Buonasera, un ex collega di lavoro a cui sono affezionata, con cui c’è stima e affetto reciproco, vi

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Buonasera, un ex collega di lavoro a cui sono affezionata, con cui c’è stima e affetto reciproco, vive da diversi mesi all’estero. Abbiamo fatto l’errore di scendere ad un piano d’intimità sul lavoro ma il problema vero nel successivo relazionarsi e dialogare è stata la mia insistenza, lo scrivergli troppo non riuscendo a trovare altra forma di dialogo anche se ci vedevamo ogni giorno ma “tutto questo non riguardava il suo lavoro”. È una persona riservata che non ha social, fidanzata da tredici anni ci siamo, di cui conservo un bel ricordo ma che non ho mai voluto insediare cercando altro che non fosse possibile per L sua vita e l’episodio di intimità è poi rimasto confinato tra noi come anche delle confidenze molto intime che mi fece. Ultimamente mi ha detto che è a Nord della Svizzera, che sta cercando di cambiare vita e lavoro che è stato in psicanalisi per 19 anni dove ha trasformato il dolore e sofferenza in coscienza e per questo non sente il bisogno ne il desiderio di condividere le cose. mi disse anche a voce sul lavoro che se ci fossimo conosciuti in un periodo della vita in cui stava malissimo forse sarei stata la persona giusta, ma poi chissà - Gli manca il mare e vorrebbe morire davanti al mare. Mi ha scritto questo pezzo di vita sua dicendo fattelo bastare per un po’, che non ama essere raggiungibile come persona, di accettarlo. Quando ci conoscemmo mi disse so che sei discreta, ha condiviso un pezzo della sua vita con me, sa che poso far tesoro della sua persona, ma cosa lo spaventa? mi ha detto di non scrivergli tutti i giorni e sto rispettando la sua richiesta da qualche settimana, noto che mentre prima non mi chiedeva nulla ed era infastidito dal mio scrivere ora che sono meno insistente mi ha chiesto del lavoro, procede la stagione? Rispondo raccontando qualcosa ma lui si limita a dire tutto bene… come posso far sì che torni sui suoi passi e riavere un dialogo di scherzoso e rilassato verso di me? Non ho mai chiamato questa persona una volta gli chiesi se potevo farlo visto non ama “chattare” mi rispose per me è difficile… ??? Se tornerò faremo una rimpatriata tutti insieme…. sento molto la mancanza di questa persona perché ho sempre sentito a voce nel tempo in un dialogo, che rifiuta al momento , persone a me care e la distanza è accentuata dal fatto non voglia dirmi nulla della sua vita attuale, ne in che città si trovi ora. Mi ha solo detto che non lavora e sta imparando il tedesco. Come vive i rapporti con le persone a lui care? Come posso affrontare la mancanza di una persona che mette tutto nelle mani del destino come il rivedersi con altri colleghi di lavoro se tornerà in Italia o risentirsi a voce senza troppe difficoltà? Un collega in comune mi ha detto che a lui manda qualche reel di Instagram ogni tanto. Ora che ho moderato la frequenza nello scrivere gli ho chiesto di non ignorarmi del tutto che ho solo la curiosità di sapere cosa fa mi ha rispsosto tutto bene e chiesto se la stagione procede, io scendo nei dettagli non avendo difficoltà a raccontarli, chiedo se mi racconta qualcosa e torna in silenzio. Se non ama mantenere corrispondenze come si raggiunge un equilibrio comunicativo oltre là chat che mi faccia sentire meno la mancanza di questa persona o il desiderio di rivedersi solo per piacere personale? Quali sono le difficoltà relazionali che vive ora nei miei confronti ?
Buongiorno, capisco le sue perplessità, sembra molto criptico. Sembra che in questo momento abbia difficoltà a relazionarsi in modo aperto. Non possiamo sapere come vive le relazioni con le persone a lui care. Mi sembra che lei sia molto affezionata a questa persona. Tuttavia, l'unica cosa che può fare lei è affrontare la sua mancanza perchè forse in questo momento questa è l'unica comunicazione che lui si sente di mantenere. Purtroppo spesso non possiamo comprendere a fondo ciò che provano gli altri, nè modificarlo, possiamo soltanto prenderci cura di come stiamo noi. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
È comprensibile che tu stia cercando di mantenere un dialogo e un rapporto con questa persona a cui sei affezionata. Tuttavia, è importante rispettare i suoi desideri e i suoi confini personali. Se lui ha espresso il desiderio di non essere contattato troppo frequentemente o di non condividere dettagli personali della sua vita attuale, è importante rispettare queste richieste.

Le persone hanno esigenze diverse quando si tratta di comunicazione e relazioni. Alcune persone preferiscono mantenere una certa distanza e riservatezza, mentre altre possono essere più aperte e socievoli. È possibile che la sua preferenza per una comunicazione meno frequente sia legata al suo bisogno di spazio personale e al suo modo di gestire le relazioni.

Per affrontare la mancanza di questa persona e il desiderio di un dialogo più scherzoso e rilassato, potresti cercare di concentrarti su altre attività e relazioni nella tua vita. Cerca di coltivare i tuoi interessi, trascorrere del tempo con amici e familiari, e concentrarti sul tuo benessere personale. Lavora su te stessa e sul tuo equilibrio emotivo, in modo da ridurre la dipendenza emotiva da questa persona.

Ricorda che la comunicazione e l'interazione con gli altri dipendono da entrambe le parti. Se questa persona non è interessata a un dialogo più approfondito o a condividere la sua vita attuale, potresti dover accettare questa situazione e trovare modi alternativi per soddisfare il tuo bisogno di connessione sociale.

Se la persona tornerà in Italia o si terrà una rimpatriata con i colleghi di lavoro, potresti avere l'opportunità di rivederlo e di parlare di persona. Nel frattempo, cerca di rispettare le sue scelte e di prenderti cura di te stessa. Potresti considerare di esplorare nuove amicizie e connessioni che possano colmare il vuoto lasciato dalla mancanza di comunicazione con questa persona.

Infine, se senti che la tua dipendenza emotiva o il desiderio di una comunicazione più stretta con questa persona stanno avendo un impatto negativo sulla tua vita o sul tuo benessere mentale, potresti considerare di discutere di questi sentimenti con uno psicologo o un consulente, che può aiutarti a elaborare queste emozioni e trovare strategie per affrontarle in modo sano.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente, capisco il suo disorientamento rispetto ad un atteggiamento così difficile da interpretare. Non possiamo leggere i comportamenti del prossimo con il nostro personale metro di misura. Infatti, in questo momento, conosce molto poco della vita del suo collega e tutto quello che lei sta pensando è frutto di supposizione e ipotesi. Le consiglio di basarsi invece su quanto di oggettivo emerge: c’è una persona che la tiene lontana e crea una barriera intorno a sé per nascondersi.
Rivolgendo ora l’attenzione ai suoi vissuti, le consiglio di riflettere sul motivo che la spinge a soffermare le sue attenzioni su un rapporto così poco trasparente e soprattutto non paritario.
Nelle relazioni personali è importante la reciprocità e la condivisione; ottenere uno scambio di comunicazioni, perché lo desidera solo un membro della coppia, non porta alla reale crescita della relazione, ma è molto simile ad un’illusione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello

Buongiorno, non si possono sapere i motivi che hanno spinto il suo collega a volere più spazio per sé. Piuttosto dovrebbe chiedersi perché è così legata a lui, quali parti intime del suo vissuto questa persona stimola. A volte un rapporto bello può concludersi nel tempo per svariate ragioni, non necessariamente imputabili alla gradevolezza o meno delle persone coinvolte. Voglio dirle che forse lei la vive come un rifiuto personale che non è utile al proseguire la sua vita, conservando il ricordo di ciò che è stato e il rispetto di chi ha tagliato i ponti con la sua terra e con i vecchi legami.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,

dalla sua scrittura emerge la sua difficoltà a fare i conti con questo cambiamento che questa persona ha dettato nella vostra relazione. Nutre sofferenza per questo e pare non aver mandato giù questo cambiamento di atteggiamento. Nel caso, un percorso di supporto che possa aiutarla a gestire la situazione potrebbe aiutarla in questa fase per lei di difficoltà, ci pensi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Io farei delle domande a lei invece di aiutarla a trovare strategie di adattamento a non ben precisate richieste. Cosa la spinge a voler entrare in relazione con una persona che evidentemente sfugge e le "dice" di non farsi illusioni? cosa si aspetta? Crede di poterlo cambiare o di riuscire a trovare un equilibrio? Ama le regole soprattutto quelle restrittive? Perchè vedo che questa persona ne fornisce un sacco. Dubito anche che i 19 anni di psicoanalisi abbiano avuto un qualche scopo di cambiamento. Sembra solo essere più consapevole del suo narcisismo. Lei che beneficio trae dalla frustrazione costante del suo desiderio?
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentile, ho letto la storia che ha voluto condividere e di questo la ringrazio. Mi spiace notare il carico di dolore che porta. Leggendo con grande interesse ciò che lei ha riportato, non ho potuto far a meno di notare che lei parla molto di questa persona, ma poco di lei. Al di là di ciò che muove il comportamento dell'altra parte, si è mai soffermato a riflettere su ciò che muove il suo? Purtroppo ci sono persone che in virtù di problematiche personali possono vivere degli stili relazionali ambigui, poco chiari, caratterizzati dal bisogno di vicinanza e distanza al contempo. Comprenderà che le due dinamiche, essendo per natura l'una il contrario dell'altra portano ad un risultato confuso, nel senso che la persona che insegue non ha ancora assimilato una strategia relazionale che sia il compromesso delle due entità descritte. Infatti la sua confusione è lecita e riflette il caos dell'altro. Quando le ha detto: "se ci fossimo conosciuti in un periodo della vita in cui stava malissimo forse sarei stata la persona giusta", questa è una frase abbastanza particolare, secondo molti punti di vista;
1) si può cominciare una relazione funzionale se si sta malissimo?;
2) se si sta malissimo e si assume tale condizione come ideale per l'inizio di una relazione, l'altro sta cercando una relazione o un supporto teso a soddisfare il bisogno di essere accolti? Questo bisogno è lecito in una relazione, ma deve essere reciproco, elemento, (la reciprocità, che visibilmente manca).
Non sono situazioni semplici, d'altro canto, le pene d'amore sono il dolore dell'anima per eccellenza, ma la invito a guardare maggiormente ciò che lei desidera, cosa la farebbe star bene per rispondere ai suoi bisogni in virtù del fatto che lei è parte attiva della sua vita. Può scegliere e, anche essere scelto. Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti. Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Gentile Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando.
Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Sarebbe interessante indagare la radice del motivo per cui è rimasta così legata a questa persona. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico. Rimango a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno
comprendo la sua sofferenza per la mancanza di questa persona, ma da quello che si evince dal suo testo questa persona non vuole essere contatta più di tanto e perciò mantenere quel tipo di rapporto con lei. Si può lavorare sui significati che lei ha posto in questo rapporto e cosa li fa ancora mantenere così vivi e intensi. Lo spazio terapeutico è un luogo sicuro dove può far emergere il dolore di questo rapporto distante e può dargli un nuovo significato. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott.ssa Alessandra Zifatini
Ciao, sembra che tu stia vivendo la mancanza di un ex collega di lavoro a cui sei affezionata. Sembra che questa persona sia riservata e abbia difficoltà a mantenere corrispondenze. Può essere utile rispettare la sua richiesta di non avere troppi contatti, ma anche di cercare di mantenere un dialogo aperto e rilassato. Potresti provare a chiedergli come vive i rapporti con le persone a lui care e se ci sono modi in cui potete mantenere un contatto occasionale. Inoltre, potresti considerare di cercare un supporto psicologico per affrontare la mancanza e le difficoltà relazionali che stai vivendo. Ci sarebbe da affrontare il discorso in modo più ampio. Rimango a disposizione se interessato.

A presto,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua situazione.
Da quanto ha esposto mi sembra di capire che si sia creata con questa persona una forma di rapporto intimo ma perlopiù a intermittenza, con aspetti poco chiari e con modalità distanzianti. Mi sembra oltretutto di capire che la situazione le generi un senso di assenza e di mancanza, che la fa soffrire molto.
Indipendentemente dal fatto che questo signore nutra delle difficoltà relazionali nei suoi confronti o nei confronti di qualche altra persona appartenente alla sua sfera relazionale (difficoltà che, se vorrà, gestirà in un nuovo percorso con un collega), ritengo possa essere utile per lei ritagliarsi uno spazio con uno psicoterapeuta, con il fine di dare ascolto ai suoi sentimenti e in questo modo comprendere a fondo (in un percorso graduale) ciò che sta provando con il fine di fare chiarezza dentro di lei e raggiungere con il tempo il maggior grado di serenità possibile.
Se lo desidera, sono disponibile anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Silvia Gonan
Buon pomeriggio, la situazione che sta vivendo le provoca sofferenza, in questo momento potrebbe esserle utile capire meglio come vive lei le relazioni e come poter superare la mancanza dell'altra persona facendo un lavoro su se stessa e sul sistema relazionale a lei vicino. Potrebbe essere utile anche conoscere dove ha appreso questo modo di relazionarsi alle persone a cui tiene per risignificare questo legame. Resto a disposizione, disponibile anche online. Cordialmente, dott.ssa Paola Oggioni
Gentile, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto, che appare carico di dolore. Leggendo la sua storia, ho sentito la necessità di rimandarle che molto del racconto è incentrato sull'altro. Come diceva Jung "Poco importa sapere dove l’altro sbaglia, perché lì non possiamo fare molto. È interessante sapere dove sbagliamo noi stessi, perché lì si può fare qualcosa."
Con questa frase, vorrei invitarla a riflettere sulle sue emozioni, sul suo vissuto, sulle sue modalità di relazione. Forse questo non concedersi del suo oggetto d'amore può essere un'occasione per lei per tornare a se stessa, riflettersi e conoscersi profondamente.
La sofferenza apre le porte della profondità e, vista in questo modo, è un'occasione per ampliare la propria prospettiva e iniziare un percorso di comprensione di sé.
Sono a disposizione qualora volesse iniziare questo percorso.
La ringrazio.
Dott.ssa Laura Paulucci
È chiaro che hai profonde preoccupazioni riguardo alla tua relazione con questo ex collega, e apprezzo la tua sincerità nel condividere la situazione. Per affrontare la situazione, puoi considerare i seguenti punti:

Rispetto per i suoi confini: È positivo che tu abbia iniziato a rispettare la sua richiesta di spazi e di meno messaggi. Questo è un passo importante per non sentirsi invadenti.
Comunicazione chiara: Potresti scrivere un messaggio sinceramente esprimendo il tuo rispetto per la sua riservatezza e il desiderio di mantenere un legame amichevole senza pressioni e aspettative.
Focalizzati sull'aspetto amichevole: Evita di concentrarti sul passato intimo e sulle confidenze. Invece, cerca di creare conversazioni leggere basate su interessi condivisi, hobby o esperienze comuni.
Patience: È importante essere pazienti. Le persone possono avere momenti in cui desiderano la loro privacy e possono riavvicinarsi quando si sentono pronte.
Accettazione: Accetta che potrebbe esserci una fase in cui lui non vuole condividere molto della sua vita attuale. Rispetta la sua decisione di non condividere dettagli specifici.
Ascolto attivo: Quando lui sceglie di parlare, ascolta attentamente e fai domande aperte per incoraggiare la comunicazione. Non forzare argomenti che potrebbero farlo sentire a disagio.
Altro canali di comunicazione: Se le chat non sono gradite, potresti esplorare altri modi di comunicazione, come scambiare occasionalmente messaggi vocali o condividere contenuti interessanti via e-mail.
Infine, tieni presente che le persone cambiano e possono avere diverse esigenze in diverse fasi della loro vita. Il rispetto per i confini e la comprensione della sua prospettiva sono fondamentali per mantenere un legame amichevole e costruttivo.
Comprendo il suo sentirsi in difficoltà rispetto al cambiamento della modaltà di relazione con l'ex collega, passata da una condivisione anche intima a dei limiti alla comunicazione. Può prendersi cura di ogni domanda qui espressa, a partire da come vive oggi questo problema e le può essere d'aiuto confrontarsi con uno specialista, per affrontare con lui l'impatto che ciò ha oggi su di lei, chiarendo anche quale sia l'aiuto piùadeguato rispetto al suo visssuto. Sono a sua disposizione anche online.
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Buongiorno, ho letto con attenzione la sua richiesta in cui si coglie la sua preoccupazione per le modalità di interazione del collega e la sua sofferenza per una relazione poco trasparente e non paritaria con questa persona. Lavorando con le donne, ho incontrato diverse volte dinamiche simili alla sua, per questo la invito come primo input ad osservare come la sua attenzione sia spostata prevalentemente sul comprendere l’altro, rispetto che sé stessa e i suoi bisogni. Dalla sua descrizione emergono tanti aspetti importanti, le reali radici della sua sofferenza, se desidera un cambiamento nella qualità delle sue relazioni e nella sua vita, possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali

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