Buongiorno chiedo scusa se il post in anonimo ma ho anche vergogna a raccontare la mia situazione ,

15 risposte
Buongiorno chiedo scusa se il post in anonimo ma ho anche vergogna a raccontare la mia situazione , sono sposato da 10 anni con due bambi piccoli , dopo un periodo difficile causa lavori casa , ho convissuto a casa dei miei suoceri, morale della favola questo ha portato ad una nostra profonda crisi coniugale, morale attualmente siamo separati (scelta sua) e non riesco ad andare avanti, ci sentiamo quotidianamente ci vediamo anche e andiamo pure d accordo piu di prima non litighiamo piu , ma lei vuole stare sola ho provato in tutti i modi, ma nulla anzi piu mi avvicino e piu si allontana, come una giostra che va avanti da quasi tre mesi, ho avuto un atteggiamento molto permissivo , ma ora e’ difficile per me accettare un po tutto , ma non voglio perderla perche’ la amo tantissimo, ho imparato a comunicare in maniera assertiva ho scaricato la mia rabbia scrivendo un diario i miei pensieri grazie all aiuto di una vostra collega da circa 4 mesi che mi segue.
Sono seguito da uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che mi sostiene , ma lei terapia di coppia non ne vuole fare , ha perso cosa che mi fa stare male anche il ruolo di mamma anche perche’ fa tutto mia suocera immaginate che mia figlia con la febbre a 39.7 lei non passa da casa ma la lascia dalla madre e si va a coricare a casa nuova … e’, servita e reverita in tanti momenti non sembra piu’ lei fino ad un anno fa era totalmente opposto . Attualmente ha un rapporto conflittuale con la sua mamma una donna iperprotettiva che mette bocca su tutto, io sono attualmente il suo confidente il suo alleato diciamo , sembra che mia moglie stia vivendo una nuova adolescenza, non ci sono terze persone questo e’ sicuro ci sentiamo sempre abbiamo ancora momenti di intimita’ .stare separati sembra solo un etichetta. E nostante ha la casa le bimbe lei si sente depressa.
La mia psicoterapeuta mi ha parlato di probabile sindrome da disturbo ossessivo compulsivo e ossessionata dal lavoro soldi spesa sulla casa si sente vittima di tutto ed e’ sempre colpa degli altr.i Lei dice sempre io devo stare sola da tutto e tutti per stare bene ma poi mi cerca sempre.
io voglio recuperare il rapporto con lei ma messo cosi quasi i stand by.grazie e chi mi vorra’ dare una parola di conforto attualmente io vado da psicologa per migliorarmi io sto facendo sedute di emdr io ho una personalità attualmente depresso reattivo con dipendenza affettiva io ho 46 anni mia moglie 41. Grazie a tutti voi professionisti che dedicherete del tempo a rispondermi vi voglio bene a tutti anche se non vi conosco grazie
Salve, Mi spiace molto per la situazione e delle disagio espresso e comprendo quanto questa situazione possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Non si deve vergognare per la sofferenza che sta sperimentando e che ha condiviso. Non è dato sapere sulla base di quali elementi la terapeuta che la sta seguendo abbia ipotizzato un disturbo ossessivo compulsivo in merito a sua moglie. Dalla sua descrizione, sembrerebbe che sua moglie la stia manipolando; che la stia tenendo in scacco e, non è da escludere che lo stia facendo perché “si sente depressa” e sia alla ricerca di attenzioni, per lenire il suo disagio. L’ideale sarebbe che lei prosegua il suo percorso psicoterapeutico e che lei o altre persone di fiducia convincano sua moglie a rivolgersi ad un professionista. Solo in un secondo momento, si potrebbe intraprendere una psicoterapia di coppia.
Buongiorno, la sua situazione è complessa e molto faticosa e si sente quanto la dinamica di coppia la condizioni nel prendersi cura di sé. Le suggerisco di parlarne con il collega e di darsi degli obiettivi terapeutici nella concretezza della sua quotidianità. Un caro saluto e buone feste, Dr. Maria Zaupa
Salve, non deve assolutamente vergognarsi perché siamo tutti qui per tentare di dare un indirizzo e un aiuto per i problemi che colpiscono la vostra serenità. La situazione è complessa e probabilmente tornare a vivere dai genitori di sua moglie ha riattivato in lei risposte psicologiche che probabilmente erano assopite ma non risolte. Tuttavia vista la complessità del suo racconto le consiglio di affidarsi completamente al collega che la segue perché in possesso di tutte le informazioni necessarie da lei fornite per affrontare il momento cercando di risolverlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, mi sembra evidente che sua moglie sta scalpitando come un'adolescente capricciosa, forte dell'aiuto dell madre, che si è accollata, pare con entusiasmo, i suoi doveri. In tutto questo, lei si adegua, vivendo di quei rari momenti in cui sua moglie la cerca. Ingiusto, non crede? Metta lei dei paletti, perché in un senso o in un altro, questa donna debba scegliere dove stare e cerchi di riappropriarsi di un po' di amore per sé che lei sta mettendo da parte. Ne parli con la sua terapeuta. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, come ha precedentemente fatto notare la mia collega, ci vogliono dei paletti. Lei si vergogna della situazione che sta sopportando e questa è un'umiliazione che non fa bene a lei, ma non è un messaggio giusto per le sue figlie.
Non fa bene nemmeno a loro percepire un padre che accetta tutto, che delega tutto alla nonna, pur di accontentare la moglie.
Come vivono le bambine questo stravolgimento dei vostri ruoli familiari?
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buonasera, credo che lei stia facendo tutto il possibile e ha fatto benissimo a cercare un sostegno. Ritengo sia utile, gradualmente, proporre un percorso individuale a sua moglie. Se dice di non stare bene può, sotto suo suggerimento, richiedere un aiuto. Mi auguro per voi e per la vostra famiglia che decida di farlo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, penso che la sua pazienza e fatica sia dignitosamente finalizzata al proteggere la sua famiglia. Sembra ovvio che la convivenza con i genitori abbia attivato a sua moglie delle dinamiche di dipendenza, controllo e comportamenti disfunzionali che soddisfano meccanismi incosci. Se siete così uniti, provi a chiedere a sua moglie di venire dalla psicologa per lei, come aiuto e supporto. Forse per lei verrebbe mentre per se stessa non se lo può concedere.
Cordiali saluti Dott ssa Silvana Zito
Gentile utente di mio dottore,

lei è già seguito da una collega con cui ha iniziato un percorso psicoterapico. Per il suo bene le sconsiglio di chiedere ulteriori pareri, in questo momento, interventi esterni di altri specialisti, potrebbero inquinare il lavoro terapeutico iniziato nel quale ha già costruito una forte alleanza terapeutica. Parli di questi suoi dubbi e di queste sue paure alla collega, vedrà che potrà accogliere ed orientare le sue difficoltà meglio di chiunque altro in questo momento. In bocca al lupo per tutto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la situazione che descrive è emotivamente difficile e dolorosa.
Spesso accade che i nostri schemi di appercezione ci impediscano di cogliere quelle piccole trasformazioni che, accumulandosi giorno dopo giorno, portano a quelle che poi chiamiamo "crisi", spesso senza riuscire a trovare spiegazioni rispetto a ciò che si sta vivendo. La complessità dell'individuo ed ancor più della coppia è tale che risulta difficile, se non impossibile, liquidare il problema esprimendo giudizi perentori. Accade che alcuni elementi siano di per sè di difficile comprensione, se non è possibile dialogare con entrambe i membri di una coppia. Certamente, sembra che lei stia facendo davvero tutto il possibile per ricomporre la sua coppia. Mi pongo quindi alcune domande, che probabilmente ha già avuto modo di discutere con la sua psicoterapeuta: come descriverebbe la sua relazione con sua moglie prima della crisi? Su quali elementi si basava? Cosa è cambiato negli ultimi mesi? In che modo ritiene che il trasferimento dai suoceri abbia inciso sul deterioramento del vostro rapporto?
Osservo inoltre che è difficile avanzare ipotesi diagnostiche su sua moglie, visto che non partecipa purtroppo ai suoi incontri con la terapeuta.
E' corretto pensare che non tutto si possa né si debba necessariamente accettare: potrebbe essere utile lavorare sulla definizione di nuove modalità di relazione con sua moglie, partendo da elementi molto concreti, concordando una giusta divisione delle responsabilità, procedendo ad una rinegoziazione dei ruoli, riflettendo insieme su cosa implichino certe prese di posizione nei confronti delle figlie. Immagino che questi temi siano già stati affrontati nel corso della sua psicoterapia.
Le auguro di ritrovare al più presto serenità ed equilibrio.
Un cordiale saluto.
Gentile utente, immagino che la situazione che sta vivendo sia emotivamente faticosa.
Tuttavia mi piaceva l'idea di rimandarle che lei è su un'ottima strada dato già il percorso che sta affrontando con la collega psicoterapeuta, è il modo migliore per prendersi cura di sé stesso. Ha evidentemente già fatto tanti progressi, per cui la invito a parlare di questi dubbi e ciò che le crea disagio alla collega e vedrà che potrà dare senso e orientarla meglio di chiunque altro.
Buona fortuna e buon cammino. Cordialmente dott.ssa Sonia Lisi
Buongiorno, ogni separazione mette in crisi degli equilibri e richiede pertanto un cambiamento per ristabilire nuovi equilibri. Probabilmente sua moglie effettivamente sta cercando un modo nuovo per essere soddisfatta della sua vita, non escludendo lei totalmente come ci dice, ma cercando anche altri stimoli, possibilità di vivere il suo quotidiano non solo nel ruolo di madre e moglie. Lei da parte sua sta facendo il suo percorso anche di psicoterapia per cercare di stare in questa nuova situazione o meglio trovare una nuova possibilità. Se ritiene però che qualcosa non sta procedendo o se non la soddisfa il percorso che sta facendo provi a parlarne con il suo psicoterapeuta. A disposizione, invio un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve, lei e la sua famigli state attraversando un momento molto difficile, fatto di grossi scossoni, cambiamenti e disequilibri. Lei sta cercando di lavorare attivamente con la sua terapeuta su di se, si affidi al valore di questo suo percorso. Dalle sue parole emerge che lei è molto concentrato nel cercare di riconquistare la sua ex moglie, queste sue energie le investa su di se, per capire cosa lei ha provato per questa separazione, per ascoltarsi e concedersi un momento di dolore.
si dia del tempo.
Cordiali saluti, Dott.ssa Flaminia Iafolla
Gentile utente, dalle sue parole emerge tutta la sofferenza che sta provando. Decidere di farsi accompagnare in un percorso terapeutico in questo momento di fragilità è stata sicuramente la scelta giusta. Probabilmente in questo momento di vita ritrovare un equilibrio individuale perso è l'obiettivo da perseguire, sia per lei che per la sua ex-moglie.
Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
Buonasera, mi colpisce la sua richiesta di aiuto carica di dolore e mi dispiace tanto si ritovi a vivere un tale disagio. Purtroppo la vita ci mette di fronte a prove che sembrano più grandi di noi, ma deve cercare di avere fiducia nelle sue capacità di uscirne. Ritengo che la strategia di essere amico di sua moglie non sia la strada migliore per recuperarla. Se mai dovessero esistere remote possibilità che il rapporto possa ricucirsi, la inviterei caldamente a lavorare sulla sua dipendenza affettiva, cercando di crearsi degli spazi di autonomia in cui ritrovare sè stesso e lasciare che sua mogllia sia aiutata da un terapeuta. Suggerisco inoltre che, nel caso nell' attuale terapia non veda benefici, di contattare un' altro professionista cognitivo-comportamentale che le prospetti di lavorare per obiettivi.Prima di ogni cosa deve pensare a rendersi indimente da sua moglie. Se i sentimenti ci sono, vi ritroveree in futuro, non in questo modo, che, abbiamo gia' visto, non ha funzionato. Le auguro ogni bene. Dott.ssa Costato

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.