si sentirà motivata a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto
Il suo sentimento è bellissimo.
E potrà sicuramente offrirlo pienamente quando si costruirà la sua famiglia, con tutta la dolcezza che possiede.
Intanto si goda l’affetto che le viene da questa situazione, riconoscendo nel suo sentimento una gratitudine e un senso di protezione che mai aveva percepito. È un sentimento che si avvicina molto a quello che circola tra un padre e una figlia.
Sicuramente può condividere questi sentimenti con un terapeuta, per collocarli al meglio e viverli nel modo più corretto per lei.
Un caro abbraccio
Credo che sia molto opportuno che lei si rivolga a un consulente psicologico, per raccontare la sua storia, i suoi sentimenti e stati d'animo. Sarebbe utile per lei farlo in quanto le permetterebbe di far chiarezza, mettere ordine e direzionare nel modo migliore per lei la sua legittima voglia di offrire e ricevere amore. Un cordiale saluto.
Salve, credo che sia decisamente importante per lei fare un po' di chiarezza interiore. Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona serata.
Dott. Fiori
Cara utente,
deve essere stato molto difficile crescere con una famiglia maltrattante. Non so se ha mai avuto la possibilità di elaborare tutto il suo vissuto con qualcuno ma sarebbe veramente utile per sé fare un lavoro interiore. Probabilmente prova un sentimento così profondo per quest’uomo perché finalmente si sente vista, riconosciuta da qualcuno e finalmente meritevole di amore. Questa è una cosa molto bella e che la fa sentire bene. Tuttavia proverei a fermarmi un po’ e cercherei di comprendere, con l’aiuto di un professionista, la natura e la base di questo amore.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Un caro saluto.

Dott.ssa Francesca Tardio
La sua storia mi colpisce, le auguro di trovare la sua strada, è giovane e può ri-ordinare i suoi vissuti. Cerchi un professionista che le permetta di accompagnarla.
Saluti
Massimiliano
Il vissuto di maltrattamenti in famiglia non le hanno permesso di sperimentare e conoscere il rispetto di sé.
Il sentirsi vista e rispettata nel diritto di sbagliare le crea confusione tra ciò che è un rapporto umano e ciò che lei immagina possa essere innamoramento.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a sperimentare il rispetto di sé in quanto essere umano e questo la aiuterà a scegliere la persona che la farà innamorare, senza confusione
carissima, mi ha colpito molto il suo racconto , ma ritengo che a causa della sua esperienza di deprivazione e violenza all'interno della sua famiglia, dalla quale è scappata giustamente, è facile provare amore per chi inizia ad occuparsi di noi in maniera sensibile. Le consiglio un percorso di psicoterapia per indagare meglio le sue dinamiche relazionali e comprendere quanto questo sentimento sia dettato dal bisogno di affetto dovuto alle carenze subite nella sua giovane vita. cordialmente dott.ssa Marina Pisetzky
Buongiorno, i sentimenti che descrive sono coerenti con la storia che racconta e meriterebbero un approfondimento in modo da poterli comprendere meglio e alleviare la fantasia di essere punita se li esprime. Non si scoraggi e cerchi un professionista con cui poterne parlare con calma. Sono a disposizione per ulteriori domande. Un caro saluto, dott. Riccardo Salvoldi
Cara ragazza,

la sua storia personale fatta di deprivazioni molto forti e di abusi l ha portata a farsi adottare da un'altra famiglia. Il lavoro ha fatto solo da molla per poter riuscire ad ottenere cose che non sono arrivate naturalmente nella propria vita e per poter scappare dal suo contesto familiare. Sarebbe meglio approfondire cosa rappresenta la relazione con quest'uomo molto piu grande di lei e che vuoti riesce a compensare il sentirsi rispettatI e non picchiati ed umiliati. Il mio suggerimento è quello di iniziare un percorso di psicoterapia con il quale poter elaborare quanto di doloroso vissuto, non è di certo un rapporto con questa famiglia che potrà ridarle quanto sino ad ora non ricevuto. Ha tutto il diritto di esser felice e poter avere una vita piena di cose belle come tutti, ma per ottenere questo probabilmente ha bisongo non di attivare una fuga e cercare delle situazioni che facciano da sostituto ma bensi di elaborare e lavorare su di sè per quanto accaduto affinchè possa progredire ed andare avanti guardando alla propria vita con maggior fiducia. Si prenda cura di sè, è molto giovane ed ha tutta la vita davanti.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Buonasera! Credo che ciò che lei prova sia anche frutto del suo passato. È bello che lei abbia incontrato un affetto e delle cure di cui aveva bisogno ma penso che sia molto giovane e abbia ancora una vita davanti. Non è un eventuale rifiuto di lui che deve spaventarla ma le energie di un progetto di vita futuro che può realizzare in modo più costruttivo. Si goda questo sentimento ma si metta in discussione anche da altri punti di vista. Ammiro la sua forza e credo che possa metterla in campo in modi diversi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Come suggerito dai colleghi si dia la possibilità, vista la sua giovane età, di risolvere i suoi vissuti interni derivanti da legami familiari complessi e portatori di grandi sofferenze. Sarebbe utile qualche colloquio psicologico per definire meglio quanto sta vivendo ed elaborare il trascorso familiare negativo. Cari saluti
Gentilissima, la situazione che Lei descrive ha degli elementi di ambiguità che le consiglio di risolvere attraverso un opportuno percorso terapeutico. Il suo datore di lavoro si dimostra il padre comprensivo che Lei non ha avuto? OK!!
Ma non è suo padre!!
Capirei un profondo sentimento di riconoscenza, ma quì arriva l'ambiguità: siete fisicamente vicini ed affettivamente intimi. Per evitare grossi e deleteri fraintendimenti (da entrambe le parti) cerchi di farsi aiutare.
Non c'è proprio posto neanche per un divano letto?
Cordialmente.
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Cara ragazza, sono colpita dalla sua storia e molto dispiaciuta per il modo in cui è stata trattata dalla sua famiglia. E' molto bello il sentimento che prova nei confronti di questa persona ed è piuttosto comprensibile il desiderio di volerlo condividere con lui. Tuttavia, proverei, alla luce di quello che racconta a parlarne prima con qualcuno di sua fiducia, se c'è, o con uno psicoterapeuta, che la aiuti a definire la natura di tale sentimento che sembra più somigliare all'amore di una figlia verso il padre. Spesso accade di provare sentimenti forti verso le persone che si prendono cura di noi, soprattutto se queste sono amorevoli e soprattutto se nella nostra storia di vita abbiamo ricevuto maltrattamenti proprio dalle persone che ci dovrebbero amare, rispettare e proteggere.
Un caro saluto,
Rosella Pettinari
Salve, data la giovane età mi permetto di darti del tu. Mi ha molto colpito il racconto del tuo vissuto; il tuo sentimento in questo momento verso chi ti sta dimostrando affetto, attenzioni e rispetto è comprensibile ma, tuttavia, potrebbe non avere il significato che gli attribuisci in questo momento. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti ad elaborare il vissuto che ti ha segnata molto e a fare chiarezza dentro di te e dare il giusto significato a quello che provi. Per qualunque informazione o approfondimento sono a disposizione.
Buona giornata, Dott.ssa Federica Turrà
Gentile Utente,
intraprendere un percorso di psicoterapia può aiutarla a fare ordine e dare nuovi significati alle esperienze che sta vivendo. Ricostruire la sua storia, elaborando i vissuti più dolorosi, può aiutarla a vivere meglio il suo presente e di conseguenza anche il suo futuro.
Rimango disponibile in caso di necessità.
Buona continuazione,
Dott.ssa Valeria Marino

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