Buongiorno, Abito a Modena da 10 anni trasferendomi per amore del mio compagno da cui è nato un bim

24 risposte
Buongiorno,
Abito a Modena da 10 anni trasferendomi per amore del mio compagno da cui è nato un bimbo di ora 5 anni.
Ho lasciato il posto che amavo Riva del Garda un trentino alto adige dove vive la mia famiglia, genitori e due sorelle
Qui sono infelice non riesco ad ambientarmi nonostante 10 anni, mi manca il contatto con la natura, i rapporti con le persone che in città sembrano vengano sempre meno anche se ci ho provato.
Ormai passo le giornate con mio figlio e il mi compagno non vuole saperne di trasferirci e se tocco l’argomento si litiga ma io sto male e sento che ogni giorno è uguale all’altro, vuoto, perso. Ormai e un anno che non mi compro nemmeno da vestire, e noto che mi sto lasciando andare nonostante sia una bella donna. Mi son buttata a capofitto nel mestiere che amo faccio la fotografa , per riempire quel vuoto che ho dentro di me.
Lui non capisce che dopo che torno da casa son sola col bimbo e se ci trasferissimo avrei sorelle , nipoti genitori amici e legami da coltivare cosa che qui non si riesce mai. Lui ha un fratello con il quale non è legato
Non so se sono io o se è lui ingiusto
Fatto sta che sto male e non so piu come dirgli che ho bisogno di persone, momenti spensierati fatti anche di risate e momenti leggeri
Inoltre abbiamo il nostri bimbo che due anni fa ha avutouna crisi epilettica
Cerco di fargli capire che per figlio un trasferimento sarebbe solo positivo per le salute, futuro migliore modena ormai è invivibile anche per la criminalità in aumento
È giusto che io viva cosi infelice?
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buongiorno. È evidente che la mancanza di contatto con la natura, i rapporti sociali e il senso di appartenenza stiano avendo un impatto significativo sul suo benessere emotivo.
È comprensibile che l'ambiente in cui ci si trova influisca notevolmente sulla qualità della vita. Il desiderio di essere vicina alla famiglia, avere legami sociali più stretti e godere di un ambiente più congeniale è una necessità emotiva importante, ed il suo ruolo di fotografa, pur essendo una passione, sembra non colmare completamente il vuoto che sente.
La comunicazione aperta e onesta con il suo compagno è fondamentale in situazioni come questa, a riguardo sarebbe utile cercare di esprimere i suoi sentimenti in modo chiaro, spiegando la sua necessità di connessione con la famiglia e il desiderio di vivere in un ambiente che la renda più appagata. Potrebbe essere utile evidenziare come questo cambiamento possa contribuire al benessere non solo suo, ma anche del vostro bambino.
Tuttavia, è importante comprendere che la decisione di trasferirsi coinvolge entrambi e richiede una collaborazione aperta. L'aiuto di un professionista può facilitare il dialogo e aiutare a trovare soluzioni che rispettino i bisogni di entrambi.
Ricordi che è legittimo, e doveroso verso se stessi cercare la propria felicità e il proprio benessere emotivo, ed anche se può sembrare egoistico la propria felicità viene prima di tutto, specialmente se si ha un figlio dato che la sua felicità impatta indubbiamente anche su di lui.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per discutere ulteriormente questa situazione, se necessario, dott.ssa Camilla Persico

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Dott.ssa Elena Pedrini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, grazie per avere condiviso una situazione certamente non facile da gestire. Comprendo il cambiamento che ha affrontato passando da un paese (che peraltro conosco quindi mi è chiaro ciò che intende) ad una città con nuove relazioni tutte da costruire. Tuttavia la mancanza di sintonizzazione con il suo partner su un argomento di questo tipo può minare le radici del rapporto. Cercherei senza dubbio un confronto con lui sul profondo disagio che prova: il luogo della convivenza deve essere scelto da entrambi per potere assicurare alla coppia e alla famiglia una vita serena. Entrambi i partner dovrebbero trovare nell'altro anche un sostegno nel proprio cammino. Sarebbe utile capire se questa difficoltà nella comprensione reciproca non nasconda qualche altra questione nella relazione che forse sarebbe da mettere a fuoco per orientarsi meglio. Se volesse chiarimenti o approfondire la questione mi contatti con tranquillità. Grazie, un carissimo saluto. Dott.sa Elena Pedrini (Brescia)
Gentile Signore buongiorno.
Rispondo volentieri e subito alla sua ultima domanda: non è mai giusto che una persona sia infelice! Lei merita ogni giorno la sua felicità, la sua vita soddisfacente, è un bisogno che non ci può essere tolto.

Vivere insieme, senza dubbio, significa anche raggiungere compromessi, trovare soluzioni comuni. Ma ciò non significa che ciò debba soddisfare solo una delle persone coinvolte, oppure che l'altra debba abbassare la testa e rassegnarsi al divenire.

Lei manifesta la necessità di esprimere tutto questo disagio e malessere e trovare un qualche tipo di soluzione. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico individuale o di coppia per comprendere meglio questo stato d'animo, le ragioni di entrambi, i bisogni individuali e reciproci.
Comunicare nel modo giusto i propri pensieri e le proprie emozioni è molto importante in una relazione, ma spesso si creano degli schemi comunicativi errati e deleteri, in cui non si trovano facilmente punti d'incontro. Ci sono strumenti psicologici che possono rompere questi schemi e migliorare significativamente il linguaggio sentimentale.

Non posso dirle se il cambiamento di vita, di città sia una scelta giusta o sbagliata, non sta a me darle questo tipo di consiglio. Però mi sento di consigliarle di non mettere da parte la sua libertà di espressione e il suo pieno diritto a trovare soddisfazione nella vita di ogni giorno.

Spero di averla supportata in qualche modo. Resto a sua disposizione per eventuali altre domande o chiarimenti. Anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Elisa Andreoli
Psicoterapeuta, Psicologo
Carpi
Gentilissima, grazie per la sua condivisione.
Come fa l'infelicità, specie se prolungata, ad essere "giusta"?
Da ciò che scrive si denota molta resistenza da parte di suo marito a prendere seriamente in esame questa sua proposta, derivante da un suo concreto e importante bisogno. Le chiedo se gli abbia ben espresso e reso nota la vera fonte di questa richiesta: una profonda infelicità che la sta sempre di più logorando. A volte potrebbe essere utile apprendere o migliorare alcune abilità di comunicazione assertiva per veicolare pensieri, bisogni ed emozioni agli altri.
Resto a disposizione,
un caro saluto
Dott.ssa Elisa Pappacena
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Salve cara lettrice
non è giusto per nessuno essere infelice!
Credo che la questione con il suo compagna vada affrontata in un modo piu' ampio in merito al clima della coppia ed alla capacità della coppia di accogliere i bisogni individuali.
Potrebbe essere utile una consulenza di coppia se il compagno accettasse di parlarne in modo consapevole.
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Dott.ssa Sara Bardi
Psicologo clinico, Psicologo
Firenze
Salve, da quello che ci ha raccontato sono molto comprensive le sue difficoltà e le preoccupazioni, immagino come possa sentirsi subendo questo atteggiamento.
A mio parere le sarebbe utile intraprendere un percorso per approfondire le sue emozioni con il fine di analizzare le strade più idonee per ritrovare la serenità.
Se vuole possiamo parlarne nella consulenza gratuita che trova sul mio profilo anche online, e successivamente decidere insieme il percorso più idoneo da intraprendere affinché possa uscire da questa situazione.
Un caro saluto, Dott.ssa Sara Bardi
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, ringraziandola per aver condiviso questo racconto, espongo qui alcune riflessioni.

Il disagio derivante dal non trovar-si più con sè stessi e con il contesto che si abita sembra essersi acutizzato circa un anno fa, quando ha smesso di comprare quello che le piace, e quindi di prendersi cura di sè stessa come faceva prima.

Per caso, è successo qualcosa circa un anno fa, che può aver inciso sulla sua stabilità personale? Provare a ripercorrere le tracce di sè e quindi eventi di vita per lei particolarmente significativi, può aiutarla a far luce sulla sofferenza che sta provando ora.

Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Lisa Franzolin
Psicologo, Psicologo clinico
Vicenza
Buongiorno, intanto grazie per aver condiviso il suo vissuto. Non è possibile stabilire se le sue emozioni siano giuste o sbagliate, proprio perché sono un vissuto personale e hanno valore a prescindere dalle considerazioni esterne. Ciò che sente, mi sembra, sia un senso di frustrazione, isolamento, tristezza. Potrebbe essere utile provare a ritagliarsi un momento per andare a fondo rispetto a questo suo vissuto emotivo, sentire quale possa essere la scelta più adeguata che le permetta di ritrovare una sua serenità.
Le auguro di trovare presto sollievo.
Se avesse bisogno di un sostegno, non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Rossana Gonella
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Cara utente, capisco quanto sia difficile trovarsi in una situazione così complicata e dolorosa.
Prima di tutto, è fondamentale comunicare apertamente con il tuo compagno riguardo ai tuoi sentimenti e al tuo bisogno di cambiamento. Esprimi con sincerità quanto ti senti sola e infelice, e spiega perché senti il bisogno di tornare vicino alla tua famiglia e alla natura.
È comprensibile che tu cerchi di colmare il vuoto interiore con la tua passione per la fotografia, ma è importante anche prenderti cura di te stessa e dei tuoi bisogni emotivi. Trovare un equilibrio tra il lavoro e il tempo per te stessa può aiutarti a ritrovare la gioia e la serenità.
Quanto al trasferimento, spiega al tuo compagno che non si tratta solo di te e dei tuoi desideri, ma anche del benessere del vostro bambino. Sottolinea come il trasferimento potrebbe offrire una rete di supporto più ampia e un ambiente più salutare per il vostro figlio, specialmente dopo la crisi epilettica che ha affrontato.

Ricorda che è importante prendere decisioni che siano nel miglior interesse di tutta la famiglia, e questo potrebbe includere il prendere in considerazione un cambiamento di residenza. Cerca di mantenere la calma durante la discussione con il tuo compagno e ascolta anche le sue preoccupazioni e i suoi desideri.

Infine, se senti di non poter più sopportare la situazione attuale, potrebbe essere utile cercare il supporto di un consulente o terapeuta di coppia per affrontare i problemi di comunicazione e trovare una soluzione insieme.

Ricorda che hai il diritto di cercare la felicità e il benessere, e non è ingiusto desiderare un cambiamento che ti porti più gioia e soddisfazione nella vita. Spero che troverai la forza e il coraggio di affrontare questa situazione e di trovare la strada verso la felicità. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a chiedere aiuto.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
È evidente che vivi un profondo disagio nell'attuale situazione. È importante comunicare apertamente al tuo compagno i tuoi sentimenti e bisogni, cercando di trovare un compromesso che soddisfi entrambi. Potrebbe essere utile coinvolgere un professionista per una consulenza di coppia al fine di esplorare le dinamiche relazionali e trovare una soluzione. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dott.ssa Nadja Pagliaro
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Assolutamente non è giusto che lei sia infelice! Anzi, basta essere infelici! Bisogna però che lei consideri che una persona in equilibrio tende a star bene in qualunque posto. Più che sul posto in cui vive, quindi, io tenderei a spostare il focus su altri elementi che, evidentemente, risultano disfunzionali al suo benessere e che meriterebbero attenzione. Cambiare si può! Rimango a disposizione. dott.ssa Nadja Pagliaro
Dott.ssa Klarida Rrapaj
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni riguardo alla situazione che sta vivendo con suo marito. Mi fa piacere che voglia cercare una soluzione per superare l'infelicità che sta provando, anche se capisco che può essere difficile accettare che questa sia "giusta" in qualche modo. Tuttavia, penso che sia importante capire che l'infelicità può avere diverse cause e non sempre è possibile risolvere tutto da soli. A volte, può essere utile chiedere aiuto a un professionista, come un terapeuta di coppia, per approfondire le difficoltà che sorgono nella comunicazione con il proprio partner e cercare di trovare una soluzione insieme. Spero che possiate trovare una strada per superare insieme questo momento difficile e rimango a disposizione per eventuali ulteriori consigli. Un caro saluto. Dott.ssa Klarida Rrapaj
Dott.ssa Angela Maria Zanfanti
Psicologo, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione.
Comprendo quanto per lei possa essere faticoso vivere in questa situazione. Da quanto ha descritto si evince in lei vive una forte tristezza che la porta anche a non prendersi cura di se stessa e sarebbe utile approfondire insieme a che livelli di tristezza lei è arrivata.
Io le suggerirei vista la situazione una consulenza online così da poter porre la giusta attenzione a tutto quello che le sta accadendo.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Angela Maria Zanfanti.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buonasera, non è mai giusto vivere essendo infelice ed è sano cercare di capire cosa non va e come provare a cambiare le cose. Tuttavia data la profondità ed importanza dei suoi vissuti le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per riflettere meglio su se stessa e sulla situazione che sta affrontando.
Dott.ssa Sara Corona
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, le colleghe e i colleghi precedenti hanno già messo a fuoco molti aspetti importanti, che condivido, relativi alla giustizia del suo sentire, del diritto alla felicità e della necessità di prendersi cura del suo bisogno attraverso un dialogo trasparente e esplicito con suo marito, anche magari facilitato da incontri con un professionista. Le vorrei chiedere come mai lei scrive qui, quale è la sua speranza raccontando la sua infelicità. Sta solo cercando da questo posto una conferma al suo sentire? Qualora la risposta fosse "non è giusto essere infelici", quali pensa potrebbero essere i suoi passi successivi? E' in grado di metterli in campo o sente bisogno di essere supportata? Prevede che il cambiamento passi solo attraverso di lei o immagina che è la coppia ad avere bisogno di evolvere? Le dico questo perchè ogni percorso di cambiamento parte da un'intenzione e spero per lei che possa focalizzarla a pieno. Un caro saluto
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
A priori le rispondo che non è giusto vivere infelici!
Ma lei sa quanto siano complesse le relazioni.
Perciò le propongo un colloquio conoscitivo online, per valutare insieme se può esserle utile un sostegno psicologico.
Buonasera, sono molto dispiaciuta di sentire tanta infelicità e insoddisfazione nelle sue parole. Immagino che la sua posizione non sia facile, da una parte ha un compagno che ama e per cui ha lasciato tutto, dall'altra però, lo stesso compagno sembra non capire la sua sofferenza e trovare un punto di contatto. Sicuramente , per quanto senta una forte mancanza dei suoi affetti, dei suoi luoghi, delle sue vecchie abitudini, non è facile decidere di abbandonare tutto e tornare alle sue origini. E' sicuramente una decisione importante e merita un'attenta valutazione e analisi. Ciò che mi sento di dirle è indubbiamente di provare a dedicarsi anche a qualche altro interesse o passione, per conoscere potenziali amiche con cui condividere il suo tempo e i suoi pensieri, frequentare luoghi adatti all'età di suoi figlio con qualche altra mamma... Ma credo anche che sarebbe opportuno capire se dietro a questa sua infelicità e insoddisfazione c'è sono la mancanza dei suoi affetti o se qualche altra cosa non la rende felice, non la rende soddisfatta, compresa...
Resto a disposizione per un supporto, qualora volesse. Cordiali saluti
Dott. Stefano Recchia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. Si percepisce bene dalle sue parole il forte disagio di questo momento e il malessere che prova con la lontananza dalla propria famiglia di origine e dal proprio ambiente. La voglia di avere legami sociali più autentici, un ambiente più naturale in cui vivere rappresentano sicuramente per lei una necessità importante. Lei a Modena ha un compagno ed un figlio che ama. Condivida con lui il suo disagio in modo franco e rispettoso cercando di provare a trovare una soluzione condivisa. La sua felicità è importante e ricercarla non è egoismo. Se lei è felice sarà felice anche la sua attuale famiglia che invece, in questo momento, immagino risenta negativamente del suo disagio emotivo. Verifichi insieme al suo compagno possibili soluzioni che possano aiutarla a recuperare la serenità perduta. A volte discuterne insieme senza pregiudizi apre le porte a soluzioni che si pensava non potessero esserci. Resto a disposizione per ulteriori ed eventuali chiarimenti. Grazie. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Dott.ssa Agne Rumi
Psicologo, Psicologo clinico
Dalmine
Mi dispiace molto per il malessere che stai vivendo. Sentirsi sola e disconnessa dal proprio ambiente, soprattutto lontano dalle radici familiari, può essere davvero difficile. È importante riconoscere che il tuo bisogno di legami e di un ambiente più adatto al tuo benessere non è sbagliato, ma legittimo. Tuttavia, il tuo compagno sembra avere timori o resistenze rispetto a un cambiamento così importante, ed è comprensibile che ciò crei tensioni.

Prova a comunicare il tuo disagio in un momento sereno, evitando il conflitto. Spiega come questa infelicità influisce su di te, sul vostro rapporto e sul vostro figlio, sottolineando il valore di avere una rete familiare di supporto. Potrebbe essere utile proporre un compromesso, come trascorrere periodi più lunghi in Trentino o valutare insieme alternative che soddisfino entrambi.

Se il dialogo non porta a una soluzione, potrebbe essere utile confrontarti con un professionista, sia individualmente per esplorare i tuoi bisogni, sia eventualmente insieme, per affrontare il tema con un mediatore. Meriti di vivere una vita più appagante, e trovare un equilibrio è possibile, anche con piccoli passi iniziali.
Dott.ssa Giovanna Celardo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Ciascuno di noi merita di essere felice, credo che il suo malessere vada accolto e ascoltato in uno spazio di supporto psicologico, non esiti a chiedere aiuto. Se ha bisogno di chiarimenti può scrivermi.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Mi dispiace molto sentire la sua difficoltà. Capisco che la distanza dai suoi cari e la solitudine a Modena la stiano facendo sentire infelice. È naturale voler un ambiente che soddisfi le proprie necessità emotive, e la sua passione per la fotografia è una risorsa positiva. Il confronto con il suo compagno è fondamentale: spiegargli quanto sia importante per lei il supporto sociale e un cambiamento di vita potrebbe aiutarlo a comprendere meglio la sua situazione. Se il trasferimento è davvero necessario per la sua felicità e quella di suo figlio, vale la pena di parlarne con lui in modo profondo. La comunicazione aperta è essenziale per trovare una soluzione condivisa.
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile Utente, buongiorno.
Dalle sue parole si coglie chiaramente la fatica che sta provando emotivamente.
Ognuno di noi ha la possibilità di ascoltarsi e cogliere ciò che il nostro io più interno ci dice, e lei ha riflettuto approfonditamente sul suo sentire, sulle dinamiche contestuali, familiari e lavorative e questo è un passaggio importante.
Tuttavia, come lei riferisce, la condivisione di questo suo desiderio con il suo compagno si sta rivelando complessa. Ecco perchè una comunicazione aperta e onesta con lui è centrale, quella è l'occasione in cui portare il suo pensiero, come si sente, e vanno condivise le sue necessità e il suo sentire più profondo.
La volontà, il desiderio di essere felici è un bisogno importante e, se le difficoltà di trovare un punto di incontro sono manifeste, potrebbe esserle di supporto approfondire la questione e aprirsi uno spazio dedicato per comprendere quali siano le radici più profonde di tale sua necessità. Nel suo paese di nascita si sente accolta, ben voluta, ha la sua rete familiare e amicale accanto, ma ci sono molte persone che si trasferiscono e non esprimono il desiderio di tornare al proprio luogo di origine se non sporadicamente, pur sentendosi bene e a proprio agio li dove sono ora. Rifletta approfonditamente su questi punti e mi contatti se vuole aprirsi uno spazio di riflessione su questo.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Letizia Turchetto
Dott.ssa Shana Baratto
Psicologo, Psicologo clinico
Levico Terme
Buonasera gentile utente,
grazie per la sua condivisione. Mi arriva un vissuto di solitudine ed anche una fatica nel poterla far arrivare al suo compagno. Mi arriva anche la nostalgia per i suoi genitori, le sue sorelle ed i suoi nipoti, oltre che per la natura (le scrivo dal Trentino, quindi posso capire).
Buttarsi a capofitto nel lavoro può essere un adattamento funzionale per un certo periodo, ma a lungo andare potrebbe anche farle sentire gli interessi. Oltretutto quello che è accaduto a vostro figlio due anni fa, può aver sollecitato in voi ulteriori preoccupazioni rispetto ad il suo stato di saluto, comportando anche una ulteriore fatica.
Mi viene da porle una domanda: cosa rappresenterebbe per lei tornare a vivere qui in Trentino? E cosa significherebbe per lei potersi riavvicinare alla sua famiglia, in questo momento di grande fatica?
Penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere i suoi vissuti, i suoi bisogni ed i significati che hanno per lei. Magari, in un successivo momento, se la situazione non trovasse delle risposte più funzionali, potrebbe essere utile affrontare questa fatica, all'interno di un percorso di coppia.
Rimango a disposizione, anche online.
Cordialmente,
dott.ssa Baratto
Psicologa clinica - Psicodiagnosta - Psicoterapeuta della Gestalt in formazione

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