Buone festività, mi chiamo Flavia, ho 42 anni dalla provincia di Brescia. Sono etero, ho avuto rela

24 risposte
Buone festività, mi chiamo Flavia, ho 42 anni dalla provincia di Brescia.
Sono etero, ho avuto relazioni con tre uomini, tutte di lunga durata. Ho un amico gay, ammetto che mi piace soprattutto per la persona che è, lui lo sa benissimo che lo ammiro, lo porto sul palmo della mano e fosse stato etero mi sarei fatta avanti senza scrupoli. Capitolo principe, nonostante sia gay vedo che anche lui è come affezionato molto a me, ci cerchiamo spesso. Se a volte per raffreddarmi cerco di staccarmi per qualche giorno, lui lo capta e mi cerca un po' più subdolamente, mi stuzzica con qualche frase, tirandomi per il maglione per rivolgermi parola, mi tasta il piede per farmi riagganciare a lui e cose simili. Qualche strano campanello mi è capitato quando mentre si parlava di altro mi ha chiesto se avrei preferito lui o una vincita di 10mila euro. Gli risposi seccata che pure lui però si faceva domande strane per essere gay! Oppure se gli lascio un bigliettino sciocco se lo conserva per anni, non butta mai niente di mio e quando gliel'ho fatto notare mi ha detto che ci tiene molto, boh io non lo trovo proprio un comportamento di amicizia. Detto ciò, capitolo due, se si avvicina una ragazza e lo bacia sulla guancia non provo nulla, nel senso che non sono gelosa perché sono soddisfatta e consapevole del nostro rapporto e del suo affetto per me anche se non lo ha mai esplicitato. Però sto provando gelosia quando vedo che una ragazza appena entrata nel gruppo, di cui mi hanno riferito che mi scredita alle spalle (e lui lo sa) come se avesse qualcosa nei miei confronti e che quando capta le mie amicizie cerca di inserirsi per interferire e portarseli dalla sua parte (la sensazione mi è stata riferita dai diretti interessati, una dei quali la tiene a distanza per questo motivo, cosa che avrei gradito anche in questo caso) sta pian piano infiltrandosi anche in questo rapporto con l'amico gay e noto che lui è divertito con lei, c'è feeling. Io non intendo dire a lui come comportarsi, né sono invidiosa nel vederlo sorridere, faccio però fatica a ingoiare il fatto che si renda disponibile a fare comunella con chi mi denigra perché se io tengo a lui e qualcuno venisse a screditarlo, fino a un certo punto lo farei entrare nella mia vita, quindi lascio fare e poi tiro le somme col rischio di dirigermi verso altri lidi anche se mi spiacerebbe perché è evidente che ci vogliamo bene e non so onestamente fino a che punto per lui sia solo amicizia. Vorrei spezzare questa gelosia nei loro confronti, anche perché poi me ne distacco a modo mio e lui dopo un paio di giorni inizia a "strattonarmi" per ripristinare il rapporto. Le persone ingorde non mi sono mai piaciute, io sto bene con lui e non ho bisogno di altro e seppure qualche ragazzo mi cerca in amicizia sa che deve rispettare la nostra.
Dott.ssa Serena Vitale
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Pescara
Ciao Flavia, grazie per aver condiviso con tanta sincerità una parte così intima e profonda della tua vita. Il tuo messaggio racconta una relazione complessa, intensa e carica di significati affettivi importanti, e credo che tu abbia già fatto un lavoro notevole nel riconoscere e nel descrivere le emozioni che provi. Posso immaginare quanto possa essere coinvolgente e, a volte, anche faticoso.

Vorrei partire da una riflessione: i legami più significativi non sempre rientrano in categorie nette come “amicizia” o “amore”. A volte, quando una relazione è tanto profonda, affettuosa, esclusiva per certi versi, può generare confusione su quali siano i limiti, i ruoli e persino i sentimenti in gioco. E in questo, non sei sola: è una dinamica comune e molto umana.

Tu dici chiaramente di sapere che lui è gay, eppure non neghi che se non lo fosse, ti saresti fatta avanti. Questo desiderio non è un errore, né un problema da “correggere”. È solo una parte del tuo sentire, che si scontra però con la realtà oggettiva: lui non è disponibile sul piano romantico-sentimentale in senso eterosessuale. Questo genera una tensione interna tra accettazione e desiderio. E non c’è nulla di sbagliato in questo.

Ora, rispetto alla gelosia verso questa nuova ragazza: non suona come una gelosia “romantica” in senso stretto, ma più come un senso di minaccia nei confronti di un rapporto che per te è unico e quasi sacro, qualcosa che forse ti dà stabilità, riconoscimento e anche un tipo di “esclusività affettiva” che ti fa sentire scelta, importante, vista. Quando entra in gioco una persona che ha un atteggiamento ambiguo nei tuoi confronti, e vedi il tuo amico non solo non prendere le distanze ma addirittura divertirsi con lei, è naturale che tu possa sentirti tradita. Soprattutto perché, come dici, se i ruoli fossero invertiti, tu avresti agito diversamente.

Questa differenza nei comportamenti e nella sensibilità relazionale ti porta a farti domande su quanto lui stia davvero capendo ciò che rappresenti per lui… e quanto tu ti stia dando, forse, più di quanto ricevi indietro.

Alcune domande che potresti porti, con delicatezza e senza giudizio, potrebbero essere:
• Che cosa cerco davvero in questo rapporto? Qual è il bisogno profondo che viene soddisfatto?
• Quali confini emotivi mi servirebbe mettere per proteggermi, pur mantenendo il legame?
• Quali emozioni mi spingono a tollerare dinamiche che mi fanno soffrire?
• Se potessi liberamente scegliere, senza paura di perdere nulla, che tipo di relazione vorrei con lui?

E infine: la tua gelosia non è un problema da “spezzare” come fosse un oggetto da rompere. Piuttosto, prova a vederla come un segnale di qualcosa di prezioso per te che senti minacciato. La domanda potrebbe non essere “Come faccio a non essere gelosa?”, ma “Che cosa sta cercando di proteggere questa gelosia?”. Spesso dietro alla gelosia si nasconde un bisogno di sicurezza, riconoscimento e reciprocità.

Se vuoi, possiamo lavorarci insieme, passo passo. Puoi raccontarmi di più sul vostro rapporto, su come ti fa sentire, su cosa vorresti cambiasse. Ti va?

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Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara Flavia,
quello che hai descritto ha le caratteristiche di una relazione significativa e a tratti ambivalente, che suscita emozioni forti come gelosia, attaccamento, senso di esclusione e bisogno di esclusività.
Potresti scegliere un momento neutro per dirgli: “Mi accorgo che tra noi c’è un legame molto speciale, e io ci tengo tanto. Proprio per questo a volte faccio fatica a capire dove finisce l’amicizia e dove inizia qualcosa che, anche senza essere romantico, è diverso da tutto il resto. Tu come lo vivi questo nostro rapporto?”
Questo tipo di conversazione non cerca conferme affettive, ma sposta l’attenzione sul tipo di legame, sul valore reciproco e sul rispetto.
Una domanda che risulta utile porre a te stessa è: “In questo rapporto, mi sento vista, riconosciuta e valorizzata per quello che sono… o solo per quello che rappresento per lui?” In altre parole, sei scelta ogni giorno, oppure sei diventata un punto fermo "scontato"?
Potrebbe, inoltre, essere utile stabilire un ritmo di relazione che non dipenda solo da lui che “ti strattona” per riavvicinarti, ma che sia scelto anche da te, in base a ciò che ti fa stare bene. Questo è un modo per non sentirti ingabbiata in un ruolo che ti limita.

Con la speranza di averti dato degli spunti di riflessione, rimango a disposizione.

Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera Flavia,

Le sue parole raccontano un legame che va oltre le definizioni abituali… così profondo da far nascere domande che sembrano più intime dell’amicizia, ma meno chiare dell’amore. Mi chiedo: che posto ha davvero lei, dentro questa relazione? E quanto di quel “non detto” che la lega a lui, ha a che fare con ciò che sente di meritarsi?
Forse non è la gelosia il problema? Mi tengo disponibile per esplorarlo insieme.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara Flavia, grazie per aver condiviso la tua storia con tanta autenticità. Quello che descrivi è un legame profondo, affettuoso, sicuramente speciale e intenso. La tua relazione con questo amico sembra andare oltre la definizione tradizionale di amicizia, almeno per come viene vissuta da te, e forse — anche inconsciamente — da lui.

È naturale provare confusione, specialmente quando i sentimenti sono così complessi: da un lato c'è una forte intimità, dall'altro la consapevolezza che la sua omosessualità pone un confine oggettivo. Eppure, i suoi comportamenti — come conservare i tuoi biglietti, cercarti quando ti allontani, giocare con battute affettive — alimentano un'area grigia in cui è facile sentirsi coinvolti emotivamente in modo più profondo.

La gelosia che provi nei confronti della nuova ragazza, in questo contesto, non è un segno di “possessività malata”, ma una spia emotiva che ti sta comunicando quanto sia importante per te questo rapporto e quanto desideri che venga rispettato e tutelato. È anche comprensibile che tu ti senta ferita nel vedere il tuo amico "allearsi" o mostrare apertura verso chi ti ha mancato di rispetto. Questo tocca il tema della lealtà e della protezione nei legami affettivi — un aspetto fondamentale quando si tratta di relazioni significative.

Detto questo, ti trovi probabilmente in una posizione emotivamente faticosa: da una parte il forte affetto e la connessione, dall'altra la frustrazione di non riuscire a "collocare" questo rapporto con chiarezza. Quando un legame non ha confini definiti, rischia di generare confusione, attese non dichiarate e sofferenza.

Per spezzare la gelosia e ritrovare serenità, potrebbe essere utile approfondire in uno spazio sicuro e non giudicante le emozioni che stai vivendo, il tuo bisogno di protezione, il senso di lealtà che senti e il significato che questo legame ha per te. A volte, portare luce su questi aspetti può aiutare a riformulare i propri bisogni e a definire con maggiore consapevolezza il proprio posto nei rapporti che viviamo.

Per tutto questo, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista, per aiutarti a dare voce e direzione a ciò che provi, e per supportarti nel trovare un equilibrio che ti faccia stare bene davvero, con autenticità e rispetto per te stessa.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Buongiorno Flavia, il tuo legame con questo amico è affettivamente profondo e ambivalente. La tua gelosia non nasce da insicurezza, ma dal bisogno di sentirti tutelata in un rapporto che per te ha un grande valore. Lui, pur essendo gay, manifesta segnali di attaccamento non del tutto compatibili con una semplice amicizia, creando confusione emotiva. La ragazza che si è inserita nel vostro rapporto rappresenta simbolicamente una minaccia a questo spazio intimo che vivi come speciale ed esclusivo. Ti suggerisco di esplorare apertamente con lui i confini e i bisogni reciproci, per proteggere il tuo equilibrio emotivo e orientare le tue energie in relazioni che ti diano chiarezza, rispetto e reciprocità. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e richieste. Auguro buona serata.




Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buonasera, la invito a parlare con il suo amico del suo disagio e malessere e dei sentimenti che nutre in modo da permettere a lui di darle le spiegazioni a comportamenti a cui lei è rimasta male. Molte volte si rimane sulle proprie idee e si rovinano i rapporti solo per semplici malintesi e incomprensioni, quindi, se lei tiene al rapporto con questa persona le consiglio di parlarci così da capire l'altro punto di vista e poi potrà valutare che strada prendere.
Essere chiari in tutto le permetterà anche di capire cosa siete l'uno per l'altro, altrimenti il vostro rapporto avrà un "non detto" che creerà malintesi e illusioni.
Faccia chiarezza per il suo bene e per permettersi di essere serena e autentica.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott. Marco D'Auria
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Siracusa
Grazie per aver condiviso in modo così sincero e articolato la tua esperienza. Le dinamiche che descrivi mostrano quanto tu sia una persona attenta, affettuosa e capace di vivere relazioni profonde. La tua amicizia con questo amico gay appare ricca di complicità, affetto e continui segnali, che però sembrano generare in te anche un certo smarrimento emotivo. È comprensibile sentirsi confusi quando un rapporto amicale si arricchisce di gesti, attenzioni e comportamenti che vanno oltre i consueti confini dell’amicizia tradizionale. Il legame che descrivi è sicuramente speciale, ma proprio per questo può creare sentimenti ambivalenti: gioia per l’affetto reciproco, ma anche gelosia, aspettative, e talvolta un senso di insicurezza quando intervengono terze persone che percepisci come "minaccia" a questa connessione così intima. Il fatto che tu non provi gelosia verso tutte le persone attorno a lui, ma reagisca in modo diverso verso una figura che senti ostile, è perfettamente umano. Il bisogno di proteggere ciò che per noi è prezioso nasce quando percepiamo che potrebbe non essere più riconosciuto o difeso nel modo che ci aspettiamo. Hai anche espresso chiaramente il desiderio di non voler "controllare" l’altro, ma al tempo stesso di volerti tutelare emotivamente. Questo equilibrio tra rispetto per l’altro e cura per sé è delicato da mantenere, soprattutto quando le emozioni diventano complesse. E il fatto che tu stia cercando di capire come gestire questa gelosia mostra la tua consapevolezza e la tua volontà di crescere interiormente. Naturalmente, tutto questo merita spazio, ascolto e uno sguardo professionale che ti accompagni nel dare un nome più chiaro a quello che provi, a ciò che desideri, e alle scelte che potrebbero aiutarti a stare meglio nel tuo presente emotivo. Se senti che potremmo approfondirlo insieme, sarò felice di accoglierti in un percorso di supporto che ti aiuti a fare chiarezza e, soprattutto, a prenderti cura di te in modo autentico e rispettoso dei tuoi bisogni.
Resto a disposizione se vorrai fare questo passo.
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Salve Flavia, quello che lei racconta non é altro che la vita, con le sue contraddizioni e misteri.
Un caro saluto
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno Flavia, la ringrazio per aver condiviso con sincerità e profondità la sua esperienza. Le sue parole rivelano una grande sensibilità e una notevole capacità di introspezione. Quella che sta vivendo è una situazione complessa, che tocca più dimensioni: l’amicizia, l’affetto profondo, la gelosia, il bisogno di riconoscimento e il timore di perdere qualcosa di prezioso. È comprensibile che si senta confusa e che provi emozioni ambivalenti. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, possiamo provare a osservare ciò che sta accadendo esplorando i pensieri e le emozioni che si attivano in risposta ai comportamenti dell’amico e di questa nuova presenza femminile nel vostro gruppo. In modo particolare, la gelosia che sta emergendo non è necessariamente un segnale di possesso o di dipendenza, ma potrebbe essere letta come il riflesso di un bisogno di sicurezza e conferma rispetto a un legame che per lei è fondamentale. Il fatto che lui sia una persona speciale per lei, una figura con cui ha costruito una relazione ricca di complicità e fiducia, rende naturale temere che qualcosa possa incrinare quel legame. Un punto chiave su cui riflettere è proprio la natura di questa relazione. L’amicizia, quando è autentica e profonda, può sfociare in una forma di attaccamento affettivo che, anche in assenza di una componente romantica o sessuale, risulta altrettanto significativa e coinvolgente. A volte, quando le frontiere tra amicizia e affetto si fanno più sfumate, è normale che sorgano aspettative implicite, desideri di esclusività o difficoltà a gestire il coinvolgimento dell’altro con terzi, soprattutto se queste terze persone vengono percepite come minacciose o ambigue. È interessante come lei colga delle contraddizioni nel comportamento del suo amico: da un lato mantiene un atteggiamento giocoso, provocatorio, quasi a testare la vostra connessione; dall’altro si lascia coinvolgere da altre relazioni senza un’apparente coerenza con il rispetto che lei si aspetta, soprattutto nei confronti di chi la scredita. Tutto questo può attivare pensieri come “non mi sta proteggendo” oppure “non dà il giusto valore a ciò che abbiamo”, che alimentano la sua sofferenza e possono portare al distacco emotivo, come meccanismo di difesa per evitare di sentirsi ulteriormente ferita. È importante ricordare che i nostri pensieri, per quanto intensi, non sono sempre fatti. A volte possiamo attribuire intenzioni agli altri basandoci su interpretazioni personali, che nascono da bisogni profondi e vulnerabilità emotive. Non è sbagliato provare ciò che prova, ma può essere utile esplorare se alcuni pensieri automatici stiano alimentando reazioni sproporzionate o ostacolando una comunicazione autentica con il suo amico. Un altro elemento significativo riguarda la dinamica con questa ragazza: il fatto che venga percepita come una minaccia e, al contempo, come una persona che non ha mostrato rispetto nei suoi confronti, rende ancora più difficile accettare il coinvolgimento del suo amico con lei. In questi casi, può essere utile concentrarsi su ciò che è sotto il suo controllo, ovvero la possibilità di esprimere i propri sentimenti e bisogni in modo assertivo, senza accusare, ma condividendo il proprio vissuto. A volte, una comunicazione aperta e sincera può chiarire equivoci, restituire all’altro la consapevolezza del nostro mondo interno, e rinforzare un legame che, se autentico, sa adattarsi anche a nuove sfide. Infine, può essere utile lavorare su alcune convinzioni che potrebbero mantenere la sofferenza, come l’idea che il valore della vostra relazione sia messo in discussione dal semplice fatto che il suo amico abbia piacere a relazionarsi con altri. L’obiettivo, da un punto di vista terapeutico, sarebbe imparare a tollerare queste ambivalenze senza mettere in discussione se stessi o il legame, e a costruire una sicurezza interna che non dipenda esclusivamente dalle conferme dell’altro. Ciò che sta vivendo richiede tempo, pazienza e, soprattutto, gentilezza verso di sé. Le relazioni importanti ci mettono spesso a confronto con le nostre fragilità, ma sono anche occasioni preziose per crescere, capire meglio chi siamo e cosa desideriamo, e imparare a prenderci cura dei nostri confini emotivi in modo sano. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile Flavia, comprendo profondamente la complessità emotiva e le dinamiche relazionali che ha condiviso. Il fatto che abbia scelto di condividere questa dinamica su un portale è un segnale significativo della sua importanza. Non è un caso che abbia sentito il bisogno di esprimerla e di cercare un punto di vista esterno. È evidente quanto tenga a questa amicizia e quanto le stiano a cuore le dinamiche che la riguardano. Da un punto di vista professionale, posso dirle che le sue reazioni e i suoi interrogativi sono assolutamente comprensibili di fronte alle situazioni descritte. Il suo sentire, la sua confusione e il suo disagio sono segnali importanti che meritano attenzione e ascolto. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Brescia
Dott.ssa Greta Tuci
Psicologo, Neuropsicologo, Terapeuta
Brescia
Buonasera,
Ho letto attentamente il suo messaggio.
Il mio consiglio per lei è di parlare apertamente con il suo amico sia per il tuo disagio sia per il suo sentimento verso di lui.
Dott. Nicolò Paluzzi Monti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Firenze
Grazie Flavia per la tua condivisione sincera e profonda.

La domanda che potresti iniziare a porti non è “cosa prova lui?”, ma “cosa cerco io, davvero, in questo legame?”. Il rischio, in situazioni così intense e ambigue, è di restare affettivamente sospesi, in un’area grigia dove l’intimità emozionale è altissima ma la direzione relazionale è confusa.

Sentire gelosia, attaccamento, aspettative — anche non dichiarate — non è strano, è umano. Ma è proprio da questi segnali che nasce l’opportunità di crescere:
Sto coltivando un legame che mi nutre o che mi tiene ferma?
Quanto sto costruendo relazioni in cui il mio valore è riconosciuto chiaramente?

La maturità affettiva passa dal riconoscere ciò che si prova, senza vergogna, e poi scegliere se restare o ridefinire i confini, non per punire l’altro, ma per rispettare se stessi.

Questa è una bellissima occasione per comprendere meglio cosa desideri davvero da una relazione, da te, e dal tuo futuro emotivo.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
credo che provare qualcosa per qualcuno senza essere ricambiati alla lunga possa divenire fonte di malessere. A lei piace questo ragazzo, nonostante il suo orientamento sessuale. È importante importante approfondire tale aspetto, ed esplorare l' attaccamento così forte ad una persona dalla quale non puo ricevere quanto meriterebbe. Nel caso puo approfondire tale discorso all' interno di uno spazio di ascolto più ampio.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Ilaria Bresolin
Psicologo, Neuropsicologo
Breda di Piave
Gentile utente, leggo che per alcuni versi lei si trova in confusione rispetto a questa situazione.
Spesso l'amicizia può legare due persone in modo molto profondo, tanto che, soprattutto se non si è abituati a tali modalità, la si potrebbe confondere con un rapporto un po' più intimo. Non esistono dei limiti rispetto al legame di amicizia che deve unire due persone, penso piuttosto che l'elemento fondamentale sia il comune accordo tra le persone che partecipano a tale legame. Se lei sta percependo delle difficoltà o dei cambiamenti nella vostra relazione potrebbe essere una soluzione quella di affrontare il suo amico e parlargliene, riferendogli anche del fastidio che lei prova nel sentire che lui, dando confidenza alla persona che la scredita alle spalle, non la sta rispettando. Da quello che scrive lui tiene a lei e non credo possano esserci ragioni per pensare che si mostri chiuso a questo possibile chiarimento.
Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Gent.ma Flavia,
grazie per aver condiviso questo suo momento non facile sul piano emotivo. Si evince dalle sue parole che lei vorrebbe sentirsi meno gelosa delle attenzioni che altre persone hanno verso il suo amico. Ma forse deve semplicemente lasciare che questa gelosia rimanga lì dov'è e cambiare, invece, la sua reazione di disagio o di malessere rispetto a essa.
Cerco di spiegarle meglio. La gelosia che prova quando qualcuno o qualcuna invade il rapporto con il suo amico è un segnale ricco di informazioni: le sta dicendo che quel legame è importante per lei, che con lui condivide molte cose e che le restituisce emozioni intense e positive; la gelosia le dice anche di doversi attivare per fare in modo che questo rapporto duri nel tempo e non venga minacciato da eventi esterni. Quindi, invece di lottare contro questa gelosia, potrebbe provare a trarne il giusto vantaggio e finire con ringraziare il fatto che essa ci sia, come una testimonianza che lei ci tiene a questa amicizia e vuole conservarla.
Questo sentimento, però, non ha nulla a che fare con il comportamento o il pensiero delle altre persone, compreso il suo amico! La gelosia che prova è una questione mentale tutta sua ed è solo lei può gestirla al meglio. Non può farle pensare di condizionare la libertà con cui gli altri si esprimono a parole o nei gesti. Può osservare che certi comportamenti o certe persone nello specifico le procurano fastidio o rabbia, o altri sentimenti avversivi, ma deve accettare il fatto che ognuno è fatto a suo modo e che non può interferire con certe dinamiche esterne alla sua volontà.
Sarebbe di aiuto condividere questi pensieri e queste emozioni con il suo amico. Sono convinto che saprà ascoltarla e magari confortarla sui suoi reciproci sentimenti. Pensi anche che un rapporto non può essere mai esclusivo, ogni persona ha bisogno di vivere molteplici relazioni significative nell'arco della sua vita, senza che ciò sminuisca il valore degli affetti più importanti.
Se posso, le consiglierei di valutare la possibilità di imparare a gestire meglio le sue emozioni e diventare più flessibile verso sé stessa e verso le persone che la circondano. Un supporto psicologico mirato alla crescita personale e alla gestione emotiva le potrebbe far far un passo importante verso una maggiore consapevolezza della sua mente e verso un maggiore benessere psicologico.
Se lo desidera posso darle maggiori informazioni a riguardo, anche tramite consulenza online.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Dott. Marco Luca Albertoni
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno Flavia e grazie per essersi confidata esponendo i suoi sentimenti e alcune sue debolezze.
La dinamica del rapporto da lei esposto potrebbe sembrare una semplice dinamica di gelosia anche se all'interno di una relazione "impossibile".
Mi piacerebbe sapere se lei ed il suo amico vi siete mai confrontati apertamente sui sentimenti che vi legano perché dalle sue parole sembrerebbe che entrambi vi limitiate ad interpretare i comportamenti dell'altro senza andare oltre.
Se non lo avete mai fatto, cosa c'è che vi blocca nell'affrontare direttamente l'argomento?
Cara Flavia, mi rendo conto di avere fatto più domande che dato risposte, ma il suo racconto non fornisce elementi tali per poter esprimere una indicazione e pertanto la invito ad indagare ulteriormente la sua "relazione" magari facendosi aiutare da un professionista.
A disposizione
Dott. Marco Albertoni
Dott.ssa Roberta Fidone
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve, io penso che se la vostra amicizia è molto intima, sarebbe il caso di fare emergere queste sensazioni e non lasciarle tacere. Cioè se davvero tiene al rapporto con questa persona, è sempre meglio trovare il modo di esprimere chiaramente ciò che si pensa o si prova, lasciare certe cose in sospeso non è mai sano.
Detto ciò, se vuole approfondire il discorso, mi contatti pure.
Buone Festività
Dott.ssa Roberta Fidone
Dott.ssa Lucia Taddei
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Perché scambia l'amicizia con l'amore?
Dott. Marco Romani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Che belle sensazioni ho avuto leggendo la sua domanda. Freschezza, sincerità e amore adolescenziale. Farsi troppe domande in questi casi impedisce di vivere appieno il “qui ed ora”. Gli amori non devono essere per forza sessualizzati ma esistono. La sua mail mi ha suscitato tantissime domande più che risposte. Invidio il suo essere una adolescente di 42 anni. Mi contatti pure. Buona serata
Cara Flavia,
grazie di cuore per aver condiviso con così tanta profondità e sincerità quello che stai vivendo. Il tuo racconto è pieno di sfumature emotive importanti, e si percepisce chiaramente quanto questo legame per te sia **speciale, intenso e anche fonte di confusione**.
Quello che provi è umano e comprensibile: sei dentro a un legame affettivo che, pur non essendo una relazione amorosa in senso classico, ha i contorni, la forza e le dinamiche di una connessione molto profonda. E spesso, quando c'è questo tipo di rapporto, i confini tra amicizia, amore platonico e bisogno di esclusività possono diventare molto sottili.
Cosa stai vivendo?
Hai costruito con lui **un’intimità emotiva molto forte**, fatta di cura reciproca, attenzioni e una certa complicità “non detta”. Lui è consapevole del tuo affetto, tu della sua presenza costante, dei suoi segnali (anche fisici, affettuosi), dei suoi gesti che sembrano custodirti. È normale che tutto questo ti abbia portata a un punto in cui senti un senso di “appartenenza reciproca”.
Tuttavia, quello che ti crea sofferenza (e un senso di gelosia) non è tanto il fatto che lui si avvicini ad altre persone, ma **il fatto che si avvicini a chi ti manca di rispetto**. Ed è questo il cuore del dolore che stai vivendo.
È solo amicizia?
Forse una domanda più utile potrebbe essere: *che tipo di legame è questo, per me?*
E ancora: *cosa mi fa restare e cosa, invece, mi ferisce?*
Non è detto che lui ti stia “illudendo” in modo consapevole. Potrebbe semplicemente **aver trovato in te una persona con cui si sente profondamente accettato**, al punto da lasciarsi andare a confidenze, attenzioni, complicità. Ma allo stesso tempo, se non c'è chiarezza da parte sua – e magari un confronto autentico sui confini del vostro legame – è comprensibile che tu ti senta sospesa tra **vicinanza e vulnerabilità**.
Un consiglio da psicologa
Ti invito a lavorare su due direzioni:
1. **Dare un nome ai tuoi bisogni**
Chiediti: *Di cosa ho bisogno in questa relazione? Più chiarezza? Più rispetto da parte sua verso ciò che sento? Più protezione emotiva?*
Mettere a fuoco cosa desideri davvero ti aiuterà anche a **ridurre quella gelosia** che oggi ti appesantisce, perché la gelosia spesso nasce dalla mancanza di chiarezza e sicurezza.
2. **Impara a “difendere” i tuoi confini in modo sano**
Hai tutto il diritto di aspettarti che chi ti vuole bene non spalanchi le porte a chi ti scredita. Non è questione di "controllare" i suoi comportamenti, ma di **far valere il tuo valore**.
Potresti dirgli qualcosa come:
> _“Sai, ci tengo molto al nostro rapporto, e proprio perché è speciale per me, mi fa soffrire vedere che ti avvicini a chi so che ha parlato male di me. Non voglio dirti cosa fare, ma mi piacerebbe che ci fosse lo stesso rispetto che io riserverei a te.”_
In questo modo, non imponi, **ma affermi con dignità il tuo sentimento**.
E infine…
Non sforzarti di spezzare la gelosia come se fosse un errore. Piuttosto, prova ad ascoltarla: **sta solo cercando di dirti qualcosa su ciò che conta davvero per te**. Forse questa è l’occasione per ridefinire il vostro rapporto con più consapevolezza, oppure – se capisci che non è più nutriente – di orientarti verso relazioni in cui ti senti pienamente vista, rispettata e protetta.
Con affetto e rispetto,
**una psicologa che ti incoraggia a prenderti il centro della scena della tua vita**
Se vuoi, possiamo continuare a esplorare insieme cosa potresti dire a lui, o come gestire le emozioni complesse che stai vivendo.
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buonasera Flavia, grazie per questa apertura e dettagli nel racconto. Comprendo la confusione in quello che racconti e forse tenterei un approccio più diretto con lui aprendomi completamente. Si è adulti e penso possa essere un discorso costruttivo, d'altra parte non è mai facile affrontare certi argomenti e trovare le parole giuste.
Nel caso fosse necessario faccio anche delle simulazioni di conversazioni in cui provare diversi modi di conversare e arrivare al nocciolo della questione. A parte questa parentesi rifletterei se sei disposta a perderlo, oppure come in tutte le relazioni (anche non amorose) ci sono e saranno sempre dei compromessi da mettere in conto.
Se ha bisogno rimango comunque a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Flavia, comprendo la complessità dei suoi sentimenti e le dinamiche intricate che si sono sviluppate in questa relazione di amicizia così speciale. È evidente il profondo affetto e l'ammirazione che nutre per questo suo amico, un legame che, come lei stessa riconosce, trascende i confini di una semplice amicizia.
Il comportamento del suo amico gay, con le sue attenzioni particolari, le sue "stuzzicatine" e la conservazione dei suoi piccoli gesti, suggerisce un legame emotivo intenso e una ricerca di vicinanza che va oltre la consueta dinamica amicale. La sua domanda sul preferire lui o una somma di denaro, pur potendo apparire bizzarra, potrebbe celare un desiderio di sondare il valore che lei attribuisce al loro rapporto, forse in un confronto implicito con altri potenziali interessi.
La sua assenza di gelosia di fronte alle interazioni affettive del suo amico con altre donne è un segno di maturità emotiva e di una solida consapevolezza del posto che lei occupa nel suo cuore, un affetto che percepisce come unico e distinto da dinamiche romantiche.
La sua attuale gelosia nei confronti della nuova ragazza che si sta inserendo nel gruppo, e in particolare nel rapporto con il suo amico, è comprensibile. Non si tratta di invidia per la loro potenziale interazione affettiva, ma piuttosto di un disagio profondo nel vedere il suo amico aprirsi a una persona che lei percepisce come ostile e denigratoria nei suoi confronti. La sua reazione non è tanto legata a un desiderio di esclusività romantica, quanto a un bisogno di coerenza e di lealtà affettiva.
Il fatto che il suo amico sembri divertito e complice con questa persona, nonostante sia a conoscenza delle sue azioni screditanti nei suoi confronti, le genera un senso di disorientamento e di potenziale tradimento della vostra speciale intesa. La sua difficoltà a "ingoiare" questa dinamica è radicata in un principio di rispetto e di sostegno reciproco che lei considera fondamentale in un legame affettivo significativo. Se qualcuno avesse denigrato il suo amico, lei stessa avrebbe eretto un confine protettivo.
La sua scelta di osservare e "tirare le somme" è una strategia ponderata, ma comporta un rischio di allontanamento che le causerebbe dispiacere, data l'evidente affetto reciproco. La sua riflessione sulla natura di questa amicizia, e sul punto in cui per lui potrebbe non essere solo tale, è legittima e merita una sua attenta considerazione.
Per spezzare questa gelosia, che deriva non da un desiderio possessivo ma da una ferita nel suo senso di protezione e lealtà, potrebbe essere utile esplorare più a fondo le sue emozioni e i suoi bisogni all'interno di questa relazione. Un dialogo aperto e sincero con il suo amico, in un momento di calma e di reciproca disponibilità all'ascolto, potrebbe aiutarlo a comprendere la sua prospettiva e il suo disagio di fronte a questa dinamica specifica. Non si tratterebbe di dirgli come comportarsi, ma di condividere i suoi sentimenti e di esprimere il suo bisogno di sentirsi rispettata e tutelata anche nelle sue frequentazioni.
Parallelamente, riflettere sulle sue aspettative all'interno di questa amicizia unica potrebbe aiutarla a chiarire cosa è per lei imprescindibile e quali confini è necessario stabilire per preservare il suo benessere emotivo. La sua consapevolezza del valore di questo legame è preziosa, e trovare un modo per comunicare i suoi bisogni in modo assertivo potrebbe rafforzare ulteriormente la vostra intesa, definendo confini che rispettino la sensibilità di entrambi.
Dott.ssa Eleonora Errante
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
San matteo della Decima
Buonasera,
probabilmente le farebbe bene in questo momento lavorare su di sé, sulla sua gelosia e sulla sua modalità di relazionarsi (che impariamo in famiglia).
Questa gelosia potrebbe nascondere una sua insicurezza?
A disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elisabetta Di Maso
Psicologo, Psicologo clinico
Bitonto
Buonasera, chiaramente qui non si parla di un semplice rapporto di amicizia, altrimenti non ci sarebbe gelosia da parte di entrambi o un tentativo di ripristinale la posizione di dominio appena lei si allontana. Dovrebbe essere chiara con il suo amico e esprimere quello che palesemente prova e chiarirvi per definire il vostro rapporto, oppure può semplicemente chiedersi se questa situazione le va bene così.

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