Buongiorno assumo daparox goccie a sera da ben 12 anni per depressione, solo che il 4 marzo ho av
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Buongiorno assumo daparox goccie a sera da ben 12 anni per depressione, solo che il 4 marzo ho avuto una forte febbre quasi a 40 con vomito e diarrea, quindi di testa mia ho sospeso per 4 giorni di febbre il daparox, una volta passata la febbre cioè dopo 4 giorni ho ripreso di nuovo il daparox e da quel giorno ad oggi mi e venuto un senso di confusione come se quello che guardo attorno a me sia irreale come se non lo riconosco, dificolta di concentrazione, in più mi sento come irrequitezza, paura di impazzire, vamapte di calore e come piccoli movimenti sotto la pelle... tutto questo può essere dovuto alla sindrome da serotonina? oppure e solo ansia... assumo solo il daparox goccie a sera come ho già detto...
Salve, le consiglio di rivolgere questa domanda al medico che le ha prescritto i farmaci.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Dott. Fiori
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Buongiorno,
da quanto descrive, la sintomatologia che sta vivendo – senso di irrealtà (derealizzazione), difficoltà di concentrazione, irrequietezza, paura di perdere il controllo, vampate di calore e sensazioni fisiche insolite come i "movimenti sotto la pelle" – potrebbe essere collegata a un’interruzione improvvisa e alla successiva ripresa del Daparox (paroxetina), un farmaco SSRI utilizzato nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia.
Sospendere bruscamente un farmaco come la paroxetina, anche per pochi giorni, può causare quella che viene chiamata sindrome da sospensione da SSRI, che non è pericolosa ma può risultare molto spiacevole. I sintomi descritti da lei sono compatibili con questo quadro, in particolare la derealizzazione, l’irrequietezza, i sintomi somatici e l’ansia accentuata.
La sindrome serotoninergica vera e propria, invece, è più rara e generalmente si manifesta quando vi è un eccesso di serotonina, spesso per combinazione di più farmaci serotoninergici o dosaggi molto elevati. I sintomi tipici della sindrome serotoninergica includono: tremori marcati, febbre, sudorazione intensa, alterazioni della pressione, confusione, agitazione severa e, nei casi più gravi, convulsioni. Da quanto scrive, è meno probabile che si tratti di questo tipo di sindrome, anche se non è possibile escluderlo completamente senza una valutazione clinica diretta.
È molto importante non modificare mai la terapia senza consulto medico, soprattutto con farmaci psicotropi, perché anche brevi interruzioni possono destabilizzare l’equilibrio raggiunto in anni di trattamento.
Le consiglio vivamente di rivolgersi al suo medico di riferimento o a uno specialista psichiatra per un approfondimento del caso, in modo da valutare l’origine precisa dei sintomi e ricevere indicazioni appropriate.
Un confronto professionale potrà aiutarla a recuperare rapidamente il benessere e, se necessario, rivalutare la terapia farmacologica nel suo complesso.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
da quanto descrive, la sintomatologia che sta vivendo – senso di irrealtà (derealizzazione), difficoltà di concentrazione, irrequietezza, paura di perdere il controllo, vampate di calore e sensazioni fisiche insolite come i "movimenti sotto la pelle" – potrebbe essere collegata a un’interruzione improvvisa e alla successiva ripresa del Daparox (paroxetina), un farmaco SSRI utilizzato nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia.
Sospendere bruscamente un farmaco come la paroxetina, anche per pochi giorni, può causare quella che viene chiamata sindrome da sospensione da SSRI, che non è pericolosa ma può risultare molto spiacevole. I sintomi descritti da lei sono compatibili con questo quadro, in particolare la derealizzazione, l’irrequietezza, i sintomi somatici e l’ansia accentuata.
La sindrome serotoninergica vera e propria, invece, è più rara e generalmente si manifesta quando vi è un eccesso di serotonina, spesso per combinazione di più farmaci serotoninergici o dosaggi molto elevati. I sintomi tipici della sindrome serotoninergica includono: tremori marcati, febbre, sudorazione intensa, alterazioni della pressione, confusione, agitazione severa e, nei casi più gravi, convulsioni. Da quanto scrive, è meno probabile che si tratti di questo tipo di sindrome, anche se non è possibile escluderlo completamente senza una valutazione clinica diretta.
È molto importante non modificare mai la terapia senza consulto medico, soprattutto con farmaci psicotropi, perché anche brevi interruzioni possono destabilizzare l’equilibrio raggiunto in anni di trattamento.
Le consiglio vivamente di rivolgersi al suo medico di riferimento o a uno specialista psichiatra per un approfondimento del caso, in modo da valutare l’origine precisa dei sintomi e ricevere indicazioni appropriate.
Un confronto professionale potrà aiutarla a recuperare rapidamente il benessere e, se necessario, rivalutare la terapia farmacologica nel suo complesso.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve gentile utente, le chiedo se unitamente al farmaco è mai andato in terapia e nel caso in cui non abbia mai effettuato un’analisi le consiglio di prendere questa decisione e trovare il professionista adatto a lei. Cordialmente, dott.ssa Elda Valente
Gentile utente, comprensibili i suoi quesiti, creo sia opportuno che lei si confronti con il suo psichiatra. Cordiali, giada di Veroli
Buonasera, ritengo fondamentale che lei riferisca al medico che le ha prescritto questo farmaco quanto avvenuto. Quando si fa uso di farmaci del genere è possibile riscontrare effetti collaterali simili se bruscamente interrotti. Per quanto riguarda l'episodio di derealizzazione, sarebbe opportuno chiarire con il suo medico se debba essere fatta una modifica della prescrizione a tale proposito. Le raccomanderei inoltre di essere seguito anche in un percorso psicoterapico.
Dott. Simone Festa
Dott. Simone Festa
Buongiorno, per quanto riguarda il farmaco dovrebbe contattare il medico che glielo ha prescritto. In caso di componente ansiosa è necessario affiancare al supporto farmacologico, una psicoterapia per lavorare sulle cause.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Se una cosa non fa bene, fa male.
Se non é riuscito a risolvere la sua depressione in 12 anni con il Deparox non é il caso di farsi qualche domanda?
Un caro saluto
Se non é riuscito a risolvere la sua depressione in 12 anni con il Deparox non é il caso di farsi qualche domanda?
Un caro saluto
Buongiorno, cerco di risponderti con attenzione.
Quello che descrivi (confusione, senso di irrealtà, difficoltà di concentrazione, irrequietezza, paura di impazzire, vampate di calore, piccoli movimenti sotto pelle) non sembrerebbe essere compatibile con una sindrome serotoninergica vera e propria. Questa Sindrome, infatti, è una condizione molto seria che di solito compare quando i livelli di serotonina sono eccessivamente alti, spesso per assunzione combinata di più farmaci serotoninergici o sovradosaggio, e dà sintomi come: febbre alta, agitazione importante, rigidità muscolare, tremori forti, iperreflessia, confusione grave, pressione sanguigna instabile, a volte convulsioni. Non sembra essere il quadro che tu descrivi.
Quello che invece molto più verosimilmente sta succedendo è un fenomeno chiamato "sindrome da sospensione da paroxetina" oppure "discontinuation syndrome".
La paroxetina (Daparox) è famosa per essere uno degli SSRI con la maggiore difficoltà di sospensione, anche dopo pochi giorni di interruzione. Quando l'hai sospesa per 4 giorni (in un momento di stress fisico importante come febbre alta, vomito e diarrea), i livelli di paroxetina nel tuo sangue sono scesi drasticamente, e poi riprendendola l'organismo ha faticato a ritrovare un equilibrio. Questo può spiegare:
- Sensazione di derealizzazione o irrealtà
- Confusione mentale ("brain fog")
- Irrequietezza
- Ansia intensa e paura di "impazzire"
- Sensazioni fisiche strane come vampate o scosse o "formicolii"
Questi sintomi potrebbero non essere pericolosi (anche se molto fastidiosi) e di solito tendono a migliorare gradualmente nel giro di qualche settimana continuando regolarmente la terapia.
NB: Cosa puoi fare adesso?
Non sospendere nuovamente il Daparox da sola, è importante continuare regolarmente senza saltare dosi.
Abbia premura di contattare comunque il tuo medico curante o lo specialista psichiatra che ti segue: anche se è probabile che i sintomi si risolvano spontaneamente, è importante che lui o lei sappia che è successo e ti aiuti eventualmente a gestire questa fase e darti consilgi utili per altre eventuali "difficoltà".
A volte per ridurre questi sintomi il medico può consigliare piccole strategie di supporto (ad esempio tecniche di rilassamento, brevi periodi di ansiolitici a basso dosaggio, oppure una lieve modifica della dose, sempre SOTTO CONTROLLO medico).
Quello che descrivi (confusione, senso di irrealtà, difficoltà di concentrazione, irrequietezza, paura di impazzire, vampate di calore, piccoli movimenti sotto pelle) non sembrerebbe essere compatibile con una sindrome serotoninergica vera e propria. Questa Sindrome, infatti, è una condizione molto seria che di solito compare quando i livelli di serotonina sono eccessivamente alti, spesso per assunzione combinata di più farmaci serotoninergici o sovradosaggio, e dà sintomi come: febbre alta, agitazione importante, rigidità muscolare, tremori forti, iperreflessia, confusione grave, pressione sanguigna instabile, a volte convulsioni. Non sembra essere il quadro che tu descrivi.
Quello che invece molto più verosimilmente sta succedendo è un fenomeno chiamato "sindrome da sospensione da paroxetina" oppure "discontinuation syndrome".
La paroxetina (Daparox) è famosa per essere uno degli SSRI con la maggiore difficoltà di sospensione, anche dopo pochi giorni di interruzione. Quando l'hai sospesa per 4 giorni (in un momento di stress fisico importante come febbre alta, vomito e diarrea), i livelli di paroxetina nel tuo sangue sono scesi drasticamente, e poi riprendendola l'organismo ha faticato a ritrovare un equilibrio. Questo può spiegare:
- Sensazione di derealizzazione o irrealtà
- Confusione mentale ("brain fog")
- Irrequietezza
- Ansia intensa e paura di "impazzire"
- Sensazioni fisiche strane come vampate o scosse o "formicolii"
Questi sintomi potrebbero non essere pericolosi (anche se molto fastidiosi) e di solito tendono a migliorare gradualmente nel giro di qualche settimana continuando regolarmente la terapia.
NB: Cosa puoi fare adesso?
Non sospendere nuovamente il Daparox da sola, è importante continuare regolarmente senza saltare dosi.
Abbia premura di contattare comunque il tuo medico curante o lo specialista psichiatra che ti segue: anche se è probabile che i sintomi si risolvano spontaneamente, è importante che lui o lei sappia che è successo e ti aiuti eventualmente a gestire questa fase e darti consilgi utili per altre eventuali "difficoltà".
A volte per ridurre questi sintomi il medico può consigliare piccole strategie di supporto (ad esempio tecniche di rilassamento, brevi periodi di ansiolitici a basso dosaggio, oppure una lieve modifica della dose, sempre SOTTO CONTROLLO medico).
Genite Amica o Amico,
assume uno psicofarmaco da molti anni, e dopo così tanto tempo è sempre consigliabile consultare il suo psichiatra e verificare se il farmaco vada cambiato. Inoltre, dopo così tanto tempo con uno psicofarmaco, le consiglierei di affiancare anche una psicoterapia, perché la depressione è curabile e si può riacquistare progettualità e gioia!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
assume uno psicofarmaco da molti anni, e dopo così tanto tempo è sempre consigliabile consultare il suo psichiatra e verificare se il farmaco vada cambiato. Inoltre, dopo così tanto tempo con uno psicofarmaco, le consiglierei di affiancare anche una psicoterapia, perché la depressione è curabile e si può riacquistare progettualità e gioia!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno,
in merito a questioni legate al farmaco la invito a confrontarsi col medico prescrivente, figura maggiormente indicata ad accogliere ed orientare la sua richiesta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
in merito a questioni legate al farmaco la invito a confrontarsi col medico prescrivente, figura maggiormente indicata ad accogliere ed orientare la sua richiesta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, i sintomi da lei descritti sono compatibili con una derealizzazione che potrebbe essere indotta da un utilizzo scorretto del farmaco. È infatti sconsigliato smettere o riniziare ad assumere psicofarmaci di colpo. Le consiglio di contattare il suo psichiatra di riferimento che saprà guidarla al meglio verso le modalità più corrette di assunzione del farmaco e nella gestione di questa sintomatologia. Le auguro il meglio, buona giornata!
Gentile utente le consiglio di rivolgersi al professionista che le ha prescritto il daparox prima di intervenire in qualunque modo. Le auguro di trovare l' equilibrio. Sicuramente aver smesso e ripreso cosi repentinamente non le ha fatto bene e se lo aggiunge allo scombussolamento generale dovuto allo stato febbrile ha creato anche uno scombussolamento fisico non mi sento di dirle altro non essendo un medico. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari
L’interruzione brusca di un SSRI dopo 12 anni espone al fenomeno di discontinuation syndrome, clinicamente distinto sia dall’ansia pura sia dalla sindrome serotoninergica conclamata (che coinvolge ipertermia e rigidità). I sintomi che descrive – senso di irrealtà, parestesie a “scossa”, inquietudine – indicano una brusca fluttuazione sinaptica di serotonina più che un eccesso tossico.
Strategia integrata
1. Ripristino farmacologico graduale Con il suo curante valutiamo un tapering lentissimo (es. riduzione 10 % ogni 2–3 settimane) o, se necessario, un breve ritorno alla dose pre-sospensione per poi scalarla con sicurezza.
2. Tecniche ipnotiche di “anchoring” corporeo Induciamo uno stato di trance leggera per ancorare sensazioni di stabilità a un gesto specifico (stringere pollice e indice, ad esempio) da usare nei momenti di confusione.
3. Biofeedback respiratorio La insegno a monitorare HRV (variabilità cardiaca) in sessione; una HRV più alta corrisponde a miglior regolazione vagale e minor percezione di derealizzazione.
Riservi un incontro con me tramite MioDottore: coordineremo medico, ipnosi e biofeedback per ristabilizzare neurochimica e percezione di realtà.
Strategia integrata
1. Ripristino farmacologico graduale Con il suo curante valutiamo un tapering lentissimo (es. riduzione 10 % ogni 2–3 settimane) o, se necessario, un breve ritorno alla dose pre-sospensione per poi scalarla con sicurezza.
2. Tecniche ipnotiche di “anchoring” corporeo Induciamo uno stato di trance leggera per ancorare sensazioni di stabilità a un gesto specifico (stringere pollice e indice, ad esempio) da usare nei momenti di confusione.
3. Biofeedback respiratorio La insegno a monitorare HRV (variabilità cardiaca) in sessione; una HRV più alta corrisponde a miglior regolazione vagale e minor percezione di derealizzazione.
Riservi un incontro con me tramite MioDottore: coordineremo medico, ipnosi e biofeedback per ristabilizzare neurochimica e percezione di realtà.
Gent.mo,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e il suo stato di malessere. Comprendo quanto questi sintomi possano spaventarla e destabilizzarla.
È umano sentirsi confusi e preoccupati quando il corpo e la mente inviano segnali insoliti, soprattutto dopo un’interruzione nella terapia farmacologica. Ciò che descrive potrebbe essere collegato a una sospensione improvvisa e successiva ripresa del farmaco, che può causare sintomi come derealizzazione, irrequietezza e difficoltà di concentrazione.
Dal punto di vista psicologico, questi sintomi possono anche essere alimentati dall’ansia e dalla paura di perdere il controllo, ma è fondamentale escludere cause mediche, come una possibile sindrome da sospensione o, meno frequentemente, una sindrome serotoninergica.
Le suggerisco di contattare al più presto il suo medico o lo specialista che la segue per valutare con attenzione la situazione e ricevere indicazioni appropriate.
Con il giusto supporto medico e psicologico, è possibile ritrovare stabilità e benessere.
Cordiali saluti,
Dott. Abate
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e il suo stato di malessere. Comprendo quanto questi sintomi possano spaventarla e destabilizzarla.
È umano sentirsi confusi e preoccupati quando il corpo e la mente inviano segnali insoliti, soprattutto dopo un’interruzione nella terapia farmacologica. Ciò che descrive potrebbe essere collegato a una sospensione improvvisa e successiva ripresa del farmaco, che può causare sintomi come derealizzazione, irrequietezza e difficoltà di concentrazione.
Dal punto di vista psicologico, questi sintomi possono anche essere alimentati dall’ansia e dalla paura di perdere il controllo, ma è fondamentale escludere cause mediche, come una possibile sindrome da sospensione o, meno frequentemente, una sindrome serotoninergica.
Le suggerisco di contattare al più presto il suo medico o lo specialista che la segue per valutare con attenzione la situazione e ricevere indicazioni appropriate.
Con il giusto supporto medico e psicologico, è possibile ritrovare stabilità e benessere.
Cordiali saluti,
Dott. Abate
Buongiorno, la sospensione di psicofarmaci non deve avvenire in modo brusco. E' opportuno contattare lo psichiatra e segnalare quanto riportato.
Caro/a utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua situazione.
Ha provato a chiedere al suo medico curante?
Con i medicinali conviene sempre chiedere ai professionisti come comportarsi e cosa fare o anche solo rivolgere a loro le proprie preoccupazioni in modo tale da sapere come gestirsi.
Spero che posso risolvere al più presto,
Dott.ssa Giada Valmonte
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua situazione.
Ha provato a chiedere al suo medico curante?
Con i medicinali conviene sempre chiedere ai professionisti come comportarsi e cosa fare o anche solo rivolgere a loro le proprie preoccupazioni in modo tale da sapere come gestirsi.
Spero che posso risolvere al più presto,
Dott.ssa Giada Valmonte
Buongiorno, mi spiace molto per quello che sta passando.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, sicuramente saraà di aiuto chiedere consulto al medico per avere un riscontro.
La sintomatologia che riporta potrebbe essere spiegata da una dispercezione della realtà, legata a un vissuto di ansia; tutto questo potrebbe essere sicuramente approfondito per trovare un significato e lavorarci in maniera efficace.
Augurando una buona serata, porgo cordiali saluti.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, sicuramente saraà di aiuto chiedere consulto al medico per avere un riscontro.
La sintomatologia che riporta potrebbe essere spiegata da una dispercezione della realtà, legata a un vissuto di ansia; tutto questo potrebbe essere sicuramente approfondito per trovare un significato e lavorarci in maniera efficace.
Augurando una buona serata, porgo cordiali saluti.
Buonasera, le consiglio un consulto psichiatrico ed una psicoterapia individuale in cui puo' descrivere a degli specialisti della salute fisica e mentale cio' che mi ha descritto circa il suo personale stato d'animo e di pensiero. Saluti
Buongiorno,
quello che descrive potrebbe essere legato alla brusca sospensione del Daparox (paroxetine), che anche dopo pochi giorni può provocare sintomi di astinenza da sospensione o riattivazione ansiosa, specialmente se il farmaco viene interrotto e ripreso senza un piano graduale.
I sintomi come:
. senso di irrealtà o confusione,
. difficoltà di concentrazione,
. vampate di calore o irrequietezza interna,
. paura di impazzire,
. sensazioni fisiche strane (come "movimenti sotto la pelle"),
sono stati segnalati frequentemente da pazienti in casi simili e spesso non indicano una sindrome serotoninergica vera e propria (che è molto più rara e solitamente grave), ma piuttosto una reazione al cambiamento improvviso nei livelli di serotonina.
Le consiglio di contattare il medico o lo psichiatra che la segue per valutare insieme se modulare il dosaggio o introdurre gradualmente un piano di stabilizzazione. È importante non sospendere o modificare il farmaco senza supervisione, anche in presenza di febbre o malessere fisico.
Nel frattempo, può essere utile tenere un piccolo diario dei sintomi per capire se stanno diminuendo o cambiando nel tempo.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
quello che descrive potrebbe essere legato alla brusca sospensione del Daparox (paroxetine), che anche dopo pochi giorni può provocare sintomi di astinenza da sospensione o riattivazione ansiosa, specialmente se il farmaco viene interrotto e ripreso senza un piano graduale.
I sintomi come:
. senso di irrealtà o confusione,
. difficoltà di concentrazione,
. vampate di calore o irrequietezza interna,
. paura di impazzire,
. sensazioni fisiche strane (come "movimenti sotto la pelle"),
sono stati segnalati frequentemente da pazienti in casi simili e spesso non indicano una sindrome serotoninergica vera e propria (che è molto più rara e solitamente grave), ma piuttosto una reazione al cambiamento improvviso nei livelli di serotonina.
Le consiglio di contattare il medico o lo psichiatra che la segue per valutare insieme se modulare il dosaggio o introdurre gradualmente un piano di stabilizzazione. È importante non sospendere o modificare il farmaco senza supervisione, anche in presenza di febbre o malessere fisico.
Nel frattempo, può essere utile tenere un piccolo diario dei sintomi per capire se stanno diminuendo o cambiando nel tempo.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi allo psichiatra per avere informazioni precise sul farmaco. Potrebbe essere utile in un secondo momento iniziare un percorso psicoterapeutico così da prendersi cura degli aspetti depressivi e ansiosi.
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