Buonasera, Sono una ragazza di 25 anni. Circa tre anni ho raggiunto il peso di 52 chili circa dov

12 risposte
Buonasera,
Sono una ragazza di 25 anni.
Circa tre anni ho raggiunto il peso di 52 chili circa dovuto ad un principio di anoressia.
Uscita da questa situazione ho rimessso con interessi il peso raggiungendo i 65 chili circa.
Ho seguito una dieta molto restrittiva datami da una nutrizionista. Ma non ho mai perso un 1 chilo.
( premetto che sono alta circa 1.73 cm e il mio obbiettivo è raggiungere i 59/60 chili non meno)
Anzi attacchi di fame dove mangiavo l’impossibile.
Annessa attività fisica camminare/ allenamenti.
Non sono mai riuscita a perdere peso. Ora mi sono rivolta ad un altra professionista che mi fa mangiare molto di più rispetto a prima, e passato un mese ma niente risultati.. anzi credo di aver messo 1/2 chili
( premetto che faccio qualche camminata solo ora).
In generale credo che da quando ho iniziato a seguire le diete non ho mai perso ma solo preso chili.
Non so più che fare, questa cosa mi sta prendendo anche psicologicamente..
Come è possibile non riuscire con tanto impegno e fiscalità a non perdere 6 chili?
Salve,comprendo a pieno la sua situazione.La mancanza di dimagrimento potrebbe dipendere da svariati fattori,come ad esempio,una funzione tiroidea compromessa,ha fatto di recente le analisi del sangue?Tuttavia,occorre eseguire un'anamnesi approfondita per comprendere quale possa esser la causa al fine di fornirle la soluzione.Resto a sua completa disposizione. Cordiali Saluti, Dott.ssa Lucia Pone

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Buongiorno,
A mio avviso la sua situazione è caratterizzata da un disordine metabolico dato da un trascorso alimentare ipocalorico, sicuramente avrà una condizione di stallo metabolico; quando si parla di metabolismo in stallo o bloccato ci si riferisce al fatto che nonostante si sia arrivati al punto di mangiare pochissimo con diete ipocaloriche o digiuno non si riesce lo stesso a perdere peso.
In realtà quando parliamo di blocco metabolico ci riferiamo a una condizione fisiologica che si presenta dopo un periodo di dieta ipocalorica prolungata o digiuno portando il nostro corpo a un blocco nella perdita di peso.
Questa condizione si instaura perché il corpo si abitua alla bassa condizione energetica e di nutrienti conseguente alla dieta.
Se il nostro organismo introduce meno energia il corpo risponde tramite l’adattamento metabolico e l’instaurazione di un nuovo stato omeostatico atti a garantire il corretto funzionamento dell’organismo anche in una condizione di carenza energetica (metabolismo efficiente e inefficiente), inoltre i livelli ormonali e metabolici si abbassano per compensare il nuovo stato nutrizionale.
Questa situazione fisiologica di adattamento è definita impropriamente blocco metabolico, perché l’organismo si è adeguato alla nuova situazione dietetica tramite la regolazione ormonale metabolica.
Il mio consiglio è di rivolgersi a un Nutrizionista per una consulenza e sopratutto di non demoralizzarsi perché la strada è percorribile.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Buongiorno, ha mai svolto esami del sangue relativi a assetto ormonale, compresi gli ormoni tiroidei per verificare se a livello salutistico è tutto a posto? Io partire da questo e se i risultati fossero nella norma, cercherei di capire se vi è in stallo metabolico, visto il precedente piano alimentare molto restrittivo, il quale (contrariamente al pensiero comune) non aiuta a perdere peso. Io le consiglio di parlare in modo chiaro con la sua attuale professionista, espondendole tutti i dubbi che lei ha, in modo da indagare più a fondo questa condizione.
Premesso che il peso sulla bilancia non sempre rispecchia un effettivo dimagrimento inteso come perdita di massa grassa e premesso che siano assenti problemi tiroidei etc. , per ripristinare un metabolismo compromesso sono necessari tempi lunghi e una dieta specifica che aumenti l'introito calorico bilanciando i macronutrienti senza pero' favorire un aumento di peso, questo significa che e' possibile raggiungere un risultato sperato trovando lo specialista giusto e armandosi di pazienza e perseveranza che poi sono le armi piu'efficaci in qualunque situazione, non si scoraggi
Cordialmente Dott.ssa Tiziana Carrozzini
Buongiorno! Sicuramente ci sono tante considerazioni da fare e aspetti da valutare che, ovviamente, solo tramite queste righe mancano. Servirebbe un'anamnesi un pochino più dettagliata. I motivi possono essere davvero parecchi, fra cui la mancanza di uno stimolo importante che attivi per bene la massa magra, un TDEE troppo basso (e quindi prima di perdere peso dovresti lavorare sul aumentare quest'ultimo), l'organismo che con vuole scendere sotto un determinato peso. Ripeto, le variabili sono davvero tante.
Rimango a disposizione per qualsiasi aspetto, buona giornata!

Dott. Giuseppe Pullia
Salve, innanzitutto le consiglierei di fare degli esami del sangue, facendo particolare attenzione all'assetto ormonale, compresi gli ormoni tiroidei. Sulla base dei risultati delle analisi potranno essere fatte diverse considerazioni. Se queste risultassero nella norma, si dovrebbe capire se vi è in stallo metabolico, purtroppo piani alimentari molto restrittivi portano ad adattamenti da parte del nostro metabolismo. Infatti, a differenza di come si crede diete molto restrittive, soprattutto se protratte per molto tempo. non aiutano a perdere peso. Sicuramente Io le consiglio di parlare in modo chiaro con la sua attuale professionista, spiegando tutto i suoi dubbi e perplessità, così da trovare una strada che sicuramente l'aiuterà.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione, buona giornata!
Dott.ssa Ilenia Russo, biologa nutrizionista su Roma e Napoli
Buongiorno, dai dati che riporti, sei una persona normopeso e non sembrerebbe necessaria quindi la riduzione del peso. Quando perdere peso non è necessario, è il corpo stesso che lo impedisce, proteggendosi (a meno di un disturbo alimentare).
Le abbuffate scaturiscono, probabilmente, da una limitazione dei piaceri alimentari e dalla restrizione calorica (a maggior ragione se i piani restrittivi sono seguiti in modo fiscale come riferisci), poiché il corpo tende a riprendersi tutto quello che gli viene negato in modo eccessivo. Inoltre, ti consiglio di non fissare dei numeri e degli obiettivi, soprattutto quando si è sofferto di anoressia e di bulimia, perché non è né produttivo né utile e può, piuttosto, essere dannoso per la tua salute mentale prima e fisica dopo.
L'obiettivo da tenere presente dovrebbe, sempre e comunque, essere quello di mantenere la salute e questo si può fare valutando i bisogni nutritivi e costruendo un piano alimentare adeguato, che nel tuo caso sembrerebbe essere normocalorico per un mantenimento. =) Ti auguro di trovare maggiore serenità su questo argomento e, se volessi chiedermi qualcosa, sono a disposizione.
Dr. Carla Sillitti
Salve! Le considerazioni e soluzioni possono essere tante ma sicuramente occorre un'anamnesi più precisa. Ad ogni modo le situazioni di stallo metabolico sono abbastanza comuni nei soggetti che si sono sottoposti a lungo a diete drastiche, come anche gli attacchi di fame sono dovuti alla costante restrizione calorica in quanto il corpo non percependo i nutrienti necessari reagisce anche in questo modo tramite aumento della fame. Ti consiglio di avere pazienza perché con un percorso alimentare idoneo, specifico e non frettoloso è possibile intraprendere la giusta strada per il mantenimento del tuo stato di salute e le tue esigenze. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per una visita nutrizionale completa. Un cordiale saluto. Dott.ssa Valeria Morante
Salve, sicuramente il tuo passato di diete sempre restrittive non hanno insegnato al corpo lo svolgimento di un corretto lavoro metabolico ma piuttosto hanno stimolato una eccessiva protezione. Se gli esami ematici e i valori ormonali sono buoni, un ipotetico sblocco metabolico dovrebbe avvenire solo aumentando il dispendio energetico con attività fisica (possibilmente diversa da quella che sei abituata a fare) ed aumentando di contro l'apporto calorico con una corretta distribuzione dei macronutrienti. Ti ricordo però che il peso in bilancia è solo un dato; non fissarti su quello perché la composizione corporea è fatta di molti altri parametri (giusta idratazione dell'acqua intra ed extracellulare, massa grassa nel valore fisiologico per sesso ed età e massa metabolicamente attiva possibilmente elevata). Tutto questo concorre ad avere un metabolismo basale corretto, tale da svolgere ogni processo metabolico in assoluta naturalezza (e quindi anche quello di perdere quei chilletti di troppo, qualora ci fossero). Quindi, innanzi tutto il mio consiglio è quello di rilassarti, affidarti al tuo nutrizionista e pian piano sono certa troverete la soluzione. Per ogni necessità resto comunque a disposizione. Un cordiale saluto.
Virna Antoniani
Buongiorno, ha mai svolto esami del sangue relativi a assetto ormonale, compresi gli ormoni tiroidei? potrebbe trattarsi anche solo di uno stallo metabolico, visto il precedente piano alimentare molto restrittivo, il quale (contrariamente al pensiero comune) non aiuta a perdere peso. Le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista per l'elaborazione di un piano nutrizionalmente adeguato.
Dott.ssa Miriam Ottolini
Salve, mi dispiace molto per la ripercussione psicologica che sta affrontando. E’ importante sottolineare che ognuno risponde in modo diverso alle diete e alle attività fisiche, e fattori come il metabolismo, lo stress, l'equilibrio ormonale e la genetica possono giocare un ruolo significativo nella perdita o nel mantenimento del peso.
Considerare l'aspetto psicologico è essenziale e non va sottovalutato. Il rapporto con il cibo ed il corpo potrebbe avere un impatto significativo sulla gestione del peso. Potrebbe essere utile esplorare il supporto psicologico per affrontare quest'aspetto.
La perdita di peso può richiedere tempo, e le fluttuazioni del peso possono essere normali. Si concentri sul raggiungimento di uno stile di vita sano piuttosto che solo sulla perdita di peso.
Inoltre bisogna verificare se l'attività fisica che sta svolgendo è in linea con i suoi obiettivi. Talvolta, una varietà di attività può essere più efficace di una singola forma di esercizio.
Si ricordi che il benessere globale è più importante della cifra sulla bilancia!
Per qualsiasi cosa resto a disposizione,
Dott.ssa Ivana Allocca
Buonasera, ogni volta che mettiamo l'organismo in situazione di carestia, attiviamo quello che succedeva nel tempo passato , quando le carestie c'erano davvero, ed anche la fame. L'organismo, quando riusciva finalmente a nutrirsi, assimilava tutto quello che riusciva ad inghiottire. La simulazione di questa realtà la stiamo facendo ora con diete da fame o del tutto sbilanciate. Consulti un nutrizionista che segua poco le mode del momento.
Buona serata

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