Buongiorno, cercherò di essere il più sintetico possibile. da ormai diversi anni mi sento sempre g

18 risposte
Buongiorno,
cercherò di essere il più sintetico possibile.
da ormai diversi anni mi sento sempre giù di morale, pur riuscendo a condurre una vita normale (ho un lavoro, una relazione sentimentale, delle amicizie etc etc) ho continuamente la sensazione di essere profondamente infelice e insoddisfatto pur non avendo problemi economici e/o di salute.
in questi anni (circa 7/8) questi pensieri si sono via via sempre più intensificati rendendomi sempre più triste e ansioso.
ormai stremato a fine aprile ho iniziato un percorso di psicoterapia con una psicologa con la quale mi sono da subito trovato bene instaurando una buona alleanza.
nonostante ciò ad ora non sento di aver avuto il ben che minimo progresso. diciamo che ho preso maggiormente coscienza dei miei "problemi" ovvero del perchè ragiono in un certo modo, del perchè mi comporto in un altro eccetera ma non sono riuscito a "svoltare" adottando le strategie che lei mi ha suggerito e prescritto.
sono molto avvilito in quanto non riesco a capire il perchè di tutto ciò. non mi sono abbastanza applicato? non è in realtà la persona giusta per me?
cosa potrei fare?
grazie mille.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissimo buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, dalle sue parole mi arrivano bene la fatica ma anche una forte motivazione nel voler superare questo periodo! Lei che idea ha di queste sue sensazioni? Da che cosa pensa possano essere dovute? Ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa, è il modo ottimale per prendersi cura di sé. Ha mai pensato di parlare con la dottoressa delle sue preoccupazioni? Sono certa che alla luce di questi suoi pensieri, lei e la mia collega potrete comprendere al meglio come sta andando il vostro viaggio ed eventualmente pensare insieme a dei cambiamenti. Rimango disponibile per qualsiasi informazione o chiarimento, nel frattempo le auguro una buona giornata. Dott.ssa Arianna Broglia
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Buongiorno gentile utente,
sicuramente deve dare fiducia al percorso intrapreso con la sua psicologa. A volte, il tempo non è il giusto parametro per stabilire l'efficacia di un intervento psicologico. Sono sicuro che con l'aiuto della collega verrà a capo dei suoi problemi.
Nulla però le impedisce di farsi giustamente delle domande su sé stesso. Come ci ha fatto notare, ha raggiunto una buona consapevolezza delle dinamiche psicologiche che le creano disagio. Bene, il primo e più importante step è proprio quello della consapevolezza, soprattutto la capacità che emerge dalla consapevolezza di notare e annotare tutto ciò che le accade, creando quel necessario distacco dalle sue ansie e dalle sue emozioni, al fine di modificare gradualmente le sue abitudini e i suoi comportamenti.
Gli esercizi che sta facendo possono anche non funzionare, infatti si cambiano e si adattano alle caratteristiche delle persone: non abbia paura a confidare alla sua psicologa perché trova un esercizio poco utile o poco efficace, sarà lei stessa a chiarirle cosa fare e su quali strategie puntare.
Inoltre, potrebbe riflettere sull'atteggiamento che ha verso questi esercizi, capire quindi se condivide e comprende a pieno l'obiettivo, e se è motivato a muovere le risorse necessarie a raggiungere tale obiettivo.
Funziona come l'allenamento sportivo: immagini di dover correre 1km in meno di 5 minuti; l'obiettivo è chiaro e non fraintendibile. Per raggiungere l'obiettivo però dovrà allenarsi ogni giorno, organizzare la sua giornata in funzione dell'allenamento e monitorare costantemente i suoi progressi. Per di più, avrà bisogno di stare bene per allenarsi, curare l'alimentazione ed essere sempre motivato.
Ecco, l'allenamento psicologico, inteso come esercizi per il benessere interiore, è del tutto simile: dovrà esser costante nel farli, trovare sempre il tempo e il modo di incastrarli nella sua vita quotidiana, avere cura di sé e alimentare la motivazione a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Sia gentile con sé stesso, non si preoccupi troppo se a volte non riesce ad applicarsi, può capitare. Annoti i motivi della sua ansia, lasci che le emozioni abbiano il loro corso, sia disposto sempre all'auto-compassione.

Spero di averla aiutata a comprendere meglio ciò che sta provando.
un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile consulente, grazie per quanto scritto.
credo che le emozioni che vive, dal tempo che le sta sperimentando, meritino di essere prese in carico.
Le consiglio vivamente di iniziare un percorso al fine di elaborare sia i pensieri, sia i vissuti emotivi connessi, al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici, soprattutto al fine di evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione Dott.ssa D'Ambrosio
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Per alcuni tipi di terapia o alcuni tipi di difficoltà emotiva i risultati possono non essere immediati. Niente però le vieta di condividere in seduta la frustrazione che sta vivendo.
Buonasera! Lei e la collega farete, con il tempo, tutto il lavoro necessario. Mi permetto di restituirle l'impressione che quella sensazione di essere "sempre giù di morale, pur riuscendo a condurre una vita normale... ho continuamente la sensazione di essere profondamente infelice e insoddisfatto" si stia riproponendo nella relazione con la terapeuta. Sembra non importi chi ha di fronte, Lei tende a sentirsi così. È un'occasione preziosa, perché finalmente potrà condividere quei pensieri disturbanti e quelle emozioni dolorose che la portano a pensare "Non mi sono abbastanza applicato? Non è in realtà la persona giusta per me? Cosa potrei fare?". Ne parli con fiducia alla collega, non cambi strada, non abbia fretta. Si affidi. In bocca al lupo
Ciao, ti suggerisco innanzitutto di portare alla tua psicologa questi dubbi, le tue difficoltà ad applicare le strategie e come tutto questo ti fa sentire, potrebbero essere un buono spunto sul quale lavorare, oltre che un feedback utile a lei per aiutarti al meglio. A parte questo, non ti scoraggiare: mi viene difficile pensare di risolvere problematiche così complesse in 6 mesi scarsi...! Abbi fiducia e non esitare a portare in seduta le tue perplessità e la tua fatica ogni volta che si presentano. Auguri per il tuo percorso!
Gentilissimo, mi dispiace per i vissuti che sta provando e la sua continua frustrazione. Ma di progressi ne ha già fatti molti se sente anche un minimo beneficio. Abbi fiducia nella vostra relazione e condivida con lei i suoi dubbi. Dalle sue parole "non riesco a capire il perchè di tutto ciò. non mi sono abbastanza applicato?" e dalle "stretegie proposte dalla psicoterapeuta" quello che mi risuona è una modalità prestante, basata sul fare e capire, che sono tutte modalità che si fanno di testa (e che la portano a provare frustrazione). Provi a vivere la seduta con il cuore, con le emozioni, a lasciarsi andare. E poi ne parli di questi vissuti con la terapeuta, vedrà il processo di cambiamento sarà molto più veloce. Spero le sia di aiuto. Un caro saluto, Dott.ssa Roberta Evangelista
Ne riparlerei molto apertamente con la sua terapeuta. Ci sono schemi e tratti che sono difficili da gestire, e in parte vanno capiti, accolti.
Ci sono istanze giudicanti che a volte ci portano a svalutare, più che apprezzare, e queste possono investire anche la figura del terapeuta, per difendersi, per paure più implicite che consapevoli ... non è una colpa, è un modo di stare nella relazione che si è appreso e sarebbe così prezioso, poterlo condividere con la professionista che la sta accompagnando ora !!
La ricerca della felicità è un campo su cui spesso ci sono grossi fraintendimenti e distorsioni: cosa intendiamo, oggi, per felicità, serenità, piacere ?
Mi piacerebbe pensare che lei potesse aprire tutte queste riflessioni, nella psicoterapia che sta facendo.
Salve,
potrebbe essere utile per lei raccontare alla sua terapeuta come si sta sentendo in questo momento a proposito del percorso svolto fino ad ora e pensieri ed emozioni relativi al momento presente. Così come esplicitare i suoi dubbi e le sue aspettative. In seguito, forse, avrà più chiaro se è il percorso adatto a lei o se è proprio il momento in cui restare per lavorare su ostacoli, evitamenti, difficoltà più profonde.
In bocca al lupo
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione.
Spesso le strategie che noi psicologi proponiamo purtroppo non sempre riescono a soddisfare i bisogni dei nostri pazienti.
Sono disponibile a colloqui online per valutare la sua problematica e trovare possibili soluzioni. Mi contatti pure.
CORDIALI SALUTI
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gent.mo, pone una domanda piuttosto complessa e al tempo stesso molto significativa. Riferisce di avere un lavoro, una relazione sentimentale, rapporti di amicizia, di non avere problemi di salute o economici. Eppure descrive qualcosa che in sottofondo aleggia, generando una forma di infelicità e di insoddisfazione che non è in grado di spiegare. Una forma di disagio che, tuttavia, si può dire che la riguarda come persona e che qualcosa vuol pur significare nella sua vita. Un trattamento psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad esplorare i suoi sentimenti e i suoi pensieri, non esclusivamente consci, favorendo un ampliamento e una graduale trasformazione della sua esperienza. Come ogni percorso di crescita, però, può a tratti essere anche faticoso e richiede tempo. SG
Buongiorno, comprendo il suo problema. Tenga in considerazione la possibilità di non sia necessariamente lei quello che non si è saputo applicare, e che probabilmente non è detto che la collega sia inadatta alla sua persona. A volte si creano delle dinamiche relazionali che è bene portare in discussione durante la seduta. Parli con lei di questa sensazione d'incertezza, sono sicuro che emergeranno elementi interessanti da cui partire. Se non doveste trovarvi in sintonia, valuti la possibilità di contattare un altro terapeuta ma prima è importante che ne parli con la collega che lo sta già seguendo.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Gentilissimo, ha provato a parlarne con la sua terapeuta? Potrebbe proprio questo essere la chiave vincente per "sbloccare" la situazione. Potrebbe darvi l'opportunità anche di approfondire come mai le strategie viste insieme non si siano rivelate efficaci o piuttosto non adatte alla sua persona. Un conto sono gli strumenti e le strategie che psicologi e psicoterapeuti imparano a livello teorico nella loro formazione, un conto è saperli sapientemente cucire addosso ad ogni singolo individuo!
Un caro saluto e un in bocca al lupo
Gentile Utente, comprendo quanto possa essere difficile sentirsi così da molto tempo, ma mi sembra importante rimandarle che la decisione che ha preso di intraprendere un percorso psicoterapico mi sembra già un grande primo segnale di svolta. Magari non la svolta che aveva nelle sue attese, ma sicuramente centrale per raggiungere anche il benessere più completo che ricerca. In psicoterapia non c'è un modo giusto o sbagliato di applicarsi, ognuno ha il suo modo di investire in questo percorso e mi sembra che lei vi stia dedicando tempo ed attenzione nel modo migliore che conosce. Forse, semplicemente, ha ancora bisogno di tempo: il lavoro su di sé richiede sempre molta pazienza, quindi comprendo che possa sentirsi affaticato. Ritengo che, quando sarà pronto, potrebbe parlare di questa sensazione di stallo con la sua Psicoterapeuta, in modo da poter riflettere con lei su questi importanti vissuti e renderli così materiale di lavoro. Tutto ciò potrebbe rivelarsi davvero prezioso per la sua terapia.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Bonci
Buonasera, da quel che ha scritto deduco che ha già fatto dei passi in avanti rispetto ad aprile, prendere infatti maggiormente coscienza dei suoi "problemi" e del perchè ragiona in un certo modo è già un ottimo traguardo! Credo che il lavoro che sta facendo con la sua terapeuta sia efficace, continui così.
Nel frattempo insieme a lei o anche per conto suo, potrebbe incominciare a capire cosa l'appassiona in questa vita, siamo su questa terra per farne esperienza e non solo vivere per lavorare. Fondamentale nella vita è capire quale sia ciò che Hillman chiama Daimon o quello che la filosofia giapponese chiama "ikigai" ovvero lo scopo della propria vita, ciò che rende una vita degna di essere vissuta.
Lei è sul cammino del risveglio, abbi fiducia.
Un caro saluto
Dott. Ubaldo Balestriere
Caro Utente, grazie per aver condiviso con noi la sua storia.
Iniziare un percorso su noi stessi non è facile, quindi è possibile la presenza di difficoltà nell'attuare strategie diverse da quelle sempre messe in atto.
Tuttavia, mi ha attirato il termine che ha usato "prescritto": fossi in lei parlerei di questa cosa con la psicologa sottolineando il disagio che le provoca non riuscire in questo compito e cercare con lei un modo alternativo per attuarle o, magari, strategie simili ma non identiche a quelle che ora non le riescono. Nel caso questo non avvenga, può sempre valutare di cambiarla e iniziare un nuovo percorso di sostegno psicologico volto ad identificare le proprie risorse e potenzialità.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Buongiorno,

Prima di tutto, voglio ringraziarti per aver condiviso la tua esperienza e i tuoi sentimenti. È importante che tu stia cercando di comprendere e affrontare ciò che stai vivendo. La sensazione di tristezza e insoddisfazione che hai descritto è un problema significativo, e sei sulla strada giusta a cercare aiuto.

È positivo che tu abbia iniziato un percorso di psicoterapia con una psicologa con la quale ti senti a tuo agio. È un passo importante verso il miglioramento del tuo benessere emotivo. Tuttavia, è normale che la terapia possa richiedere del tempo prima di vedere progressi significativi. Ogni individuo è unico e ha il proprio ritmo di cambiamento.

Alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

1. Parla apertamente con la tua psicologa: È importante comunicare apertamente i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni riguardo al progresso della terapia. Questo permetterà a lei di adattare meglio l'approccio terapeutico alle tue esigenze.

2. Sii paziente con te stesso: Il cambiamento richiede tempo, e il fatto che tu abbia acquisito consapevolezza dei tuoi problemi è un passo avanti importante. Non essere troppo duro con te stesso se non hai ancora ottenuto i risultati desiderati.

3. Esplora altre opzioni: Se dopo un periodo adeguato di terapia senti che non sta funzionando come desideri, potresti considerare di consultare un altro professionista o chiedere un secondo parere. Non significa necessariamente che la tua attuale psicologa non sia adatta per te, ma potresti trovare una prospettiva diversa utile.

4. Considera approcci complementari: Oltre alla terapia, potresti valutare la possibilità di integrare altre strategie nel tuo percorso, come l'esercizio fisico, la meditazione o la consulenza nutrizionale. Questi possono contribuire al tuo benessere generale.

Ricorda che il processo di guarigione è personale e unico per ciascun individuo. Non esitare a continuare a lavorare con il tuo terapeuta per trovare le strategie e le soluzioni che funzionano meglio per te. La strada potrebbe essere difficile, ma con il supporto adeguato, puoi progredire verso una vita più soddisfacente e felice.

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